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sabato 28 marzo 2015

Gonfia la mia anima

Fammi agire
e muovere ,
vento beato ,
fontana di bellezza
accogliente ed abbagliante
coscienza ispirata
di armonia passionale.
Fammi volare
nell'infinito
nell'immensità
del cielo e...
della terra .
Dammi le ali
voglio le ali ,
liberami
dall'inutile ,
accendi il mio fuoco
celeste
e il mio fuoco terreno,
fammi volare ,
verso nuovi orizzonti ,
fammi uscire
dalla lunga notte ,
gonfia la mia anima ,
E nell'uscita
dai sogni vani ,
una nuova stella ,
brilla
ai confini del cielo .
Alfredo d'Ecclesia

Non c’è strada che porti alla felicità: la felicità è la strada. (Buddha)



Non c’è strada che porti alla felicità: la felicità è la strada. (Buddha)

Il seme


In un nulla
racchiude
l'innalzamento,
perenne creazione ,
qualunque sia la forma ,
.................................essa è vuoto .
Le percezioni ,
le sensazioni ,
le emozioni ,
qualunque vuoto sia ,
esso è forma .
Qualsiasi componente
dell'albero
è albero ,
e ogni stagione
possiede
le sue ricchezze.
Il seme
è magia ,
basta un po' di terra ,
un po' d'acqua
e dopo qualche giorno
germoglia.
Alfredo d'Ecclesia








Attento mentre parli. Con le tue parole tu crei un mondo intorno a te. (Saggezza dei Nativi Americani "Navajo")



(Saggezza dei Nativi Americani "Navajo")
 

Amazonas di Marcia Theophilo


Amazonas
Sono io, il rio, che trova il mare.
Rami, linfe mature, sono specchio
Dune di sabbia, verde sulle spiagge.
In foglie di acaça, luna carnosa
frutta spessa, musica di sapori
fluido nervoso, lunare, il flusso.
I suoni di Rio Araguaia e Xingu,
laghi, pantani, isole alluvionate
saltando, pulsa, vene della terra 
Marcia Theophilo

Mboi-Guaçú- (Mito dell'Arcobaleno)...di Marcia Theophilo

Mboi-Guaçú- (Mito dell'Arcobaleno)
Dal cajueiro odorosi i frutti pendevano
nell’umida e densa calura:
Kupahúba attrasse Mboi-Guaçú,
serpente-arcobaleno, con il suo incanto.
Lui farà offerte alla divinità giaguaro
perché mantenga sempre vivo in lei
il fuoco del suo desiderio
e morbida la sua pelle.
Vivande e offerte di fiori nel rituale
brillanti i mille occhi di Mboi-Guaçú
toni d’azzurro e turchese e giallo
illuminano gli abbracci.
Questo è un fuoco che vuole proseguire,
sostanza sessuale del sole,
che penetra
le bacche profumate di araticum
e con il suo profumo
diviene più seducente.
“portami con i miei mille occhi fra le stelle
fa che un altro guerriero, un dio terreno,
non possa guardarla”.
Prega Mboi-Guaçú e inizia
il suo cammino lungo il corpo di Kupahúba.
Marcia Theophilo

Astronomia, italiano scopre buco nero devastante e Nature gli dedica la copertina


Francesco Tombesi è un astrofisico della Nasa e associato dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), con il suo team ha descritto il potentissimo fenomeno a 2,3 miliardi di anni luce da noi. Lo scienziato: "Il buco nero riesce a produrre venti, inizialmente a velocità molto elevate, fino al 25 percento della velocità della luce"
 E' un astrofisico italiano di stanza alla Nasa e associato all'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), ora Francesco Tombesi, marchigiano, con il suo team di scienziati, si è conquistato la copertina della prestigiosa rivista Nature con il titolo "Growing in the wind", descrivendo la straordinaria storia di un buco nero supermassiccio al centro della galassia IrasS F11119 che, come una specie di 'Attila', sferza l'ambiente circostante con venti fino a un quarto della velocità della luce, smorzando la formazione stellare. Il tutto a 2,3 miliardi di anni luce da noi. E la scena ha un che di apocalittico.
"L'urlo nero della galassia è un vento relativistico che si leva impetuoso dal suo cuore. Prende le mosse dal disco d'accrescimento fatto di materia bollente, milioni di gradi, che ruota attorno all'enorme buco nero supermassiccio centrale. Infuria verso l'esterno a velocità inconcepibile, un quarto di quella della luce, spazzando via con la sua onda d'urto tutto ciò che incontra lungo il cammino. Creando attorno a sé il deserto, una landa desolata di spazio interstellare che s'estende per centinaia d'anni luce, entro la quale non potrà nascere più nulla" scrive infatti Marco Malaspina su media.inaf.it.
Lo studio di Tombesi è stato realizzato mettendo a confronto i dati raccolti dai telescopi spaziali Herschel dell'Esa e Suzaku, nato da una collaborazione fra Giappone e Stati Uniti, "riuscendo a stabilire, in modo inequivocabile il collegamento mancante, in altri studi, quello fra i venti (outflows) di gas molecolare a grande scala, osservati in infrarosso con il satellite Herschel dell'Esa, e i venti relativistici (ultra-fast outflows) emessi dai buchi neri che ne sono all'origine, osservati in banda X con Suzaku".
fonte (AdnKronos) 

Ci prepariamo sempre per vivere, ma non viviamo mai. Ralph Emerson


Ci prepariamo sempre per vivere, ma non viviamo mai. Ralph Emerson .

venerdì 27 marzo 2015

L'intero cerchio del mondo

Allora, io ero la, sulla più alta delle montagne, e tutto intorno a me c'era l'intero cerchio del mondo. E mentre ero la, vidi più di ciò che posso dire e capii più di quanto vidi; perché stavo guardando in maniera sacra la forma spirituale di ogni cosa, e la forma di tutte le cose che, tutte insieme, sono un solo esse...re. ... E il centro del mondo è dovunque. (Alce Nero) 

