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lunedì 29 febbraio 2016

Per Vendola, il ruolo della donna è quello di fabbricare figli.

di Luca Craia
È curioso che a ristabilire un principio antico come quello dell’inferiorità dell’essere femminile sia proprio un esponente della sinistra progressista. Nichi Vendola, leader dell’unico partito che ancora accreditavamo a sinistra in Italia, se ne va in America e si compra un figlio, sancendo una volta per tutte alcuni assiomi che direi fondamentali. Enumeriamoli:
1) la donna è essere inferiore. Essa è stata creata per concepire figli e quindi deve essere a disposizione di chi ne volesse usufruire; Vendola riesce con un colpo solo a disfarsi di tutti i progressi sociali legati alla maternità e disintegrare ogni principio morale riconducibile alla genitorialità di sangue, fisica. Il maschio che vuole un figlio che sia sangue del suo sangue può affittare un utero, inteso come macchina per fabbricare figli, inseminarlo ed avere un figlio suo, carne della sua carne. Poco importo se poi sia anche carne della carne della donna che l’ha partorito in quanto questa non vale niente se non per il fatto di essere in grado di partorire, appunto, per il quale motivo viene opportunamente remunerata;
2) avere figli da donne che mettono a disposizione il loro utero è prerogativa dei ceti abbienti, in quanto solo chi può pagare può permettersi di comprarsi un figlio da una donna/oggetto. La mutua non te lo passa, un figlio;
3) l’uomo di governo e di legge (quale Vendola dovrebbe essere) può fregarsene delle leggi italiane, andare all’estero e fare quello che vuole. Insomma: le leggi italiane valgono solo per i poveracci che all’estero non ci possono andare perché costa.
E guardate che tutto questo, con la cosiddetta “step child adoption” non c’entra proprio niente.
http://laperonza.blogspot.it/2016/02/il-ruolo-della-donna-e-fabbricare-figli.html

ECCO CHI HA SVENDUTO L'ITALIA A GERMANIA ED EUROCRATI


romano
DI GIULIO SAPELLI
ilsussidiario.net
Son vent'anni dalla nascita dell'Ulivo, e forse non è inutile fare il punto su quella che fu la sua politica economico-monetaria. Una politica che si inserisce nel grande percorso di trasformazione mondiale capitalistica ancora in corso, ma che iniziò ad apparire visibile esattamente alla metà degli anni Novanta del Novecento.


È ormai diffusa la quasi stucchevole affermazione per cui dalla crisi economica mondiale in corso stia emergendo una nuova formazione economico-sociale capitalista. In questo in verità non vi è nulla di nuovo, gli andamenti delle forze produttive sono sempre intimamente legati alle forme della produzione e quindi ai rapporti sociali e istituzionali. Anzi, molto spesso nella storia capitalistica questi ultimi hanno avuto un ruolo determinante nel pre-formare le stesse forze produttive, che ben poco hanno di meccanico e deterministico.
Ecco ora giungere, come aveva previsto Hansen nel 1939, la deflazione, che conduce alla stagnazione secolare: trappola di liquidità, sindrome giapponese; tutte malattie che nascono nell'Europa dell'euro ordoliberista. C'è di più, tuttavia. La finanza si incontra con nuove tecnologie che cent'anni fa non avevamo previsto. Schumpeter parlava di distruzione creatrice: nuove tecnologie, nuove imprese avrebbero distrutto le tecnologie e le imprese incapaci di adattarsi ai nuovi cambiamenti, e dalla crisi si sarebbe creato nuovo plusvalore generato dall'espropriazione del pluslavoro attraverso la riproduzione allargata del meccanismo del capitalismo. Si distruggeva ma si creava. E non solo variando i tassi di interesse, come aveva in mente Keynes, ma facendo circolare merce contro merce come aveva in mente Piero Sraffa, nel suo "Produzione di merci per mezzi di merci", che rimane il più bel libro di economia del Novecento.
Ora le cose sembrano cambiare. Perché il nuovo ciclo Kondratieff che si avvicina come uno tsunami ha talune caratteristiche prima sconosciute. Pone all'odine del giorno la creazione diffusa di sistemi naturalmente complessi e stratificati quanto a tecnologie di intelligenze artificiali che producono a loro volta intelligenze. È come se si elevasse l'Itc all'ennesima potenza. Le stampanti 3D, con la meccanica per diffusione e non per estrusione che ne deriva grazie all'uso del laser, sono solo l'inizio. Il seguito saranno i robot isomorfi, omeostatici tanto con il corpo umano quanto con il mutare delle macchine e dell'ambiente in cui sono immersi.
Tutto questo è avvenuto in Europa grazie alla politica economico-monetaria dell'Ulivo, che ha disarmato le menti e nel mentre ha armato nuove classi economico-politiche cosmopolite (i Padoa Schioppa ne sono l'esempio più sconcertante), a cominciare dai Ciampi e dai Draghi e per finire con i Monti costruiti dai quotidiani e dai poteri situazionali di fatto filo-teutonici e anti Usa, che già Gramsci aveva ben descritto, seguendo Machiavelli e parlando del "cosmopolitismo", ossia del servilismo internazionale degli intellettuali italiani. Immaginiamoci che cosa accade quando al posto di intellettuali ci troviamo dinanzi ragionieri del mondo affascinati dal mito umiliante che narra che gli italiani nulla san far da sé e hanno quindi bisogno per bene agire di choc esterni: l'ordoliberalismus teutonico appunto, mito che in qualsivoglia altra nazione farebbe sfidare a duello colui che accusa il suo interlocutore di sostenere tale tes
Si dovrà fare la storia dell'Ulivo che ne affronti la teoria economica prevalente. I testi di Lodovico Festa (anche l'ultimo apparso su "Studi cattolici" recentissimamente) offrono di già un'eccellente premessa. Ma certamente la politica monetaria di quegli anni va inserita nella specificità della vicenda monetaria italiana che è sempre stata — come sappiamo — determinata da un'oscillazione e da un intreccio continuo tra fiscal dominance eforeign dominance.
Sgombriamo subito il campo dal presupposto ipostatizzato mitologicamente che il problema centrale sia quello dell'indipendenza delle banche centrali. L'indipendenza delle banche centrali dal Tesoro (per dipendere da chi, se non dalle burocrazie o dalle euroburocrazie spartite in basi a criteri di potenza nazionale?) non incide sui temi della foreign dominance come nei consolidati manuali Cencelli politici, e nel caso dell'Ulivo: non è determinante.
Ciò che è e fu determinante a partire dai tempi dell'Ulivo (sino a oggi) è il fatto che l'indipendenza delle banche centrali europee dell'eurozona e quindi dell'Italia fu lo strumento più idoneo allorché si ritenne di potere e volere fare la volontà della nazione accettando, anzi, invocando, il dominio estero sulle nostre scelte di politica monetaria ed economica non in una condizione di condivisione ma, invece, di crescente sottrazione di sovranità.
La mia tesi è che l'Ulivo ha rappresentato l'acme della foreign dominance e l'ha reso pressoché irreversibile — almeno nel breve periodo — con l'entrata nell'euro e quindi con la definitiva perdita della sovranità monetaria. Ciò che è stata una delle fasi della foreign dominance, ossia l'egemonia tedesca sul sistema economico e su quello monetario in primis italiano grazie all'Europa a dominazione germanica, è ormai divenuta una delle caratteristiche della stessa nazione italiana.
Il nesso nazione-internazionalizzazione ha avuto una torsione e stabilizzazione definitiva, se l'Europa non muterà volto, ossia non si riscriverà il Trattato di Maastricht e non cadranno tutti i suoi presupposti. Essi hanno condannato alla decadenza l'Italia, come fu nella crisi del Seicento. I mezzi furono diversi, gli esiti saranno e già sono assai simili: de-industrializzazione, depauperamento del capitale umano con la sua emigrazione da un lato e la sua emasculazione emotiva dall'altro.
Come è noto, quando parliamo di fiscal dominance intendiamo il ruolo determinante del Tesoro nella creazione monetaria. Determinare la quantità di moneta e dei tassi d'interesse è un compito che rimane nelle mani della politica e delle istituzioni finanziarie: oppongono il principio di gerarchia a quello di mercato e allocano le risorse in questo con sistematica prevalenza. In questo senso il ruolo del mercato è subalterno e sottoposto al controllo politico anche in un contesto internazionale che può renderlo difficile Ma questa è stata fondamentalmente la condizione in cui l'Italia si è trovata a operare per la sua collocazione nella divisione internazionale del lavoro durante tutta la sua storia sino ai primi anni Novanta del Novecento. Proprio gli anni in cui inizia l'esperienza dell'Ulivo.
Naturalmente questa storia è stata contrassegnata da una diversità della foreign dominance anche in condizioni ben precedenti l'Ulivo e che ho richiamato precedentemente. Si possono scandire storicamente dei tempi ben precisi in cui tale foreign dominance assume colori diversi, dai tempi di Camillo Cavour, passando per il predominio inglese e francese e poi quello tedesco che fu decisivo per la creazione del sistema bancario italiano e per inverare poi durante il fascismo paradossalmente il predomino nordamericano, con un ruolo decisivo esercitato dalla banca Morgan e dal suo rappresentante in Italia.

