Per questo piatto abbiamo bisogno di tempo, non è un piatto da improvvisare, prima di tutto andiamo a cercare una Pasta Eccellente, la salsa l’esige e lo merita, scegliamola di un pastificio artigianale, di semola di Grano duro, possibilmente pregiato, ne occorrono soltanto 80 grammi a commensale, val la pena far risparmi di centesimi sulla pasta? Prendete anche dei Pomodorini conservati in scatola o degli eccellenti pelati, noi no, li abbiamo a casa, conservati in estate, a tempo debito ve ne spiegheremo la semplicissima tecnica, ne servono due o tre a testa, non prendeteli freschi, non è assolutamente stagione. Ci serve poi, probabilmente ce l’abbiamo già in casa, dell’Aglio, scegliamo quello che profumi non che puzzi d’aglio, non badiamo a spese, ne serve talmente poco, mezzo spicchio a testa. Come l’aglio anche l’Olio Extra Vergine d’Oliva ce l’avrete in dispensa, forse più d’uno, sceglietene uno dei nostri, quelli un po’ amari e che pizzicano anche, meglio se nuovo, è ormai tempo da tempo, due cucchiai per ognuno possono bastare. Se non li avete tra le scorte, prendete qualchePeperoncino Piccante, per la ricetta ce ne vogliono meno di una metà a commensale, ora è tempo di quelli secchi, vuol dire che sono cresciuti al tempo giusto, l’estate, e, se avete fortuna, si sono anche seccati allora. Qualche gambo di Prezzemolo fresco non è indispensabile ma se c’è . . . .Ora dedichiamoci alle Cime di Rapa, occorre dire che devono essere freschissime, verdissime e profumatissime? Essendo in inverno inoltrato, la loro stagione unica e periodo migliore, amano e vogliono il freddo, non dovrebbe essere difficile, guardate bene che le cime siano compatte e non abbiano minimamente l’accenno di fiori, sarebbero amare, l’ideale è che fossero del contadino che le ha raccolte questa mattina, al massimo ieri sera, prendetene, a seconda del genere, da un quarto a mezzo chilo per partecipante. Cercando la verdura migliore, probabilmente avete già dato una occhiata alle Cozze Pelose esposte sui banchi, è il loro tempo, come dicono i francesi per le ostriche, son buone nei mesi con la “R” gennaio in francese ce l’ha; prendetele da uno di fiducia, qua non si scherza, specialmente se avete intenzione, noi ferreamente, d’assaggiarne qualcuna mentre le si aprono, possibilmente siano in acqua e piene, s’avverte soppesandole o chiedendo un assaggio, difficile da ottenere, dato che costicchiano ed in fondo, sia pur calcolando gli “assaggi in corso d’opera”, ne bastano un etto e mezzo o due a testa.
Tornati a casa ci tocca pulire la verdura e le cozze, è per questo che occorre almeno una oretta abbondante, la cottura sarà invece rapida, inmezzora impiattiamo di sicuro.
Pulendo la verdura separiamo le foglie tenere da utilizzare, sminuzzate grossolanamente, le cime più grandi, con un taglio incrociato alla base del gambo, lasciato generosamente, e quelle più piccole integre, massimo un taglio.
Le Cozze andrebbero pulite a crudo, si fa come per quelle nere, conservandone la preziosissima acqua, se proprio non ne siete capaci e non avete voglia d’imparare, o sperate di trovare qualcuno disposto a farlo per voi, il pescivendolo forse? o ricorrete all’abominevole, per noi, ma . . . , apertura sul fuoco (abbiamo fatto un articolo specifico, cliccate qui per vederlo senza uscire da questa pagina). Dopo averle lavate bene finché l’acqua non risulta pulita mettetele su una fiamma bassa e in un tegame coperto, spiate ogni tanto ed appena ne vedete una che accenna ad aprirsi toglietela e mettetela in qualcosa di ampio, prima si raffreddano meglio è, rimarranno più crude e non saranno coriacee e gommose con la seconda cottura a cui dovranno essere sottoposte, togliete il frutto appena la temperatura lo consente, recuperate il liquido e filtratelo drasticamente. Come vedete i gusci dovete buttarli, non perdete tempo con pagliette, spazzole ed altro, questo vale per ogni frutto di mare. Mettiamo una cozza per commensale a scolare particolarmente bene.
Sbucciamo e tagliamo a fettine l’aglio, con la nostra particolare cottura si scioglierà, ben difficilmente se ne troverà. Se non vi fidate o avete commensali particolarmente riluttanti, grattugiatene una parte e lasciate semplicemente schiacciato il resto, il primo sparirà ed il secondo al momento opportuno potrete toglierlo.
Tagliamo a pezzi grandi il peperoncino, togliamo i semi, vogliamo sentire il sapore, il profumo e non essere disturbati da un violento piccante dei semi. Lasciato a pezzi grandi sarà facile con un assaggio, capire se è il caso di toglierlo del tutto o in parte.
Prepariamo dei semplici gambi di prezzemolo, sono la parte migliore anche se antiestetica, non ci interessa, al momento opportuno li toglieremo
Tagliamo, a secondo della grandezza, a metà o in quattro i pomodorini.
Spero di riuscire ad inserire al più presto sia le specifiche e particolareggiate istruzioni per la pulizia delle Cime di Rapa, ci siamo resi conto che occorre, che delle Cozze in genere, questo è proprio indispensabile, malgrado sia una operazione semplice, la stiamo vedendo scomparire.
fonte http://blog.giallozafferano.it/suditaliaincucina/pasta-cozze-pelose-cime-di-rapa/
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