Sostanze cancerogene. La guerra della Monsanto all'Oms e allo Iarc

Il 20 marzo lo Iarc ha inserito il glifosato tra le sostanze probabilmente cancerogene per l’uomo.
Conta di più un giudizio scientifico dell'Organizzazione Mondiale della sanità (OMS) o della Monsanto? Nel rapporto del 20 marzo sulle sostanze ritenute cancerogene, lo Iarc - Agenzia dell'OMS internazionale per la ricerca sul cancro – ha inserito il glifosato tra le sostanze probabilmente cancerogene per l’uomo e sicuramente cancerogene per gli animali. Il glifosato è il principio attivo dell’erbicida RoundUp (venduto in 180 paesi) prodotto dalla Monsanto e di centinaia di altri prodotti per l’agricoltura in commercio. Lo riporta Giovanni Fez su il cambiamento.it
Come ha reagito la Monsanto alla notizia? Male, molto male. «Mettiamo in dubbio la qualità di questa classificazione - ha affermato Miller durante una conferenza stampa - l'Oms ha qualcosa da spiegare». Da allora la multinazionale ha attaccato lo Iarc mettendo in discussione la sua autorevolezza e “chiedendo” all’Oms di far sedere propri esperti ad un tavolo con gli uomini e i consulenti della multinazionale e le agenzie regolatorie per rimettere tutto in discussione. Consulenti pagati dalle aziende o esperti di parte allo stesso tavolo con scienziati dello Iarc e dell’Oms, con pari autorevolezza e pari voce in capitolo?
La domanda vera, prosegue Fez correttamente, è un'altra: chi ha finanziato gli studi presentati come scientifici dalla Monsanto che attestavano la sicurezza del glisofato e chi ha finanziato gli studi che ne attestano la pericolosità?
Tra i primi a chiedere interventi in tal senso c’è Aiab, Associazione italiana per l'agricoltura biologica. «L'Italia e l'Unione Europea considerino immediatamente le misure necessarie per proteggere agricoltori e consumatori dal glifosato», ha chiesto Aiab. «Che il glifosato faccia male alla salute dell'uomo e dell'ambiente, che si accumuli nei cibi e nell'acqua, lo sappiamo da anni e da anni combattiamo contro questo e gli altri pesticidi, spacciati per innocui», dichiara il presidente di Aiab Vincenzo Vizioli. «Ora - aggiunge - anche le agenzie dell’Oms indicano vari principi attivi come potenzialmente lesivi della salute in forma grave. Lo studio dello Iarc non solo riporta la probabile cancerogenicità del glifosato, ma rileva la correlazione fortissima con danni riscontrabili sul Dna umano: molti lavoratori esposti hanno sviluppato una alta vulnerabilità al linfoma non Hodgkin».
Basterà a fermare la Monsanto?

La guerra per procura in Medio Oriente: la coalizione dell'operazione "Tempesta decisiva"

 L’operazione è iniziata con i primi raid degli aerei sauditi contro le roccaforti del gruppo Houthi in Yemen
La notizia più importante della giornata è l'inizio della seconda guerra per procura degli ultimi due anni (la prima, come ricorda Zerohedge, è la guerra civile in Ucraina, che è solo un gioco di scacchi tra occidente, soprattutto Stati Uniti con l'Europa come secondo violino riluttante, e il Cremlino) durante la notte in Yemen, dove, una coalizione guidata dall' Arabia Saudita e sostenuta dagli Stati Uniti ha bombardato le posizioni dei ribelli Houthi dello Yemen su richiesta del governo auto-esiliato del presidente dello Yemen che si trova in Oman.
Da chi è composta questa coalizione? La seguente infografica tratta da Al Arabiya dovrebbe aiutare a spiegare.
E' molto probabile che più nazioni entreranno nel conflitto, anche se vi è la possibilità che la "guerra" possa essere più breve del previsto: Arabiya riporta infatti che ci sono già prime indiscrezioni sull'eliminazione della leadership degli Houthi, Abdulkhaliq al-Houthi, Yousuf al-Madani, e Yousuf al -Fishi e che il capo del Comitato Rivoluzionario degli Houthi, Mohammed Ali al-Hothi, sarebbe stato ferito.
Una guerra prolungata è quello che tutti coloro che hanno sofferto per i bassi prezzi del petrolio vorrebbero. E che sarebbe anche nell'interesse del complesso militare industriale statunitense.

La Siria scrive all’ONU: basta attentati terroristici ad Aleppo

La Siria ha chiesto l’intervento delle Nazioni Unite per porre fine agli attacchi terroristici nella provincia di Aleppo, nella Siria nord-occidentale. Il governo di Damasco accusa i gruppi jihadisti di colpire ripetutamente la popolazione civile della seconda città del paese. Lunedì scorso un gran numero di proiettili di mortaio sono caduti sui quartieri residenziali a ovest della città provocando 12 morti e oltre 30 feriti, tra cui molte donne e bambini e significativi danni ad abitazioni e automobili.
In due lettere separate, inviate al Segretario Generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, e al presidente di turno del Consiglio di Sicurezza, Francois Delattre, il Ministero degli Affari Esteri della Siria ha dunque esortato i due organismi a condannare gli ultimi attacchi, rivendicati ufficialmente da Al-Nusra, braccio siriano di Al Qaeda.
Il ministro ha anche insistito sulla necessità di adottare misure che concordano con quelle adottate dal governo di Damasco prima degli attacchi terroristici, secondo quanto prevedono le risoluzioni 2170, 2178 e 2199 del Consiglio di sicurezza dell’ONU.
Sulla base di recenti rapporti, l’esercito siriano ha compiuto notevoli progressi nella lotta contro i gruppi terroristici che operano sul suo territorio, sia contro Isis (Daesh, in arabo), che contro il Fronte Al-Nusra.
HUMAN RIGHTS WATCH ACCUSA I RIBELLI PER ATTACCHI AI CIVILI – Human Rights Watch, ha denunciato gli attacchi “indiscriminati” da parte di gruppi terroristici contro i civili in Siria, considerandoli come una flagrante violazione delle leggi di guerra.“I civili stanno pagando il prezzo, sia nelle zone controllate dal governo, e nei territori dei ribelli, senza un’adeguata risposta internazionale”, dice l’organizzazione. “Oltre ad essere indiscriminati, molti di questi attacchi sembrano essere progettato principalmente per diffondere il terrore tra la popolazione civile”, dice il rapporto.
Secondo il rapporto, alcuni degli attacchi esaminati sono stati rivendicati dall’Isis, Fronte-Al-Nusra, la filiale locale di Al-Qaeda, e anche dal sedicente Esercito siriano libero (SLA ). Infine, l’organizzazione ribadisce il suo invito al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite (UNSC) ha rimesso il caso alla Corte penale internazionale (CPI) per perseguire i responsabili delle atrocità disumane di terroristi e gruppi armati in Siria.
DELEGAZIONE PARLAMENTARE BELGA: ASSAD IN PRIMA LINEA CONTRO TERRORISMO – Una delegazione parlamentare del Belgio ha dichiarato, nel corso di una riunione tenutasi a Damasco con i funzionari siriani, che l’Occidente dovrebbe abolire le sanzioni contro la Siria per combattere il terrorismo.
“Dobbiamo abrogare le restrizioni anti-siriani e cooperare con il governo del presidente del paese arabo, Bashar al-Assad, per fermare i terroristi”, ha dichiarato un parlamentare. A questo proposito, le delegazione ha sottolineato che il fenomeno del terrorismo minaccia non solo la Siria, ma tutto il mondo, dunque tutte le nazioni dovrebbe cercare di frenare gli atti delle bande armate ed estremiste.
Tutti, hanno ribadito i parlamentari belgi, “dovrebbero essere consapevoli del fatto che il governo di Assad è la prima linea di difesa contro il terrorismo”. Inoltre, è stata sottolineata la necessità di risolvere il conflitto con mezzi politici.