Giulio Sapelli
Fonte: www.ilsussidiario.net
Link: http://www.ilsussidiario.net/News/Economia-e-Finanza/2016/2/28/PRODI-e-L-ULIVO-Sapelli-ecco-chi-ha-svenduto-l-Italia-a-Germania-ed-eurocrati/683237/

L’ALLEATO USA. USA SPIARCI


DI ROBERTO PECCHIOLI
maurizioblondet.it
Benemerito Julian Assange , dopotutto. Lui, e le altre “gole profonde” stanno portando all’attenzione ciò che in privato molti dicevano, alcuni, i soliti complottisti, ritenevano certo: gli Stati Uniti sono una rete spionistica al servizio del mondialismo.
Anche il governo italiano, Berlusconi in persona oltre che i suoi collaboratori erano ascoltati dall’onnipotente NSA, la National Security Agency, la più grande centrale informativa del mondo.



Tutto questo, invero, esiste da che mondo è mondo . Le cosiddette potenze straniere hanno sempre organizzato sistemi di informazione, e le ambasciate sono sempre state frequentate da funzionari dalle incerte funzioni, in realtà, capi centro dello spionaggio, anzi del “controspionaggio”, giacché nessuno Stato ha mai ammesso di raccogliere notizie ed informazioni su vicini e lontani, ma solo di difendersi dalle trame altrui.
Adesso è diverso: prima la rete Echelon, poi le prove di un condominio spionistico con Israele ( una delle società che controllano Internet ha sede a Tel Aviv…) da alcuni anni , con Wikileaks ad altro, l’evidenza che la patria della libertà spia tutti, con ammirevole imparzialità.
Contemporaneamente alla pubblicazione, su Repubblica, organo ufficiale del progressismo borghese e neo moralista, fieramente amerikano, delle intercettazioni che riguardano il governo italiano, sappiamo che, da ottimi alleati e fedeli servitori, abbiamo messo a disposizione dei nostri amiconi a stelle e strisce la base di Sigonella , da dove partiranno – in realtà partono già da tempo, ma “discretamente”, come informa la stampa allineata- i droni americani telecomandati diretti in Libia ed altrove.
Bella invenzione , i droni: sono piccolissimi aerei senza pilota, non tanto più grandi dei modellini con cui giocavamo da ragazzi, a medio-lungo raggio, dotati di bombe, comandati anche da migliaia di chilometri di distanza, come in un gioco di guerra, con un joystick, da militari buontemponi che non distinguono più la finzione dalla realtà, e vedono apparire sui loro schermi il segnale di “colpito !” e gioiscono bevendo Coca Cola , mentre popolazioni lontane ed inermi vedono distrutte le proprie case e raccolgono i morti.
I droni partono da Sigonella, destinazione il carnaio libico, creato proprio da chi, americani, inglesi e quei simpaticoni di francesi inventori dei diritti del cittadino e della Total, la loro multinazionale in pericolo per le decisioni di Gheddafi, ammazzato senza troppi processi, peggio di Saddam e delle sue introvabili armi di distruzione di massa ( e di Carrara?).
Il nostro servizio è semplice: mettiamo a disposizione un pezzo di territorio nazionale, in realtà sottratto da decenni alla sovranità italiana, o di quel che ne resta. Tutt’al più, da consumati camerieri, forniamo il catering. Non è cambiato poi molto dai tempi dell’occupazione , pardon, della liberazione negli anni della guerra: Malaparte spiegò assai bene la realtà della Napoli dell’epoca, ne La Pelle, ed il cinema realista restituì , con l’arte e la poesia di Vittorio De Sica, la verità di Sciuscià ( shoeshave ) ,il lustrascarpe al servizio dei padroni dispensatori di caramelle, cioccolata e sigarette, ma ladri di dignità e di virtù di giovani d’ambo i sessi.
E, posto che in Italia la situazione è sempre grave, ma non seria, come sapeva già Ennio Flaiano, in Sicilia , nella zona di Niscemi, c’è il famigerato MUOS, , acronimo di Mobile User Objective System), il sistema di comunicazioni satellitari gestito dal Ministero della Difesa degli Stati Uniti.
Il sistema MUOS integrerà e farà da contatto reticolare per forze navali, aeree e terrestri in movimento in qualsiasi parte del mondo, e, tra le altre cose, è il dispositivo tecnologico essenziale decisivo anche per il lancio ed il raggiungimento degli obiettivi dei droni. Fortunatamente, l’opposizione popolare degli abitanti, ed una recentissima nuova sentenza del 13 febbraio, ne hanno ancora rinviato la piena operatività, per il principio di precauzione rispetto ai rischi per la salute pubblica. Non possiamo stupirci, dunque, se gli americani ci trattano da sguatteri, e da sconfitti, settant’anni dopo la gloriosa liberazione.
Qualcuno ricorderà l’episodio degli aerei da combattimento americani che hanno ucciso turisti e cittadini, tranciando i cavi della funivia del Cermis a Cavalese: i valorosi top gunnon sono mai stati giudicati, come i membri dello spionaggio che hanno rapito Abu Omar, un pessimo soggetto, che, però , si trovava nel nostro territorio. I rapitori per la patria (loro) sono stati prontamente graziati dal grigio Mattarella.
Cento e più basi militari, forse novanta bombe atomiche tra Ghedi ed Aviano, protocolli di pace ancora segreti: i nostri amici americani sono, semplicemente, i padroni di casa.
Già che ci sono, intercettano anche il capo del governo. Ben ci sta: Berlusconi ha sempre ostentato il ben noto e un po’ schifoso  ossequio nei confronti del grande fratello transatlantico, sino a raccontare la lacrimevole storia di suo padre che, Silvio era ancora bimbo, gli raccomandava di essere riconoscente agli americani che ci stavano liberando e che lasciavano tante vite per la nostra libertà.
Naturalmente, le cose non sono così semplici: dopo la Merkel, un altro governo alleato scopre di essere costantemente ascoltato, monitorato, spiato. Nel caso specifico, dopo le prove, numerose, che l’attacco al pur pessimo governo Berlusconi fu ampiamente preparato ed organizzato in sede internazionale, con la complicità attiva dell’adesso presidente emerito Napolitano, il granitico patriota amato da Bergoglio, ora abbiamo quella che gli yankees chiamano “la pistola fumante”.
Ricordiamo agli immemori che Berlusconi fu fatto saltare, con il trucco dello spread ingigantito ad arte con la complicità di DeutscheBank, la più indebitata dell’Unione, per i suoi pochi meriti, non per le sue numerose colpe. Trattava infatti con Putin una condizione di indipendenza energetica per l’Italia, e con la Libia di Gheddafi aveva già raggiunto accordi importanti, anche in tema di contrasto all’immigrazione. Chi tocca certi fili muore. Era già capitato, alcuni anni prima, ed in senso fisico, a Joeg Haider, adesso potrebbe essere nel mirino Donald Trump, che ha commesso la grave imprudenza di promettere la verità sull’ 11 settembre 2001, Pentagono e Torri gemelle.
Del pur fedelissimo alleato italiota, comunque, lo Zio Sam non si fida del tutto. Ha torto, sono tutti dei loro, ma non c’è da stupirsi, la nostra storia è fatta di voltafaccia e tradimenti; ma proprio nei confronti degli americani, ma no, via, siamo cagnolini scodinzolanti e giulivi, il cinquantunesimo stato dell’Unione. E poi, da Washington fanno sapere, come se fosse un’esimente, che loro intercettano o spiano solo se hanno “validi motivi”. Chi decide la validità dei motivi ? Esistono motivi per violare la sovranità di un governo alleato ? L’Italia non ha la capacità di individuare chi ne spia i leader politici ? I servizi segreti, in fin dei conti, a chi rispondono, al big fellow di Langley, Maryland, quartier generale della CIA, o allo Stato di cui sono funzionari e da cui ricevono lo stipendio, certamente lauto ?
Insomma, anche se non c’è poi niente di nuovo sotto il sole, noi affermiamo che non vale la pena di essere alleati di una potenza che ha interessi esattamente opposti ai nostri, alla quale paghiamo le spese per l’uso del nostro territorio, per la quale siamo soltanto la portaerei naturale per mantenere saldi i loro tornaconti nel Mediterraneo orientale e meridionale e nel Vicino Oriente, e siamo dipendenti dal loro apparato industriale militare ( vedi il caso dell’acquisto degli aerei F35, scadenti e carissimi, e che potremmo produrre noi, insieme con altri paesi europei).
Non vale la pena, comunque, essere alleati di qualcuno che ci utilizza per ogni basso servizio – il bombardamento della Serbia, vecchia amica dell’Italia e che non ci aveva certo dichiarato guerra , o la partecipazione pagata cara dal contribuente italiano e carissima in termini di vite umane, all’occupazione dell’Afghanistan – e ci ripaga con microspie ed apparati di controllo elettronico.
Naturalmente, la nostra reazione sarà quella consueta: convocazione dell’ambasciatore, blanda indignazione di facciata, e, riservatamente, tante scuse se abbiamo finto di dubitare delle ottime intenzioni del grande amico americano, ampie manifestazioni di imperitura fedeltà alla linea, meglio di Togliatti al tempo del Comintern, conferma dell’uso di Sigonella. E come potremmo fare altrimenti, prigionieri come siamo di accordi di pace ancora segreti, firmati tra le macerie di una guerra terminata ben 71 anni fa.
Ben ci sta: servi sciocchi, amerikani come molti sono stati sovietici fino al 1989 o leccapiedi del Vaticano, siamo trattati come meritiamo. Non sarà la scoperta di questi giorni a far riflettere questo gregge decomposto che chiamiamo pomposamente popolo italiano: dopotutto, le prove di questi giorni riguardano spionaggio a carico del bieco Berlusconi.
Se lo meritava, Silvio, lo intercettassero pure ! Questa, da troppi secoli, è la storia patria: sempre al servizio di qualcun altro, sempre pronti a chiamare gli stranieri in aiuto contro i nemici interni .
Onore dunque alla gloriosa National Security Agency, che ci proteggeva dal tiranno Berlusconi, e che ci ha dato in cambio il buon tecnico Monti, poi il camerierino Letta, #enricostaisereno, e, finalmente , il grande Matteo Renzi , democratico come Obama e Kennedy, fiorentino come Dante.
In altri tempi, questa gente sarebbe stata giudicata per alto tradimento ed intelligenza con il nemico. Oggi comandano, con il beneplacito dei superiori, residenti a Washington, Bruxelles e Francoforte. Non devono neppure temere le intercettazioni, che indubbiamente continuano.
Che cosa potranno mai dire che dispiaccia agli americani, ai banchieri, agli oligarchi di due continenti, più quelli sionisti ? Comunque, grazie di cuore a Wikileaks ed Assange, che fanno scoprire qualche scampolo di verità, svelano gli arcana imperii, e, una volta di più, ci informano che il re è nudo.
Taci, l’amico ti ascolta . Ma interessa agli italiani ?

