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mercoledì 26 aprile 2017

Ridimensioniamo il somaro.Di Stefano Davidson



Ridimensioniamo il somaro.
Ribadisco che domenica andrò a votare alle primarie Piddí e pagherò i 2 euro per votargli contro.
Spero lo stesso da parte di tutti coloro che vogliono vederlo fuori dalla scena politica e, successivamente magari in galera.
Stefano Davidson

martedì 25 aprile 2017

Sinteticissimamente.Di Stefano Davidson

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Sinteticissimamente.
Visto e considerato che è stato appurato come una ristretta élite finanziaria (147 società) tiri le redini del mondo intero, va da sé che queste stesse siano quelle che forniscono armi in tutte quelle guerre civili o internazionali dove il divario povertà di moltissimi / ricchezza di pochi, è ancora molto forte e dove l'occasione di scontro sia facile.
Ma questi rivoluzionari o guerrafondai di terza categoria (in quella posizione perché "li" voluti e, spesso, messi)con cosa pagano tutto l'arsenale, gli appoggi logistici, l'ingaggio di mercenari ed altro?
Con il debito del Paese che intendono conquistare. Infatti non appena il conflitto finisce e dopo gli appalti per le ricostruzioni (che sono assegnati sempre a multinazionali che fanno capo all'élite di cui sopra) partono le manovrine, manovrone, tasse di qui, balzelli di là, lacrime e sangue che ogni singolo cittadino dei Paesi ex in guerra si troverà a versar loro forever and ever.
Sempre questa élite, in Paesi meno disastrati, comincia invece con l'esigere i pagamenti dal sistema finanziario Statale da cui nuova tasse sui cittadini nonché dall'impresa privata, da cui la chiusura di aziende etc....
In questo modo inoculano una crisi economica profonda che automaticamente crea le differenze ricco/poveri di cui sopra alla voce Paesi disastrati, generando così i prodromi per eventuali conflitti interni o internazionali.
Il resto: migranti, narcotraffico, azzardo, religioni etc.. è solo il condimento di quel piatto unico quotidianamente servito in molte parti del globo che ho cercato di sintetizzare all'osso, ovvero come quell'élite ha ridotto il Paese.
FINE
PS:
va così da almeno mille anni su per giù. Ovvero c'era anche prima, fin dalla notte dei tempi, ma in maniera non così identica nel funzionamento. Il tutto è un po' come un carro di Carnevale dove la cartapesta prende le forme che vogliono dargli ma il locomotore sotto è sempre lo stesso.
Stefano Davidson

“Ho contato i miei anni ed ho scoperto che ho meno tempo da vivere da qui in avanti di quanto non ne abbia già vissuto


“Ho contato i miei anni ed ho scoperto che ho meno tempo da vivere da qui in avanti di quanto non ne abbia già vissuto.
Mi sento come quel bambino che ha vinto una confezione di caramelle e le prime le ha mangiate velocemente, ma quando si è accorto che ne rimanevano poche ha iniziato ad assaporarle con calma.
Ormai non ho tempo per riunioni interminabili, dove si discute di statuti, norme, procedure e regole interne, sapendo che non si combinerà niente …
Ormai non ho tempo per sopportare persone assurde che nonostante la loro età anagrafica, non sono cresciute.
Ormai non ho tempo per trattare con la mediocrità. Non voglio esserci in riunioni dove sfilano persone gonfie di ego.
Non tollero i manipolatori e gli opportunisti. Mi danno fastidio gli invidiosi, che cercano di screditare quelli più capaci, per appropriarsi dei loro posti, talenti e risultati.
Odio, se mi capita di assistere, i difetti che genera la lotta per un incarico maestoso. Le persone non discutono di contenuti, a malapena dei titoli.
Il mio tempo è troppo scarso per discutere di titoli.
Voglio l’essenza, la mia anima ha fretta …
Senza troppe caramelle nella confezione …
Voglio vivere accanto a della gente umana, molto umana.
Che sappia sorridere dei propri errori.
Che non si gonfi di vittorie.
Che non si consideri eletta, prima ancora di esserlo.
Che non sfugga alle proprie responsabilità.
Che difenda la dignità umana e che desideri soltanto essere dalla parte della verità e l’onestà.
L’essenziale è ciò che fa sì che la vita valga la pena di essere vissuta.
Voglio circondarmi di gente che sappia arrivare al cuore delle persone …
Gente alla quale i duri colpi della vita, hanno insegnato a crescere con sottili tocchi nell’anima.
Sì … ho fretta … di vivere con intensità, che solo la maturità mi può dare.
Pretendo non sprecare nemmeno una caramella di quelle che mi rimangono …
Sono sicuro che saranno più squisite di quelle che ho mangiato fin’ora.
Il mio obiettivo è arrivare alla fine soddisfatto e in pace con i miei cari e con la mia coscienza. Spero che anche il tuo lo sia, perché in un modo o nell’altro ci arriverai …”