La guerra economica contro la Russia può avere conseguenze fatali per l'Occidente. Die Zeit

L'Occidente ha intrapreso una guerra economica contro diversi paesi, compresa la Russia. Tuttavia, questa politica rischia di danneggiarlo, scrive il giornalista di 'Die Zeit', Theo Sommer.
Una guerra economica contro la Russia può essere "fatale" per l'Occidente, scrive Sommer nel suo articolo su 'Die Zeit '. "Vogliamo lanciare pietre contro il nostro tetto?", chiede l'autore.
Nella sua argomentazione, il giornalista cita il filosofo Immanuel Kant, che nel suo libro 'Per la pace perpetua' distingue tra tre forze: l'esercito, il potere federale e il potere del denaro, aggiungendo che quest'ultimo è forse lo "strumento di guerra più affidabil ".
Oggi, l'Occidente sembra agire in base a questo principio. I miliardi sostituiscono le divisioni militari, la pressione economica è usata al posto del potere militare, e gli accordi commerciali sostituiscono i trattati militari, scrive Sommer. Tuttavia, in pratica, il potere del denaro potrebbe non essere così infallibile come si pensa, dice l'autore.
Nel caso della Russia, Sommer osserva che le sanzioni hanno avuto un "effetto molto limitato" e hanno anche aumentato la popolarità di Vladimir Putin. "La sua politica ha l'approvazione dell'86 per cento dellla popolazione ", che accusa l'Occidente per la situazione attuale.

IL FASCINO CONCRETO DELLA CLEPTOCRAZIA

Come molti avevano previsto, il DDL renziano di "riforma" della Scuola presenta le caratteristiche inconfondibili della colonna di fumo costellata di esche e contraddizioni. Paradossalmente, l'unico articolo concreto è il 21, nel quale il governo rinnega tutto ciò che ha scritto, riservandosi di integrare e modificare nei prossimi mesi - ovviamente alla chetichella - il decreto. La tattica non cambia: infiniti dibattiti preliminari a vuoto, per poi essere messi silenziosamente, e senza alcun preavviso, di fronte al fatto compiuto.
Le vere finalità del DDL sono di propaganda e di manipolazione psicologica. Si suscitano una sorta di euforia di cambiamento e, contemporaneamente, opposizioni astratte, all'insegna del rifiuto della "aziendalizzazione" della Scuola e della difesa della "democrazia" degli Organi Collegiali. In realtà, prima della questione della mitica "libertà" di insegnamento, c'è quella dell'attuale delegittimazione della funzione docente, attuata da decenni con una pretestuosa idealizzazione della figura dell'insegnante, utile a trasformare gli insegnanti reali in bersagli fissi. Gli Organi Collegiali sono inoltre da sempre il paravento dello strapotere delle dirigenze. La figura del "preside padrone e signore assoluto" - di cui si parla da venti anni, e che viene ripresentata nel DDL Renzi -, probabilmente non è gestibile da parte degli stessi dirigenti scolastici, abituati ormai a comandare alla maniera dei Savoia, mandando avanti qualcun altro a prendersi le responsabilità.
L'immagine illusoria che si vuole offrire al personale docente, è quella di una "occasione" da non mancare. La "aziendalizzazione" è lo slogan che legittima l'ingresso delle aziende private nella Scuola; e, dietro la cosiddetta "azienda", si fa aleggiare il miraggio della Scuola-business, con progetti didattici dal budget illimitato. La falsa idea che si vuol suggerire agli insegnanti, è che i privati portino soldi, mentre l'esperienza insegna il contrario, e cioè che i privati usano il pubblico come terreno di saccheggio di risorse finanziarie.
Manzoni, nel capitolo XV de "I Promessi Sposi", diceva che la furbizia in fondo è un'illusione, e che i trucchi che il "furbo" adopera con tanta disinvoltura, sono dovuti non alla sua abilità, ma solo alla sua posizione di forza. I trucchi che Renzi usa in casa contro gli insegnanti, pare infatti che funzionino anche contro di lui a livello internazionale. La notizia della partecipazione italiana al progetto cinese di una contro-banca mondiale, ha suscitato molti commenti entusiastici, poiché questa decisione del governo Renzi sembrerebbe improntata ad un'autonomia nei confronti di Washington. Si pensa infatti che l'iniziativa cinese possa insidiare proprio quel sistema finanziario allestito dagli Usa a Bretton Woods nel 1944, un sistema fondato sul potere sovranazionale delle due banche che hanno sede a Washington, cioè il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Mondiale.
In effetti di concreto in questa notizia per ora vi è solo che l'Italia sborserà altri soldi per poter partecipare a questa iniziativa cinese, e la presenza della City londinese in questa iniziativa asiatica non ha nulla di rassicurante. Il fatto avrebbe potuto assumere una diversa rilevanza se l'Italia avesse deciso contestualmente di cessare la partecipazione - e l'onerosa contribuzione - al Fondo Monetario ed alla Banca Mondiale, ma nulla lascia supporlo. Farsi abbindolare anche dai Cinesi non è di per sé una prova di indipendenza nazionale, tanto più che oggi il capitale cinese si insedia in Italia in condizioni di controllo crescente. Il caso Pirelli è solo il più eclatante, e liquidare sbrigativamente le diffidenze, come fa Tronchetti Provera, parlando di "nazionalismo" ed "antindustrialismo", costituisce un evidente indizio di coscienza sporca.
Se Renzi ha aderito all'iniziativa cinese, nonostante il parere negativo di Washington, è perché vi aderivano gli altri "partner" europei. Il conformismo nei confronti del gruppo può essere una spinta molto più potente del servilismo nei confronti del tiranno, ma questo lo sa anche il tiranno, che può facilmente approfittarne.
Mentre per il caso-Grecia la stampa concede spazio e titoloni alla diatriba dialettica tra Atene e Berlino, la stessa stampa riserva trafiletti alle mosse di quello che è dal 2010 il principale attore della crisi greca, cioè il Fondo Monetario Internazionale. Il FMI si presenta infatti regolarmente a riscuotere i propri crediti dal governo di Atene. In questo mese sono stati trecentocinquanta milioni di euro, ed altri quattrocentosessanta milioni dovranno essere versati ad aprile. Su questo versante, Tsipras continua la politica dei governi greci che lo hanno preceduto.
La domanda delle domande, cioè come mai la superbanca di Washington spadroneggi in Europa, rimane sempre inevasa. L'adozione della moneta unica era stata infatti presentata come un atto di autonomia nei confronti degli USA, e persino come una scelta concorrenziale nei confronti del dollaro. Ancora adesso il sito della Commissione Europea ci "informa" che l'euro si pone come moneta di pagamento internazionale complementare o alternativa al dollaro. Questa balla che ci veniva raccontata dodici anni fa come se fosse oro colato, non ha trovato alcun riscontro; perciò il sito della Commissione Europea è costretto a scadere nel patetico, citando come esempi di affermazione internazionale dell'euro il fatto che esso venga utilizzato ad Andorra e nella Repubblica di San Marino.
I governanti di Atene erano preoccupati di non rimanere tagliati fuori dal business di una nuova moneta di pagamento internazionale, e si sono ritrovati invece a prendere impegni e vincoli che oggi li sottomettono al FMI. Nessuno vuole fare la figura dello scemo rinunciando ad un grosso affare, ed è proprio su questo che contano i truffatori. Potrebbe essere definita come la sindrome di Pinocchio al Campo dei Miracoli. La cleptocrazia - che è poi il vero sistema che si nasconde dietro le astrazioni mitologiche di capitalismo e "mercato" - fonda infatti la sua base di "consenso" sull'illusione di far partecipare alla spartizione del bottino. Se le astrazioni riescono ad esercitare un tale fascino intellettuale, è per motivi molto concreti.
La drammatizzazione artificiosa della crisi greca ha posto le condizioni per l'istituzione di quella dépendance europea del FMI che è il Meccanismo Europeo di Stabilità, il quale ha autodichiarato immediatamente la sua natura criminale, poiché ha rivendicato, nel Trattato istitutivo, la completa immunità giudiziaria dei suoi membri. Una pretesa senza precedenti storici. Nel 2012 il governo Monti presentò come una propria vittoria il fatto che l'Italia sia stata costretta a versare centoventicinque miliardi e quattrocento milioni di euro al Mes; e magari era davvero una vittoria, dipende dai punti di vista.