Roberto Pecchioli
Fonte: www.maurizioblondet.it
Link http://www.maurizioblondet.it/3569-2/


L'IMPERO DEL MALE ATTANAGLIA IL MONDO

hit
DI PAUL CRAIG ROBERTS
Nei miei archivi ci sono un paio di colonne di introduzione all'importante libro di John Perkins "Confessioni di un Sicario dell'Economia". Il Sicario - EHM: The Economic Hit Man - è un operativo che vende al governo di un paese in via di sviluppo i mezzi per avviare un piano economico o un progetto di sviluppo di massa. The Hit Man - il sicario - convince il governo di un paese che potrà prendere in prestito delle ingenti somme di denaro dalle istituzioni finanziarie USA per finanziare un progetto che potrà far migliorare il livello di vita del suo paese. Chi accetta il prestito riceve tutte le assicurazioni che il progetto farà aumentare il PIL e che, quindi, con le entrate fiscali prodotte dall'incremento del PIL, si potrà rimborsare il prestito.


Ma però, il piano è stato studiato sovrastimando i benefici in modo che il paese indebitato non potrà ripagare né il capitale né gli interessi. Per dirla come dice Perkins "I progetti sono basati su analisi finanziarie distorte, proiezioni dell'inflazione e contabilità truccate" e - se l'inganno non dovesse funzionare - si useranno "minacce e tangenti" per chiudere ( comunque) l'affare.
Il passo successivo nella truffa è l'arrivo del Fondo Monetario Internazionale. Il FMI dice al paese indebitato che proteggerà gli interessi sul debito prestando - lo stesso FMI - i soldi con cui rimborsare i creditori del paese. Il prestito FMI non è una forma di aiuto ma, semplicemente il FMI assume  su se stesso l'indebitamento del paese al posto delle banche.
Per ripagare il FMI, il paese deve accettare un piano di austerità e deve accettare  di vendere gli asset nazionali a investitori privati. Austerità significa tagli alle pensioni sociali, ai servizi sociali, all'occupazione e ai salari, e le economie di bilancio servono per rimborsare il FMI.
Privatizzazione significa vendere petrolio, minerali e infrastrutture pubbliche per rimborsare il FMI. L'accordo di solito prevede unaccordo/imposizione  di votare all' ONU  come gli Stati Uniti e di accettare basi militari statunitensi.
Può succedere che uno dei leader di un paese rifiuti il piano o l'austerità o le privatizzazioni. Se le tangenti non funzionano, gli Stati Uniti mandano qualche sciacallo-assassino per rimuovere  chi è di ostacolo al processo di saccheggio.
Il libro di Perkins fece scalpore e dimostrava che l'atteggiamento e la disponibilità USA nei confronti dei paesi più poveri era solo un pretesto per inserirsi in uno schema di saccheggio dei paesi stessi. Il libro di Perkins ha venduto più di un milione di copie ed è rimasto nella lista dei bestseller del New York Times per 73 settimane.
Ora il libro è stato ripubblicato con l'aggiunta di 14 nuovi capitoli e con un elenco di 30 pagine sulle attività dei "sicari" avvenute durante gli anni 2004-2015.
Perkins dimostra che, nonostante le sue rivelazioni, la situazione è peggio che mai e si è diffusa nello stesso Occidente. Le popolazioni di Irlanda, Grecia, Portogallo, Spagna, Italia, e gli stessi Stati Uniti ora vengono saccheggiati per effetto delle attività degli "Hit Man - I Sicari dell'Economia".
Il libro di Perkins dimostra che gli Stati Uniti sono stati "eccezionali" solo nella violenza sfrenata che applicano contro chi non accetta i loro metodi. Uno dei nuovi capitoli racconta la storia di France-Albert Rene, Presidente delle Seychelles, che minacciò di rivelare la cacciata illegale e disumana degli abitanti di Diego Garcia, messa in atto dalla Gran Bretagna e da Washington per poter convertire tutta l'isola in una base aerea da cui Washington avrebbe potuto bombardare i paesi non "conformi" in Medio Oriente, Asia e Africa. Washington allora inviò una squadra di sciacalli per assassinare il presidente delle Seychelles, ma l'assassinio fu sventato e furino tutti catturati  - tranne uno - processati e condannati a morte o alla galera, ma una mazzetta multi-milionaria in dollari per Rene è servita per liberarli. Rene ha compreso il messaggio e si è reso disponibile.
Nella stampa originale del suo libro, Perkins racconta le storie di come alcuni sciacalli abbiano organizzato degli incidenti aerei per sbarazzarsi del Presidente di Panama non conforme, Omar Torrijos, e del Presidente dell'Ecuador non conforme, Jaime Roldos. Quando Rafael Correa divenne presidente dell'Ecuador, si rifiutò di pagare alcuni dei debiti illegittimi che erano stati accumulati dall' Ecuador, chiuse la più grande base militare degli Stati Uniti in America Latina, costrinse a rinegoziare i contratti di sfruttamento del petrolio, ordinò alla Banca Centrale di usare i fondi depositati nelle banche USA per finanziare progetti nazionali, e coerentemente si oppose al controllo egemonico di Washington sull'America Latina.
Correa si era candidato, da solo, ad essere rovesciato o assassinato.
Solo che Washington aveva appena rovesciato con un colpo di stato militare il Presidente honduregno democraticamente eletto, Manuel Zelaya, le cui politiche volevano fare gli interessi del popolo dell'Honduras e non quelli stranieri. Preoccupati che due colpi di stato militari in successione contro Presidenti riformisti si sarebbero notati troppo, per sbarazzarsi di Correa la CIA si rivolse alla polizia ecuadoriana. Guidata da un laureato alla Washington’s School of the Americas, la polizia si mosse per rovesciare Correa, ma fu sopraffatta dall'esercito ecuadoriano. Tuttavia, Correa comprese il messaggio e cambiò la sua politica verso le compagnie petrolifere americane, annunciando che avrebbe messo all'asta delle enormi aree di foresta pluviale dell'Ecuador ad uso delle compagnie petrolifere. Chiuse la Fundacion Pachamama, un'organizzazione a cui era iscritto anche Perkins, che aveva lavorato per preservare le foreste pluviali e le popolazioni indigene dell'Ecuador.