MARIO ANDRADE – Poeta, romanziere, saggista e musicologo brasiliano-


tramite Corrado Lecci

sabato 22 aprile 2017

Addio Merkel, euro e Nato: il voto francese cambia il mondo

La Francia al bivio: Atlantico o Eurasia. «Se il 2017 ha tutte le caratteristiche per essere definito “l’anno della frattura”, lo spartiacque tra il vecchio ordine mondiale “liberale” a guida angloamericana e l’avvento di un nuovo assetto internazionale, ebbene, c’è un appuntamento più decisivo degli altri, quello capace di dispiegare tutto il potenziale rivoluzionario dell’anno in corso: le presidenziali francesi». Per un analista geopolitico come Federico Dezzani, il voto transalpino (primo turno, 23 aprile) è «l’appuntamento chiave del 2017, capace di innescare e/o accelerare dinamiche che travalicano i confini dell’Esagono per abbracciare l’intero scacchiere mondiale». Motivo: «Il malessere sociale e le drammatiche condizioni in cui versa l’economia della Francia, pienamente ascrivibile tra i paesi dell’europeriferia, hanno sgretolato il sistema politico transalpino, aprendo lo scenario di un inedito ballottaggio tra populisti di destra e populisti di sinistra: Marine Le Pen contro Jean-Luc Mélenchon». Secondo Dezzani, la sconfitta dei candidati europeisti accelererà la dissoluzione della moneta unica e dell’Unione Europea, compromettendo irreparabilmente l’intera architettura euro-atlantica edificata negli ultimi 70 anni: «Lo speculare rafforzamento della Russia dopo la vittoria di Marine Le Pen e l’ingrossarsi del blocco euroasiatico rischiano di portare il sistema internazionale al carico di rottura».
In un’analisi pubblicata sul suo blog, Dezzani colloca le presidenziali francesi in una più ampia cornice geopolitica: «Solo chi nascondesse la testa sotto terra, potrebbe infatti affermare che l’imminente voto sia scollegato dalle rinnovate tensioni tra Nato Marine Le Pene Russia e dai venti di guerra nella Corea del Nord». La Francia ripropone il medesimo schema politico che travaglia l’intera Europa: i partiti tradizionali, «legati a doppio filo all’establishment euro-atlantico», riusciranno o meno a respingere l’assalto “populista”, cioè l’avanzata di quei movimenti che predicano ricette economiche e una politica estera diametralmente opposta a quella dell’oligarchia al potere? «La risposta è quasi certamente “no”», sostiene Dezzani. «Di fronte all’eurocrisi scoppiata nel lontano 2009 e progressivamente incancrenitasi avendo mancato l’obiettivo di fondo (strappare il Tesoro Unico europeo e gli Stati Uniti d’Europa)», la Francia «è scivolata giorno dopo giorno verso l’euro-periferia, mostrando l’illusorietà del “motore franco-tedesco”». A collocare il paese «più vicino al Mediterraneo che al Reno» è ormai, «la galoppante crescita del debito pubblico francese, che dall’introduzione dell’euro è passato dal 60% al 97% del Pil», insieme ad altri indicatori sfavorevoli: «Gli alti deficit in funzione anti-ciclica, il cronico disavanzo della bilancia commerciale e la disoccupazione record (quella ufficiale si attesta attorno al 10% della forza lavoro)».
Tra Parigi e Berlino, sottolinea Dezzani, c’è ancora una «parità formale», che attualmente scongiura quelle politiche di austerità imposte al resto dell’europeriferia: misure di austerity che potrebbero «innescare esplosive rivolte in una società come quella francese, abituata a ricevere generose prestazioni dallo Stato». Questo però «non impedisce che qualche “riforma strutturale” sia somministrata anche alla Francia: il “Job Act” gallico, la legge El Khomri, provoca reazioni impensabili in Italia, mobilitando sindacati e lavoratori per settimane e paralizzando diversi settori strategici dell’economia». L’assaggio di neoliberismo, il crescere incessante della disoccupazione e la parallela caduta verticale del presidente François Hollande in termini di popolarità, continua Dezzani, sono accompagnati dall’esplosione del terrorismo “islamista” che, avviato nel gennaio 2015 con la strage di Charlie Hebdo, semina morti fino alla strage di Nizza dello scorso luglio: «E’ la classica strategia della Emmanuel Macron alle spalle di François Hollandetensione utile a “sedare” un’opinione pubblica sul piede di guerra, a causa dell’impoverimento generalizzato e dei tagli allo Stato sociale».
La strategia della tensione, però, secondo Dezzani ha fallito: doveva «compattare i francesi attorno al capo di Stato», quell’Hollande che – dopo aver ripeuto che «la France est en guerre» – è il primo presidente, dall’avvento della Quinta Repubblica, a scegliere di “abdicare”, rinunciando a correre per un secondo mandato: «L’obiettivo è quello di arrestare l’avanzata dei “populisti”, relegando il quinquennio di Hollande ad una triste parentesi, e puntando su volti nuovi». Ma ormai, aggiunge Dezzani, la ribellione dell’elettorato è troppo impetuosa per essere incanalata: «Il “filo-russo” François Fillon conquista la candidatura del centro-destra battendo l’esponente dell’establishment, Alain Juppé. Segue quindi una feroce campagna mediatica-giudiziaria per stroncare la corsa di Fillon verso l’Eliseo e lanciare verso il ballottaggio del 7 maggio il centrista e “outisider” Emmanuel Macron, ex-banchiere Rothschild: il calcolo politico si basa sulla convinzione che tutti i voti moderati si coaguleranno attorno all’europeista e filo-atlantico Macron, sancendo così la sconfitta della populista e filo-russa Marine Le Pen».
