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mercoledì 19 febbraio 2020

I Segreti speciali delle Vite Passate


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di Federico Tanzi Mira

La maggior parte di noi è affascinata da qualche zona geografica del mondo, da alcuni specifici periodi o eventi storici, da culture e luoghi, magari lontani o mai conosciuti direttamente, vere e proprie fascinazioni particolari di cui non si sa spiegarsi il motivo.


Eppure questi eventi, storie, luoghi sembrano chiamarci, attrarci in maniera intensa e misteriosa. Una delle scoperte più interessanti fatte da un pioniere della ricerca in questo campo come Albert de Rochas e confermata poi da autori assai competenti e noti come Ian Stevenson, è legata al fatto che i soggetti posti in un adatto stato di rilassamento possono essere riportati non solo a ricordi della loro primissima infanzia, ma anche a ricordi fetali e prima ancora ad esistenze precedenti.
Quando venivano riportati indietro, nel corso di una o più sessioni, questi soggetti alternavano vite in cui erano stati maschi e vite in cui erano stati femmine. Lo stesso Rochas scoprì che era possibile anche spostare avanti nel tempo, nel futuro, i soggetti. Al di là di giudizi o pregiudizi predeterminati sul valore e il significato di queste esperienze, la cosa interessante notata dai ricercatori di questo filone, è sempre stata la mole impressionante di messaggi significativi che arrivavano ai soggetti in queste esperienze di altre vite, e le conseguenti comprensioni chiarificatrici e aiuti collegati alla loro vita attuale.
Tra le rilevanti caratteristiche notate in questi casi, che sono saltate all’occhio prepotentemente, vi è la tipologia di identità e ruoli davvero variabili vissuti in queste altre vite. Nelle casistiche analizzate, risultano per lo più vite condotte come schiavo ribelle in cerca di libertà, sguattera infelice, signorotto ricco e arrogante, deferente cortigiano, esperto di magie o rituali occulti, giovane soldato all’epoca dell’antica Roma o nella seconda guerra mondiale, tranquillo agricoltore di campagna, vedova con molti figli costretta a sopravvivere e a far andare la casa da sola, ecc.
La cosa interessante è che seguendo i passi fondamentali di ciascuna di queste vite passate, molti soggetti hanno scoperto di aver imparato insegnamenti importanti, o assorbito e rinforzato inconsciamente persino qualità e talenti speciali, guarda caso, proprio quelli deboli o mancanti alla persona nella sua vita attuale.
Le vite precedenti che vengono sperimentate, presentano spesso temi e quesiti esistenziali e spirituali incompiuti, che necessitano di ricevere risposta e che una volta risolti, hanno significative conseguenze positive, spesso determinanti per la vita attuale. Nulla infatti accade per caso in questi viaggi attraverso l’inconscio: il tipo di personaggio, il ruolo, i luoghi e le dimensioni, esplorando queste “altre esistenze” non sono mai casuali.
A volte, riguardano passati assai remoti, agli albori della civiltà, altre volte periodi storici più evoluti e colti come il Rinascimento, luoghi assai abitati, città eleganti, piazze d’epoca gremite di gente, a volte invece, zone rurali scarsamente popolate, aree marittime con tranquille vite di pescatori, e qualche volte ci si trova persino proiettati in misteriosi scenari futuri, con abitazioni completamente automatizzate e dalle pareti trasparenti e con schermi elettronici ultra sottili ad ogni angolo (è capitato a me in una sessione con un mio cliente).
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Spesso queste esperienze vengono accostate a dei veri e propri sogni lucidi, e come nei sogni, c’è chi interpreta quei vissuti di vite precedenti come aspetti di nostre identità, seguendo il concetto avanzato, ad esempio di Jung, per cui la personalità non è singola ma multipla, come se ci fossero molti livelli di identità, paragonabili ai vari strati di una cipolla.
Per chi osserva le proprie vite passate o certi sogni notturni, è come se mano a mano si stessero sfogliando queste diverse identità. Rispetto però all’esperienza dei sogni e del sognare, il lavoro di regressione con le vite passate, rende tutto il materiale simbolico, psichico e spirituale, molto più chiaro, comprensibile e facile da utilizzare.
Infatti, nelle regressioni alle vite passate, immagini e contenuti si presentano attraverso una storia, una successione temporale di eventi collegati e non invece come quando si sogna, in scene pieni di simboli, figure sparse, immagini spesso frammentarie o dai temi sfuggenti. Un’altra cosa assai rilevante che succede quando si partecipa ad un ciclo di più sessioni successive di regressione alle vite passate, è la scoperta di uno schema spirituale che l’anima segue nel suo peregrinare ed evolversi da un vita all’altra.
Nel caso del noto studioso Roger Woolger, egli affermò che nei suoi ritorni a vite precedenti era stato un piccolo feudatario nella Bretagna del Trecento, poi aveva ricordato varie vite da militare, da viaggiatore, che si alternavano ad altre vite monastiche o sacerdotali. Tutto questo gli aveva fatto brillantemente identificare “un’oscillazione spirituale prestabilita e ben ordinata” tra opposte realtà di vita attiva e vita contemplativa, come se la vita precedente integrasse e equilibrasse la successiva.
A ben vedere, parrebbe proprio così: gli effetti specifici di questi speciali viaggi nell’inconscio, sembrano riguardare la necessità di un intrinseco e potente riequilibrio tra aspetti interiori, tematiche spirituali ed esistenziali: soluzioni profonde di cui, in verità, ognuno di noi è alla ricerca nella propria vita ordinaria. In questo senso, le regressioni alle altre vite, certamente si presentano come chiavi preziose di risposta ed accelerazione della nostra evoluzione spirituale.
Articolo di Federico Tanzi Mira – Counselor olistico, Conduttore di Regressioni alla Vite Passate, membro della Past Life Regression Accademy, Inghilterra, specializzato anche in Inner child healing, Tao Yoga , Qi Qong, Meditazione Taoista, Thetahealing, Ipnosi e Counseling. Vive e lavora a Milano.

