“Io sono Rafael, uno dei sette angeli che stanno alla Presenza della Maestà del Signore” (Tb.12:15). La sede di Raphael, Potenza della Volontà e dell'Elevazione, è la sesta Sephira, o Turbine SOLE-TIPHERET.
Il suo nome (RAPHAEL o RAFAEL, Resh – Aleph – Pe’– Aleph – Lamed) significa "Guarigione di Dio" o "Dio guarisce".
E' questo l’Arcangelo dell’intelligenza, la Potenza che ci permette di scegliere il nostro modo di vivere e determinare la nostra esistenza. Il suo nome רפאל, composto da רפא, “medicina”, “guarigione”, e da אל, “Dio”, dice che egli è “il Medico divino, Colui che guarisce da ogni male”. Rafael rappresenta infatti la Sapienza, la Medicina e l'Amore Divini; invia raggi di guarigione dove 'è necessario, sostiene la ricerca scientifica e i mezzi di comunicazione.
Poiché il suo elemento è la Terra, Raffaele presiede ai domicili zodiacali della Vergine, del Toro e del Capricorno. Secondo l'astrologia tradizionale, la costellazione della Vergine è dominata dal pianeta Mercurio. Anche nella tradizione cabalistica Raphael è associato a Mercurio, che governa nella sua totalità. E secondo un connubio che affonda le radici nel passato più remoto, come Raffaele è l'Arcangelo della guarigione, anche per i greci Mercurio era il Signore della Medicina. Nelle antiche raffigurazioni Mercurio tiene in mano una verga dal tocco risanante, dall'importante significato occulto: su di essa si attorcigliano due serpenti, i quali si fronteggiano in alto, senza mai toccarsi, attraverso sette spirali (che a loro volta corrispondono ai sette chakra); l'unico punto in cui si toccano, con le code, corrisponde al coccige, che è sede dell'energia vitale. La verga nel suo complesso, infatti, rappresenta la spina dorsale dell'uomo, mentre i due serpenti sono i due sistemi nervosi (il vago e il simpatico), ma anche le energie eteriche che, secondo l'Ayurveda, scorrono nei canali Ida e Pingala. Questo simbolo veneratissimo è sigillo ancora oggi dell'Ordine dei Medici e dei Farmacisti.
Raffaele dispensa guarigione e sapere; controlla l'energia elettromagnetica, o vitalità eterica (il prana); è inoltre il custode dell'intelligenza e della conoscenza applicata alla materia, cioè della ricerca scientifica, ed è a capo delle innumerevoli schiere di Angeli guaritori, che hanno il compito di dispensare l'energia risanante a coloro che ne fanno richiesta invocandoli. E' un'entità molto potente, cui tutti gli altri Arcangeli richiedono di accordare l’energia necessaria alle realizzazioni materiali invocate dai loro protetti. Sul piano cosmico, infatti, questo Arcangelo ha il compito di introdurre il Pensiero Divino nel mondo tangibile.
Raffaele, con i suoi Angeli Solari, fà si, anche, che le esperienze che non intaccano la nostra Coscienza vengano registrate, impresse nel nostro sangue e assimilate al processo post mortem. In altre parole custodiscono in noi tutto il sapere acquisito nelle nostre trascorse vite ed esperienze, perché divengano nutrimento evolutivo e parte della memoria cosciente. A lui si attribuisce anche la "Tavola Smeraldina" che diede all'Uomo le leggi immutabili del sapere occulto. Nel corpo umano è rappresentato dal cuore e collabora con gli Arcangeli Michele e Gabriele nella creazione del sangue. Le sue vibrazioni hanno un colore violetto derivato dall'unione del rosso e del blu che corrispondono rispettivamente, appunto, a Michele e Gabriele, le cui energie trovano una sintesi in Raffaele.
Raffaele ha il compito di alimentare e di purificare i desideri e rappresenta anche la Volontà, forza direttamente emanata dall’Arcangelo Metatron: grazie a Volontà e Coscienza (cioè all’associazione Spirito-Anima) egli esercita l'influsso atto a conseguire un'evoluzione armoniosa. Invocandolo l'Uomo ottiene piena realizzazione ai progetti del proprio vero Sè; a lui dobbiamo chiedere di far sì che il nostro vero Sè sia in grado di farsi ascoltare.
CORO ANGELICO
Raffaele governa il Coro delle Virtù. Nell'ordine classico, gli spiriti della "terza Sfera", cioè gli Angeli dei tre ultimi cori - Principati, Arcangeli e Angeli - sono anche i più vicini agli Uomini, quelli che specificamente li guidano nella vita e li assistono nel momento della morte. Nella seconda Sfera le Virtù, anche chiamate Fortezze, sono uguali ai Principati ma volte non ai singoli quanto alle comunità umane. Il loro dovere è quello di osservare e guidare i gruppi di persone, le comunità e le associazioni come le popolazioni. Il loro nome significa coraggio saldo e intrepidità in tutte le attività, un coraggio potentemente teso all'imitazione di Dio e che mai si stanca di accogliere le illuminazioni donate dal Principio divino. Sono come lampi di luce che ispirano alle diverse culture le intuizioni dell'Arte e della Scienza. Dispensatori di Grazie,definiscono inoltre l’archetipo, in termini di qualità specifiche, dell’elemento creato. Stabiliscono pertanto le caratteristiche proprie dell’elemento: attribuiscono la forma, il colore, la dimensione, il profumo, la temperatura. Dopo aver ricevuto il loro impulso l’elemento è pronto per scendere nei piani della materia, e lì a manifestarsi in qualunque forma, dal microrganismo alla galassia.
Raffaele governa il Coro delle Virtù. Nell'ordine classico, gli spiriti della "terza Sfera", cioè gli Angeli dei tre ultimi cori - Principati, Arcangeli e Angeli - sono anche i più vicini agli Uomini, quelli che specificamente li guidano nella vita e li assistono nel momento della morte. Nella seconda Sfera le Virtù, anche chiamate Fortezze, sono uguali ai Principati ma volte non ai singoli quanto alle comunità umane. Il loro dovere è quello di osservare e guidare i gruppi di persone, le comunità e le associazioni come le popolazioni. Il loro nome significa coraggio saldo e intrepidità in tutte le attività, un coraggio potentemente teso all'imitazione di Dio e che mai si stanca di accogliere le illuminazioni donate dal Principio divino. Sono come lampi di luce che ispirano alle diverse culture le intuizioni dell'Arte e della Scienza. Dispensatori di Grazie,definiscono inoltre l’archetipo, in termini di qualità specifiche, dell’elemento creato. Stabiliscono pertanto le caratteristiche proprie dell’elemento: attribuiscono la forma, il colore, la dimensione, il profumo, la temperatura. Dopo aver ricevuto il loro impulso l’elemento è pronto per scendere nei piani della materia, e lì a manifestarsi in qualunque forma, dal microrganismo alla galassia.
http://tuttigliangeli.blogspot.it/
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