Nella Francia del 2017, però, come nel resto dell’Occidente, i voti “moderati” sono ormai merce rara: «Il malessere diffuso, tre milioni di disoccupati (che salgono a sei considerando i lavoratori iscritti ad un corso di ricollocamento), l’insofferenza generalizzata verso la cricca di privilegiati che ruota attorno all’Eliseo e ai salotti buoni di Parigi, spinge l’elettorato sulle ali estreme dello schieramento politico: la candidatura del centrista Emmanuel Macron, presentato dalla maggior parte dei sondaggi e dei media compiacenti come il presidente in pectore, rischia di sgonfiarsi addirittura al primo turno, schiantandosi contro lo scoglio dell’elettorato». Ferma restando la possibile vittoria di Marine Le Pen, crescono infatti le probabilità che lo sfidante al ballottaggio del 7 maggio non sia l’ex-banchiere di Rothischild, ma il “populista rosso” Jean-Luc Mélenchon: storico esponente dell’ala sinistra del Partito socialista, fondatore del movimento “France insoumise” (la Francia ribelle). «Abile oratore e figura piuttosto carismatica, Mélenchon è la declinazione “giacobina” di Marine Le Pen». Tanti i tratti i Jean-Luc Mélenchoncomune: tra questi, «l’avversione all’ortodossia finanziaria di Bruxelles, l’intenzione di manovre fiscali espansive in forte deficit, il rifiuto dei dogmi liberisti e l’apertura al protezionismo».
In politica estera, Le Pen e Mélenchon condividono anche «l’intenzione di traghettare la Francia fuori dalla Nato», che dimostra «la volontà di riconciliarsi con Mosca superando le varie discrepanze, in primis sulla Siria». Dezzani scommette che sarà Marine Le Pen a uscire vincitrice dal ballottaggio del 7 maggio, sospinta da diversi fattori: la voglia di cancellare la disastrosa presidenza Hollande, la crisi migratoria, l’emergenza-sicurezza nelle città e il vento nazionalista, sempre più forte a livello europeo. «Nelle attuali condizioni in cui versa l’Unione Europea – ragiona Dezzani – è però chiaro che, se dalle urne del 23 aprile dovesse emergere una sfida tra forze anti-sistema di sinistra e di destra, Bruxelles incasserebbe il colpo di grazia anche senza conoscere il verdetto finale delle presidenziali francesi». Si tratta pur sempre di «istituzioni europee così lacerate da assistere inermi alla ribellione degli Stati alla politica migratoria comune, alla puntuale disapplicazione di norme fino a poco tempo fa presentate come ineludibili (Fiscal Compact e bail-in), al tramonto di qualsiasi ulteriore integrazione necessaria a garantire la sopravvivenza dell’euro (in primis la garanzia unica sui depositi)».
L’affermazione dei “populisti” Le Pen e Mélenchon al primo turno, continua Dezzani, «sancirebbe la rottura definitiva del motore franco-tedesco da tempo in panne». Rottura che, «aprendo una drammatica faglia nel cuore dell’Europa, porterebbe al collasso finale le già pericolanti istituzioni di Bruxelles». Al che, la dissoluzione dell’Unione Europea e il simultaneo ricollocamento di Parigi su posizioni filo-russe «sarebbero un vero terremoto geopolitico, scuotendo alle fondamenta l’intera architettura politico-militare consolidatasi in Europa dopo la Seconda Guerra Mondiale: le istituzioni di Bruxelles, sinonimo di Ue ma anche di Nato, sono infatti lo strumento con cui l’impero angloamericano ha prima blindato, e poi allargato, la testa di ponte sul continente euroasiatico, conquistata con due guerre mondiali». Scopo strategico del blocco Ue-Nato, infatti, «è attrarre verso l’Atlantico il maggior numero possibile di potenze europee», impedendo «il sorgere di qualsiasi alleanza tra la Russia e l’Europa occidentale». Il terremoto sovranista francese, quindi, stravolgerebbe «la settantennale strategiaMarine Le Pen con Vladimir Putindell’establishment atlantico sul Vecchio Continente, incentratala sulla cooperazione franco-tedesca con la benedizione di Londra e Washington, e sul progressivo ampliamento verso est delle organizzazioni “transatlantiche”».
Si materializzerebbe così il peggior scenario possibile per gli strateghi angloamericani, tratteggiato da Zbigniew Brzezinski nel suo libro “La Grande Scacchiera”, del 1997: vedremmo all’opera «una Francia nazionalista che, oppressa dall’egemonia della Germania schierata su posizioni filo-atlantiche, parte alla riconquista del primato continentale alleandosi con la Russia e riconoscendo a quest’ultima una legittima zona d’influenza nell’Est europeo». Sarebbe, in sostanza, «un patto franco-russo», progettato «per ridimensionare la Germania» e ridimensionare l’egemonia Usa sull’Europa. «Il quadro – aggiunge Dezzani – si farebbe ancora più drammatico per gli strateghi angloamericani se la Francia “nazionalista” non si saldasse soltanto alla Russia, ma al blocco euro-asiatico, che comprende anche la Cina e l’Iran e si irrobustisce giorno dopo giorno: la Francia, anziché lavorare per la caduta di Assad e il puntellamento del regime filo-saudita in Yemen, passerebbe così ad una condizione di neutralità o larvata ostilità nei confronti Brzezinskidegli alleati regionali di Washington e Londra, compromettendo ulteriormente l’opera angloamericana di “contenimento” delle potenze euro-asiatiche».
Gli Usa a quel punto, «espulsi dalla massa continentale anche grazie alla cooperazione francese, perderebbero automaticamente lo status di superpotenza mondiale». Per Dezzani, stiamo assistendo al manifestarsi di «una doppia minaccia mortale per l’impero angloamericano: il saldarsi della coalizione tra Russia, Cina e Iran, unito al nascere di un’intesa franco-russa». Si tratta di «quattro potenze distinte, unite dalla comune volontà di archiviare l’egemonia degli Usa e dell’oligarchia atlantica, per ridisegnare l’assetto mondiale». Meglio si spiega, quindi, «il clima di elevata tensione internazionale, caratterizzato dal precipitare delle relazioni russo-americane e dai concomitanti venti diguerra in Corea». La posta in gioco, insiste Dezzani, «supera i confini dell’Esagono». La probabile vittoria di Marine Le Pen «è in grado di compromettere ulteriormente la presa angloamericana sull’Europa, a beneficio di Mosca e delle altre potenze continentali». Attenzione: questo scenario «lascia supporre un ulteriore aumento della tensione in vista del ballottaggio del 7 maggio e negli immediati mesi successivi al voto: più la Ue si sfalda e il blocco euroasiatico si ingrossa, maggiori sono i rischi che il sistema internazionale raggiunga il carico i rottura, imprimendo agli eventi quella drammatica svolta che si sarebbe evitata soltanto se Donald Trump avesse mantenuto le promesse neo-isolazioniste della campagna elettorale».
fonte http://www.libreidee.org/2017/04/addio-merkel-euro-e-nato-il-voto-francese-cambia-il-mondo/