Quel marziano che si chiamava Flaiano

Più di un secolo fa, di marzo, nasceva o atterrava Ennio Flaiano. Quello che ne resta oggi visto dal “Diario degli errori”, una raccolta di riflessioni, aforismi e idee di un sintetico integrale.
DI ANTONIO TAURELLI - L'Intellettuale Dissidente
Il cinque marzo Ennio Flaiano avrebbe compiuto centocinque anni, e di sicuro “non sarebbe sceso a patti con la mediocrità della saggezza” che si insidia quasi sempre nelle teste più stagionate. Lasciando per un attimo, ossia il tempo di questo articolo, il Flaiano sceneggiatore, amico di Fellini, critico letterario, scrittore, passiamo allo spirito dell’intellettuale di cui brulica il “Diario degli Errori”, un piccolo testamento per gli amici con cui chi vi scrive vuole raccontarlo. Sotto la esile corazza di cellulosa, il libricino color Adelphi raccoglie esercizi di intelligenza, gioielli e bigiotteria di una mente elegante che vede l’italiano medio con la stessa spontanea e scagionante estraneità che gli uomini riservano alle scimmie. Non c’è solo questo però in “Diario degli Errori”. C’è anche il talento della vivisezione, il vizio di risalire al DNA dei comportamenti e di riuscirne fuori con il leggero responso di quella filosofia ancora possibile che è l’ironia.
Se non possiamo parlare di una vera filosofia del martello, è appropriato parlare di una filosofia del martelletto, non essendoci più giganti di argilla da distruggere ma innumerevoli miniature che l’uomo medio tiene gelosamente custodite al caldo del proprio discorso. Il pregio del libro e il suo carattere testamentario sono insiti nella sua forma frammentaria che è l’unica, peraltro, in grado di resistere all’ingranaggio di facebook e twitter. Anzi, leggeri fini e appuntiti come aghi di pino, i broccardi flaianei, perché di questo si tratta, si infilano nel trita-tutto del meccanismo dei social network uscendone praticamente illesi.
Piaccia o no, gli autori che più ci formano sono quelli che possono essere letti per frammenti, essendo gli unici realmente tascabili nei recessi della mente. E’ una sfumatura rara, visto che riesce a pochissimi, infondere la consapevolezza della propria opera nei singoli mattoncini che la costituiscono. Spesso palazzi magnifici non hanno un singolo mattone pregevole e questi sono quelli che sotto gli strali di un’ agorà digitale soccomberanno.
Alla fine, nella vita extra-libresca, difficilmente rimangono le strutture dei romanzi, i sottili rimandi di cui abbiamo goduto leggendo, tutti i personaggi che abbiamo scrutato e le sfumature che abbiamo colto: nella testa rimangono attimi, pose e lacerti che se sono l’opera in miniatura, ci ridanno tutto indietro compreso lo spirito di un autore. Flaiano fa di questo, in Diario degli errori, un credo meticoloso e con bigotta osservanza asseconda la pigrizia nella forma magnifica della sintesi. Forse la cosa che più amiamo di Ennio Flaiano è la sintesi come disposizione naturale, come via diretta e meno faticosa per un talento: il modus operandi di un intelligente che non si applica. Questo non può che suscitare quella tenera invidia che subito sconfina nell’ammirazione incondizionata. Pascal un giorno scrisse in calce a una missiva : “scusami se ti ho scritto una lettera lunga, non ho avuto il tempo per scriverla più corta”, osservando quell’idea antica per cui la sintesi è il frutto di una laboriosità indefessa. Invece per Flaiano si ha l’impressione che la sintesi sia un getto, una trovata, una soluzione data in fretta, quella stessa fretta che nei più è verbosa, additiva e anchilosata. A Flaiano riesce così naturale arrivare al midollo delle cose con pochissime e perfette parole da credere che ci sia un trucco o quanto meno un metodo. A chi gli domandava perché scrivesse così poco, rispondeva: “ Se uno scrittore è prolifico, date un’occhiata a sua moglie. E’ quasi sempre brutta. E che volete che faccia il poveretto? Scrive!”
Frasi come “l’inverno è lastricato di buone intenzioni” sono il modo più vero per raccontarlo, scorci di mondo, fotografie ad altissima risoluzione che descrivono l’occhio di un uomo poco comune. Per dire come questi adagi finiscano per diventare delle vere categorie per la loro efficacia, si può proporre questo esempio: “In questi tempi l’unico modo di mostrarsi uomo di spirito è di essere seri. La serietà come solo umorismo possibile”: come si fa a non pensare ai Mario Monti, ai Draghi, ai Letta come a tanti umoristi inconsapevoli? Alla fine l’evidenza di cui Flaiano ci rende partecipi contagia e fa del lettore un inevitabile assertore del suo spirito. Pensiamo a questa considerazione profetica, o quanto meno attualissima, riguardo all’esistenza di Dio partendo da Mattarella: “(…) siccome Dio ha creato e messo al mondo anche il ministro Mattarella e il ministro Andreotti, anzi sembra che la loro esistenza sia più preziosa e utile della mia, la cosa mi lascia indifferente”. Questo è Ennio Flaiano, il nostro Wilde abruzzese che ha vissuto da marziano nel paese dei mandolinisti.