Le banche occidentali con il sostegno della Banca Mondiale possono saccheggiare ancora peggio delle compagnie petrolifere e di quelle del legname. Perkins scrive: "Nel corso degli ultimi tre decenni, sessanta tra i paesi più poveri del mondo hanno pagato $ 550 miliardi in capitale e interessi per prestiti di  $ 540 miliardi, eppure ancora hanno un enorme debito di $ 523 miliardi su quegli stessi prestiti. Il costo delle spese per il debito è più di quanto questi paesi spendono in sanità o in istruzione, ed è venti volte il valore che ricevono ogni anno in aiuti esteri. Inoltre, i progetti della Banca Mondiale hanno provocato indicibili sofferenze alle persone più povere del pianeta. Solo negli ultimi dieci anni, questi progetti hanno costretto circa 3,4 milioni di persone a lasciare le loro case; i governi di questi paesi si sono prestati a picchiare, torturare e ad ammazzare chi si opponeva ai progetti della Banca Mondiale".
Perkins racconta come la Boeing abbia rapinato i contribuenti dello stato di Washington. Utilizzando lobbisti e tangenti li ha ricattati minacciando di spostare gli impianti di produzione in un altro stato, così la Boeing è riuscita a farsi approvare una legge dallo stato di Washington, che concede alla società una riduzione fiscale che ha messo 8,7 miliardi di dollari nelle sue casse, distraendoli dalle spes per l'assistenza sanitaria, l'istruzione e altri servizi sociali. Le sovvenzioni massicce fatte con leggi a favore delle multinazionali sono un'altra forma di espropriazione frutto delle attività degli Hit-Men - dei  sicari -.
Perkins ha la coscienza sporca e ancora soffre per il ruolo che svolse come sicario dell'impero del male, quello che adesso ha cominciato a depredare i cittadini americani. Ha fatto tutto il possibile per fare ammenda, ma riferisce che questo sistema di sfruttamento ormai si è tanto moltiplicato ed è diventato tanto comune che non deve più nemmeno restare nascosto. Perkins scrive:
"Un cambiamento importante ha fatto si che questo sistema dell' EHM, oggi, funzioni anche negli Stati Uniti e in altri paesi economicamente sviluppati. E' ovunque. E ogni volta si presenta con delle varianti differenti nell'uso dei suoi strumenti. Ci sono centinaia di migliaia di EHM sparsi in tutto il mondo. Hanno creato un impero globale che lavora sia scopertamente che nell'ombra. Questo sistema si è tanto ampiamente e profondamente radicato che è diventato il modo normale di fare business e quindi - per la maggior parte delle persone - non sembra nemmeno più una proccupazione. "
La gente è stata tanto spogliata dei loro posti di lavoro mandati all'estero e con l'indebitamento che la domanda dei consumatori non basta per produrre i profitti. Di conseguenza, il capitalismo ha cominciato a sfruttare lo stesso Occidente. Vedendo che la resistenza stava aumentando , il sistema EHM - quello dei sicari dell'economia -  si è armato con "il Patriot Act, con la militarizzazione delle forze di polizia, con una vasta gamma di nuove tecnologie di sorveglianza, infiltrandosi e sabotando il movimento Occupy e con la drammatica espansione delle prigioni privatizzate".
Il processo democratico è stato sovvertito dalle regole della Supreme Court’s Citizens United Suprema  e da altre decisioni del tribunale, da comitati di azione politica finanziati dalle multinazionali, e da organizzazioni come il Consiglio Legislativo della Borsa Americanafinanziati dall'1%.
Squadre di avvocati, di lobbisti e di strateghi vengono arruolate per legalizzare la corruzione, e le presstitutes (le presstitute) fanno gli straordinari per convincere americani-creduloni che le elezioni siano una cosa seria e che servono per il funzionamento della democrazia.
In  un articolo del 19 feb. 2016 su OpEdNews, Matt Peppe riferisce che la colonia Americana di Porto Rico ha messo sottoterra il paese per soddisfare i creditori stranieri.http://www.opednews.com/articles/Puerto-Ricans-Suffer-as-Cr-by-Matt-Peppe-160219-676.html
L'aeroporto è stato privatizzato, e le principali autostrade sono state privatizzate con un contratto di locazione di 40 anni in mano a un consorzio formato da un fondo di investimenti e di infrastrutture di Goldman Sachs. I Portoricani ora devono pagare le multinazionali per l'uso delle stesse infrastrutture che si sono costruiti con i dollari delle loro tasse. Recentemente le imposte sulle vendite a Porto Rico sono aumentaste del 64%( dal 7% al 11,5%). Un aumento delle tasse sui consumi equivale a un aumento dell'inflazione e si traduce in un calo dei redditi reali.
Oggi l'unica differenza tra capitalismo e gangsterismo è che il capitalismo è riuscito a legalizzare il proprio modo di essere gangster e, quindi, è in grado di arraffare business meglio della mafia.
Perkins mostra che l'impero del male ha stretto il mondo con la tenaglia dell' "economia di morte." E conclude che "abbiamo bisogno di una rivoluzione" per "sotterrare  l'economia della morte e per far rinascere  una economia della vita."
Non cercate nessun aiuto dai politici, dagli economisti neoliberisti e nemmeno dalle presstitute.

Paul Craig Roberts, ex Assistant Secretary del US Treasury e ex Associate Editor al Wall Street Journal, ha tenuto rubriche su Business Week, Scripps Howard Newice, e Creats Servors Syndicate. Ha avuto diversi incrichi universitari e i suoi articoli sul web hanno attratto lettori da tutto il mondo. Gli ultimi libri di Roberts sono 
 
 

 
 fonte comedonchisciotte.org  l'autore della traduzione Bosque Primario  



IL GIUDICE SCALIA E’ STATO ASSASSINATO DOPO UN INCONTRO CON IL PRESIDENTE OBAMA

antoninscalia
DI GORDON DUFF e IAN GREENHALGH 
L’uccisione del Giudice Scalia dopo che alla Casa Bianca si era tenuto un confronto su dei files procurati dall’FBI
Nota di Veterans Today:
Le rivelazioni sul ‘caso Allen’ che avevano dapprima portato a Scalia, stanno ora puntando l’intera galassia della famiglia Koch [1], nell’ambito della quale è compresa la ‘Federalist Society’ [2], operativa non solo nelle ‘Facoltà di Legge’ americane, ma anche nelle ‘Scuole Superiori’ e nella ‘Heritage Foundation’ [3].
Non sappiamo quando tutto ha avuto inizio, forse sotto il ‘Presidio’ di Michael Aquino e del ‘Tempio di Set’ [4], forse anche prima. Sappiamo che ci sono state migliaia di vittime fra i bambini di tutto il mondo. Non solo in America, ma anche in Belgio e in Olanda, dove molti bambini sono stati condotti alla schiavitù sessuale e alla morte