Il nostro sole non è più giallo

Di Norman Bird
L’umanità sta subendo un’ascensione di coscienza, come descritta dai Maya.
Chi ha detto fondamentalmente “il vecchio mondo sarebbe finito”. Molti hanno supposto che significasse la fine del pianeta. Si può vedere nella parola Apocalisse un accezione negativa, quando in realtà non è necessariamento così. In realtà stiamo vedendo ora che ciò a cui i Maya in realtà si riferivano era che ci sarebbe stata un’ascensione di coscienza per l’umanità nel suo complesso. Sì, c’erano molte aspettative intorno alla data dell’21/12/2012 che si riferivano a morte e distruzione ecc., ma nessuna di queste si è veramente verificata. Quello che è successo è stato questo:
Istruzioni dal Sole
La nostra stella, il Sole, ha cominciato a riscaldarsi ed a divenire più calda. Si è trasformata da stella nana gialla ad una stella bianca radiante. Se cercate su Google immagini del nostro sole, vedrete molte illustrazioni in cui appare giallo e arancione. Ciò è perché la nostra stella appariva gialla un tempo. E’ stata ed è ancora formalmente e informalmente classificata come una stella nana gialla in tutti i libri di testo e possiamo vedere lo stesso qui in wikipedia.
Ricordo chiaramente come fosse giallo il sole quando lo guardavo con i miei occhi quando ero giovanile negli anni ’70 e ’80. È stato una stella nana nera per molte migliaia di anni. E’ stato solo a partire da circa 10 anni fa che ho cominciato ad accorgermi personalmente che il sole non era più giallo. Che ORA, durante la nuova età dell’acquario, in questoperiodo di ascensione, si è riscaldato. Sta bruciando e produce più calore, ed è ormai radiante di bianco.
Penso che questo sia un evento abbastanza importante e forse, forse, dovremmo parlarne. Ma a quanto pare la CNN non considera questa notizia e non ha mai menzionato questo fatto. I cosiddetti migliori giornalisti di tutto il mondo che lavorano per la BBC, la CNN, il Washington Post e le notizie quotidiane ecc. Non hanno travato niente di importante in questo. Questa è una fortuna per me, perché posso avere l’esclusiva.
Notizie FLASH! Il nostro sole si è riscaldato e ha cambiato colore!
Come facciamo a sapere che si è riscaldato? Beh, il colore è cambiato come quello del fuoco quando aumenta la temperatura. Tutto nel nostro sistema solare si è riscaldato non è così? La temperatura sulla Terra sta crescendo, non è vero? Sì, l’uomo e il suo impiego immaturo di combustibili fossili e le sue emissioni hanno sicuramente accelerato un pò il processo, ma siamo certi che non dipende solo da questo perché l’intero sistema solare si sta riscaldando. Perché lo fa la nostra stella.
Quali altri segni che il nostro sistema solare è diventato più caldo abbiamo visto? Plutone! Ricordate Plutone il pianeta più lontano dal sole, è diventato così piccolo che abbiamo discusso sul se si trattasse di un pianeta o no. Quelle discussioni sono state calcolate e progettate per evitare l’argomento del PERCHÉ Plutone stesse diventando più piccolo. Qualcuno non voleva che l’Umanità si rendesse conto di come il Sole o la nostra stella si stesse riscaldando. Forse le stesse persone che sembrano controllare i nostri media esperti.
La nostra stella era una nana gialla, non lo è più
Ecco un collegamento a una ricerca di Google Images per la parola SUN:
Risultati di ricerca di Google per la parola “sole”.
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Noterete che vedrete molte illustrazioni gialle della stella del nostro sistema solare. Il nostro sole. Perché? Per migliaia di anni l’uomo ha raffigurato il nostro sole come color giallastro … perché è quello che vedevano. Guardate le illustrazioni e le raffigurazioni artistiche nei nostri musei. Giallo giallo e gialli. Molto simile a quanto riportato di seguito.
Il nostro sole GIALLO! Nella storia, il pianeta natele di Superman, Krypton, ha un sole rosso la cui intensità e frequenza è più bassa di quella del nostro sole giallo. Così dal momento che Superman è nato sotto una stella più debole, il nostro forte sole giallo, è molto più forte. La storia viene raccontata in questo modo perché al tempo in cui storia era stata scritta nei fumetti DC, il nostro sole era giallo. Era una stella Nana Gialla, come descritto in tutti i nostri libri di testo.
Quindi, se una stella gialla è più forte di una stella rossa, allora immaginate quanto sia più forte una stella bianca in frequenza. Immaginate cosa significhi per l’umanità, che la nostra stella ora stia aumentando in frequenza e diventando bianca. Questo ci trasformerà in Supermen con maggiori abilità?
Che colore vedete ora?
Ora usciamo fuori, in una giornata soleggiata e puntiamo gli occhi sulla nostra stella. Ora chiedete a voi stessi, di “quale colore è questa stella?” Probabilmente sarete d’accordo con me che è una stella bianca radiante. Assolutamente nessun giallo. E sappiamo che una fiamma BIANCA brucia producendo molto più calore una gialla
Quindi il nostro sistema solare si sta riscaldando. Perché la nostra Stella, il Sole, sta diventando molto più caldo.
Cosa dice la scienza?
Mentre la vita delle piante e il fogliame sembrano prendere le loro istruzioni dal sole, così anche tutto il nostro sistema solare prende istruzioni dalla nostra stella, il Sole. E il Sole è collegato ad un aumento della coscienza per tutto il nostro sistema solare. Lo sta facendo bruciando in maniera più luminosa e trasmettendo la sua radianza ad una frequenza molto più alta. Questo ha avuto alcuni risultati fenomenali come:
L’aumento della frequenza della risonanza Schumann del pianeta Terra. Essa è sempre stata di circa 7,8 Hz (pensiamo al sole giallo), ma ora sta aumentando ed è passata attraverso la gamma di 12-15 Hz, mentre scrivo essa è di molto superiore a 30 Hz.