SCARDINARE LA MATRIX DI VADIM ZELAND

di Vadim Zeland


Si può parlare della fine del mondo, degli extra-terrestri, dei sostenitori o degli oppositori di una qualsiasi causa, dei difetti e dei vizi della nostra società, persino del governo mondiale segreto, che si dice che governi il mondo. Ma non si può parlare in alcun modo dello scardinamento del sistema stesso. E’ un tabù. Avete mai sentito parlare di una cosa del genere?
Mentre tutto sembra procedere in modo lineare, forse anche la Tua Vita e secondo le regole prestabilite e inarrestabili sancite del progresso tecnologico, il sistema, la matrice, ha iniziato a collassare su se stessa, indipendentemente dalla volontà dell’uomo. Una volta che ognuno di Noi, anche individualmente, alza il velo di questa apparente normalità, il processo appare come realmente è: del tutto fuori controllo.
Scardinare il Sistema Tecnogeno è ciò che ci restituirà la nostra Essenza: attualmente quasi tutti Noi siamo come anestetizzati a nostra insaputa, sopravviviamo, dormendo un sonno profondo della coscienza che nemmeno sospettiamo. Come visto in Matrix, il Film, siamo batterie che alimentano un mostro chiamato appunto matrix; inconsapevoli viti d’ingranaggio di un sistema autoregolato e distruttivo che continuiamo ad alimentare. Siamo pendoli che oscillano come imposto dalla matrix; ingranaggi senza volontà e se non fermiamo tutto questo, continueremo a riempire le file di quelli che marciano nella direzione che è stata loro indicata.
Se lo fanno tutti è giusto, ci dicono, serriamo i ranghi e non abbandoniamo le file. PUTTANATE!
L’alternativa c’è e non è là fuori, non è nel nuovo telefonino ultra tecnologico…ma dentro se stessi! Se iniziamo ad osservare le cose rimanendo non dentro al sistema, ma da una posizione di Osservatore Consapevole, come Neo in Matrix, ne scopriremo le carte, le regole, i trucchi, e sfrutteremo la matrix a nostro vantaggio.
Non si tratta di questioni di ecologia dell’ambiente, ma di un problema diverso, e non meno serio. Perché, anche se non si è rivelato ancora in modo esplicito, esso nasconde dentro di sé una minaccia nei confronti dell’essere più importante: l’uomo, la sua libertà e individualità. Il problema riguarda l’ecologia dello spirito, che per qualche motivo interessa a pochi. L’attenzione generale viene deviata verso le questioni più irrilevanti e insignificanti, mentre nel frattempo il mondo sta cambiando rapidamente e dalla sua parte meno visibile, dal retro. Può sembrare che nulla stia succedendo, ma non è così. In realtà, qualcosa avviene.
Esteriormente, questo qualcosa non si manifesta in modo particolare. Tutto sembra procedere al solito, con la nostra civiltà impegnata a seguire il cammino del progresso tecnologico. Di fatto, però, il progresso, inteso come processo portatore di frutti utili per l’uomo, si è già concluso e si sta muovendo verso una direzione unicamente favorevole al sistema, come una struttura che si evolve in modo autonomo. Il sistema, come un cancro, ha cominciato da solo a crescere in modo molto attivo, indipendentemente dalla volontà dell’uomo. E tutto ciò è indizio del fatto che il processo si trova già fuori controllo.
Per l’uomo questa situazione non è priva di conseguenze: le sue capacità alla fin fine si bloccano, le sue potenzialità vengono drasticamente ridotte e ciò proprio allo scopo di evitare la sua interferenza, evitare cioè che egli ostacoli il sistema impedendogli di evolversi come serve al sistema stesso. L’uomo però non vede e non sente nulla, perché “l’operazione” avviene in anestesia generale, il paziente viene portato in uno stato di sonno profondo, che egli nemmeno sospetta. Nella coscienza dell’uomo viene inserito il codice:
[Sta seduto buono al tuo posto, nella tua cella, e fai clic sul pulsante, come si deve. Crea i prodotti del sistema, e consuma tutto quello che il sistema ti dà. Rispetta le regole del pendolo, “fai come faccio io.” Segui il principio della società: “Se lo fanno tutti, allora è giusto.” E che non ti venga in mente di abbandonare le file! E, ancora, la cosa più importante: sii sempre collegato con la rete. Sii nel sistema. Non separarti mai dai gadget che ti permettono di esserlo sempre. Presta attenzione al flusso di informazioni in entrata. Partecipa al coro collettivo, rispondi ai comandi per essere sempre in risonanza con la rete, per esserne una parte. Non cercare la tua strada: essa ti verrà indicata. Non pensare, non affaticare la testa: ti verrà tutto raccontato e mostrato. Devi fare una cosa sola: imparare a rispondere ai comandi nel modo più primitivo, formarti i riflessi condizionati necessari per rispondere al posto giusto e al momento giusto, con un clic di mouse, con un bottone, con un carrello della spesa o con una scheda elettorale. E quando arriva l’ora X, sii pronto a riempire le fila numerose di tutti quelli che marciano in direzione di….insomma, la direzione te la indicheranno. L’importante è che tu, ingranaggio, sia pronto.]
Provate ad immaginare di essere arrivati al lavoro o all’università, e di aver trovato là un sogno collettivo. Tutti vogliono avere successo, ma agiscono come se fossero in sogno, a livello di algoritmi e istinti comuni. Anche voi vorreste avere successo e distinguervi dalla massa generale ma come potete ottenerlo se siete degli ingranaggi, in marcia al passo con tutti, con lo stesso livello di coscienza e energia degli altri? Ora la massa e’ colta, tutti hanno letto “The Secret”. Anche voi lo conoscete. E allora? Qual è il vostro vantaggio rispetto agli altri? Nessuno. Avete anche voi poche chance.
Un sistema tecnologico, per sua natura, è distruttivo, sia rispetto alla biosfera del nostro pianeta sia rispetto a quella delle persone. Ma siccome nel mondo tutto tende all’equilibrio, per ogni azione finalizzata a violare l’armonia si trova una reazione corrispondente. In questo processo di confronti nasce la Forza di cui si diceva sopra. Non si tratta di distruggere il sistema, che probabilmente è un fatto impossibile, a meno che il sistema non si distrugga da solo o non venga distrutto da un cataclisma naturale. Però c’è la possibilità di ottimizzare significativamente la qualità della propria vita e ciò si può ottenere se si conoscono i principi del funzionamento del sistema e le sue regole del gioco, quelle non dichiarate. Ci si può trovare all’interno del sistema, giovarsene a proprio vantaggio e al contempo non esserne vincolati.
E ora immaginatevi una scena diversa. La vostra coscienza è libera e chiara. Il potenziale energetico è molto più alto di quello comune. Avete smesso di pensare e di fare “come tutti”. Siete usciti dai ranghi, senza però abbandonarli. Fingete di essere dei sognatori, ma da svegli. Ora vi è assolutamente chiaro che tutt’intorno tutti dormono, mentre voi siete svegli.
http://www.manipurastudio.it/scardinare-la-matrix-di-vadim-zeland-2/

GRANO,SEMI,MULTINAZIONALI,CONTROLLO

SEMI PRONTI ALL'USO
Volevo parlare dei vari tipi di farine,0,00,1,2 semi integrale, integrale.. poi mi sono ritrovata a parlare di grano geneticamente modificato e di semi e multinazionali,e brevetti,proprietà intellettuale,controllo dei popoli e delle nazioni.....Vediamo il mio percorso.