martedì 18 febbraio 2020

Tutti i siluri in arrivo dall’Europa contro l’Italia e le banche italiane. L’analisi di Liturri




di 

Ecco come l’Unione europea rischia di azzoppare l’Italia e le banche italiane. L’approfondimento di Giuseppe Liturri
Quando si parla di Meccanismo Europeo di Stabilità (MES) e rafforzamento e completamento dell’Unione Bancaria, il divario tra il contenuto degli atti che arrivano da Bruxelles e le parole che invece provengono da Roma sembra ormai incolmabile ed anzi pare aumentare.
Qualche mese fa, il ministro Roberto Gualtieri, di fronte alle rimostranze di alcuni parlamentari che gli facevano notare che il MES non era stato formalmente trasmesso alle Camere, rispose che “era sufficiente consultare i siti delle istituzione UE”. Bene, noi lo facciamo regolarmente e, ormai da tempo, documentiamo su queste colonne che gli atti dell’Eurogruppo parlano inequivocabilmente della già avvenuta definizione in linea di massima della riforma del MES, quasi prossimo alla firma dopo la definizione degli ultimi dettagli a marzo, e della trattativa aperta sull’Unione Bancaria da concludersi entro il 2024.
Tutto ciò in palese contraddizione con le risoluzioni approvate dal Parlamento sia a giugno 2019, da parte della precedente maggioranza, che a dicembre 2019, da parte dell’attuale maggioranza. È vero, a febbraio non si firma nulla, come sostengono il Presidente Giuseppe Conte ed il ministro Roberto Gualtieri. Ma, purtroppo per loro, non c’è giorno senza che arrivi un documento da Bruxelles a dimostrare che si procede spediti senza alcuna opposizione dell’Italia. Il 12 febbraio a Bruxelles si è riunito il COREPER II. Tale organo, a cui partecipano i rappresentati permanenti presso la UE, prepara i lavori del Consiglio UE nella configurazione ECOFIN (ministri economici), che terrà la prossima riunione il 18 febbraio.
Il COREPER ha esaminato una bozza di raccomandazione sulle politiche economiche dell’eurozona che sarà dapprima discussa nell’Eurogruppo del 17 febbraio, quindi sottoposta all’approvazione dell’ECOFIN del 18 e poi formalmente adottata con l’approvazione del Consiglio Europeo del successivo 27 marzo. Tra le 5 raccomandazioni spicca quella relativa al MES ed all’Unione Bancaria che è la pedissequa riproposizione di quanto affermato dal presidente dell’Eurogruppo Mario Centeno lo scorso 30 gennaio.
In particolare, tra l’altro:
  1. Sull’Unione Bancaria, facendo seguito al comunicato dell’Eurosummit del 13 dicembre, proseguire a lavorare su tutti gli elementi, inclusi quelli trattati dal gruppo di lavoro di alto livello (HLWG) relativi alla garanzia comune sui depositi.
  2. Concludere la riforma del MES, compresa la istituzione di un supporto finanziario per il fondo di risoluzione delle crisi bancarie. Rendere operativo tale supporto in anticipo, purché ci siano sufficienti progressi nella riduzione dei rischi.
Tali raccomandazioni, ancora una volta, confermano che non c’è alcuna traccia delle perplessità e delle condizioni poste del Parlamento e passano come un rullo compressore sulle parole di Conte e di Gualtieri. Il treno delle decisioni marcia spedito anche a livello di Consiglio UE, il massimo consesso decisionale, e di Consiglio Europeo, organo di indirizzo e di definizione delle priorità politiche della UE.