Cos’è che trascina il ‘desiderio di potere’ verso comportamenti così dolorosi ed osceni? Accettando la ‘copertura’ dello ‘scandalo Franklin’ ci siamo aperti a tutto questo [5] ...
Scalia: cos’è realmente accaduto?
Antonin Scalia fu sorpreso di essere stato convocato alla Casa Bianca. Non era un uomo cui si potesse dare ordini e, soprattutto, non da parte del Presidente Obama. Egli era Antonin Scalia, il Giudice che ‘liberò’ le cause civili dall’immunità [presidenziale] aprendo la porta, in questo modo, a presidenze indebolite.
Era stato l’autore dell’impeachment contro Bill Clinton. Il Presidente Obama era a conoscenza di tutto questo e aveva ordinato all’FBI di organizzare delle trappole contro Scalia.
La caduta di Antonin Scalia fa parte della storia delle società segrete (operative in tutto il mondo) e dei rituali satanici (costituiti dagli abusi sui minori) che permeano Washington.
Quando Scalia, dopo l’incontro con il Presidente, lasciò la Casa Bianca – e appena prima di volare in Texas – aveva con sé una busta caratterizzata da un timbro riconducibile al computer che era stato sequestrato da un ‘agente speciale’ dell’FBI, Jeff Ross di Salt Lake City, Utah – o, quanto meno, è quello che alcuni informatori ci hanno detto.
Scalia lasciò la Casa Bianca portando con sé la prova schiacciante che avrebbe causato l’arresto, la condanna e l’impeachment di un Giudice della ‘Corte Suprema’ [egli stesso]: i files che contenevano i nomi delle vittime ed i dettagli sugli atti sessuali, sulle preferenze, sulle date e sui luoghi [degli incontri].
Tutto questo si trovava sul computer sequestrato da Ross. Quei files passarono gerarchicamente dal FBI al ‘Dipartimento di Giustizia’ e quindi alla Casa Bianca.
Una volta in possesso dei files, i ‘consiglieri politici’ [del Presidente] ci saltarono letteralmente sopra, vedendoci la possibilità sia di sfruttare la giustizia [ai loro fini] che di abbattere il Giudice Scalia (fatto molto importante), costringendo i conservatori ad accettare qualsiasi nomina proposta da Obama.
Quando Scalia arrivò a Houston insieme al compagno di viaggio C.A. Foster, noleggiò un aereo dopo aver rinunciato alla protezione della ‘US Marshall Service’ [6]. Foster dirige l’’Ordine di Hubertus’ ed è co-proprietario, insieme a John Poindexter, del ‘Cibolo Creek Ranch’, 25.000 e più acri utilizzabili gratuitamente da chiunque fosse un Giudice della Corte Suprema, o facesse parte di una lista di celebrità, come ad esempio Mick Jagger, o di miliardari. Tutti gli altri devono prima fare domanda.
Il punto cruciale della storia è capire come si è potuto arrivare a ​​Scalia. Secondo le nostre fonti, Scalia aveva fornito protezione ad una rete internazionale di pedofili ed è stato ucciso dagli ‘amici’ che aveva informato sulla natura del suo incontro con Obama e sul tragico destino in cui sarebbero incorsi: l’azione penale, la rovina, la ‘Citizen United’ messa a soqquadro [7].
Il meccanismo che Scalia aveva utilizzato per fornire questa protezione era la ‘Federalist Society’, che sceglie i Giudici di tutto il sistema giudiziario degli Stati Uniti. In questo modo qualsiasi sfortunato pedofilo si fosse trovato a dover affrontare un Tribunale, il Giudice sarebbe stato in ogni caso sotto il controllo di Scalia, rendendo così impossibile perseguire il reato con successo.
La ‘Federalist Society’ recluta e forma i candidati-Giudici in giovane età, quella del college. Cerca specificamente dei candidati caratterizzati da determinate ambiguità morali che possono essere utilmente sfruttate.
In questo modo stringe in una morsa il sistema giudiziario degli Stati Uniti, rendendolo idoneo a servire gli interessi delle grandi imprese, delle aziende corrotte, di Big Pharma, dei baroni del petrolio e del carbone.
E’ così che i loro interessi sono messi di volta in volta davanti a quelli del popolo, con il risultato che il nostro ambiente e il nostro corpo sono inquinati dai prodotti di queste aziende, avvelenati dall’aspartame e dagli OGM presenti nel nostro cibo e dalle tossine delle acque sotterranee (il caso dell’acquedotto di Flint, MI). Oppure, semplicemente, per permettere il ‘vecchio’ sfruttamento dei poveri, come nelle miniere di carbone del West Virginia e del Kentucky.
Scalia aveva incontrato i membri dell’’Ordine di San Hubertus’, il ‘santo patrono della caccia’ nei ranches per le vacanze dei milionari. Come sempre, nessuno ha identificato chi era presente quel giorno nel ‘Cibolo Creek Ranch’.
Sembra che i Giudici della Corte Suprema siano soliti passare il loro tempo con i cuscini premuti sul volto e che nessuno si ponga per questo delle domande – ma si tratta del Texas e, da quelle parti, hanno notoriamente delle regole proprie!
Ci è stato detto che i colloqui di Scalia in Texas siano andati più o meno in questo modo: “”Ci hanno in pugno, saremo tutti abbattuti a meno che non diamo loro quello che vogliono. Sono in possesso di tutte le carte, hanno in mano proprio tutto””.
Ma non c’è stata alcuna trattativa con la Casa Bianca. Quello che Scalia ha invece ottenuto – così ci è stato detto e diverse fonti lo hanno confermato – è stato un cuscino premuto sulla sua faccia e un funerale da eroe, quello cui il Presidente Obama si è rifiutato di partecipare.
Ora sappiamo il perché. Altrimenti, per un Presidente in carica, non partecipare al funerale di un pedofilo sarebbe stato impensabile.
Il caso di Stirling D. Allen
Il computer [sequestrato da Ross] apparteneva a Stirling David Allen, accusato e arrestato dall’FBI per lo stupro e la sodomia di un bambino, dopo un’indagine che aveva avuto inizio con un incontro tenutosi a Roma, Italia.
L’FBI sapeva di Allen già da un po’ di tempo. Avrebbe potuto arrestarlo fin dal 2014, ma era stato bloccato. Solo che non sapeva il motivo e nemmeno chi c’era dietro allo stop, almeno fino a quando il giudice Scalia è morto.
Dopo 9 giorni Allen è stato arrestato e la prove raccolte nei suoi riguardi hanno cominciato a fruttare oro. Allen è detenuto sulla base di queste accuse, con una cauzione fissata a 250.000 dollari.
Ci è stata mostrata una sua e-mail dove egli raccontava del suo incontro con l’Agente Ross, il 15 Gennaio 2016, quando i suoi computers furono sequestrati dall’FBI.
Tutto proviene dal computer di Allen e quello che egli ha detto agli Agenti è stupefacente. Egli ha confessato, così ci è stato detto, non solo i suoi crimini sessuali, ma anche di essere stato il reclutatore di una potente organizzazione internazionale che gli forniva un’ampia protezione nei riguardi dei processi. Allen, usando le sue competenze informatiche, aveva aiutato i suoi amici pedofili a setacciare Internet a caccia dei bambini a rischio.
Tratto da un articolo di Ian Greenhalgh:
“”Egli è molto malato. Ma, se volete davvero guardare e ascoltare le farneticazioni di un pazzo, date un’occhiata a questo video, in cui Sterling D. Allen sostiene di essere l’incarnazione di Dio, ammette di essere un pedofilo e di aver commesso un abuso sessuale su un figlio minore. Sostiene, infine, che è in attesa di essere arrestato. Il Sig. Allen afferma di aver scelto questa vita ‘prima di venire sulla Terra’, perché potesse fungere da ‘capro espiatorio’ e che, naturalmente, tutto era stato predetto nel suo folle ‘alphabetics’””.
Ci è stato detto che Allen era diventato sempre più instabile man mano che aumentavano i suoi sensi di colpa e che le sue pubbliche confessioni dei crimini sessuali compiuti su minori si rivelavano insufficienti a farlo arrestare, come egli aveva apertamente chiesto più e più volte.
Fonti di alto livello confermano che il Giudice della Corte Suprema Antonin Scalia è stato assassinato, ma il fatto in sé non è né un ‘original claim’ [8] né va oltre la ‘dimensione del probabile’, sulla base delle circostanze presumibilmente legate alla sua morte.
Il ‘cuscino sulla faccia’ e le accuse per la ‘mancata autopsia’ sono ben al di fuori dei requisiti di legge necessari [per procedere legalmente] quando sono coinvolte delle persone nella posizione di Scalia.
Fonti della Casa Bianca confermano [l’incontro che ha avuto luogo] immediatamente prima del suo volo in Texas, apparentemente per una battuta di caccia con 35 ‘amici intimi’, molti dei quali membri del segretissimo ‘Ordine di San Hubertus’.
L’’Ordine di San Hubertus’ è stato subito collegato – inizialmente dal Washington Post, che si era basato sulle accuse apparse sul sito Infowars – al bizzarro ‘Bohemian Grove’, oggetto delle speculazioni dei media alternativi.
Siamo venuti a conoscenza del ‘caso Allen’ ad Agosto del 2015, quando ci hanno mostrato la corrispondenza tra lo stesso Allen e i rappresentanti della ‘Fondazione Keshe’ [9]. Allen conduceva diversi e popolari siti web sulle energie alternative ed è stato un oratore abbastanza popolare, partecipando spesso al programma radiofonico ‘Coast to Coast’ di George Noory, nativo di Detroit.
E’ diventato sempre più evidente che Allen utilizzava questi luoghi per facilitare il traffico sessuale dei bambini. Non era difficile capirlo, ne ha apertamente e ripetutamente parlato egli stesso – https://www.youtube.com/watch?v=sQHrbJPhus4https://www.youtube.com/watch?v=sQHrbJPhus4&feature=youtu.be – vivendo come se fosse al di sopra delle Leggi.
Nel corso dei mesi successivi (in particolare dopo che si era confrontato con il fisico di origine iraniana M.T. Keshe, il quale ordinò subito dopo che Allen e la sua cerchia fossero banditi da tutte le sedi della ‘Fondazione Keshe’) Allen aveva continuato ad ostentare in modo aperto le sue attività criminali.
Quello che aveva reso il tutto particolarmente insidioso era l’evidenza che egli non agiva da solo, ma che aveva al contrario un ampio consenso non solo nello Utah (suo stato natale, dove è stato in grado di evitare un processo), ma anche nel Belgio.
In questo paese Allen e gli associati Hans Bracquene, Dirk Laureyssens e Ad Van den Elshout si erano mossi contro la ‘Fondazione Keshe’, assicurandosi contro la sua volontà delle tecnologie legate alla difesa e trasmettendole allo ‘MI 5’ in Gran Bretagna.
Quando Keshe reagì cercando di proteggere i suoi brevetti, si trovò ad essere inseguito lungo la strada, oggetto di colpi d’arma da fuoco e la sua macchina spinta fuori strada. La polizia arrestò i colpevoli e subito dopo li dichiarò ‘indesiderati’. Poco dopo i rappresentanti dei reali del Belgio ordinarono a Keshe di lasciare il Belgio, altrimenti ci sarebbe stato sepolto.
Sul lato europeo delle indagini dell’FBI il sentiero, che poteva essere facilmente seguito osservando le ‘briciole di pane’ lasciate da Stirling D. Allen, portava alle più alte e potenti comunità scientifiche dove, attraverso i ricatti, i rapimenti, le torture, le minacce contro le famiglie e in particolare contro i bambini, i membri delle ‘società segrete’ erano stati posti nelle posizioni di potere delle università, dei think-tanks, della polizia, delle agenzie anti-terrorismo e persino dell’Agenzia Spaziale Europea.