Sicuramente quando si pensa a prodotti modificati si pensa subito all'OGM, ma questo non è il solo metodo con cui le multinazionali hanno il controllo sulla popolazione, e noi consumatori ed agricoltori.. esistono infatti anche le varietà ad alta resistenza,gli ibridi,i Terminator,la biologia sintetica.. sul caso del grano esiste poi un fatto storico importante che ci ha portato a mangiare per 30 anni pasta prodotta con grano geneticamente modificato senza batter ciglio: il Creso (un grano duro).

Praticamente l’Enea nel 1974 ha preso il grano Cappelli e lo ha bombardato con i raggi gamma “a casaccio” fino a che non è uscito fuori il prodotto che serviva: un grano corto e duro, resistente agli attacchi del vento e della pioggia e ,secondo certe fonti, con una percentuale di glutine superiore al normale (ottimo per i nostri prodotti,la quantità del glutine è l’elemento che consente alla pasta di mantenere la cottura e di non perdere l’amido. )Era un metodo di irradiamento di semi di diverse piante per arrivare a mutazioni genetiche "forzate" casuali nella speranza di ottenere caratteristiche utili.

Una di queste mutazioni "casuali", operata sulla varietà di grano duro Cappelli, incrociata a sua volta con un grano messicano, produsse una varietà giudicata ideale. Varietà inscritta regolarmente nel 1974 nel registro varietale del grano duro e considerato "responsabile" di una vera e propria rivoluzione agricola in Italia. 

DAL GRANO AL SEME,ALLE MULTINAZIONALI,AL CONTROLLO

Mutazione,esperimenti legalizzati, passati inosservati..e poi ci chiediamo il perchè delle allergie alimentari,il perchè?Domandiamocelo veramente....così ho fatto e così invece di parlare di grano duro e tenero perchè non partire dall'inizio?
Dal seme?capire tutti gli interessi che si nascondono dietro,la monopolizzazione,la loro proprietà intellettuale,spesso rubata alla semplice natura e ai popoli.

Andiamo per ordine.

L’Italia produce poco più del 50% del proprio fabbisogno complessivo di cereali e semi oleosi. Per quanto riguarda il grano, importiamo più del 50% del grano tenero e il 30/40% del grano duro. Si tratta di due specie diverse, quello tenero (triticum aestivum) serve per preparare diversi tipi di farine che poi vengono utilizzate per produrre pane e prodotti da forno. Il grano duro (triticum durum) ha una composizione e struttura diversa e si usa per fare la pasta.

La ricerca di "raffinatezza" degli alimenti,perfezione e massima resa ha alimentato la ricerca,ed immissione nel mercato di farine sempre più specializzate.Negli scaffali troverete quella per il pane,quella per la sfoglia,quella per le torte e quella per le brioche o lunga lievitazione..Vi ho fatto solo un breve sunto..ma questa esigenza,volontaria o indotta ha reso "lecito" il comportamento delle multinazionali,che per "il nostro" bene.. e renderci bello e buono il cibo hanno ben visto di risolvere la questione partendo dall'origine, dal seme:

1)appropriandosene il mercato anche in modo illecito,rubando proprio alla natura ed ai popoli
2)dando origine a brevetti
3)monopolizzando il loro commercio

BIODIVERSITA' CONTRO UNIFORMITA'

Un tempo,non parlo solo del grano, ma anche dei frutti ,di qualsiasi prodotto agricolo esistevano tantissime varietà...in una sola Provincia potevano esistere centinaia di varietà di grano...cosa che oggi giorno non è più possibile oltre che fattibile.

Il grano veniva seminato,dal suo raccolto si producevano semi e i migliori venivano riseminati.
Le generazioni successive di grano erano via via sempre più "perfette" per il campo e territorio in cui erano state coltivate.
Una selezione naturale che andava a rispettare la diversità.Il seme adattandosi alle esigenze del terreno e clima di quel posto, automaticamente si adattava ai cambiamenti, rinforzandosi.

Oggi giorno,causa anche le nostre "esigenze" ,serviamo su di un piatto d'argento alle multinazionali i diritto di manipolare,eliminare questa biodiversità.

Si calcola che il 90% della nostra alimentazione è costituita da non più di 120 specie coltivate.Pensate che solo quattro specie vegetali (patate,riso,mais e grano) e tre specie animali (bovini,suini e polli) forniscono oltre la metà di tutto il cibo.

Centinai di migliaia di varietà locali che esistevano sono state sostituite da un piccolissimo numero di varietà commerciali ed uniformi.

Dalla Diversità ci stanno imponendo la Uniformità e Stabilità.Cosa vuol dire?

Uniformità: tutte le piante dello stesso lotto di sementi devono essere uguali
Stabilità:le piante devono rimanere le stesse nelle eventuali generazioni successive.Dico eventuali generazioni perchè spesso si tratta di semi trattati in modo che non producono semi attivi, quindi il contadino ogni anno è costretto a comprare nuove sementi.

Nel mercato mondiale dei sementi, il 74% appartiene a 10 grandi multinazionali ,secondo i dati dell'ETC (gruppo che si occupa di monitorare l'impatto delle tecnologie sulla biodiversità)
Dove la Monsanto la fa da padrone con il 26% seguita dalla DuPont con il 17% e la Syngenta con il 9%.

Come abbiamo agevolato questo  monopolio?L'esigenza della produzione in larga scala,l'esigenza di prodotti raffinati,l'esigenza del bello più che del sano...queste ditte hanno sfruttato,incanalato a loro beneficio e consumo tutti gli interessi.
Hanno iniziato a diffondersi sul mercato il pacchetto completo di semi,fertilizzanti,antiparassitari per far fronte ad una produzione su larga scala, che automaticamente impoverisce il terreno, non più in grado di auto-mineralizzarsi.

Le multinazionali così hanno iniziato a controllare il mercato dei semi.. sino ad arrivare ad oggi che lo monopolizzano con l'ingegneria genetica ed i brevetti.
Brevetti? si brevetti..

Come avviene per i beni materiali anche le creazioni intellettuali sono soggette a proprietà,detta proprietà intellettuale.
Questa proprietà intellettuale è regolamentata da brevetti e diritti d'autore.La proprietà intellettuale applicata al commercio ,nello specifico,si rifà ai brevetti.

Quindi le Multinazionali come usano questi brevetti?Cosa brevettano??