Ecco una definizione della Risonanza di Schumann Resonance che mi piace e proviene dal sito themindunleashed.com:
Le risonanze Schumann sono frequenze magnetiche oscillanti che si verificano nello spettro elettromagnetico della Terra. Si dice che siano generate da cambiamenti elettromagnetici che si verificano all’interno del nucleo della terra, che poi influenzano la superficie terrestre e la ionosfera, compresi gli esseri senzienti che vivono su di essa.
Ciò significa che la nostra stella, il Sole, un essere cosciente intelligente, ha deciso che è tempo che l’umanità ascenda di coscienza fino al prossimo livello superiore. Quindi aumenta la propria vibrazione e emette questa frequenza molto più alta per tutti i suoi pianeti e per i loro abitanti, facendo in modo che il nucleo dei pianeti ruoti più velocemente, producendo più calore e quindi riscaldando i pianeti. Allo stesso tempo, questo modifica la frequenza oscillante alla quale vibra l’elettronica del pianeta. La sua frequenza, il suo battito cardiaco aumenta. E mentre aumenta la risonanza della frequenza planetaria, la coscienza dell’umanità aumenta in qualche modo; Poiché la nostra coscienza è anche, essa stessa, semplicemente una risonanza di frequenza. Tutto nel nostro Universo si adegua alla risonanza.
“All’inizio c’era la Parola …” un suono.
Tutta la materia vibra. Tutto sta risonando ad una particolare frequenza. Anche un tavolo in acciaio a livello atomico risuona, vibra. La solidità della materia è un’illusione pura.
E i potenti Maya sapevano tutto questo. L’hanno visto venire. Sapevamo sarebbe successo. Poiché il mondo come lo conosciamo, cioè il mondo della politica, del denaro, delle classi, delle sette, dei governi e dei segreti, è stato creato con questo livello “inferiore” di coscienza. E, sapendo che cresceremo in consapevolezza, grazie al nostro sole, i Maya sapevano anche che questa nuova coscienza avrebbe fatto cambiare tutto.
Tutto sarebbe stato rivelato alla fine
Ci viene detto e possiamo constatarlo che questa nuova coscienza a frequenza più alta farà dell’umanità una razza più amorosa e compassionevole di esseri. Si dice che nella Nuova Età dell’Acquario tutti i segreti saranno rivelati. Non è quello che stiamo vedendo? Che tutti i segreti vengono lentamente rivelati? Non vediamo una luce che si posa sulle agenzie più segrete e distruttive del pianeta? Pensate che l’umanità permetterà che le cose vadano “come al solito?” Naturalmente no. Tutto cambierà. I Maya avevano ragione.
Qual è il libro finale della Bibbia? Le rivelazioni, giusto? Ecco la definizione della parola Rivelazione secondodictionary.com. Non ho cambiato nulla:
L’atto di rivelare o divulgare.
Qualcosa è stato rivelato o divulgato, in particolare un’illuminante divulgazione, qualcosa di non prima realizzato.
Nella teologia. La divulgazione di Dio di Se stesso e della sua volontà alle sue creature.
Un’istanza di tale comunicazione o divulgazione.
Qualcosa così comunicato o divulgato.
Qualcosa che contiene tale divulgazione, come la Bibbia.
(Lettera iniziale). Chiamati anche Rivelazioni, La Rivelazione di San Giovanni del Divino. L’ultimo libro del Nuovo Testamento; L’Apocalisse.
Abbreviazione: Rev.
Vediamo così che la parola rivelazione significa che ci sarà divulgazione o apertura. Qualcosa mai realizzato prima. Magari il volere di Dio per le sue creature (Umanità). Sappiamo anche che il libro delle rivelazioni è anche noto come Apocalisse.
Apocalisse
Che parola terribilmente spaventosa? O così siamo stati portati a credere. La nostra mente controllata per credere questo. Quando un bambino o un adulto riguardo a quella materia guardano anche il trailer di uno di questi film, sono portati a credere che la parola Apocalisse sia uno scenario totalmente negativo. Se credete che la parola Apocalisse abbia una connotazione negativa, congratulazioni, siete stati una vittime del controllo mentale. Controllo della mente messo in atto, per gentile concessione, dai servizi segreti. E finanziato dal contribuente.
Apocalisse
Osserviamo il vero significato della parola Apocalisse. Il significato originale della parola risale al greco antico che in realtà significa … Il sollevamento del velo.
Anche qui è esattamente quello che dice dictionary.com:
(Lettera iniziale della lettera) (def 4).
Qualunque di una classe di scritti ebraici o cristiani che apparvero da circa 200 b.c. al. 350 e si supponeva trattassero di rivelazioni dell’obiettivo divino ultimo.
Una rivelazione profetica, specialmente per quanto riguarda un cataclisma in cui le forze del bene trionfano sulle forze del male.
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Wow! Dice che la parola Apocalisse è innanzitutto sinonimo della parola rivelazione. O divulgazione. Si riferisce anche a un gruppo di antichi scritti che si suppone rivelino l’ultimo scopo divino. Suona come qualcosa di buono per la nostra natura che sta per essere rivelato. E infine dice che l’Apocalisse significa un “cataclisma” in cui, alla fine, il BENE TRIONFA PERMANENTEMENTE sul male. Ci si sente meglio così, vero?
Così ci saranno molte cose sconosciute rivelate all’umanità, alla “fine”; e sappiamo dai Maya che il vecchio mondo è finìto il 21 dicembre 2012 e da allora abbiamo assistito a molte rivelazioni, no?
Stiamo vedendo un gran numero di informatori come non ne abbiamo mai visti. Questi informatori sembrano essere sotto una sorta di protezione magica dal male. Grazie al Creatore per questo diritto? E’ quasi come se questo processo di ascensione fosse in qualche modo ordinato da un più alto piano divino. Sembra che l’Apocalisse sia su di noi ora. Dobbiamo solo renderci conto (occhi reali) che è una cosa buona. Certo, può essere una cosa negativa se sei cattivo, significa che stai per essere sconfitto
