
- mezzo chilo circa di Cozze Nere freschissime, come capirlo? devono essere perfettamente sigillate e lucide perché umide
- due manciate di Mollica di Pane Pugliese di Semola di Grano Duro e di almeno due o tre giorni
- un ciuffetto di Prezzemolo fresco
- uno spicchio d’Aglio nuovo
- quanto basta di Pepe Nero macinato o schiacciato al momento
- un generosissimo giro d’Olio Extra Vergine di Oliva di eccellente qualità, possibilmente Pugliese, di quello che si “sente”
- mezzo Limone fresco e maturo
Cominciamo con il grattugiare grossolanamente la Mollica del Pane Pugliese di Semola di Grano Duro, moderatamente raffermo essendo di almeno due o tre giorni, potete anche farlo in un robot ma con pochi giri, non deve tornare farina, se non fosse abbastanza secco, passatelo un attimo in un forno appena tiepido e ventilato, lasciatelo raffreddare e conditelo con Aglio grattugiato e Prezzemolo tritato, amalgamatelo per bene e lasciatelo ad incorporare i profumi; a proposito di questo, vi sconsiglio di mettere nel mixer insieme pane, prezzemolo ed aglio, cosa che ho visto fare a più d’uno, le lame metalliche alterano il sapore del prezzemolo e aglio specie se lasciassimo che si riscaldino, un semplice coltello, meglio se di ceramica, è l’unico attrezzo che ci vuole. Passiamo alle Cozze, aprendole a crudo, per questa ricetta è, direi, indispensabile farlo, quanto meno, se non ne siete per niente capaci e, malgrado le semplici spiegazioni, messe a vostra disposizione nel precedente articolo scritto a tal proposito, non avete alcuna voglia di provare, almeno, aprendole sul fuoco, seguite i consigli inseriti nello stessoarticolo. Aperte che sono le cozze, come si dice a Taranto, “a menza skorz”, togliendo una delle due valve, disporle in bell’ordine in una teglia o leccarda di forno e cospargerle con attenzione con il pane aromatizzato, cospargere con l’Olio, senza parsimonia, non è il momento di far diete o, eventualmente, fatela mangiandone pochissime, ma, che siano, buonissime, spolverare con Pepe Nero direttamente dal mulinello o dal mortaio, io preferisco quest’ultimo, mi piace la sua irregolarità e approssimazione. A questo punto bagnatevi le punte delle dita nell’Acqua delle Cozze che avreste, come sempre, conservato, e spruzzatene un po’ su tutto. Intanto il forno deve aver raggiunto i suoi 200°C, infornate nella parte centrale, per non più di dieci minuti, il tempo sufficiente a che la parte superficiale del pane diventi croccante, sarà sufficiente a cuocere quel minimo indispensabile le cozze. Mangiarle calde, tiepide o fredde, son sempre buone, spruzzate minimamente al momento con succo di limone e, volendo, un minimo d’altro pepe.
fonte http://blog.giallozafferano.it/suditaliaincucina/cozze-gratinate/
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