Sono coinvolti preti, insegnanti, medici e agenti di polizia.
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La polizia di Toronto, aiutata dalle omologhe in Australia, Svezia, Spagna, Sudafrica e Hong Kong, ha salvato 368 bambini imbrigliati in una rete di pedofilia internazionale.
L'inchiesta è partita nel 2010, quando i detective canadesi sono riusciti ad entrare in contatto con un uomo che condivideva online "immagini di bambini violentati", spiega l'ispettore Joanna Beaven-Desjardins, capo dell'unità di polizia crimini sessuali di Toronto. Gli inquirenti sono risaliti ad un indirizzo di Toronto da dove operava la società: "La compagnia operava grazie a un sito web - www.Azovfilms.Com – al quale si rivolgevano clienti da tutto il mondo per ricevere video via posta o mail", ha spiegato Beaven-Desjardins.
Al centro dell'organizzazione, secondo le accuse, c'era un canadese di 41 anni,Brian Way, già arrestato nel maggio 2001, l'uomo è stato accusato di aver pagato diverse persone per filmare bambini e poi mettere in vendita i video sul sito. Nel giro di pochi mesi avrebbe intascato circa 4 milioni di dollari canadesi. La polizia ha sequestrato 45 terabytes di dati, contenenti immagini e video di abusi sessuali su minori, bambini anche di soli cinque anni.
Preziosa per le indagini anche la sua lista clienti. Grazie alla quale gli inquirenti hanno potuto individuare e mettere le manette ai polsi a numerosi pedofili, residenti in vari Paesi, tra cui Spagna, Svezia, Australia, Hong Kong e Sudafrica.
La polizia australiana ha rivelato che 65 arresti sono stati compiuti in Australia, incluso quelli di un prete e due insegnanti; sei bambini sono stati salvati
La polizia australiana ha rivelato che 65 arresti sono stati compiuti in Australia, incluso quelli di un prete e due insegnanti; sei bambini sono stati salvati
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