Ma sono i dettagli a rendere la vicenda ancora più inquietante per il nostro Paese e, ancora una volta, avevamo già segnalato per tempo le nubi scure che si addensavano all’orizzonte. Per quanto riguarda l’Unione Bancaria, la raccomandazione dell’ECOFIN fa esplicito riferimento al lavoro del HLWG dell’Eurogruppo sulla garanzia comune dei depositi, illustrato nella lettera del 3 dicembre scorso, inviata dal Presidente di questo organo al Presidente Centeno. Si tratta di una tabella di marcia secondo cui articolare il negoziato politico in cui spiccano due aspetti potenzialmente dannosi per le nostre banche ed il nostro debito pubblico. Infatti si pensa di incentivare la diversificazione dei titoli di Stato nei bilanci delle banche, facendo contribuire le banche al fondo di garanzia in base alla concentrazione dei titoli di Stato ed introducendo dei costi per la loro eccessiva concentrazione.
Esito finale: le nostre banche, per non essere penalizzate, essendo quelle con la maggiore concentrazione di titoli di Stato, dovrebbero disfarsi di una quota significativa dei circa €384 miliardi di titoli di Stato detenuti a fine dicembre. Quando Gualtieri sabato 8 a Brescia parlava di opposizione dell’Italia alla ponderazione dei titoli di Stato nelle banche, non poteva non sapere che il divieto di concentrazione produce comunque effetti penalizzanti per le banche, creando incentivi alla vendita.
Non a caso la risoluzione parlamentare di dicembre contiene uno specifico passaggio sul tema (…escludere interventi di carattere restrittivo sulla detenzione di titoli sovrani da parte di banche ed istituti finanziari e comunque la ponderazione dei rischi dei titoli di stato attraverso la revisione del loro trattamento prudenziale, ed escludendo le disposizioni che prevedono una contribuzione degli istituti finanziari all’EDIS in base al rischio di portafoglio dei titoli di stato…) O crede che le banche tedesche o francesi non vedano l’ora di comprare BTP, sostituendosi alle banche italiane che comprerebbero invece titoli francesi o tedeschi?
È peraltro spiazzante leggere sul Sole 24 Ore di sabato 9 che ciò che “dicono alcuni in sala” è agli atti delle istituzioni europee dall’inizio di dicembre ed ora l’ECOFIN ed il Consiglio Europeo si apprestano ad includere nelle loro raccomandazioni di politica economica. Che presentano anche un’ulteriore minaccia per le nostre banche: in vista di un’entrata in vigore anticipata del sostegno finanziario del MES a favore del fondo di risoluzione unico è necessaria una riduzione dei rischi delle banche. Quali rischi? I derivati illiquidi delle banche francesi e tedesche? No, solo le sofferenze, ancora presenti nei bilanci delle nostre banche.
Ma lunedì 17 (Eurogruppo) e martedì 18 (Consiglio Ecofin) il ministro Gualtieri ha l’opportunità di recuperare il terreno perduto e far sapere ai nostri partner europei che sia la riforma del MES che il completamento dell’Unione Bancaria contengono elementi manifestamente irricevibili poiché in contrasto con la volontà del Parlamento. Lo farà?
(versione integrata e aggiornata di un articolo pubblicato da La Verità il 15 febbraio)