Gordon Duff, Senior Editor, e Ian Greenhalgh
26.02.2016

Scelto e tradotto per www.comedobnchisciotte.org da FRANCO

Fra parentesi tonda ( … ) le note dell’autore
Fra parentesi quadra [ … ] le note del traduttore ed inoltre:

venerdì 26 febbraio 2016

Napolitano, il tuo tradimento alla Repubblica sarà nei libri di scuola.


thfascio
di Marco Mori
Caro Giorgio Napolitano (si fa per dire) ricordo di te la coerenza che ha da sempre contraddistinto il tuo percorso. Prima sei stato un fascista, militante nei gruppi universitari. Poi, sconfitto il potere di allora, hai prontamente buttato il cuore oltre all’ostacolo abbracciando lo spirito della resistenzaSei diventato comunista, hai applaudito alla tragedia dell’invasione sovietica in Ungheria, nel 1956, allora pensavi che l’URSS potesse vincere la guerra fredda. Tuttavia, compreso che il modello dominante sarebbe diventato indiscutibilmente il neoliberismo, con alla guida gli USA, hai cominciato a flirtare con Herry Kissinger e di fatto sei diventato una sorta di infiltrato all’interno del PCI. Tale ruolo ha pagato, sei stato graziato da mani pulite, allora si consentì alla Magistratura di colpire solo quella parte politica ostile al nuovo progetto europeo, ostile alle cessioni della nostra sovranità. Non a caso nel 2015 hai pure vinto il premio Kissinger! Quale onore! La finanza ha fatto bene a puntare su di te, lo hai poi dimostrato appieno nel 2011, Napolitano va sempre dove il potere, il vero potere, quello economico, gli chiede di andare. Grazie Giorgio!
Caro Giorgio Napolitano (si fa sempre per dire) spiace che in vita non vivrai mai l’onta di un processo per il tradimento della Repubblica che hai commesso, per il tuo esserti asservito ad interessi innominabili che hanno letteralmente fagocitato la nostra democrazia. Ancora oggi sei ingiustamente libero di pavoneggiarti ed ostentare sicurezza mentre, giorno dopo giorno, appare sempre più chiaro il tuo ruolo nefasto nella storia d’Italia e, più recentemente, il tuo ruolo nel colpo di Stato, che fermò sul nascere l’idea di Berlusconi di uscire dall’euro. Le ultime indiscrezioni di stampa non hanno fatto altro che evidenziare come la tua decisiva azione nella sostituzione del Presidente del Consiglio sia stata concertata con autorità straniere e sia stato attuato senza minimamente preoccuparsi delle volontà sovrane del Parlamento a cui è stato meramente imposto un ordine, anche dietro il ricatto dei funzionari della Banca Centrale Europea: “votate la fiducia a Monti oppure non vi compreremo più i titoli di Stato”. Questa la minaccia raccontata dalla viva voce del Senatore Garavaglia, che pervenne alla nostra democrazia nel 2011.
Caro Giorgio (sempre per dire) hai dunque tradito la nostra democrazia, hai vergognosamente invocato le cessioni della nostra sovranità, fatto pacificamente costituente reato in quanto atto ostile contro lo Stato, anzi la sottrazione di sovranità è per definizioni il più ostile tra gli atti di aggressione possibili contro una Nazione. Dunque dormi davvero sereno Napolitano, forse avrai un funerale di Stato, d’altronde oggi al Governo ci sono coloro che servono gli stessi interessi finanziari da te appassionatamente difesi. Hai dimostrato grande abnegazione contro il tuo Paese, ma certamente la storia ti ricorderà come si ricordano i peggiori uomini del passato. Avrai certamente eterna memoria, ma sarai ricordato come colui che ha, più di tutti, lavorato per la soppressione della Repubblica Italiana e la liquidazione della sua popolazione e del suo patrimonio nelle mani delle lobby finanziarie. Tutto questo a tacere della tua moralità e della tua correttezza, ma in fondo farsi rimborsare € 800 per un volo che ne costava solo 80 rispetto a tutto il resto è solo un peccato veniale, come veniale è ordinare la distruzione di intercettazioni telefoniche a te sgradite, un capo dei capi del tuo calibro non può tollerare cadute di stile.
Caro Napolitano, goditi le ultime soddisfazioni su questa terra, ormai misera grazie anche al tuo tradimento, ma considera certo quanto ti ho scritto. Puoi consolarti, poteva andare peggio, altri traditori dello Stato, prima di te, sono stati giustiziati. Tutto sommatocavarsela solo con la condanna unanime della storia è un prezzo assai modesto.
Io non credo in una vita dopo la morte, sono naturalmente ateo. In questo caso me ne dispiaccio, sarebbe bello esistesse un inferno in cui, chi come te ha ridotto alla miseria e alla disperazione migliaia di persone, potesse passare l’eternità….
Avv. Marco Mori – blog scenarieconomici.it – autore del “Il tramonto della democrazia – analisi giuridica della genesi di una dittatura europea” acquistabile su www.ibs.it
fonte http://scenarieconomici.it/napolitano-il-tuo-tradimento-alla-repubblica-sara-nei-libri-di-scuola/