.
Informatore
Ci possono essere fraintendimenti, per via del controllo delle menti ecc. Quindi, dunque, consideriamo la definizione di informatore?
Una persona che informa un altra o fa una comunicazione pubblica di corruzione e di qualche reato.
Tutti i nostri informatori, ultimamente, sembrano essere sempre più protetti e stanno bene; Rispetto agli anni precedenti. Uno sarebbe stato troppo spaventato dall’affrontare i poteri di un governo mondiale come gli Stati Uniti. Sarebbe stato presto zittito. Ma ora c’è un nuovo modello in cui vediamo che esiste una protezione divina intorno a coloro che portano alla luce ciò che, senza regole e senza dignità, il nostro governo sta facendo al buio. Quasi come se qualcosa si fosse risvegliato nel cuore dell’umanità.
Julian Assange di wikileaks. È al sicuro e gli viene concesso di continuare le sue “divine” rivelazioni e di portare avanti le informazioni che sono di servizio per tutti attraverso la sua organizzazione wikileaks.org. Noi, l’umanità già risvegliata, amiamo il suo lavoro e lo ringraziamo e continueremo a sostenerlo, perché lui sostiene noi. Riceve e continuerà a ricevere protezione dall’Ecuador, la cui gente indigena risale a oltre 11.000 anni, quando i potenti Maya camminavano sulla Terra.
Julian, contro tutti, continua a rivelare la verità all’umanità, come solo un giornalista vero si permette di fare. Anche se è stato minacciato dall’ira del governo più pericoloso del pianeta Terra, rimane vivo e in salute e senza soluzione di continuità. È protetto come un agente delle forze divine che sovrintende al processo di ascensione. Adesso sta anche uscendo con Pamela Anderson.
Edward Snowden, che ha lavorato per l’NSA e la CIA e conosce il funzionamento interno e le organizzazioni segrete, ha visto l’ingiustizia e ha fatto il suo dovere perché è stato guidato dalla sua voce interiore. Ha rivelato molte verità sulle bugie e le azioni illegali di questo stesso governo: gli Stati Uniti d’America.
Ci sono state le rivelazioni di, Dept. Cables State, come gli Stati Uniti stringevano le mani con i loro “alleati” con una mano e, con l’altra li pugnalavano alle spalle. Questa rivelazione ha fatto in modo molti “alleati” USA vedessero la loro vera immagine e prendessero decisioni più saggie. Questa rivelazione ha portato al rafforzamento dell’unione BRICS, un’alleanza che alla fine sostituirà la potente unione che era quella degli USA e dell’unione europea. Inoltre porta a molte mosse geopolitiche come Brexit. Molto è cambiato a causa delle rivelazioni di Snowden, e gran parte di esse potrebbero non essere state comprese totalmete dalla persona media,
A causa della mancanza di segnalazioni da parte dei “media principali” che non sembrano considerare questa notizia.
Edward Snowden rimane sicuro e felice con la sua fidanzata e vive sotto asilo in Russia.
Corey Goode
Ora, Corey Goode è il mio preferito tra tutti gli informatori. Immagino che anche Edward Snowden non lo conosca ancora. Nessuno che si preoccupa della propria immagine in pubblico riesce a pronunciare il nome di Corey tranquillamente.
Vedete, Corey sta rivelando la DIVULGAZIONE COSMICA ed è stato membro del Programma Spaziale Segreto. Ha tantissime informazioni e parla di cose come gli umani che hanno colonizzato Marte a partire dagli anni ’60 e come essi siano tenuti schiavi in queste colonie su Marte gestita e controllata dalla stessa CIA. Questa è una delle cose enormi che l’umanità deve vedere e incorporare e trasformare e molti non sono ancora pronti.
Corey, come gli altri due grandi informatori, non è stato messo in prigione ed è pesantemente protetto dalla volontà divina. Se non avete familiarità con Corey Goode e le sue informazioni che sta rivelando nel nostro programma spaziale segreto, potete farvi un ripasso veloce guardando lo spettacolo che conduce con David Wilcock, chiamato Cosmic Disclosure, che è su Gaia.com .
Potete guardare gratuitamente i primi 3 episodi della prima stagione senza iscrivervi a niente. Vorrei anche raccomandare l’episodio 7 della stagione uno che è stato davvero rivelatore per me perché ha introdotto nella mia coscienza l’idea della “German Breakaway Society” che più tardi ha preso il potere negli Stati Uniti d’America. Spiega molto bene. Perché i politici americani se ne freghino degli americani ecc.
Le informazioni di Corey sono per gli individui maturi che sono pronti a prendere la pillola rossa, come nel film The Matrix.
Anche Corey Goode è vivo e sta bene e vive con la sua famiglia, in sicurezza a Houston, TX. Questi informatori non possono essere danneggiati e sono qui per facilitare l’ascensione del pianeta Terra, attraverso le loro rivelazioni.
Ecco un elenco di molti informatori che aiutano con le rivelazioni divine ed è in continuo aggiornamento. È partito da molto tempo fa e continuerà fino a quando non verrà rivelato e conosciuto dalle masse. Quindi, vi preghiamo di supportare il vostro informatore locale e ringraziarlo per il suo servizio.
Come potete vedere, tutto è collegato. I Maya, la nostra stella si riscaldano, rivelazioni profetizzate, i nostri informatori che vengono protetti e che gli viene concesso di continuare a rivelare e lavorare. Tutto sembra essere parte di un lavoro divina, come previsto dai Maya. Tutto sta cambiando. E possiamo vedere da dove sono partiti tutti i cambiamenti. Tutto quello che dobbiamo fare è guardare in una giornata limpida e vedere che il nostro sole non è più una stella nana gialla. Ora è una stella bianca brillante.