domenica 9 febbraio 2020

“Il deficit spagnolo aumenterà con l'apertura all'indebitamento del CCAA. La BCE può eseguire direttamente il debito delle comunità autonome indebitate e conservare tutta la sua raccolta. I fondi di rischio britannico-nordamericano-cinese decideranno la produzione e le esportazioni delle comunità autonome a favore del CETA e del TTIP ”.

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La Psoe fornisce la produttività spagnola delle Comunità autonome Comunità autonome ai fondi di rischio americani britannici attraverso l'indebitamento attraverso l'indebitamento progressivo incontrollato del default dell'Iva. Possono decidere di impadronirsi delle tasse sotto forma di interessi e debiti e se hanno o meno aiuti o aumenti delle tasse nelle comunità autonome per facilitare il CETA e il TTIP di Inghilterra, Stati Uniti e Cina.
Chi è coinvolto nel deficit di bilancio in Spagna?: La Banca di Spagna (che non lo fa), la BCE e l'UE. Il deficit spagnolo aumenterà con l'apertura all'indebitamento delle comunità autonome. La BCE può eseguire direttamente il debito delle comunità autonome indebitate e conservare tutta la sua raccolta.
La BCE ha già eseguito gli stress test che sono stati effettuati solo per completare la colonizzazione di tutte le banche europee sotto la sola tutela di Edmond de Rothschild nel 2014.
“I Rothschild danno un colpo di stato in tutta Europa . La BCE prende il controllo della banca. "
I presagi sono adempiuti. È la più grande strategia dei fondi di rischio che ora domina le banche e il governo. Consentirà ai fondi di rischio di bloccare l'agricoltura e l'industria per favorire l'agricoltura in Marocco, Israele e Sudafrica. Le decisioni sulle quote di produzione di esportazione e importazione continueranno a essere dettate dai commissari dell'UE, ma dirette dai fondi di rischio che già assumono il controllo:
“ La BCE ha organizzato il fallimento del Banco Popular usando i suoi stress test , in modo da non pagare gli azionisti o dover salvare la banca. È stato venduto per 1 euro a Santander, un'altra banca fallita con 27 aumenti di capitale. Sanno perfettamente che non saranno in grado di pagare gli azionisti di nessuna banca, ma consentono la sottoscrizione di nuovi aumenti di capitale ”.
I fondi di rischio britannico-nordamericano-cinese decideranno la produzione e le esportazioni delle comunità autonome a favore del CETA e del TTIP.
"Montero concede maggiore margine di deficit  al CCAA dopo aver negato i fondi IVA".

IL NOSTRO CARO ANGELO















Molti credono che l'anima di ogni persona abbia il suo Angelo custode che l'aiuta. Se credete al vostro Angelo custode è stupendo, vuol dire che esiste. A lui pensate, su di lui confidate, gli siete riconoscenti, e tutti questi pensieri lo rendono reale, potete stare certi. Nello spazio delle varianti c'è tutto. Potete anche ritenere che i pensieri creino una sostanza energetica d'informazione autonoma, se vi fa piacere. Tanto più sinceramente lo amerete e lo ringrazierete per ogni piccolo favore, tanto più forte sarà il vostro Angelo e tanta più forza lui potrà trasmettervi. In fin dei conti non è nemmeno importante che lui esista indipendentemente, di per sé, o che sia una creazione dei vostri pensieri.