MORTE SCHIAVONE: Beppe Grillo: “Ci prendono per idioti? Lo hanno ammazzato e sappiamo tutti chi è il mandante”

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«Il nostro era un clan di Stato: noi facevamo i sindaci in tutti e 106 i comuni della provincia di Caserta. Noi potevamo fare tutto». Non era un pentito qualsiasi, Carmine Schiavone: il boss che teneva l’amministrazione dei Casalesi, morto d’infarto nella sua casa nell’alto Lazio, è stato il primo a svelare i traffici del più potente clan camorristico e, soprattutto, a raccontare come e quando la provincia di Caserta è stata trasformata in un’immensa discarica dove accogliere ogni tipo di rifiuto tossico.
Omicidi, guerre tra clan, collegamenti con le altre organizzazioni criminali, rapporti tra politica e camorra, infiltrazioni nell’economia, traffico di rifiuti: le parole di Schiavone, raccolte in decine e decine di verbali a partire dal maggio del 1993, hanno sconquassato un sistema che andava avanti da decenni e hanno portato, due anni dopo, al maxi bliz contro i casalesi che fece finire in cella 136 persone. Dissero che si pentì perché sospettava che qualcuno all’interno del clan lo avesse tradito, dopo un’evasione dai domiciliari. Fatto sta che le sue dichiarazioni al processo furono la base per una pioggia di condanne, tra cui quelle per suo cugino Francesco Sandokan Schiavone, Francesco Bidognetti e Michele Zagaria, la cupola del clan.
«La sua collaborazione fu fondamentale – racconta oggi il procuratore di Reggio Calabria Federico Cafiero de Raho, che nel 1993 raccolse le parole di Schiavone e sostenne l’accusa al processo – fu il primo esponente del clan che ha aperto uno squarcio sul sistema criminale creato dai casalesi e l’unico che davvero ci ha aiutato a capire una realtà in cui accanto alla forza militare c’era una rilevante forza economico-imprenditoriale.»
Per spiegare come funzionavano le cose nella provincia di Caserta, il boss pentito raccontò un aneddoto. «A Villa Literno ho fatto io stesso l’amministrazione comunale. Abbiamo candidato determinate persone al di fuori di ogni sospetto ed abbiamo fatto eleggere 10 consiglieri…un seggio lo hanno preso i repubblicani, 8 i socialisti ed uno i comunisti, un certo Fabozzo…ho detto: `tu fai il sindaco tu l’assessore e così via´. Mi hanno detto che mancava un consigliere per avere la maggioranza e allora ho detto `andate a prendere Enrico Fabozzo´ e lo facciamo diventare democristiano. La mattina dopo lo facemmo assessore al personale. Era cosi che si facevano le amministrazioni». Anche l’assegnazione degli appalti funzionava alla stessa maniera: «ai comuni – ha rivelato ancora Schiavone – dicevano che sui grandi lavori edili avrebbero trattato con noi al 2.5%. La tariffa prevedeva il 5% sulle opere di costruzione e 10% sulle opere stradali». Le strade rendevano di più: «ogni anno si rifanno. Il capitolato stabiliva 6 cm di asfalto e invece ne venivamo messi tre». «Grazie a lui – dice ancora Cafiero De Raho – scoprimmo che il clan controllava ogni attività economica nel casertano. E poi arrivarono le dichiarazioni choc sui rifiuti».
Parole che nessuno ha più dimenticato. Gli inquirenti le conobbero già in quegli anni, avviando le verifiche, e la politica nel 1997, quando Schiavone depose alla commissione d’inchiesta sui rifiuti. Quel verbale è stato desecretato nel 2013, lo stesso anno in cui Schiavone uscì dal programma di protezione nel quale rimangono invece i suoi familiari. «Per l’immondizia entravano 100 milioni al mese, poi mi sono reso conto che il profitto era di almeno 600-700 milioni al mese», ha messo a verbale raccontando cosa c’è sotto la terra dei fuochi. «Dalla Germania arrivano camion che trasportavano fanghi nucleari…arrivavano in cassette di piombo da 50»; e poi c’erano «fusti che contenevano toluene, provenienti dalle fabbriche della zona di Arezzo», e rifiuti che arrivavano da Massa Carrara, Genova, La Spezia, Milano. «Vi sono molte sostanze tossiche come fanghi industriali, rifiuti di lavorazione di tutte le specie, tra cui quelli provenienti dalle concerie, dovrebbero esserci anche rifiuti radioattivi collocati in un terreno sul quale oggi vi sono i bufali e su cui non cresce più erba».
Per il clan, diceva Schiavone spiegando che questa storia andava avanti da metà degli anni ottanta, era indubbiamente un «buon business», anche se «il paese sarebbe stato avvelenato»: perché «i rifiuti avrebbero inquinato le falde acquifere» e molti degli scavi, fino a 20-30 metri di profondità «erano limitrofi alle falde stesse». Si toglieva la sabbia che serviva per le costruzioni, ha raccontato, e nelle vasche, di notte, i camion scaricavano i rifiuti che venivano coperti con un po’ di terreno. Quando gli chiesero di quante migliaia di tonnellate stesse parlando, Schiavone rispose così: «ma quale migliaia, qui si parla di milioni e milioni di tonnellate. Per bonificare la zona ci vorrebbero tutti i soldi dello Stato di un anno».
La conseguenza Schiavone la conosceva bene, già nel 1997: «gli abitanti di paesi come Casapesenna, Casal di Principe, Castel Volturno, rischiano di morire tutti di cancro entro 20 anni, avranno forse 20 anni di vita, non credo che si salveranno». E intanto arrivano le prime dichiarazioni dal mondo della politica. Su tutte fa scalpore l’affermazione di Beppe Grillo: “Vogliono farci credere che sia un caso. In Italia funziona sempre così, ci prendono per idioti. I mandanti si staranno sbellicando dalle risate”.
fonte http://lavocea5stelle.altervista.org/morte-schiavone-beppe-grillo-ci-prendono-per-idioti-lo-hanno-ammazzato-e-sappiamo-tutti-chi-e-il-mandante/

"Papa Francesco non ha fatto nulla contro la pedofilia". L'accusa di Peter Saunders, ex membro dell'organismo vaticano anti-abusi