Norman Bird è uno studente / insegnante, autore, speaker e allenatore di vita su tutte le cose della Natura e sull’essere felice. E ha studiato l’Alchimia con i Signori di Luce e di Maestri Ascesi. Il suo sito web è normanbird.com ecreationislove.com.
Fonte: in5d
Traduzione UnUniverso
https://ununiverso.it/2017/04/22/il-nostro-sole-non-e-piu-giallo/

martedì 18 aprile 2017

"La bustina di Mercurio" di Stefano Davidson


La politica di Calandrino for dummies
Lasciare in eredità all'attuale
esecutivo (ovvero mettendo nella merda gli ex amici a questo punto usati per stare lì a tenere il suo fortino) un buco da 3,4 miliardi di euro, corrispondenti allo 0,2% del Pil (a Bruxelles tra i dirigenti comunitari la voragine nei conti pubblici italiani viene chiamata «il conto di Renzi» )
Poi sparare cazzate ai quattro venti su un fantomatico "tesoretto" lasciato in eredità con la finanziaria 2016 la quale però recita al comma 140:
«E’ istituito un apposito fondo da ripartire, con una dotazione di 1.900 milioni di euro per l’anno 2017, di 3.150 milioni di euro per l’anno 2018, di 3.500 milioni di euro per l’anno 2019 e di 3.000 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2020 al 2032, per assicurare il finanziamento degli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del Paese».
Ma, ça va sans dire, non c'è scritto da nessuna parte dove saranno reperite le coperture perché non esistono.
Così come non esiste il Calandrino, né i Gentilonzi, né l'Italia. Ormai è tutto solo un enorme frappé di merda col quale, proprio grazie alle teste di legno come il "dannoso idiota", gli speculatori e confindustria (per non parlare del Marpionne ) continuano a cercare di ingozzare i cittadini di questo territorio fatto a stivale ma incapace di dare calci in culo a chi dovrebbe.
Stefano Davidson


