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lunedì 25 novembre 2013

L’escamotage di Putin per salvare il Cavaliere

Putin che nomina Berlusconi ambasciatore russo presso la Santa Sede, gli fornisce un passaporto diplomatico, restituendogli mobilità internazionale”. La notizia ha di per sé dell’incredibile ma non è passata inosservata tanto che il Corriere della Sera nell’edizione di oggi la rilanciava come “indiscrezione accreditata su alcuni organi di stampa”. Una coincidenza non casuale visto che l’attuale presidente russo Vladimir Putin, amico fidato del Cavaliere, è in visita in Italia oggi e domani dopo ben 7 anni di assenza. E nella due giorni in Italia Putin avrà il tempo di vedere anche Berlusconi.
I due si conoscono bene e gli attestati di stima nei confronti del Cavaliere da parte del presidente russo non mancano. Solo due mesi fa, durante un vertice a Valdai sulle rive del Volga (presente anche l’ex premier Romano Prodi) Putin aveva difeso l’amico Silvio con un ardito paragone “Se Berlusconi fosse stato un gay, nessuno lo avrebbe toccato con un dito”. E anche Libero ha rilanciato più volte l’indiscrezione, secondo la quale il sodale Vladimir sarebbe pronto ad ospitare il Cavaliere nella sua dacia in Russia. Per ora però si tratta solo di voci di corridoio. Berlusconi spera ancora nelle carte americane che, a detta sua, lo scagioneranno definitivamente dalle accuse e dalla condanna inflittagli nel processo Mediaset.

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