PETERSAUNDERS

Papa Francesco lo scelse per entrare nella commissione vaticana contro i preti pedofili. A distanza di due anni, Peter Saunders lancia a Jorge Bergoglio una accusa feroce: "Durante il papato di Francesco la Chiesa cattolica non ha fatto nulla per eliminare gli abusi sui minori da parte del clero", dichiara alla Bbc in una sferzante intervista. "E lui è parte del problema".
Saunders, britannico vittima delle molestie sessuali di un sacerdote, nei primi giorni di febbraio è stato formalmente sospeso dalla Pontificia Commissione per la Protezione dei Minori. L'organismo si è insediato nel 2014 per esplicito volere di papa Francesco, che ha sempre giudicato pubblicamente "una mostruosità" le attenzioni pedofile degli appartenenti al clero.
Ora alla Bbc l'uomo spiega la sua delusione: "Sono sempre stato una spina nel fianco del Vaticano fin dal primo momento del mio ingresso nella Commissione". "Pensai che il nostro lavoro sarebbe stato quello di prendere delle decisioni contro i singoli sacerdoti abusatori e invece l'obiettivo è creare politiche e linee guida per stabilire quali sono le migliori pratiche per evitare gli abusi". Nel frattempo, continua Saunders, "ogni giorno ascoltiamo storie di abusi da parte dei preti. E' terribile".
Nessun intervento concreto, dunque, bensì un organismo politico che secondo Saunders non porterà a nulla anche per problemi formali: i quattro membri della segreteria della Commissione "sono molto vicini al Vaticano" e quindi, sempre secondo quanto dichiarato da Saunders alla Bbc, poco indipendenti.
Inoltre "l'organismo si trova nel Vaticano e invece avrebbe dovuto lavorare a Roma". Saunders non risparmia nulla al pontefice: la Commissione "è soltanto una questione di pubbliche relazioni" dopo gli scandali sulla pedofilia nel clero che hanno scosso principalmente i fedeli. Un lavoro perfetto "per il miglior pr che la Chiesa potesse avere", e cioè Bergoglio.
Saunders ricorda il dialogo avuto proprio con papa Francesco: "Gli dissi che bisognava espellere tutti gli abusatori. In quel momento ebbi la sensazione che mi stava prendendo sul serio. Ma oggi so che non mi stava ascoltando".
La Commissione contro gli abusi, continua imperterrito l'ex membro, non sarebbe stata nemmeno una idea di papa Francesco bensì dell'arcivescovo di Boston, Sean Patrick O' Malley, al centro di una bufera mediatica proprio per i numerosi casi di abusi sessuali nella diocesi americana, al centro anche del recentissimo film "Il caso Spotlight".
Alle accuse di Saunders il Vaticano risponde senza entrare nel merito, ma ricordando che la Commissione non è stata istituita per perseguire singolarmente i sacerdoti che si sono macchiati di pedofilia e abusi sessuali, bensì per trovare una soluzione generale al problema che tocca la Chiesa nel suo profondo. In due anni, scrive sempre il Vaticano, sono stati espulsi 880 sacerdoti.
Tra questi, però, non figura Juan Barros, vescovo della diocesi di Osorno in Cile, che secondo le vittime ha coperto gli abusi sessuali di Fernando Karadima Fariña, sacerdote sospeso proprio per questi reati. In una intervista a Daily Beast, Saunders aveva parlato anche dello scandalo che aveva coinvolto un cardinale molto vicino a papa Francesco, Francisco Javier Erràruriz, cileno:
Erràruriz aveva chiamato "il serpente" uno degli attivisti più famosi contro la pedofilia in Cile, Juan Carlos Cruz, in una email a un altro cardinale poi pubblicata sui media cileni. Cruz a quel tempo era candidato per la Commissione papale: ma la sua nomina non andò avanti. "Quello che il papa e gli altri cardinali dissero fu terribile", ha dichiarato Saunders al Daily Beast.
Sempre al Daily Beast, Saunders spiega come mai è stato letteralmente cacciato dalla Pontificia Commissione per la Protezione dei Minori:
“Il giorno prima della mia espulsione (5 febbraio), stavano parlando della necessità che i vescovi riportassero (i casi di abusi, ndr) e O'Malley lo considerava un dovere morale", dice Saunders. "Così ho presentato un programma per discutere sulla maggiore apertura e trasparenza. E' stato bocciato. Ma la segretezza è il primo motivo per il quale esiste questa piaga!".
Lo scandalo della pedofilia sta toccando uno degli esponenti più importanti del Vaticano, il cardinale Pell. Il responsabile delle finanze dovrà testimoniare il 29 febbraio alla Royal Commission australiana che indaga sulle presunte coperture che il cardinale avrebbe messo in atto per proteggere i sacerdoti della diocesi di Ballarat e Melbourne, accusati e in alcuni casi condannati di continue aggressioni sessuali sui minori.
Pell ha addotto motivi di salute per non viaggiare in Australia, suo Paese natale, e dunque la Royal Commission ha approntato una video-conferenza alla quale assisterà un gruppo di vittime di pedofilia di Ballarat che per l'occasione sarà a Roma nella stessa stanza del cardinale durante la testimonianza.
Nei giorni scorsi il quotidiano Herald Sun ha pubblicato la notizia di una inchiesta della polizia di Victoria che vedrebbe implicato proprio Pell, indagato per abusi sessuali. Il cardinale ha risposto con veemenza: "Menzogne".
fonte http://www.huffingtonpost.it/2016/02/23/papa-francesco-pedofilio-saunders_n_9296966.html

Tutto quello che ha fatto Renzi.

Adriano Valente MOVIMENTO DEI DISOCCUPATI E DEI PRECARI, di Rosario Napoli
Con questa tempesta mediatica ‪#‎Renzi‬ e l’informazione che gli va dietro provano a non far riflettere gli italiani sul fallimento del Jobs Act (i dati ufficiali raccontano di un disastro!), sulla storia delle quattro banche salvate e di 130 mila risparmiatori truffati, sulle 180 prestazioni sanitarie ormai a pagamento, sul tentato (e per ora fallito: per ora) taglio delle pensioni di reversibilità, sulla cessione alla Francia di un tratto di mare della Sardegna, sull’allucinante tassa sugli ascensori (in pratica una TASI raddoppiata!)
Otto milioni di baionette!
Così millantava la “Buonanima”, il pettoruto Cesare di cartapesta che riempiva le piazze e le teste degli italiani di idiozie tragiche che, alla fine, ci hanno fatto diventare uno Stato satellite degli Stati uniti d’America (da cui i droni, il Muos e la base di Sigonella che gli USA considerano territorio loro).
Un milione di posti di lavoro!, millantava il Cavaliere mascherato da politico
Il nostro PIL è cresciuto del 10/%! (dallo 0,7 allo 0,70). Così, sulla scia dei suoi augusti predecessori, potrebbe fare Renzi, il Pinocchio del Mugello. Ma lui è più furbo dei quei due populisti d’accatto.
Lui, Renzi, storna, depista, usando ad arte tempeste mediatiche: come quella sulle unioni civili delle quali non gliene potrebbe importare di meno: tempeste mediatiche che, da settimane, distraggono il popolo bue da tante verità occultate. Vediamole per grandi linee.
Il fallimento del Jobs Act: 110 mila posti di lavoro creati nel 2015 contro i 168 mila posti di lavoro creati nel 2014. In pratica, invece di creare nuovi posti di lavoro, il tanto celebrato Jobs Act i posti di lavoro li ha fatto perdere! Sono stati spesi 12 miliardi di Euro erogati alle imprese (Confindustria) dislocate, nel 90 per cento dei casi, nel Centro Nord Italia. Per la cronaca, si tratta di 12 miliardi di Euro tolti al Sud con lo scippo operato nella Finanziaria nazionale del 2015 dai fondi PAC destinati al Mezzogiorno.
La vicenda delle quattro banche del Centro Italia con la truffa ai danni di 130 mila risparmiatori: banche salvate e risparmiatori ancora senza soldi. Renzi aveva detto che avrebbe restituito subito i soldi, poi ha detto che li avrebbe restituito a una parte dei truffati; poi ha rinviato tutto. Quelli però – i truffati – non mollano. Ma pochi giornali ne parlano.
I disastri della sanità: da quest’anno sono a pagamento 180 esami che fino all’anno scorso erano a carico del Servizio Sanitario nazionale. Silenzio.
L’incredibile vicenda del taglio delle pensioni di reversibilità: prima Renzi e i suoi ministri hanno negato tutto; poi hanno spiegato che si sarebbe trattato si interventi di “razionalizzazione” solo sulle future pensioni di reversibilità (come se le future vedove o i futuri portatori di handicap abbiano meno diritti di coloro i quali li hanno preceduti: un’assurdità!). Alla fine sono intervenuti alcuni parlamentari del PD (come potete leggere qui) e hanno chiesto di far scomparire il riferimento alle pensioni di reversibilità nel disegno di legge delega in discussione in commissione Lavoro alla Camera dei deputati.
La cessione alla Francia di un tratto di mare della Sardegna, tra le proteste dei pescatori sardi! (come potete leggere qui)
L’allucinante tassa sugli ascensori: prima negata, poi ammessa, e che costerebbe il doppio della TASI abolita e che favorirebbe un ministro in carica .
Meditate, gente!
fonte Adriano Valente