sabato 15 aprile 2017

ODE ALLA NOTTE di Fernando Pessoa



Vieni, Notte antichissima e identica,
Notte Regina nata detronizzata,
Notte internamente uguale al silenzio, 
Notte con le stelle, lustrini rapidi sul tuo vestito frangiato di Infinito.
Vieni vagamente, vieni lievemente,
vieni sola, solenne, con le mani cadute lungo i fianchi, 
vieni e porta i lontani monti a ridosso degli alberi vicini,
fondi in un campo tuo tutti i campi che vedo,
fai della montagna un solo blocco del tuo corpo,
cancella in essa tutte le differenze che vedo da lontano di giorno,
tutte le strade che la salgono,
tutti i vari alberi che la fanno verde scuro in lontananza,
tutte le case bianche che fumano fra gli alberi
e lascia solo una luce, un'altra luce e un'altra ancora,
nella distanza imprecisa e vagamente perturbatrice,
nella distanza subitamente impossibile da percorrere.
Nostra Signora delle cose impossibili che cerchiamo invano,
dei sogni che ci visitano al crepuscolo, alla finestra,
dei propositi che ci accarezzano sulle ampie terrazze 
degli alberghi cosmopoliti sul mare,
al suono europeo delle musiche e delle voci lontane e vicine,
e che ci dolgono perché sappiamo che mai li realizzeremo.
Vieni e cullaci,
vieni e consolaci,
baciaci silenziosamente sulla fronte,
cosi lievemente sulla fronte che non ci accorgiamo d'essere baciati
se non per una differenza nell'anima
e un vago singulto che parte misericordiosamente
dall'antichissimo di noi laddove hanno radici quegli alberi di meraviglia
i cui frutti sono i sogni che culliamo e amiamo,
perché li sappiamo senza relazione con ciò che ci può essere nella vita.
Vieni solennissima,
solennissima e colma di una nascosta voglia di singhiozzare,
forse perché grande è l'anima e piccola è la vita,
e non tutti i gesti possono uscire dal nostro corpo,
e arriviamo solo fin dove arriva il nostro braccio
e vediamo solo fin dove vede il nostro sguardo.
Vieni, dolorosa,
Mater Dolorosa delle Angosce dei Timidi,
Turris Eburnea delle Tristezze dei Disprezzati,
fresca mano sulla fronte-febbricitante degli Umili,
sapore d'acqua di fonte sulle labbra riarse degli Stanchi.
Vieni, dal fondo dell'orizzonte livido,
vieni e strappami dal suolo dell'angustia in cui io vegeto,
dal suolo di inquietudine e vita-di-troppo e false sensazioni
dal quale naturalmente sono spuntato.
Coglimi dal mio suolo, margherita trascurata,
e fra erbe alte margherita ombreggiata,
petalo per petalo leggi in me non so quale destino
e sfogliami per il tuo piacere,
per il tuo piacere silenzioso e fresco.
Un petalo di me lancialo verso il Nord,
dove sorgono le città di oggi il cui rumore ho amato come un corpo.

Un altro petalo di me lancialo verso il Sud
dove sono i mari e le avventure che si sognano.
Un altro petalo verso Occidente,
dove brucia incandescente tutto ciò che forse è il futuro,
e ci sono rumori di grandi macchine e grandi deserti rocciosi
dove le anime inselvatichiscono e la morale non arriva.
E l'altro, gli altri, tutti gli altri petali
- oh occulto rintocco di campane a martello nella mia anima! -
affidali all'Oriente,
l'Oriente da cui viene tutto, il giorno e la fede,
l'Oriente pomposo e fanatico e caldo,
l'Oriente eccessivo che io non vedrò mai,
l'Oriente buddhista, bramanico, scintoista,
l'Oriente che è tutto quanto noi non abbiamo,
tutto quanto noi non siamo,
l'Oriente dove - chissà - forse ancor oggi vive Cristo,
dove forse Dio esiste corporalmente imperando su tutto..
Vieni sopra i mari,
sopra i mari maggiori,
sopra il mare dagli orizzonti incerti,
vieni e passa la mano sul suo dorso ferino,
e calmalo misteriosamente,
o domatrice ipnotica delle cose brulicanti!
Vieni, premurosa, vieni, materna,
in punta di piedi, infermiera antichissima che ti sedesti
al capezzale degli dei delle fedi ormai perdute,
e che vedesti nascere Geova e Giove,
e sorridesti perché per te tutto è falso, salvo la tenebra e il silenzio,
e il grande Spazio Misterioso al di la di essi.. Vieni, Notte silenziosa ed estatica,
avvolgi nel tuo mantello leggero
il mio cuore... Serenamente, come una brezza nella sera lenta,
tranquillamente, come un gesto materno che rassicura,
con le stelle che brillano (o Travestita dell'Oltre!),
polvere di oro sui tuoi capelli neri,
e la luna calante, maschera misteriosa sul tuo volto.
Tutti i suoni suonano in un altro modo quando tu giungi
Quando tu entri ogni voce si abbassa
Nessuno ti vede entrare
Nessuno si accorge di quando sei entrata,
se non all'improvviso, nel vedere che tutto si raccoglie,
che tutto perde i contorni e i colori,
e che nel cielo alto, ancora chiaramente azzurro e bianco all'orizzonte,
già falce nitida, o circolo giallastro, o mero diffuso biancore, la luna comincia il suo giorno.