 .... Il ruolo dell'Angelo custode è difficile da valutare. La semplice coscienza del fatto che esista una sostanza che si preoccupa di noi e nella misura delle sue forze ci protegge, dà un bilancio supplementare di sicurezza. E la sicurezza, generando calma, gioca un ruolo molto importante nella vita dell'uomo. Se vi sentite soli, potete condividere con l'Angelo la vostra solitudine. Se avete un dolore o una gioia, le potete facilmente condividere con lui

 ... Ma del vostro Angelo, però, non dimenticatevi. Ricordategli sempre che gli siete riconoscenti e gli volete bene. Grazie a ciò egli diventerà più forte e vi ripagherà cento volte tanto. VZ


La via del Transurfer - https://faregruppo.blogspot.it

20 citazioni dalla Saggezza dei Nativi americani


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di Dominella Trunfio

I Nativi Americani vivono in armonia con la natura, rispettando un proprio codice etico che è basato sulla tolleranza, il rispetto dell’altro e la spiritualità legata a Madre Terra e a tutti gli esseri viventi. Per questo, a loro sono legate tante citazioni, ecco le più belle.


Vediamo alcune delle citazioni più belle che possono diventare delle linee guida nella nostra quotidianità e le pillole di saggezza da ricordare quando ci sembra che le cose non stiano andando come desideriamo:
1. Danzare è pregare, pregare è guarire, guarire è dare, dare è vivere, vivere è ballare.
2. Ci vogliono mille voci per raccontare una sola storia. (Apache)
3. Solo dopo che l’ultimo albero sarà abbattuto, solo dopo che l’ultimo lago sarà inquinato, solo dopo che l’ultimo pesce sarà pescato, Voi vi accorgerete che il denaro non può essere mangiato. (Toro Seduto, capo della tribù dei Sioux)
4. Non ereditiamo la terra dai nostri antenati, la prendiamo in prestito dai nostri figli. Gli alberi sono le colonne del mondo, quando gli ultimi alberi saranno stati tagliati, il cielo cadrà sopra di noi. (Sioux)
5. Il nostro primo insegnante è il nostro cuore. (Cheyenne)
6. Cos’è la vita? È il lampo di una lucciola nella notte. È il respiro di un bufalo d’inverno. È la piccola ombra che attraversa l’erba e si perde nel tramonto. (Piedi Neri)
7. Gli uomini vanno e vengono come le onde del mare. Anche l’uomo bianco, il cui Dio cammina e parla con lui da amico a amico, non può sfuggire al destino comune.
8. Quando un esercito dei bianchi combatte gli indiani e vince, questa è considerata una grande vittoria, ma se sono i bianchi ad essere sconfitti, allora è chiamata massacro. (Proverbio dei Chiksika)
9. È meglio avere meno tuono in bocca e più fulmine nella mano. (Apache)
10. Grande Spirito, concedimi la serenità di accettare le cose che non posso cambiare, il coraggio di cambiare le cose che posso cambiare. (Comanche)
11. La vita è come un ponte, puoi attraversarla ma non costruirci una casa sopra. (Proverbio dei Sioux)
12. È meglio avere meno tuono in bocca e più fulmine nella mano. (Apache)
13. Quando un uomo si allontana dalla natura il suo cuore diventa duro. (Lakota)
14. Ricordate che i figli non sono vostri, ma sono prestati a voi dal Creatore. (Mohawk)
15. La terra non appartiene all’uomo, è l’uomo che appartiene alla terra. (Capriolo Zoppo, capo della tribù dei Dwamish)
16. Non è come nasci, ma come muori, che rivela a quale popolo appartieni. (Alce Nero, capo della tribù dei Sioux)
17. Quello che hai visto ricordalo, perché quello che non hai visto ritorna a volare nel vento. (Navajo)
18. Il cane che lecca una mano non vede il coltello nascosto nell’altra. (Alce Nero, capo della tribù dei Sioux)
19. L’aria è preziosa per l’uomo rosso, poiché tutte le cose partecipano dello stesso respiro. (Capriolo Zoppo, capo della tribù dei Dwamish)
20. Che cosa è l’uomo senza gli animali? Se non ce ne fossero più gli indiani morirebbero di solitudine. Perché qualunque cosa capiti agli animali presto capiterà all’uomo. Tutte le cose sono collegate. (Dwamish)
Articolo di Dominella Trunfio