Teoricamente La direttiva 98/44/CE sulla protezione giuridica delle invenzioni biotecnologiche sostiene che "non sono brevettabili le varietà vegetali e le razze animali" (art.4) né il corpo umano o sue parti (art. 5)

MA

"Un elemento isolato dal corpo umano, o diversamente prodotto, mediante un procedimento tecnico, ivi compresa la sequenza o la sequenza parziale di un gene , può costituire un'invenzione brevettabile, anche se la struttura di detto elemento è identica a quella di un elemento naturale" (art. 5/2) "Un materiale biologico che viene isolato dal suo ambiente naturale o viene prodotto tramite un procedimento tecnico può essere oggetto di invenzione anche se preesisteva allo stato naturale" Art. 3/2 "…la protezione attribuita da un brevetto ad un prodotto contenente o consistente in un'informazione genetica si estende a qualsiasi materiale nel quale il prodotto è incorporato e nel quale l'informazione genetica è contenuta e svolge la sua funzione" (art.9) ecc.

Queste norme sono alla base della biopirateria legalizzata che di fatto permette a privati di rivendicare l'esclusiva proprietà di forme di vita esistenti che appartengono all'intero genere umano.

Cosa vuol dire?Cosa stanno facendo le Multinazionali sui semi?
Con la scusa di ricercare semi più particolari,con il concentrato migliore di caratteristiche giuste,e miglior resistente agli attacchi esterni...estrapola alcuni elementi isolati,alcuni geni.
Questi geni estrapolati quindi costituiscono un'invenzione brevettabile.Ecco come raggirano..
Attraverso i brevetti,mirano ad ottenere il potere assoluto,la proprietà assoluta del seme.. quindi il controllo sugli agricoltori e su interi Paesi.
Facciamo un esempio:l'ingiunzione legale che Greenpeace e Misereor contro il brevetto Ep 744888 richiesto dalla DuPont. Questa ha sviluppato una tecnica per ottenere semi di mais con un contenuto totale di olio pari almeno al 6%, ed un contenuto di acido oleico non inferiore del 55%. Il brevetto le garantirebbe l'esclusiva proprietà di tutto il mais con queste caratteristiche, anche se prodotto con ibridazioni naturali, e anche se già esistente in natura, come - in questo caso - quello già coltivato dai contadini dell'America Centrale e Meridionale.

Il potere che hanno assunto queste Multinazionali, parlo in primis della Monsanto e Dupont è talmente immenso che riescono tranquillamente a giostrare le pubbliche istituzioni e gli Stati..


La detenzione di questi brevetti porta le Multinazionali a vietare la produzione di questi alimenti senza loro regolamentazione ed approvazione,a vietare il commercio di qualsiasi altro semente che non rientri nei loro prodotti a tutti i paesi che hanno aderito.

Aderito come e chi?

A Marrackech nel 1994 viene ufficializzato il famoso accordo TRIPs con WTO.
The Agreement on Trade Related Aspects of Intellectual Property Rights (in italiano, Accordo sugli aspetti commerciali dei diritti di proprietà intellettuale), spesso noto con l'acronimo TRIPS, è un trattato internazionale promosso dall'Organizzazione mondiale del commercio, meglio conosciuta come WTO, al fine di fissare lo standard per la tutela della proprietà intellettuale.

Tutti gli stati membri dell’Organizzazione mondiale del Commercio furono"invitati" a trovare il modo di mettere un copyright sugli organismi viventi. Chi non era d’accordo rischiava di essere escluso dall’organizzazione, tutti hanno siglato,la conclusione è che oggi sono in quattro multinazionali a controllare la metà di tutto quello che viene coltivato.

IL problema è che chi dovrebbe essere controllato scrive le leggi per poter ottenere il potere assoluto, infatti la Monsanto ha scritto le clausole inerenti ai Brevetti della Vita (dei Semi) nell'accordo TRIPs WTO.
Negli Stati Uniti la Monsanto ha nascosto nella legge finanziaria HR 993 la sezione deregolamentazione 735,proteggendo le sementi geneticamente modificate dai contenziosi sanitari ed ecologici!

Abbiamo quindi paesi, che per accordi commerciali sono "costretti" a comprare sementi della Monsanto,comunque  sementi che appartengono a Lobby.
Questo non riguarda solo i semi, prendiamo ad esempio le mele(prodotte per innesti)...il 99%  delle varietà presenti sul mercato sono soggette a brevetto.
Molti dei meleti appartengono ai così detti Club di Filiera, Modi, Jazz, Pink Lady, i nomi delle nuove mele brevettate. Per entrare nel Club l’agricoltore deve firmare un contratto, altrimenti non può acquistare le piante, che costano il doppio di una varietà tradizionale e da contratto tutta la produzione, le mele, dovranno essere consegnate ad un distributore autorizzato.

Questi accordi fra TRIP e WTO,dove la Monsanto capeggia,sono diventati quindi lo strumento grazie al quale le lobby controllano i governi e la popolazione mondiale.

In questo accordo, i paesi aderenti hanno accettato di rispettare le regole della UPOV (Unione per la protezione delle nuove" varietà) .
Tutte queste regole alla fine dei conti:
rendono illegale qualsiasi attività di conservazione,scambio,vendita dei semi "protetti", dove abbiamo visto che molti di questi semi protetti sono letteralmente "rubati"  a madre natura.. quindi facendo ritorno al nostro esempio di prima, i semi di mais brevettati dalla Dupont impedivano ai coltivatori dell'America Centrale e Meridionale di coltivare il mais che da secoli coltivavano in modo naturale.. perchè gli era stato rubato il "brevetto"!!!


Tanta la coercizione,tanti soprusi.. fortunatamente alcuni tentativi di ribellione ci sono stati,come nel 2013 in Colombia,o in Guatemale nel 2014 dove la popolazione ha veramente fatto atto di sommossa contro l'accettazione di queste regole.
I ‘campesinos’ latinoamericani si sono ribellati contro il potere di Monsanto e la privatizzazione delle sementi. Sono riusciti a bloccare l’approvazione di leggi che avrebbero proibito agli agricoltori di conservare e scambiarsi diversi tipi di semi. Le normative li avrebbero obbligati a pagare diritti annuali alle multinazionali

In Europa la Monsanto a quanto pare per gli OGM non ha fatto breccia.. ma i pericoli sono tanti, perchè ad esempio in Italia per quanto riuarda i cereali, importiamo oltre il 50% dall'estero!!

DANNI NON SOLO ETICI MA ECOLOGICI E SALUTARI

Le industrie quindi abbiamo visto come rubano,manipolano la natura,i popoli...ma il loro fine di "selezionare" il meglio per noi si basa su un'uso intensivo di prodotti chimici,combustibili fossili,oltre a non rispettare il bisogno e necessità della biodiversità.

NON SOLO OGM

La selezione industriale,come detto, utilizza vari strumenti tecnologici per aumentare il controllo sui semi,non abbiamo solo l'OGM, ma anche
  • le varietà ad alta resistenza
  • gli ibridi
  • semi terminator
  • la biologia sintetica.

Non abbiamo più

una selezione per la diversità ma per  l'uniformità
una selezione per la resistenza ma per la vulnerabilità
una selezione per il gusto,qualità e nutrizione, ma solo per il fine di trasformazione industriale e un tipo di alimentazione globalizzato.


PERDITA DIVERSITÀ GENETICA,PERDITA CAPACITA' DI ADATTAMENTO

La perdita delle specie locali,di cui parlavo ad inizio post, sta portando alla perdita della diversità genetica che contiene i geni per l'adattamento alle condizioni in cui si sono sviluppati i semi.
Cosa vuol dire?
Vuol dire che avremo un seme che darà origine a piante sempre più deboli, sempre meno capaci di adattarsi ai cambiamenti.
Semi standardizzati che vadano bene per tutto il mondo,vi sembra possibile??
Quindi queste piante deboli saranno soggette a nuove malattie nuovi parassiti.
Le ditte cosa fanno? creano nuovi ibridi ,selezionando la pianta debole e modificandola con le caratteristiche genetiche di un'altra pianta che magari cresce dal'altra parte del Globo.
In questo modo ogni pese si basa sulla diversità genetica di tutto il mondo.
Nessun paese è autosufficiente sia geneticamente, sia per l'alimentazione.

LA DIVERSITÀ GENETICA è quindi importante per dare resistenza ai nostri prodotti,in grado così di affrontare i cambiamenti ,è importante per rendere autosufficienti i paesi e soddisfare le esigenze della popolazione.
(Ulteriore argomento sarebbe poi la fame nel mondo...di cui le multinazionali si sono servite per giustificare la creazione di un prodotto a basso costo producibile in larga scala..assurdità immensa, perché non è la mancanza di cibo che porta alla fame, ma l'impossibilità dei paesi "affamati" di accedere al cibo.In primo luogo perché manca cibo prodotto a livello locale e poi mancano fondi per acquistarlo da quei paesi in cui è in eccesso.E l'l'uniformità dei semi porta proprio l'impossibilità di un adattamento territoriale e climatico.. quindi allo sviluppo locale).

L'uomo ha fatto uso di più di 7000 colture per soddisfare le sue esigenze, nelle varie parti del mondo.. ora si contano 150 colture commerciali!!!

UTILIZZO DI PESTICIDI

Questo tipo di agricoltura, ormai omologata,standardizzata,industrializzata ha dato inoltre la possibilità di creare un commercio parallelo di pesticidi,infestanti,fertilizzanti.. per combattere malattie, e far nascer prodotti sempre più belli all'occhio.
La comica ,se posso permettermi di chiamarla così, è che ogni tipo di sementa,prodotto da una determinata azienda.. ha il suo specifico pacchetto tecnologico.

Non puoi usare l’erbicida Roundup della Monsanto sulla colza della Bayer: la uccidi. Ognuno ha il suo prodotto chimico così quando si usano i loro semi si devono usare i loro prodotti chimici. E’ tutta una questione di controllo dei semi. E se controlli i semi controlli anche gli agricoltori che comprano i tuoi prodotti chimici.
Se guardiamo la liste delle prima dieci multinazionali delle sementi,tra queste, 6 sono le multinazionali sementiere che producono anche pesticidi.

RIPORTARE LA BIODIVERSITA' in Italia
Riuscire a riportare la biodiversità nelle aziende non è facile.
Il mercato dei sementi è organizzato come detto da direttive europee le quali sul discorso della biodiversità prevedono tre direttive:
specie agrarie.specie ortive,specie foraggiere.

In Italia solo 9 specie sono indicate tra quelle agricole.. tutte le varietà non iscritte non possono essere commercializzate come sementi.Questo vuol dire che la maggior parte degli agricoltori italiani usa semi industrializzati,di multinazionali,protetti da proprietà intellettuale,brevettati..semi pronti all'uso.
Semi ibridi,già trattati con pesticidi..omologati per una buona riuscita del raccolto!!!

Quindi la farina prodotta a prescindere 0,00, 1,2, integrale o no.. quasi tutta viene da semi globalizzati.

ASSOSEMENTI LANCIA UNA NUOVA CAMPAGNA SUL SEME CERTIFICATO
Assosementi – Associazione Italiana Sementi, è una organizzazione di categoria che rappresenta a livello nazionale l’industria sementiera: costitutori di varietà vegetali, aziende produttrici di sementi ed aziende distributrici di sementi in esclusiva.

Costituita ufficialmente nel 1946, Assosementi porta avanti oggi l’azione di tutela e di rappresentanza avviata inizialmente nel 1921 dall'allora esistente Associazione italiana importatori esportatori sementi da prato.

Con un comunicato del 16 settembre 2014 ricorda agli agricoltori i vantaggi e garanzie nell'acquisto di sementi certificati, ovvero come abbiamo detto lobbyzzati.
Sostiene che "Il seme certificato non è una opzione:e una certezza!!"

Puntano sulla "qualità",rintracciabilità del prodotto sin dal seme,risparmio economico importante.Seme pronto all'uso che non richiede quindi costi aggiuntivi di conservazione(visto che è già trattato,conciato)germinabilità garantita,visto che altamente selezionato e modificato..

Ricordo però che:

Nel 1971 la legge italiana affida all’ENSE la certificazione delle sementi

Requisiti per l’immissione:
• Differenziabilità • Stabilità • Uniformità • Valore agronomico o di utilizzazione

Ricordate? quelli di cui in parte ho parlato all'inizio...stabilità ed uniformità...
INOLTRE:
Per le varietà brevettate (CPVO) sono sempre dovute le royalties al costitutore (Sono esentati coloro che dispongono di una superficie aziendale inferiore a quella necessaria per produrre 92 tonnellate di cereali) • In caso di varietà protette con un titolo nazionale è vietato il reimpiego, come seme, a qualsiasi titolo o per qualsiasi finalità e quantità, della granella conservata dal proprio raccolto • Per la selezione meccanica mobile in azienda della granella da usare come seme ci si può avvalere solo di aziende in possesso di autorizzazione fitosanitaria .
E vietato vendere o trasferire a terzi, con o senza compenso, le sementi senza apposita licenza: non è quindi legale lo scambio tra agricoltori del risone destinato alla semina Solo le sementi ufficialmente certificate, per le specie soggette a tale obbligo (i frumenti, l’orzo, il riso, l’erba medica, i trifogli, ecc.) possono essere commercializzate e quindi circolare legalmente fuori dall'azienda.

Questo il mio percorso per realizzare che la mia disquisizione se meglio farina 00 o farina 1 o 2 forse non è il problema principale.. i problemi qui sono ben altri..quindi il mio cammino prosegue.

Elisabetta Crisponi

Fonti

http://ilnuovorinascimentoitaliano.blogspot.it/2015/01/monsanto-acquista-il-clima-della-terra.html 
http://ilnuovorinascimentoitaliano.blogspot.it/2013/01/monsanto-bioterrorismo-e-crimini-contro.html 
http://www.etcgroup.org/content/who-will-control-green-economy-0 
http://www.yaku.eu/le-multinazionale-che-controllano-lagricoltura/ 
http://www.lifeme.it/2015/02/granosemimultinazionalicontrollo.html