venerdì 7 febbraio 2020

Ciò che è in Basso è come ciò che è in Alto

La Scienza Segreta

Ciò che è in Basso è come ciò che è in Alto
Ciò che è in basso è come ciò che è in alto
e ciò che è in alto è come ciò che è in basso
per fare i miracoli di una sola cosa.

Uno dei più grandi errori che ho fatto ed ho visto fare nello studio e pratica dell'Ermetismo è cominciare con gli esercizi del primo livello. Grave errore. Perchè?

Perchè per prima cosa dobbiamo avere degli obiettivi verso cui muoverci.
Le tecniche ci possono portare avanti in una direzione. Ma sappiamo davvero qual è la direzione?
La pratica delle tecniche mentali, astrali o fisiche, senza un obiettivo concreto, non porta da nessuna parte.

E un obiettivo solo non basta.
Mi perdoni Bardon che riporta il proverbio "Chi caccia due lepri, non ne prende nessuna"
Secondo la mia esperienza servono 3 obiettivi. Uno per ogni area: mentale, astrale e fisica.

Sono gli obiettivi motivanti, che innalzano la tua vibrazione, che ti portano avanti, nonostante tutto, nonostante ogni difficoltà. E non vanno bene obiettivi idealistici... "voglio diventare illuminato", "voglio diventare un dio", "voglio raggiungere il mio massimo potenziale"...
Non vanno bene per niente.

La nostra mente ancestrale non riconosce nulla che non sia tangibile, che non sia chiaramente rappresentabile con una immagine. E se non sai cosa sia l'illuminazione, se non sia cosa sia un dio, se non sai cosa sia il massimo potenziale... come fai a rappresentarlo nella tua mente? Come fai a "sentirlo" come se già fosse realizzato?

Piedi per terra. Uno studio serio dell'Ermetismo o dell'Alchimia parte con i piedi ben piantati in terra. Senza voli pindarici.
Ermetisti ed alchimisti sono persone pratiche, pragmatiche e badano ai risultati concreti.

Torniamo agli obiettivi.
Scegline 3. Uno per area.

1) Un obiettivo di carriera/lavoro che ti faccia sentire bene, felice dei tuoi risultati e ti supporti nella tua vita. Scegli qualcosa che ti dia soddisfazione e ricordati che le opportunità che ci vengono date ogni giorno dipendono strettamente dal nostro stato interiore.

2) Un obiettivo di relazione.
Potrebbe essere la relazione con il partner, con la tua famiglia o anche solo con te stesso. Ricordati che gli altri sono uno specchio di noi stessi. Ciò che vediamo intorno a noi, è ciò che abbiamo dentro di noi.

3) Un obiettivo fisico.
Questo è essenziale. Una pratica quotidiana di una qualsiasi disciplina fisica.
Il mondo attuale è cambiato profondamente dal mondo dei nostri predecessori.
Facciamo molta meno attività fisica e questo cambia enormemente:
circolazione sanguigna
ossigenazione delle cellule
equilibrio ormonale
energia disponibile e vitalità
Non dobbiamo pensare agli alchimisti come persone che vivevano chiuse nei loro laboratori. Erano persone dinamiche e si muovevano spesso... a piedi! Come tutti gli altri.
Non stavano seduti ore e ore attaccati ad un computer, non si sedevano mollemente davanti al televisore per far passare il tempo. Erano persone dinamiche!

Abbiamo perso completamente la connessione corpo-mente. Eppure il corpo è lo strumento con cui suoniamo la nostra melodia... e se il corpo non è "accordato", possiamo anche conoscere la teoria della "musica" ma i risultati saranno sempre pessimi.

Faccio un esempio. Le difficoltà per chi comincia a meditare, se non ha già un'ottimo lavoro di respirazione ed un'ottima ossigenazione delle cellule (e quindi del cervello), sono enormi.
La pratica delle arti marziali, anche delle più esoteriche, senza un minimo di struttura, postura e rilassamento profondo, non dà frutti... nemmeno se dedichi ore e ore ogni giorno alla pratica.

Se mancano i fondamentali, non puoi costruire nulla di solido. Occorre avere solide basi fisiche per raffinare l'energia ai livelli più alti, per trasmutare il piombo in oro.
Se l'energia fisica "grezza" data dalla circolazione sanguigna, dal livello di ossigenazione dei tessuti, dall'equilibrio ormonale e dal rilassamento/prontezza del sistema nervoso, non è adeguata, non riusciremo mai a trasmutare nulla.

Questo è uno dei massimi errori che ho visto su di me e sugli altri.
Ormoni ed emozioni sono intimamente e strettamente legati.
Ossigenazione dei tessuti e calma mentale sono intimamente e strettamente legati.
Il flusso del sangue e la circolazione energetica sono intimamente e strettamente legati.
La postura e gli stati mentali, emotivi e fisici sono intimamente e strettamente legati.
Come è in alto così è in basso... ma come è in basso così è in alto.
Non è assolutamente possibile ignorare il corpo.
Facciamo esperienza di vita terrena, proprio perchè abbiamo un corpo ed è sul corpo che occorre lavorare prima di tutto!!!

Avere una biblioteca piena di testi esoterici non ti farà avanzare di un passo nella pratica.
Soprattutto se non capisci le basi e l'importanza dei fondamentali.

Quanto è il minimo necessario per una connessione corpo-mente? Forse anche solo 5 minuti al giorno. Poco vero? Ma noi vogliamo di più per avanzare.

Per avere una salute ottima ed una buona forma fisica probabilmente occorre almeno un'ora al giorno, minimo 3-6 volte a settimana. Ma è ancora pochissimo in confronto a quanto si muovevano le persone anche solo 100 anni fa.

Che cosa devi praticare? Ognuno deve seguire le proprie tendenze ed aspirazioni.
Non esiste una regola univoca, siamo tutti pezzi unici.
Posso dare qualche suggerimento: yoga, taiji, qigong, pilates, nuoto, camminare, allenamento con i pesi. Fai ciò che vuoi, ma muoviti e ricordati ciò che è in basso è come ciò che è in alto.

Devi fare in modo che la connessione tra corpo e mente sia viva e vitale oppure non potrai mai massimizzare la potenza delle tue emozioni e del tuo intelletto.

Astrale e Mentale si sviluppano a partire dal Fisico

Questa è la mia posizione. Questa è la mia esperienza. Questa è la posizione di questo blog.
Questo per me è l'Ermetismo. Questo è il mio modo di praticare la Scienza Segreta, l'Alchimia.

Ci sono altre vie, ci sono altre strade, cercale fuori da qui e vai con la mia benedizione (come se ne avessi bisogno!). Ma io sono inflessibile su questo.

La spiritualità spesso attrae con ferite emotive così profonde che non vogliono avere nulla a che fare con la carne.
Ma non puoi andare da nessuna parte se non attraverso il corpo, il cuore e la comunità.
Non puoi accedere alle dimensioni dello spirito senza avere la disciplina della fisicità terrena.
Non puoi risvegliare la kundalini al contrario. Dal basso si muove verso l'alto.
La mappa dell'Albero della Vita parte da Malkuth, il Regno terreno.
La trasmutazione alchemica parte dal Piombo, non dall'Oro.

Senza la solida fisicità puoi davvero rimanere intrappolato nel fenomeno chiamato la "Notte Oscura dell'Anima", di cui magari parlerò più avanti.

Ok, questo è tutto... per oggi. Cercherò di dare il massimo di informazioni in base alla mia esperienza e pratica. Ma devi prenderti l'impegno di lavorare su te stesso in queste tre aree, oppure, non tornare indietro, io non posso aiutarti.

Quod est inferius, est sicut quod est superius,
et quod est superius, est sicut quod est inferius: