Il ruolo dell'ebraismo talmudico nell'epoca moderna è quello di un monarca assoluto di una nazione. Gli ebrei hanno preso il pieno controllo dell'intero pianeta, come era previsto negli antichi testi religiosi Ebraici.
Hanno conquistato il mondo dominando la finanza mondiale, le banche, monopolizzando i mezzi di informazione degli Stati uniti, del Regno unito, della Francia, del Canada e delle altre potenze occidentali.
Hanno influenzato la società tramite il loro vastissimo network di lobbies sovversive, hanno preso il controllo dei tribunali e delle professioni legali, senza dimenticare la loro infausta presenza ai livelli più alti dei governi delle nazioni più potenti.
Come spiegò l'ex premier Malese, il Dr Mahathir Mohamed: "Gli ebrei governano questo pianeta per delega, facendo in modo che gli altri lottino e muoiano al posto loro. Ora han conquistato il controllo delle nazioni più importanti... Questa piccolissima comunità ha ora potere su tutto il mondo".
Il Dr. Mahathir diceva il vero e la veridicità delle sue parole è evidente; tutto ciò che ognuno deve fare è guardarsi intorno ed osservare il potere che hanno gli ebrei.
Il leader ebreo sionista Ze'ev Jabotinski (fondatore del gruppo ebraico Irgun Zevai Leumi) dichiarò con orgoglio: "Vi è un solo potere che è davvero importante: il potere di fare pressioni politiche. Noi ebrei siamo il popolo più potente del mondo perché abbiamo questo potere e sappiamo come esercitarlo. (Jewish Daily Bulletin, July 27, 1935) ".
Il fatto che i terribili crimini di questa pericolosissima organizzazione come il bombardamento del King David Hotel o il massacro di Deir Yassin non siano neanche citati nei libri di storia occidentali o addirittura censurati nei corsi avanzati di storia, dimostra la veridicità della frase auto-celebrativa di Jabotinski.
L'esistenza del potere ebraico è dimostrata soprattutto dal fatto che le critiche verso il cristianesimo, l'islam o altre religioni o gruppi etnici sono permesse nelle nostre società, mentre le critiche agli ebrei ed al giudaismo sono considerate tabù.
Sono considerate come socialmente e politicamente pericolose. C'è da dire, che se vuoi sapere chi detiene veramente il potere, dovresti cominciare a chiederti chi è che non puoi criticare.
È abbastanza interessante notare come chi parla del nuovo ordine mondiale cercando di deviare l'attenzione dai veri responsabili, come Alex Jones, Jim Marrs,Alan Watt, Mark Dice e altri come David Icke, Beppe Grillo ecc., non vengono zittiti od oppressi, al contrario, vengono sponsorizzati dalla stampa ebraica.
Questi presunti critici del nuovo ordine mondiale e degli Illuminati che usano spesso termini vaghi come "elites, globalisti, l'establishment, la lobby militare/industriale" e che citano in modo confusionario un sacco di entità diversissime fra loro, come causa del NWO (qualunque cosa, satanisti, occultisti, massoni, gesuiti, nazisti, fascisti, templari, Re e Regine britanniche, rettiliani, alieni ecc), sono liberi di diffondere le loro teorie e le loro idee alla radio, alla TV, su internet e nei libri, senza alcuna censura.
I loro shows alla radio non vengono cancellati, i loro libri non vengono tolti dagli scaffali, anzi vengono pubblicati tranquillamente, i loro video non sono censurati o tolti dai siti internet di condivisione, i loro siti web e i loro blog, non vengono cancellati, non vengono multati o messi in prigione per "incitazione all'odio". Al contrario, possiamo vedere questi pupazzi "kosher" ben in evidenza nelle reti televisive della propaganda ebraica, come History Channel; li vediamo nei talk show, come il talk show The View.
Chi critica il potere ebraico, il sionismo e la rete giudaica, non può nemmeno sognare di acquisire un tale livello di notorietà.
Vi siete mai chiesti il perché? Il comunismo è ebraico, la massoneria è ebraica, i comunisti ed i massoni, non sono niente di più che lo strumento del potere ebraico internazionale.
I massoni sono spesso nominati da queste persone ma quello che viene deliberatamente omesso dalle loro parole, è che i massoni sono subordinati agli ebrei, come ammesso dai massoni stessi nei loro libri.
A pagina 249 di "Duncan's Ritual and Monitor", c'è scritto che la massoneria è asservita al giudaismo e che non è niente più che un destinatario che si impegna, in generale per il bene della massoneria, ma più in particolare per il bene della nazione ebraica come accade nella Royal Arch.
È innegabile anche il fatto che la stessa massoneria si basa sui riti ebraici, sul misticismo "ebraico" e la Cabala (Le vere origini della cabala ebraica). Questo fatto viene anche omesso da questi ingannatori.
I protocolli dei savi anziani di Sionfan capire chiaramente l'intenzione di usare dei "bianchi asserviti" (Shabbas goyim) come capri espiatori.
"La massoneria serve come uno schermo per noi e per i nostri obiettivi, ma la strategia delle nostre forze deve rimanere un mistero sconosciuto per tutte le altre persone" da: (I protocolli dei savi anziani di Sion, protocollo 4)
Quelli di noi che nominano gli ebrei come coloro che muovono i fili dietro il New World Order, che noi chiamiamo Jew World Order, vengono censurati, minacciati, arrestati, imprigionati e in certi casi persino uccisi.
Non vi è una "lega di difesa gesuita su internet", che guarda in giro per il web cercando di censurare da Youtube i video che criticano l'ordine gesuita ed il Vaticano: vi è però una "Jewish Internet Defense Force", una gang di intriganti giudei che implacabilmente si guarda in giro per il web allo scopo di sabotare blog e siti web in cui vengono criticati gli ebrei, Israele o il sionismo.
Questa gang è responsabile per la rimozione di migliaia di video e della chiusura e il bloccaggio di migliaia di canali ed utenti di Youtube, come anche di altri siti di condivisione video.
Il Vaticano non ha un esercito stipendiato di trolls da internet che vagano per i siti internet famosi come Youtube, Facebook e Twitter postando commenti in cui esaltano il Vaticano ed etichettano tutti i critici del vaticano come "Estremisti anti-cattolici".
Il governo israeliano invece, insieme alla sua vasta rete di lobby sioniste come il World Jewish Congress, l'Anti-Defamation League e il B'nai B'rith, ha sul suo libro paga migliaia di ebrei fanatici, chiamati "Hasbara", che vagano per il web diffondendo propaganda pro-ebraica ed attaccando chiunque critichi qualunque cosa abbia a che fare con Israele, gli ebrei o il sionismo, etichettandolo come "antisemita e nazifascista".
Non sono i gesuiti o i cattolici che istruiscono i loro alunni su come manipolare Wikipedia per favorire la propria causa e le proprie ambizioni, ma sono gli ebrei sionisti a farlo. Questo non vi dice niente?
Solo quelli che tentano di evitare la censura ricorrerebbero a questo comportamento perverso che diffonde le falsità fin dal gradino più basso.
Date un occhio a tutte le personalità la cui carriera è stata rovinata in questi anni semplicemente perché hanno espresso un'opinione o esposto un fatto che gli ebrei non vogliono che il pubblico sappia.
Per esempio, Hellen Thomas, un veterano con 50 anni di esperienza del corpo dei giornalisti della casa bianca, ricevette di recente pressioni per dimettersi dopo che fu registrata in un video mentre diceva che gli ebrei israeliani avrebbero dovuto lasciar la Palestina. Subito dopo che il video venne fuori, Il giudaismo organizzato andò su tutte le furie e cominciò la caccia alle streghe; fece in modo che nascesse una barriera d'odio contro Hellen Thomas a causa delle sue affermazioni; arrivarono persino a chiamare le scuole ed i gruppi di giornalismo per fargli togliere ogni riconoscimento da lei ottenuti negli anni precedenti.
Riflettendo sul suo declino Thomas disse ad un intervistatore: "Non puoi criticare Israele e sopravvivere in questa nazione". In un altro discorso Thomas disse: "Noi siamo circondati da persone che fanno propaganda contro gli arabi. Non vi è altra spiegazione per questo. Il congresso, la casa bianca, Hollywood e Wall Street sono di proprietà dei sionisti. Non vi è altra spiegazione secondo me. Loro mettono i loro soldi ovunque siano.. E noi siamo spinti in una direzione sbagliata in ogni caso.
Ci fu anche un caso che coinvolse Rick Sanchez, un conduttore dei notiziari della CNN con un proprio show chiamato, "Rick's list". Sanchez fu immediatamente licenziato dal proprio posto di lavoro alla CNN dopo che disse che i mass media Americani erano controllati dagli ebrei in un'intervista radio.
("Rick Sanchez: Jon Stewart A .Bigot,' Jews Run CNN & All Media." The Huffington Post. 10/1/2010).
Al non ebreo Rick Sanchez non è permesso di affermare fatti ovvi sul controllo dei media da parte degli ebrei; invece un giornalista ebreo del LA Times, Joel Stein, può scrivere liberamente, senza alcuna ripercussione, un articolo intitolato "Quanto è ebraico Hollywood?" in cui si vanta arrogantemente del controllo ebraico di Hollywood, dei notiziari, del governo e della finanza, affermando:
"Gli ebrei controllano completamente Hollywood. Io, fiero ebreo, voglio che in America conoscano il nostro talento. Sì, controlliamo Hollywood. Non mi interessa se gli americani pensano che controlliamo i mezzi di comunicazione, sia per quanto riguarda le notizie che l'intrattenimento, Hollywood, Wall Strett ed il Governo. Mi interessa solo che continuiamo a controllare tutto ciò".
Lo scrittore e giornalista conservatore Joe Sobran, fu un colonnista di lunga data del National Review prima di venire licenziato per "antisemitismo". Egli spiegò apertamente la natura del potere ebraico.
Sobran pensava che se volevi entrare nella politica che conta in America, dovevi sapere tutto a riguardo ma allo stesso tempo non dirlo a nessuno apertamente, per paura degli ebrei. "Parlare della politica Americana senza nominare gli ebrei, è come parlare dell'NBA senza nominare i Chicago Bulls.
Ora che sono così potenti, che non ci si azzardi a dire tutto il male che fanno. Hanno successo e quindi hanno abbastanza potere; il loro potere è l'unico ad essere immune da ogni tipo di critica anche quando è davvero molto visibile. Essi stessi si comportano come se il loro successo fosse un segreto; vanno in panico e ricorrono alle accuse non appena una qualunque questione è sollevata verso di loro. Il controllo ebraico della maggior parte dei media, nell'epoca mediatica, rende la costrizione all'omertà sia paradossale che paralizzante.
Per poter andare avanti nella propria vita pubblica è necessario che tu sappia tutto di questo ma che non lo dica mai a nessuno. Un'etichetta ipocrita ci costringe a fingere che gli ebrei siano delle vittime senza alcun potere; se non rispetterai il loro vittimismo, essi ti distruggeranno. È una prova fondamentale non solo di malvagità, ma di un fiero etnocentrismo, una sorta di super-identitarismo razziale".
In un articolo stampato il 27 Maggio 1996 sul NY Times Ari Shavit, un colonnista israeliano rifletteva sull'omicidio da parte degli israeliani di più di 100 civili libanesi il mese precedente: "Li abbiamo uccisi con una sorta di ingenua arroganza. Credevamo con assoluta certezza che ora, con la Casa Bianca, il Senato e i media Americani nelle nostre mani, le vite degli altri non contassero quanto le nostre." (Comunque viene insegnato loro dalla loro cosiddetta "religione", che la vita di un ebreo ha un immenso valore, mentre i non ebrei sono delle bestie).
Questo israeliano confermò ciò che molti americani sanno già da decenni, ovvero che la lobby ebraica/israeliana controlla la casa bianca, il congresso ed il senato come burattini, non certo i gesuiti, gli occultisti o i satanisti né tanto meno i rettiliani.
Pat Buchanan, famoso cronista politico ed ex candidato alla presidenza, dichiarò una volta:
"Capitol Hill è un territorio occupato da Israele".
L'ex membro del Congresso Paul Findley documentò la veridicità della frase di Buchanan in un libro chiamato: "Abbiano il coraggio di dirlo: Che la nostra gente e le nostre istituzioni lottino contro la lobby israeliana". A pagina 161 di questo libro egli cita l'ammiraglio Thomas Moorer, ex capo dello stato maggiore congiunto degli USA, il quale affermò, dopo alcune pesanti minacce da parte della lobby ebraica agli Stati Uniti:
"Non ho mai visto un presidente, chiunque esso fosse, restare in piedi davanti a loro (gli ebrei). Questo mi sbalordisce. Riescono sempre ad ottenere ciò che vogliono. Gli Ebrei sanno cosa sta succedendo in ogni momento. Sono arrivato al punto in cui non abbiamo più niente da dire. Se gli americani capissero l'influenza che queste persone hanno sul nostro governo, essi prenderebbero le armi in pugno. I nostri cittadini non hanno alcuna idea di cosa sta succedendo".
Tom Dalyell, membro del parlamento inglese, diede voce a questi sentimenti quando affermò:
"un gruppo giudaico ha preso il controllo del governo degli USA e si è alleato con i fondamentalisti cristiani".
L'ex membro del congresso Cynthia McKinney condannò apertamente le lobbies pro-israeliane negli USA (AIPAC, ADL, AJC, ZOA, etc), per averle rovinato la sua carriera politica. Tutto questo perché al congresso McKinney si rifiutò di firmare un documento pro-israele prendendo una posizione pro-palestina. Per questo McKinney disse che è stata dichiarata una guerra contro di lei dalla lobby ebraica, che l'avrebbe poi cacciata fuori dal congresso finanziando e supportando i suoi oppositori politici. Nel 2009 disse ad un intervistatore che "più del 99% del congresso lavora per gli interessi pro-ebraici e pro-israeliani".
L'ex membro del congresso Jim Trafficant fu anche lui preso di mira e distrutto politicamente dalla lobby ebraica per non essere un pupazzo filo-israeliano e per aver fatto venire fuori la falsità delle accuse al cosiddetto "criminale di guerra nazista" John Demjanjuk, che gli ebrei tentarono di metter in croce per dei "crimini di guerra" che mai avvennero (vedi: Collins, Michael Piper Target Trafficant. American Free Press, 2005).
Dopo esser stato 7 anni in prigione con una falsa accusa di corruzione, egli non ebbe alcun timore ad affermare in un'intervista in TV le seguenti parole: "Israele tiene per la gola il governo americano. Gli ebrei controllano i membri della casa bianca e del senato. Ci hanno trascinato in guerre nelle quali non abbiamo nessun interesse. I nostri figli stanno tornando indietro nelle bare. La nostra nazione è finita in bancarotta a causa di queste guerre. E se apri la bocca per lamentarti vieni bersagliato. E se non ti riescono a screditare ti mettono in prigione... Controllando la nostra politica estera e influenzando anche la nostra politica interna.
Wolfowitz, il sottosegretario alla difesa, manipolò Bush per farlo entrare in guerra contro l'Iraq. Sicuramente hanno fatto anche pressione per cercare di fare lo stesso anche per attaccare l'Iran. Stiamo conducendo per conto di Israele una politica espansionista e tutti hanno paura di dirlo. Essi controllano gran parte dei media, gran parte del commercio nella nostra nazione e soprattutto hanno un grandissimo potere su tutto il congresso. Il congresso è loro."
Il professore dell'università di Chicago, John Mersheimer e lo studente di Harvard Stephen Walt sentirono l'ira pericolosa della Lobby ebraica. Una campagna diffamatoria iniziò contro di loro dopo che pubblicarono uno studio in cui veniva spiegata la pericolosa influenza dei gruppi lobbyisti israeliani, soprattutto l'AIPAC (American Israel Public Affair Committee), intitolato "La lobby ebraica e la politica estera degli USA.
Il reporter di Fox News Carl Cameron confermò la capacità della lobby giudaico-israeliana di far tacere ed estirpare chiunque non fosse loro gradito. Nella sua censurata serie in quattro parti riguardante lo spionaggio israeliano contro gli USA, Cameron disse "Gli investigatori della DEA, dell'INS e dell'FBI hanno tutti fatto sapere a Fox News che condannare o anche solo riferire qualcosa riguardo allo spionaggio israeliano vuol dire, buttare via la propria carriera".
La conferenza dei presidenti delle principali organizzazioni ebraiche americane vanta nel suo consiglio i membri di 51 fra i più potenti gruppi d'odio sionisti d'America, i quali influenzano tremendamente la vita politica in America.
Un autore ebreo, J.J. Goldberg, nel suo libro "Il potere ebraico: L'establishment giudaico in America"(pag 38-39) fa notare che ci sono circa 300 organizzazioni ebraiche negli USA con un budget congiunto stimato di circa 6 miliardi di dollari, una somma maggiore del prodotto interno lordo di metà delle nazioni appartenenti alle nazioni unite (fatto citato anche nel capitolo 7 di Cultura della critica, di Kevin MacDonald).
E questo senza prender nemmeno in considerazione l'influenza dei singoli ebrei ricchi e dei dollari ebraici nei finanziamenti delle campagne elettorali sia del partito democratico che del partito repubblicano - (vedere The New Babylon: Quelli che governano il mondo, di Collins e Michael Piper, American Free Press, 2009).
Henry L. Feingold scrisse nel suo libro "Potere ebraico in America: mito e realtà" le seguenti affermazioni: "circa il 60% dei fondi raccolti dal partito democratico ed una percentuale significativa dei fondi raccolti dal partito repubblicano per le campagne elettorali arrivano da fonti ebraiche".
Gli ebrei sono abbastanza schietti quando parlano del loro tentativo di controllo della politica USA allo scopo di averne benefici. Il New Yorker riportò che ad una conferenza l'ebreo suprematista Haim Saban (Un ebreo-americano multimiliardario e pezzo grosso dei media), descrisse alcuni modi grazie ai quali gli ebrei possono essere influenti nella politica Americana: "fare donazioni ai partiti politici, formare gruppi di esperti e controllare i mass media".
Verificate tutto questo guardando la macchina da guerra ebraica sui mass media e su Hollywood, insieme allo strangolamento ebraico sulla finanza mondiale; capirete che vi è una totale dominazione razziale ebraica in America, una società virtualmente schiavistica che ricorda l'Unione Sovietica.
Il fenomeno degli ebrei che bersagliano i loro oppositori politici non è limitato agli USA, è anche abbastanza evidente in Canada, in Europa, in Australia e bene o male in ogni nazione in cui gli ebrei vivono. Il vorace Congresso ebraico Canadese aveva un candidato del Partito Liberale chiamata Leslie Hughes; esso fu rimosso dal suo partito per aver scritto nel 2003 un articolo che affermava che Israele era a conoscenza dell'11 settembre (non solo era a conoscenza ma pianificò l'11 settembre).
Molti patrioti canadesi come Ernst Zündel, Paul Fromm, Terry Tremaine, Arthur Topham, Marc Lemire e altri furono perseguitati dalla tirannia canadese, su ordine delle lobbies ebraiche come la CJC il B'nai B'rith, Simon Wiesenthal Center etc, semplicemente per aver scritto su internet criticando gli ebrei, i sionisti ed Israele.
Nel 2009 un attivista anti-Sionista Australiano di nome Brendon O'Connel, fu arrestato e accusato dalla legge "orwelliana" australiana di "denigrazione razziale" dopo una lite che ebbe con due ebrei sionisti, i quali lo fotografarono insieme ad altri attivisti pro-palestina in un raduno non autorizzato.
Per aver chiamato le due spie sioniste "razzisti e maniaci omicidi", e per aver descritto il giudaismo come "una religione razzista ed omicida" (frase totalmente coerente con i fatti reali). Il patriota O'Connel, che era nel giusto, fu condannato ad una condanna di 3 anni di carcere! Se il vaticano o i gesuiti, invece degli ebrei/israeliani, fossero stati oggetto della critica di O'Connel, pensate che ora sarebbe in prigione? Certamente no.
Douglas Reed, autorevole corrispondente del London Times all'epoca della seconda guerra mondiale, era un autore molto rispettato, nonché scrittore e giornalista con tantissimi fans. Ora è una sorta di appestato, disprezzato dalla stampa e non considerato nemmeno da chi pubblicò i suoi libri. Perché tutto questo? Perché cominciò a scrivere riguardo la questione ebraica, il sionismo e il piano ebraico a lungo termine per imporre un governo mondiale e schiavizzare l'umanità. (Vedere "Le Controversie di Zion")
Alexander Solzhenitsyn era conosciuto un tempo come il più famoso dissidente russo, un sopravvissuto ai gulag che scrisse alcuni libri riguardo a questa terribile esperienza vissuta personalmente, come anche da molti dei suoi connazionali all'epoca dell'inferno comunista nella Russia sovietica. (vedi: "L'arcipelago Gulag, I e II).
Nessuno parlò più di lui e egli scomparve dalla storia (ora morto). Questo accadde perché disse la verità riguardo al ruolo fondamentale che gli ebrei ebbero nella rivoluzione bolscevica e nel regime sovietico (vedere: 200 anni insieme). Così gli ebrei, che controllano i media, lo cancellarono dalla storia e Alexander Solzhenitsyn sparì più velocemente delle persone che a Stalin non andavano bene.
Un altro forte indicatore della minacciosa morsa ebraica sull'occidente è l'estrema repressione stile stalinista che viene attuata nei confronti dei revisionisti "olocaustici".
I gruppi di suprematisti ebraici, soprattutto gruppi come il World Jewish Congress, hanno fondato lobbies promuovendo una ben organizzata campagna di censura nei confronti di dozzine di governi europei al fine di criminalizzare la ricerca revisionista "olocaustica".
In tutto il mondo gli studiosi del revisionismo "olocaustico" ed anche la gente comune che si interessa di un qualche aspetto che possa mettere in dubbio il dogma olocaustico, vengono perseguitati, diffamati, calunniati, multati pesantemente, incarcerati, aggrediti fisicamente, terrorizzati e in alcuni casi anche assassinati.
Coraggiosi studiosi revisionisti come Arthur Butz, Mark Weber, Germar Rudolf, Robert Faurisson, Ernst Zündel, Fredrick Toben, Juergen Graf, Carlo Mattogno, David Cole, Ditlieb Felderer, Carlos Porter e molti altri hanno avuto moltissime difficoltà a causa del loro ottimo lavoro di ricerca che ridimensiona il mito dell'olocausto.
Tenendo conto di queste semplici osservazioni, possiamo assolutamente affermare che l'ebraismo Internazionale è al vertice di una piramide del potere che influenza e controlla il mondo.
Ogni altra cosa serve loro soltanto come una distrazione ed una cortina di fumo per coprire questa realtà innegabile.
Hanno conquistato il mondo dominando la finanza mondiale, le banche, monopolizzando i mezzi di informazione degli Stati uniti, del Regno unito, della Francia, del Canada e delle altre potenze occidentali.
Hanno influenzato la società tramite il loro vastissimo network di lobbies sovversive, hanno preso il controllo dei tribunali e delle professioni legali, senza dimenticare la loro infausta presenza ai livelli più alti dei governi delle nazioni più potenti.
Come spiegò l'ex premier Malese, il Dr Mahathir Mohamed: "Gli ebrei governano questo pianeta per delega, facendo in modo che gli altri lottino e muoiano al posto loro. Ora han conquistato il controllo delle nazioni più importanti... Questa piccolissima comunità ha ora potere su tutto il mondo".
Il Dr. Mahathir diceva il vero e la veridicità delle sue parole è evidente; tutto ciò che ognuno deve fare è guardarsi intorno ed osservare il potere che hanno gli ebrei.
Il leader ebreo sionista Ze'ev Jabotinski (fondatore del gruppo ebraico Irgun Zevai Leumi) dichiarò con orgoglio: "Vi è un solo potere che è davvero importante: il potere di fare pressioni politiche. Noi ebrei siamo il popolo più potente del mondo perché abbiamo questo potere e sappiamo come esercitarlo. (Jewish Daily Bulletin, July 27, 1935) ".
Il fatto che i terribili crimini di questa pericolosissima organizzazione come il bombardamento del King David Hotel o il massacro di Deir Yassin non siano neanche citati nei libri di storia occidentali o addirittura censurati nei corsi avanzati di storia, dimostra la veridicità della frase auto-celebrativa di Jabotinski.
L'esistenza del potere ebraico è dimostrata soprattutto dal fatto che le critiche verso il cristianesimo, l'islam o altre religioni o gruppi etnici sono permesse nelle nostre società, mentre le critiche agli ebrei ed al giudaismo sono considerate tabù.
Sono considerate come socialmente e politicamente pericolose. C'è da dire, che se vuoi sapere chi detiene veramente il potere, dovresti cominciare a chiederti chi è che non puoi criticare.
È abbastanza interessante notare come chi parla del nuovo ordine mondiale cercando di deviare l'attenzione dai veri responsabili, come Alex Jones, Jim Marrs,Alan Watt, Mark Dice e altri come David Icke, Beppe Grillo ecc., non vengono zittiti od oppressi, al contrario, vengono sponsorizzati dalla stampa ebraica.
Questi presunti critici del nuovo ordine mondiale e degli Illuminati che usano spesso termini vaghi come "elites, globalisti, l'establishment, la lobby militare/industriale" e che citano in modo confusionario un sacco di entità diversissime fra loro, come causa del NWO (qualunque cosa, satanisti, occultisti, massoni, gesuiti, nazisti, fascisti, templari, Re e Regine britanniche, rettiliani, alieni ecc), sono liberi di diffondere le loro teorie e le loro idee alla radio, alla TV, su internet e nei libri, senza alcuna censura.
I loro shows alla radio non vengono cancellati, i loro libri non vengono tolti dagli scaffali, anzi vengono pubblicati tranquillamente, i loro video non sono censurati o tolti dai siti internet di condivisione, i loro siti web e i loro blog, non vengono cancellati, non vengono multati o messi in prigione per "incitazione all'odio". Al contrario, possiamo vedere questi pupazzi "kosher" ben in evidenza nelle reti televisive della propaganda ebraica, come History Channel; li vediamo nei talk show, come il talk show The View.
Chi critica il potere ebraico, il sionismo e la rete giudaica, non può nemmeno sognare di acquisire un tale livello di notorietà.
Vi siete mai chiesti il perché? Il comunismo è ebraico, la massoneria è ebraica, i comunisti ed i massoni, non sono niente di più che lo strumento del potere ebraico internazionale.
I massoni sono spesso nominati da queste persone ma quello che viene deliberatamente omesso dalle loro parole, è che i massoni sono subordinati agli ebrei, come ammesso dai massoni stessi nei loro libri.
A pagina 249 di "Duncan's Ritual and Monitor", c'è scritto che la massoneria è asservita al giudaismo e che non è niente più che un destinatario che si impegna, in generale per il bene della massoneria, ma più in particolare per il bene della nazione ebraica come accade nella Royal Arch.
È innegabile anche il fatto che la stessa massoneria si basa sui riti ebraici, sul misticismo "ebraico" e la Cabala (Le vere origini della cabala ebraica). Questo fatto viene anche omesso da questi ingannatori.
I protocolli dei savi anziani di Sionfan capire chiaramente l'intenzione di usare dei "bianchi asserviti" (Shabbas goyim) come capri espiatori.
"La massoneria serve come uno schermo per noi e per i nostri obiettivi, ma la strategia delle nostre forze deve rimanere un mistero sconosciuto per tutte le altre persone" da: (I protocolli dei savi anziani di Sion, protocollo 4)
Quelli di noi che nominano gli ebrei come coloro che muovono i fili dietro il New World Order, che noi chiamiamo Jew World Order, vengono censurati, minacciati, arrestati, imprigionati e in certi casi persino uccisi.
Non vi è una "lega di difesa gesuita su internet", che guarda in giro per il web cercando di censurare da Youtube i video che criticano l'ordine gesuita ed il Vaticano: vi è però una "Jewish Internet Defense Force", una gang di intriganti giudei che implacabilmente si guarda in giro per il web allo scopo di sabotare blog e siti web in cui vengono criticati gli ebrei, Israele o il sionismo.
Questa gang è responsabile per la rimozione di migliaia di video e della chiusura e il bloccaggio di migliaia di canali ed utenti di Youtube, come anche di altri siti di condivisione video.
Il Vaticano non ha un esercito stipendiato di trolls da internet che vagano per i siti internet famosi come Youtube, Facebook e Twitter postando commenti in cui esaltano il Vaticano ed etichettano tutti i critici del vaticano come "Estremisti anti-cattolici".
Il governo israeliano invece, insieme alla sua vasta rete di lobby sioniste come il World Jewish Congress, l'Anti-Defamation League e il B'nai B'rith, ha sul suo libro paga migliaia di ebrei fanatici, chiamati "Hasbara", che vagano per il web diffondendo propaganda pro-ebraica ed attaccando chiunque critichi qualunque cosa abbia a che fare con Israele, gli ebrei o il sionismo, etichettandolo come "antisemita e nazifascista".
Non sono i gesuiti o i cattolici che istruiscono i loro alunni su come manipolare Wikipedia per favorire la propria causa e le proprie ambizioni, ma sono gli ebrei sionisti a farlo. Questo non vi dice niente?
Solo quelli che tentano di evitare la censura ricorrerebbero a questo comportamento perverso che diffonde le falsità fin dal gradino più basso.
Date un occhio a tutte le personalità la cui carriera è stata rovinata in questi anni semplicemente perché hanno espresso un'opinione o esposto un fatto che gli ebrei non vogliono che il pubblico sappia.
Per esempio, Hellen Thomas, un veterano con 50 anni di esperienza del corpo dei giornalisti della casa bianca, ricevette di recente pressioni per dimettersi dopo che fu registrata in un video mentre diceva che gli ebrei israeliani avrebbero dovuto lasciar la Palestina. Subito dopo che il video venne fuori, Il giudaismo organizzato andò su tutte le furie e cominciò la caccia alle streghe; fece in modo che nascesse una barriera d'odio contro Hellen Thomas a causa delle sue affermazioni; arrivarono persino a chiamare le scuole ed i gruppi di giornalismo per fargli togliere ogni riconoscimento da lei ottenuti negli anni precedenti.
Riflettendo sul suo declino Thomas disse ad un intervistatore: "Non puoi criticare Israele e sopravvivere in questa nazione". In un altro discorso Thomas disse: "Noi siamo circondati da persone che fanno propaganda contro gli arabi. Non vi è altra spiegazione per questo. Il congresso, la casa bianca, Hollywood e Wall Street sono di proprietà dei sionisti. Non vi è altra spiegazione secondo me. Loro mettono i loro soldi ovunque siano.. E noi siamo spinti in una direzione sbagliata in ogni caso.
Ci fu anche un caso che coinvolse Rick Sanchez, un conduttore dei notiziari della CNN con un proprio show chiamato, "Rick's list". Sanchez fu immediatamente licenziato dal proprio posto di lavoro alla CNN dopo che disse che i mass media Americani erano controllati dagli ebrei in un'intervista radio.
("Rick Sanchez: Jon Stewart A .Bigot,' Jews Run CNN & All Media." The Huffington Post. 10/1/2010).
Al non ebreo Rick Sanchez non è permesso di affermare fatti ovvi sul controllo dei media da parte degli ebrei; invece un giornalista ebreo del LA Times, Joel Stein, può scrivere liberamente, senza alcuna ripercussione, un articolo intitolato "Quanto è ebraico Hollywood?" in cui si vanta arrogantemente del controllo ebraico di Hollywood, dei notiziari, del governo e della finanza, affermando:
"Gli ebrei controllano completamente Hollywood. Io, fiero ebreo, voglio che in America conoscano il nostro talento. Sì, controlliamo Hollywood. Non mi interessa se gli americani pensano che controlliamo i mezzi di comunicazione, sia per quanto riguarda le notizie che l'intrattenimento, Hollywood, Wall Strett ed il Governo. Mi interessa solo che continuiamo a controllare tutto ciò".
Lo scrittore e giornalista conservatore Joe Sobran, fu un colonnista di lunga data del National Review prima di venire licenziato per "antisemitismo". Egli spiegò apertamente la natura del potere ebraico.
Sobran pensava che se volevi entrare nella politica che conta in America, dovevi sapere tutto a riguardo ma allo stesso tempo non dirlo a nessuno apertamente, per paura degli ebrei. "Parlare della politica Americana senza nominare gli ebrei, è come parlare dell'NBA senza nominare i Chicago Bulls.
Ora che sono così potenti, che non ci si azzardi a dire tutto il male che fanno. Hanno successo e quindi hanno abbastanza potere; il loro potere è l'unico ad essere immune da ogni tipo di critica anche quando è davvero molto visibile. Essi stessi si comportano come se il loro successo fosse un segreto; vanno in panico e ricorrono alle accuse non appena una qualunque questione è sollevata verso di loro. Il controllo ebraico della maggior parte dei media, nell'epoca mediatica, rende la costrizione all'omertà sia paradossale che paralizzante.
Per poter andare avanti nella propria vita pubblica è necessario che tu sappia tutto di questo ma che non lo dica mai a nessuno. Un'etichetta ipocrita ci costringe a fingere che gli ebrei siano delle vittime senza alcun potere; se non rispetterai il loro vittimismo, essi ti distruggeranno. È una prova fondamentale non solo di malvagità, ma di un fiero etnocentrismo, una sorta di super-identitarismo razziale".
In un articolo stampato il 27 Maggio 1996 sul NY Times Ari Shavit, un colonnista israeliano rifletteva sull'omicidio da parte degli israeliani di più di 100 civili libanesi il mese precedente: "Li abbiamo uccisi con una sorta di ingenua arroganza. Credevamo con assoluta certezza che ora, con la Casa Bianca, il Senato e i media Americani nelle nostre mani, le vite degli altri non contassero quanto le nostre." (Comunque viene insegnato loro dalla loro cosiddetta "religione", che la vita di un ebreo ha un immenso valore, mentre i non ebrei sono delle bestie).
Questo israeliano confermò ciò che molti americani sanno già da decenni, ovvero che la lobby ebraica/israeliana controlla la casa bianca, il congresso ed il senato come burattini, non certo i gesuiti, gli occultisti o i satanisti né tanto meno i rettiliani.
Pat Buchanan, famoso cronista politico ed ex candidato alla presidenza, dichiarò una volta:
"Capitol Hill è un territorio occupato da Israele".
L'ex membro del Congresso Paul Findley documentò la veridicità della frase di Buchanan in un libro chiamato: "Abbiano il coraggio di dirlo: Che la nostra gente e le nostre istituzioni lottino contro la lobby israeliana". A pagina 161 di questo libro egli cita l'ammiraglio Thomas Moorer, ex capo dello stato maggiore congiunto degli USA, il quale affermò, dopo alcune pesanti minacce da parte della lobby ebraica agli Stati Uniti:
"Non ho mai visto un presidente, chiunque esso fosse, restare in piedi davanti a loro (gli ebrei). Questo mi sbalordisce. Riescono sempre ad ottenere ciò che vogliono. Gli Ebrei sanno cosa sta succedendo in ogni momento. Sono arrivato al punto in cui non abbiamo più niente da dire. Se gli americani capissero l'influenza che queste persone hanno sul nostro governo, essi prenderebbero le armi in pugno. I nostri cittadini non hanno alcuna idea di cosa sta succedendo".
Tom Dalyell, membro del parlamento inglese, diede voce a questi sentimenti quando affermò:
"un gruppo giudaico ha preso il controllo del governo degli USA e si è alleato con i fondamentalisti cristiani".
L'ex membro del congresso Cynthia McKinney condannò apertamente le lobbies pro-israeliane negli USA (AIPAC, ADL, AJC, ZOA, etc), per averle rovinato la sua carriera politica. Tutto questo perché al congresso McKinney si rifiutò di firmare un documento pro-israele prendendo una posizione pro-palestina. Per questo McKinney disse che è stata dichiarata una guerra contro di lei dalla lobby ebraica, che l'avrebbe poi cacciata fuori dal congresso finanziando e supportando i suoi oppositori politici. Nel 2009 disse ad un intervistatore che "più del 99% del congresso lavora per gli interessi pro-ebraici e pro-israeliani".
L'ex membro del congresso Jim Trafficant fu anche lui preso di mira e distrutto politicamente dalla lobby ebraica per non essere un pupazzo filo-israeliano e per aver fatto venire fuori la falsità delle accuse al cosiddetto "criminale di guerra nazista" John Demjanjuk, che gli ebrei tentarono di metter in croce per dei "crimini di guerra" che mai avvennero (vedi: Collins, Michael Piper Target Trafficant. American Free Press, 2005).
Dopo esser stato 7 anni in prigione con una falsa accusa di corruzione, egli non ebbe alcun timore ad affermare in un'intervista in TV le seguenti parole: "Israele tiene per la gola il governo americano. Gli ebrei controllano i membri della casa bianca e del senato. Ci hanno trascinato in guerre nelle quali non abbiamo nessun interesse. I nostri figli stanno tornando indietro nelle bare. La nostra nazione è finita in bancarotta a causa di queste guerre. E se apri la bocca per lamentarti vieni bersagliato. E se non ti riescono a screditare ti mettono in prigione... Controllando la nostra politica estera e influenzando anche la nostra politica interna.
Wolfowitz, il sottosegretario alla difesa, manipolò Bush per farlo entrare in guerra contro l'Iraq. Sicuramente hanno fatto anche pressione per cercare di fare lo stesso anche per attaccare l'Iran. Stiamo conducendo per conto di Israele una politica espansionista e tutti hanno paura di dirlo. Essi controllano gran parte dei media, gran parte del commercio nella nostra nazione e soprattutto hanno un grandissimo potere su tutto il congresso. Il congresso è loro."
Il professore dell'università di Chicago, John Mersheimer e lo studente di Harvard Stephen Walt sentirono l'ira pericolosa della Lobby ebraica. Una campagna diffamatoria iniziò contro di loro dopo che pubblicarono uno studio in cui veniva spiegata la pericolosa influenza dei gruppi lobbyisti israeliani, soprattutto l'AIPAC (American Israel Public Affair Committee), intitolato "La lobby ebraica e la politica estera degli USA.
Il reporter di Fox News Carl Cameron confermò la capacità della lobby giudaico-israeliana di far tacere ed estirpare chiunque non fosse loro gradito. Nella sua censurata serie in quattro parti riguardante lo spionaggio israeliano contro gli USA, Cameron disse "Gli investigatori della DEA, dell'INS e dell'FBI hanno tutti fatto sapere a Fox News che condannare o anche solo riferire qualcosa riguardo allo spionaggio israeliano vuol dire, buttare via la propria carriera".
La conferenza dei presidenti delle principali organizzazioni ebraiche americane vanta nel suo consiglio i membri di 51 fra i più potenti gruppi d'odio sionisti d'America, i quali influenzano tremendamente la vita politica in America.
Un autore ebreo, J.J. Goldberg, nel suo libro "Il potere ebraico: L'establishment giudaico in America"(pag 38-39) fa notare che ci sono circa 300 organizzazioni ebraiche negli USA con un budget congiunto stimato di circa 6 miliardi di dollari, una somma maggiore del prodotto interno lordo di metà delle nazioni appartenenti alle nazioni unite (fatto citato anche nel capitolo 7 di Cultura della critica, di Kevin MacDonald).
E questo senza prender nemmeno in considerazione l'influenza dei singoli ebrei ricchi e dei dollari ebraici nei finanziamenti delle campagne elettorali sia del partito democratico che del partito repubblicano - (vedere The New Babylon: Quelli che governano il mondo, di Collins e Michael Piper, American Free Press, 2009).
Henry L. Feingold scrisse nel suo libro "Potere ebraico in America: mito e realtà" le seguenti affermazioni: "circa il 60% dei fondi raccolti dal partito democratico ed una percentuale significativa dei fondi raccolti dal partito repubblicano per le campagne elettorali arrivano da fonti ebraiche".
Gli ebrei sono abbastanza schietti quando parlano del loro tentativo di controllo della politica USA allo scopo di averne benefici. Il New Yorker riportò che ad una conferenza l'ebreo suprematista Haim Saban (Un ebreo-americano multimiliardario e pezzo grosso dei media), descrisse alcuni modi grazie ai quali gli ebrei possono essere influenti nella politica Americana: "fare donazioni ai partiti politici, formare gruppi di esperti e controllare i mass media".
Verificate tutto questo guardando la macchina da guerra ebraica sui mass media e su Hollywood, insieme allo strangolamento ebraico sulla finanza mondiale; capirete che vi è una totale dominazione razziale ebraica in America, una società virtualmente schiavistica che ricorda l'Unione Sovietica.
Il fenomeno degli ebrei che bersagliano i loro oppositori politici non è limitato agli USA, è anche abbastanza evidente in Canada, in Europa, in Australia e bene o male in ogni nazione in cui gli ebrei vivono. Il vorace Congresso ebraico Canadese aveva un candidato del Partito Liberale chiamata Leslie Hughes; esso fu rimosso dal suo partito per aver scritto nel 2003 un articolo che affermava che Israele era a conoscenza dell'11 settembre (non solo era a conoscenza ma pianificò l'11 settembre).
Molti patrioti canadesi come Ernst Zündel, Paul Fromm, Terry Tremaine, Arthur Topham, Marc Lemire e altri furono perseguitati dalla tirannia canadese, su ordine delle lobbies ebraiche come la CJC il B'nai B'rith, Simon Wiesenthal Center etc, semplicemente per aver scritto su internet criticando gli ebrei, i sionisti ed Israele.
Nel 2009 un attivista anti-Sionista Australiano di nome Brendon O'Connel, fu arrestato e accusato dalla legge "orwelliana" australiana di "denigrazione razziale" dopo una lite che ebbe con due ebrei sionisti, i quali lo fotografarono insieme ad altri attivisti pro-palestina in un raduno non autorizzato.
Per aver chiamato le due spie sioniste "razzisti e maniaci omicidi", e per aver descritto il giudaismo come "una religione razzista ed omicida" (frase totalmente coerente con i fatti reali). Il patriota O'Connel, che era nel giusto, fu condannato ad una condanna di 3 anni di carcere! Se il vaticano o i gesuiti, invece degli ebrei/israeliani, fossero stati oggetto della critica di O'Connel, pensate che ora sarebbe in prigione? Certamente no.
Douglas Reed, autorevole corrispondente del London Times all'epoca della seconda guerra mondiale, era un autore molto rispettato, nonché scrittore e giornalista con tantissimi fans. Ora è una sorta di appestato, disprezzato dalla stampa e non considerato nemmeno da chi pubblicò i suoi libri. Perché tutto questo? Perché cominciò a scrivere riguardo la questione ebraica, il sionismo e il piano ebraico a lungo termine per imporre un governo mondiale e schiavizzare l'umanità. (Vedere "Le Controversie di Zion")
Alexander Solzhenitsyn era conosciuto un tempo come il più famoso dissidente russo, un sopravvissuto ai gulag che scrisse alcuni libri riguardo a questa terribile esperienza vissuta personalmente, come anche da molti dei suoi connazionali all'epoca dell'inferno comunista nella Russia sovietica. (vedi: "L'arcipelago Gulag, I e II).
Nessuno parlò più di lui e egli scomparve dalla storia (ora morto). Questo accadde perché disse la verità riguardo al ruolo fondamentale che gli ebrei ebbero nella rivoluzione bolscevica e nel regime sovietico (vedere: 200 anni insieme). Così gli ebrei, che controllano i media, lo cancellarono dalla storia e Alexander Solzhenitsyn sparì più velocemente delle persone che a Stalin non andavano bene.
Un altro forte indicatore della minacciosa morsa ebraica sull'occidente è l'estrema repressione stile stalinista che viene attuata nei confronti dei revisionisti "olocaustici".
I gruppi di suprematisti ebraici, soprattutto gruppi come il World Jewish Congress, hanno fondato lobbies promuovendo una ben organizzata campagna di censura nei confronti di dozzine di governi europei al fine di criminalizzare la ricerca revisionista "olocaustica".
In tutto il mondo gli studiosi del revisionismo "olocaustico" ed anche la gente comune che si interessa di un qualche aspetto che possa mettere in dubbio il dogma olocaustico, vengono perseguitati, diffamati, calunniati, multati pesantemente, incarcerati, aggrediti fisicamente, terrorizzati e in alcuni casi anche assassinati.
Coraggiosi studiosi revisionisti come Arthur Butz, Mark Weber, Germar Rudolf, Robert Faurisson, Ernst Zündel, Fredrick Toben, Juergen Graf, Carlo Mattogno, David Cole, Ditlieb Felderer, Carlos Porter e molti altri hanno avuto moltissime difficoltà a causa del loro ottimo lavoro di ricerca che ridimensiona il mito dell'olocausto.
Tenendo conto di queste semplici osservazioni, possiamo assolutamente affermare che l'ebraismo Internazionale è al vertice di una piramide del potere che influenza e controlla il mondo.
Ogni altra cosa serve loro soltanto come una distrazione ed una cortina di fumo per coprire questa realtà innegabile.
Il nuovo ordine mondiale ebraico smascherato
DI ZANDER C. FUERZA - PARTE 2
IMPERIUM JUDAICA — BOLSCEVISMO E SIONISMO COME STRUMENTI DEL COMPLOTTO EBRAICO
Il sionismo e il comunismo sono due facce della cospirazione sionista mondiale.
L'internazionale ebraica governa il mondo da tempo, e al giorno d'oggi in modo totale.
Questi fatti vengono rivelati anche semplicemente osservando le azioni e le affermazioni fatte dai leader del sionismo e del comunismo internazionale, i veicoli principali per la sovversione del mondo.
Con l'avvento del comunismo nel 19esimo secolo abbiamo visto il mondo cadere in un caos brutale di cataclismi e crolli finanziari. In realtà il fine del comunismo internazionale non fu mai quello di liberare i lavoratori dalla oppressione capitalista, ma piuttosto di schiavizzarli e soggiogarli a un piccolo gruppo elitario auto dichiarato e auto perpetrato, che regnava con un pugno di ferro.
Fin dalla sua nascita il comunismo e il socialismo sono stati un tentativo ebraico di usurpare le nazioni gentili non ancora sotto il loro controllo, saccheggiare le ricchezze, schiavizzare e sterminare il meglio tra di loro!
Le origini ebraiche talmudiche del comunismo non potrebbero essere più evidenti.
L'ebreo Karl Marx, discendente da una lunga serie di rabbini talmudici, è generalmente considerato come il progenitore principale dell'ideologia del comunismo. Meno noto, tuttavia, era il vero profeta del comunismo, il suprematista razziale ebraico, talmudista, razzista e sionista, Moses Hess, anche chiamato da Marx, il rabbino rosso.
Hess fu guida e maestro di Karl Marx e convertì sia lui che Friedrich Engels al comunismo.
Questi due viscidi serpenti - Marx ed Engels, - autori di "opere" come Il Manifesto del Partito Comunista o il, "Das Kapital", sono un esempio vivente di quanto siano malate e distorte, le menti di questi mascalzoni sanguinari che sognano di un'unica dittatura mondiale comunista.
Nel 1920, Winston Churchill — che poi divenne un alleato e strumento del giudaismo internazionale, — avvertì in modo minaccioso e allarmante il mondo, del fatto che il movimento "giudaico-bolscevico" rappresentasse un enorme pericolo.
Un articolo dell'"llustrated Sunday Herald", dell'otto febbraio 1920, a pagina cinque, pubblicò le opinioni personali di Churchill a riguardo:
L'internazionale ebraica governa il mondo da tempo, e al giorno d'oggi in modo totale.
Questi fatti vengono rivelati anche semplicemente osservando le azioni e le affermazioni fatte dai leader del sionismo e del comunismo internazionale, i veicoli principali per la sovversione del mondo.
Con l'avvento del comunismo nel 19esimo secolo abbiamo visto il mondo cadere in un caos brutale di cataclismi e crolli finanziari. In realtà il fine del comunismo internazionale non fu mai quello di liberare i lavoratori dalla oppressione capitalista, ma piuttosto di schiavizzarli e soggiogarli a un piccolo gruppo elitario auto dichiarato e auto perpetrato, che regnava con un pugno di ferro.
Fin dalla sua nascita il comunismo e il socialismo sono stati un tentativo ebraico di usurpare le nazioni gentili non ancora sotto il loro controllo, saccheggiare le ricchezze, schiavizzare e sterminare il meglio tra di loro!
Le origini ebraiche talmudiche del comunismo non potrebbero essere più evidenti.
L'ebreo Karl Marx, discendente da una lunga serie di rabbini talmudici, è generalmente considerato come il progenitore principale dell'ideologia del comunismo. Meno noto, tuttavia, era il vero profeta del comunismo, il suprematista razziale ebraico, talmudista, razzista e sionista, Moses Hess, anche chiamato da Marx, il rabbino rosso.
Hess fu guida e maestro di Karl Marx e convertì sia lui che Friedrich Engels al comunismo.
Questi due viscidi serpenti - Marx ed Engels, - autori di "opere" come Il Manifesto del Partito Comunista o il, "Das Kapital", sono un esempio vivente di quanto siano malate e distorte, le menti di questi mascalzoni sanguinari che sognano di un'unica dittatura mondiale comunista.
Nel 1920, Winston Churchill — che poi divenne un alleato e strumento del giudaismo internazionale, — avvertì in modo minaccioso e allarmante il mondo, del fatto che il movimento "giudaico-bolscevico" rappresentasse un enorme pericolo.
Un articolo dell'"llustrated Sunday Herald", dell'otto febbraio 1920, a pagina cinque, pubblicò le opinioni personali di Churchill a riguardo:
"Questo movimento negli ambienti ebraici non è una novità. Dai giorni di Spartaco e Weishaupt, a quelli di Karl Marx fino a Trotsky (Russia), Bela Kun (Ungheria), Rosa Luxemburg (Germania) ed Emma Goldman (Stati Uniti), questa cospirazione mondiale per il rovesciamento e la distruzione della civiltà, da sostituire con una società basata sul blocco dello sviluppo e il degrado, sulla malevolenza, l'invidia e un'uguaglianza impossibile, è in costante crescita."
Lo stesso movimento ha anche svolto, come una scrittrice contemporanea, la signora Webster, ha abilmente dimostrato, una parte decisamente riconoscibile nella tragedia della Rivoluzione Francese.
Sono stati il motore propulsore dietro a ogni movimento sovversivo durante il XIX secolo, e ora, finalmente questa banda di ”straordinarie personalità” del mondo underground delle grandi città d'Europa e d'America, hanno afferrato il popolo russo per i capelli e sono diventati praticamente i padroni indiscussi di questo enorme impero.
Non c'è bisogno di esagerare quando si parla del ruolo che ha avuto l'internazionale ebraica, una gang composta da ebrei perlopiù "atei", nella creazione del bolscevismo e l'attuale rivoluzione russa. È un ruolo primario che supera ogni paragone. Con la notevole eccezione di Lenin, la maggior parte delle più importanti figure politiche, sono di origine ebraica. Inoltre, la principale ispirazione e forza motrice proviene da leader ebraici.
Molti camerati e patrioti si sono fatti ingannare da queste affermazioni di Churchill, fatte nell'articolo sionismo contro bolscevismo (“Zionism versus Bolshevism: A Struggle for the Soul of the Jewish People”), e sono stati spinti a credere che le dichiarazioni di Churchil nell'articolo in questione, fossero delle coraggiose dichiarazioni contro il sionismo, - beh, si sbagliano.
In effetti, negli ultimi paragrafi Churchill sostiene con fermezza il sionismo e incoraggia gli ebrei a supportare il sionismo piuttosto che il bolscevismo:
Sono stati il motore propulsore dietro a ogni movimento sovversivo durante il XIX secolo, e ora, finalmente questa banda di ”straordinarie personalità” del mondo underground delle grandi città d'Europa e d'America, hanno afferrato il popolo russo per i capelli e sono diventati praticamente i padroni indiscussi di questo enorme impero.
Non c'è bisogno di esagerare quando si parla del ruolo che ha avuto l'internazionale ebraica, una gang composta da ebrei perlopiù "atei", nella creazione del bolscevismo e l'attuale rivoluzione russa. È un ruolo primario che supera ogni paragone. Con la notevole eccezione di Lenin, la maggior parte delle più importanti figure politiche, sono di origine ebraica. Inoltre, la principale ispirazione e forza motrice proviene da leader ebraici.
Molti camerati e patrioti si sono fatti ingannare da queste affermazioni di Churchill, fatte nell'articolo sionismo contro bolscevismo (“Zionism versus Bolshevism: A Struggle for the Soul of the Jewish People”), e sono stati spinti a credere che le dichiarazioni di Churchil nell'articolo in questione, fossero delle coraggiose dichiarazioni contro il sionismo, - beh, si sbagliano.
In effetti, negli ultimi paragrafi Churchill sostiene con fermezza il sionismo e incoraggia gli ebrei a supportare il sionismo piuttosto che il bolscevismo:
"Il sionismo è già divenuto un fattore nella "convulsione politica" in Russia, come valida alternativa e “avversario” in competizione con il bolscevismo e il sistema comunista mondiale."
Niente può confermare questi fatti più dell'attacco furioso di Trotsky verso i sionisti in generale e in particolar modo verso il Dr. Weissmann. Analizzando a fondo il suo profilo psicologico non vi sono più dubbi sul fatto che i suoi piani di un governo comunista mondiale sotto dominio ebraico, entrano in conflitto con queste nuove idee, che convogliano i desideri e i pensieri degli ebrei a livello globale, verso un obbiettivo più facile da raggiungere. La lotta che inizia tra i sionisti e gli ebrei bolscevichi è una lotta per l'anima del popolo ebraico.
Churchill fu, per sua stessa ammissione, un sionista radicale, che da ipocrita fece accordi con Stalin e il regime criminale e assassino sovietico comunista. L'avversione che Churchill provava verso il bolscevismo scomparve rapidamente come anche le sue restrizioni riguardo all'ebraismo internazionale, non appena potè portare avanti le sue ambizioni personali.
Anche l'articolo da lui scritto "Il sionismo contro il bolscevismo", era in malafede, nel senso che offrì al mondo una scelta, il sionismo o il bolscevismo, un falso dilemma in quanto entrambe le opzioni producono esattamente lo stesso risultato: un governo mondiale sotto dominazione ebraica, come preannunciato nel vecchio testamento ebraico.
Churchill consapevolmente evitò d'informare i suoi lettori, che per gli ebrei, queste ideologie, sono come due facce della stessa medaglia. Entrambe partono dallo stesso punto e si dirigono verso il medesimo obbiettivo finale: Un Nuovo Ordine Mondiale sotto dominio ebraico!
Gli apparenti conflitti tra gli ebrei sono più sulle tattiche da adottare, non sugli obbiettivi finali. Il sionismo e il comunismo sono come due tentacoli dello stesso mostro talmudico - "tagliato e modellato dalla stessa stoffa ebraica"!
Il più famoso critico dell'ebraismo, Adolf Hitler, spiegò in modo eloquente queste tattiche adottate dagli ebrei nel suo libro, il Il "Mein Kampf" (la mia battaglia).
La dominazione ebraica dello stato sembra avere raggiunto il suo culmine, tanto è vero che non solo l'ebreo inizia a mostrare le sue vere origini e il suo vero volto, ma ammette senza farsi nessuno scrupolo ne problema, le sue vere intenzioni. Una parte del popolo ebraico si dichiara apertamente un popolo straniero, ma ancora, mentono.
Infatti, mentre i sionisti cercano di fare credere al resto del mondo che l'identità nazionale degli ebrei trovì la sua soddisfazione nella creazione di uno Stato ebraico, gli ebrei, ancora una volta sono riusciti ad ingannare i gentili(termine dispregiativo per chiamare tutti i non ebrei).
L'idea di creare uno stato ebraico in Palestina per viverci, non li ha neanche sfiorati, tutto quello che vogliono è un organismo centrale, una base centrale da dove portare avanti i loro piani di dominio e sovversione mondiale. Uno stato sovrano ebraico in cui l'intervento di altri stati sia impossibile: un paradiso per canaglie e condannati e un'università per truffatori e criminali.
Le dottrine maliziose e crudeli di Karl Marx e di Hess, sono state adottate accuratamente dagli ebrei di tutto il mondo, che hanno visto in esse la possibilità di distruggere i gentili una volta per tutte.
Un ebreo di nome Baruch Levy, in una lettera a Karl Marx, ha dichiarato che il comunismo era - dopo tutto - solo un modo per trasferire tutta la ricchezza del mondo in mano agli ebrei, e così realizzare la visione messianica descritta nel Talmud:
Churchill fu, per sua stessa ammissione, un sionista radicale, che da ipocrita fece accordi con Stalin e il regime criminale e assassino sovietico comunista. L'avversione che Churchill provava verso il bolscevismo scomparve rapidamente come anche le sue restrizioni riguardo all'ebraismo internazionale, non appena potè portare avanti le sue ambizioni personali.
Anche l'articolo da lui scritto "Il sionismo contro il bolscevismo", era in malafede, nel senso che offrì al mondo una scelta, il sionismo o il bolscevismo, un falso dilemma in quanto entrambe le opzioni producono esattamente lo stesso risultato: un governo mondiale sotto dominazione ebraica, come preannunciato nel vecchio testamento ebraico.
Churchill consapevolmente evitò d'informare i suoi lettori, che per gli ebrei, queste ideologie, sono come due facce della stessa medaglia. Entrambe partono dallo stesso punto e si dirigono verso il medesimo obbiettivo finale: Un Nuovo Ordine Mondiale sotto dominio ebraico!
Gli apparenti conflitti tra gli ebrei sono più sulle tattiche da adottare, non sugli obbiettivi finali. Il sionismo e il comunismo sono come due tentacoli dello stesso mostro talmudico - "tagliato e modellato dalla stessa stoffa ebraica"!
Il più famoso critico dell'ebraismo, Adolf Hitler, spiegò in modo eloquente queste tattiche adottate dagli ebrei nel suo libro, il Il "Mein Kampf" (la mia battaglia).
La dominazione ebraica dello stato sembra avere raggiunto il suo culmine, tanto è vero che non solo l'ebreo inizia a mostrare le sue vere origini e il suo vero volto, ma ammette senza farsi nessuno scrupolo ne problema, le sue vere intenzioni. Una parte del popolo ebraico si dichiara apertamente un popolo straniero, ma ancora, mentono.
Infatti, mentre i sionisti cercano di fare credere al resto del mondo che l'identità nazionale degli ebrei trovì la sua soddisfazione nella creazione di uno Stato ebraico, gli ebrei, ancora una volta sono riusciti ad ingannare i gentili(termine dispregiativo per chiamare tutti i non ebrei).
L'idea di creare uno stato ebraico in Palestina per viverci, non li ha neanche sfiorati, tutto quello che vogliono è un organismo centrale, una base centrale da dove portare avanti i loro piani di dominio e sovversione mondiale. Uno stato sovrano ebraico in cui l'intervento di altri stati sia impossibile: un paradiso per canaglie e condannati e un'università per truffatori e criminali.
Le dottrine maliziose e crudeli di Karl Marx e di Hess, sono state adottate accuratamente dagli ebrei di tutto il mondo, che hanno visto in esse la possibilità di distruggere i gentili una volta per tutte.
Un ebreo di nome Baruch Levy, in una lettera a Karl Marx, ha dichiarato che il comunismo era - dopo tutto - solo un modo per trasferire tutta la ricchezza del mondo in mano agli ebrei, e così realizzare la visione messianica descritta nel Talmud:
"Il popolo ebraico nel suo insieme, sarà il Messia. Il dominio mondiale verrà anche ottenuto tramite la dissoluzione di tutte le altre razze, con l'abolizione delle frontiere, l'annientamento della monarchia, e con l'istituzione di una repubblica mondiale, in cui gli ebrei possano ovunque esercitare il privilegio della cittadinanza. In questo nuovo ordine mondiale i figli di Israele rimpiazzeranno tutti i leader senza incontrare opposizione. I governi dei diversi popoli che formeranno la repubblica mondiale, cadranno senza difficoltà nelle mani degli ebrei. Sarà quindi possibile per i dirigenti ebrei di abolire la proprietà privata e di sfruttare in tutto il mondo, le risorse degli stati. Così la promessa e la profezia del Talmud, in cui si dice che quando il tempo messianico sarà giunto, gli ebrei possederanno tutti i beni e le ricchezze del mondo nelle loro mani, si avvererà." (Baruch Levy, Lettera a Karl Marx, La Revue de Paris , p. 54, 1 ° giugno 1928)
L'autore ebreo Bernard Lazare conferma che Karl Marx era davvero un talmudista: "Aveva quella mente lucida e talmudica che non vacillava di fronte alle piccole difficoltà. Era un talmudista dedicato alla sociologia che applicava il suo “talento” e sapere analitico e interpretativo, alla critica della teoria economica. È stato ispirato da quel antico materialismo ebraico, che pur respingendo, perché troppo distante e dubbioso, la speranza di un paradiso dopo la morte, non smise mai di sognare del “paradiso” realizzato sulla terra.
Ma Karl Marx non era semplicemente una persona logica, era anche un ribelle, un agitatore, un polemista e queste caratteristiche, come il suo sarcasmo e il suo spirito critico, come anche Heine, le ha ereditate dai suoi avi (Lazare, Bernard. “Antisemitism, Its History and Causes”, p. 129).
L'Encyclopaedia Judaica scrive: "Nelle sue lettere a Leopold Zunz vi sono spesso riferimenti alla rivoluzione europea del 1848, come all'avvento del messia. Pure gli ebrei non praticanti, tendono ad investire e ad aderire a movimenti per la liberazione secolare, e lo fanno con ispirazione messianica“.
Il rabbino suprematista ebraico, Harry Waton, ha confessato che non solo il comunismo è di origini ebraiche, ma che è semplicemente un meccanismo per il dominio del mondo da parte degli ebrei e la sottomissione di tutti i non-ebrei - un adempimento della visione megalomane messianica della Torah e del Talmud.
Nel suo libro del 1939, "Un programma per gli ebrei e una risposta a tutti gli antisemiti: Un programma per l'umanità", il rabbino scrisse:
Ma Karl Marx non era semplicemente una persona logica, era anche un ribelle, un agitatore, un polemista e queste caratteristiche, come il suo sarcasmo e il suo spirito critico, come anche Heine, le ha ereditate dai suoi avi (Lazare, Bernard. “Antisemitism, Its History and Causes”, p. 129).
L'Encyclopaedia Judaica scrive: "Nelle sue lettere a Leopold Zunz vi sono spesso riferimenti alla rivoluzione europea del 1848, come all'avvento del messia. Pure gli ebrei non praticanti, tendono ad investire e ad aderire a movimenti per la liberazione secolare, e lo fanno con ispirazione messianica“.
Il rabbino suprematista ebraico, Harry Waton, ha confessato che non solo il comunismo è di origini ebraiche, ma che è semplicemente un meccanismo per il dominio del mondo da parte degli ebrei e la sottomissione di tutti i non-ebrei - un adempimento della visione megalomane messianica della Torah e del Talmud.
Nel suo libro del 1939, "Un programma per gli ebrei e una risposta a tutti gli antisemiti: Un programma per l'umanità", il rabbino scrisse:
"Non è un caso che il marxismo sia un prodotto ebraico, e non è un caso che gli ebrei adottarono e diffusero prontamente questa ideologia, il tutto era in perfetto accordo con il progresso del giudaismo e gli ebrei. Gli ebrei dovrebbero rendersi conto che Dio non dimora in cielo, ma egli dimora in ognuno di noi proprio qui sulla terra. Non dobbiamo più guardare in alto a Dio, come se fosse sopra di noi o al di fuori di noi, ma dobbiamo vederlo proprio dentro di noi, "(p. 148).
"Dal momento che gli ebrei sono il popolo più colto e più superiore della terra, gli ebrei hanno il diritto di subordinare a se stessi il resto del genere umano e di essere i padroni del mondo. Ora, in effetti, questo è il destino storico degli ebrei." (p. 99)
"L'ebraismo è comunismo, internazionalismo, la fratellanza universale degli uomini, l'emancipazione della classe operaia e della società umana. È con queste armi "spirituali" che gli ebrei conquisteranno il mondo e governeranno sul genere umano. "(p. 100)
"Dal momento che gli ebrei sono il popolo più colto e più superiore della terra, gli ebrei hanno il diritto di subordinare a se stessi il resto del genere umano e di essere i padroni del mondo. Ora, in effetti, questo è il destino storico degli ebrei." (p. 99)
"L'ebraismo è comunismo, internazionalismo, la fratellanza universale degli uomini, l'emancipazione della classe operaia e della società umana. È con queste armi "spirituali" che gli ebrei conquisteranno il mondo e governeranno sul genere umano. "(p. 100)
Non vi sembra strano che un presunto anti-capitalista come Karl Marx, non disse mai una parola o criticò i Rothschild, la dinastia dei banchieri ebraici, la famiglia più ricca di finanzieri capitalisti del mondo e profittatori delle guerre come anche sfruttatori della classe operaia?
Tutto ciò non appare più così sconcertante quando si capisce che Karl Marx stava lavorando per i Rothschild sin dall'inizio. (Vedi: Red Symphony).
Mikael Bakunin, il famoso pensatore anarchico-sindacalista e rivale di Karl Marx, attaccò il potere ebraico affermando che la rivoluzione mondiale era un piano ebraico per il dominio mondiale, smascherando cosi Karl Marx e la sua fasulla ideologia di liberazione (il marxismo).
Bakunin affermò che il marxismo era un prodotto dei Rothschild, un piano con cui l'oligarchia finanziaria ebraica mirava a saccheggiare e impossessarsi di tutti i beni in mano alle nazioni gentili.
Bakunin affermò anche che l'ebreo Karl Marx si era attorniato a Londra e in Francia, ma soprattutto in Germania, di una moltitudine di ebrei più o meno intelligenti e molto intriganti, che speculavano sul fatto che gli ebrei fossero presenti ovunque: agenti di commercio, banchieri, scrittori, politici, corrispondenti per i giornali di tutti i colori, con un piede in banca, l'altro nel movimento socialista e che controllava totalmente la stampa tedesca, - avendo preso possesso di tutti i giornali - penso che sia facile immaginare che tipo di letteratura nauseante producano.
Ora, il popolo ebraico, che costituisce una setta unita dedita al profitto, un popolo di sanguisughe, un singolo parassita ingordo, strettamente e intimamente uniti non solo oltre ai confini nazionali e quindi in tutte le nazioni, ma in tutti i movimenti e partiti politici – questi individui supportano da un parte Marx e allo stesso tempo i Rothschild.
Sono certo che Rothschild da parte sua valorizza notevolmente i meriti di Marx, e che Marx da parte sua, sente un attrazione istintiva e prova un grande rispetto per Rothschild.
Questo può sembrare strano. Che cosa ci può essere in comune tra il comunismo e le grandi banche? Oh! Il comunismo di Marx mira all'accentramento del potere nello stato, e, se ciò si verificasse, dovrà inevitabilmente esserci una banca centrale statale. Una volta che una tale banca viene creata, non sarà difficile per la nazione ebraica parassita, che specula sul lavoro delle persone, trovare un modo per prenderne il controllo... " (Michael Bakunin, polémique Contres les Juifs, 1869)
Benjamin Disrael, primo ministro inglese dal 1874 al 1880, di origine ebraiche, cercò ripetutamente di avvertire sulle macchinazioni da parte dei suoi "connazionali" del pericolo che essi rappresentassero. Nel romanzo di Conigsby, Disraeli, un personaggio afferma ciò:
Tutto ciò non appare più così sconcertante quando si capisce che Karl Marx stava lavorando per i Rothschild sin dall'inizio. (Vedi: Red Symphony).
Mikael Bakunin, il famoso pensatore anarchico-sindacalista e rivale di Karl Marx, attaccò il potere ebraico affermando che la rivoluzione mondiale era un piano ebraico per il dominio mondiale, smascherando cosi Karl Marx e la sua fasulla ideologia di liberazione (il marxismo).
Bakunin affermò che il marxismo era un prodotto dei Rothschild, un piano con cui l'oligarchia finanziaria ebraica mirava a saccheggiare e impossessarsi di tutti i beni in mano alle nazioni gentili.
Bakunin affermò anche che l'ebreo Karl Marx si era attorniato a Londra e in Francia, ma soprattutto in Germania, di una moltitudine di ebrei più o meno intelligenti e molto intriganti, che speculavano sul fatto che gli ebrei fossero presenti ovunque: agenti di commercio, banchieri, scrittori, politici, corrispondenti per i giornali di tutti i colori, con un piede in banca, l'altro nel movimento socialista e che controllava totalmente la stampa tedesca, - avendo preso possesso di tutti i giornali - penso che sia facile immaginare che tipo di letteratura nauseante producano.
Ora, il popolo ebraico, che costituisce una setta unita dedita al profitto, un popolo di sanguisughe, un singolo parassita ingordo, strettamente e intimamente uniti non solo oltre ai confini nazionali e quindi in tutte le nazioni, ma in tutti i movimenti e partiti politici – questi individui supportano da un parte Marx e allo stesso tempo i Rothschild.
Sono certo che Rothschild da parte sua valorizza notevolmente i meriti di Marx, e che Marx da parte sua, sente un attrazione istintiva e prova un grande rispetto per Rothschild.
Questo può sembrare strano. Che cosa ci può essere in comune tra il comunismo e le grandi banche? Oh! Il comunismo di Marx mira all'accentramento del potere nello stato, e, se ciò si verificasse, dovrà inevitabilmente esserci una banca centrale statale. Una volta che una tale banca viene creata, non sarà difficile per la nazione ebraica parassita, che specula sul lavoro delle persone, trovare un modo per prenderne il controllo... " (Michael Bakunin, polémique Contres les Juifs, 1869)
Benjamin Disrael, primo ministro inglese dal 1874 al 1880, di origine ebraiche, cercò ripetutamente di avvertire sulle macchinazioni da parte dei suoi "connazionali" del pericolo che essi rappresentassero. Nel romanzo di Conigsby, Disraeli, un personaggio afferma ciò:
"Ho intervistato al mio arrivo a San Pietroburgo il ministro delle finanza, Count Canerin; vidi il figlio di un ebreo lituano... Ho avuto un'udienza al mio arrivo a Madrid con il ministro spagnolo, e vidi un mio simile, il figlio di un cristiano convertito, un ebreo di Aragona. In conseguenza di ciò che accadde a Madrid, mi sono recato direttamente a consultare il presidente del consiglio francese, e incontrai il figlio di un ebreo francese. Siamo andati in Prussia... e il conte Arnim entrò nel gabinetto, si trattava di un ebreo prussiano. Quindi, vedete, mio caro Coningsby, che il mondo è governato da personaggi molto diversi da ciò che è dato a immaginare, personaggi che governano da dietro le quinte."
Poi, quattro anni dopo che gli ebrei fecero scoppiare le epidemie nel 1848, Disraeli tornò a parlare dell'argomento nel suo libro "Lord George Bentinck", affermando:
"Si può risalire all'influenza ebraica in ogni principio distruttivo in Europa. L'insurrezione si rivolge contro la tradizione e l'aristocrazia, contro la religione e la proprietà... L'uguaglianza naturale degli uomini e l'abrogazione della proprietà vengono proclamati dalle società segrete che formano governi provvisori capitanati da uomini di razza ebraica e che si trovano a capo di ogni società segreta."
Chaim Weizmann, uno dei più preminenti e influenti sionisti del 20° secolo, che architettò la dichiarazione di Balfour e fu anche il primo presidente di Israele, disse:
"Una protezione divina che Dio ha istituito per proteggere la vita ebraica, consiste nel fatto che gli ebrei si sono sparsi per tutto il mondo” (EBRAICA GUARDIAN, 8 ottobre, 1920).
Ora confrontate questo con l'ultima frase del protocollo numero 11 dei savi anziani di Sion:
"Per grazia di Dio il suo Popolo prediletto fu sparpagliato, ma questa dispersione, che sembrò al mondo la nostra debolezza, dimostrò di essere la nostra forza, che ci ha ora condotto al limitare della Sovranità Universale. Ci rimane da costruire ancora poco su queste fondamenta, per raggiungere la nostra meta."
La notevole somiglianza tra le parole di Weizmann e il passaggio dei protocolli, dimostra che gli anziani savi di Sion esistono eccome, e che Weizmann era uno di loro.
Questa mano nascosta del potere ebraico fu identificata e esposta in modo sottile da Walter Rathenau (1867-1922), un industriale tedesco dalle origini ebraiche, scrittore e statista che fu anche ministro degli esteri della Germania durante la repubblica di Weimar. Scrivendo sul "Wiener Freie Presse" nel 24 dicembre 1912, affermò:
Questa mano nascosta del potere ebraico fu identificata e esposta in modo sottile da Walter Rathenau (1867-1922), un industriale tedesco dalle origini ebraiche, scrittore e statista che fu anche ministro degli esteri della Germania durante la repubblica di Weimar. Scrivendo sul "Wiener Freie Presse" nel 24 dicembre 1912, affermò:
"Una cerchia ristretta di trecento uomini che si conoscono tra di loro, governano e controllano il destino del continente europeo, e si sono auto eletti a diventare la nuova classe dirigente europea."
Questi fatti sono stati confermati da Jean Izoulet, un professore ebreo del collegio di Francia e membro della loggia massonica ebraica, - l'alleanza israelita universale -. Scrivendo nel suo libro pubblicato nel 1926, "Parigi Capitale delle religioni":
"Io di certo non voglio abbandonare il loro magistero temporale dei trecento banchieri che, al momento, dominano il mondo."
Al congresso sionista tenutosi a Basilea nel 1898, il Dr. Mandelstam, professore presso l'università di Kiev, proclamò:
"Gli ebrei respingono energicamente l'idea di venire assimilati in altre nazioni, e che questi sono fermamente attaccati alla loro speranza storica, e cioè di creare un impero mondiale ebraico." (Chamberlain, Houston Stewart. "Fondamenti del secolo XIX", p. 335)
L'ebreo talmudico David Wolffsohn, il successore di Theordore Herzl come leader mondiale del sionismo e presidente dell'organizzazione sionista mondiale (OSM), fu il presidente e organizzatore del congresso sionista a l'Aia nel 1907, congresso in cui tenne il discorso di apertura e di chiusura. Il New York Times pubblicò parte del discorso di chiusura di Wolffsohn, in cui motivò e incitò gli ebrei per una più forte unità, e in cui disse anche che l'ebraismo conquisterà il mondo!
Nel 1922 in una conferenza sionista a Carlsbad, in California, il leader sionista Nahum Sokolow, si vantò del fatto che la società delle nazioni (predecessore delle Nazioni Unite) fosse un costrutto e uno strumento ebraico, e che Gerusalemme un giorno sarebbe diventata la capitale del mondo, esattamente come pianificato:
Nel 1922 in una conferenza sionista a Carlsbad, in California, il leader sionista Nahum Sokolow, si vantò del fatto che la società delle nazioni (predecessore delle Nazioni Unite) fosse un costrutto e uno strumento ebraico, e che Gerusalemme un giorno sarebbe diventata la capitale del mondo, esattamente come pianificato:
"La società delle nazioni è una idea ebraica, e Gerusalemme un giorno diventerà la capitale della pace del mondo. Noi ebrei di tutto il mondo faremo in modo di portare avanti le guerre e i piani della società delle nazioni facendone una nostra causa, e non ci daremo pace finché non otterremo la vittoria finale."
Theodore Newman Kaufman fu un ebreo americano che pubblicò un libro in cui incitava al genocidio del popolo tedesco e la distruzione della nazione tedesca, tramite una campagna di sterilizzazione di massa, la soluzione finale (vedi: Kaufman, Theodore N. Germany Must Perish! Newark, NJ: Argyle Press, 1941).
Nello stesso anno pubblicò anche il libro, "This devilish Jew", in cui descrive le sue intenzioni e i suoi piani di annientamento del popolo tedesco, come anche dei sui piani di domino mondiale:
Nello stesso anno pubblicò anche il libro, "This devilish Jew", in cui descrive le sue intenzioni e i suoi piani di annientamento del popolo tedesco, come anche dei sui piani di domino mondiale:
"Credo che gli ebrei abbiano una missione nella vita. Devono fare in modo che le nazioni del mondo si riuniscono in una sola e vasta confederazione. L'”Union Now” è l'inizio di tutto ciò. A poco a poco il mondo si svilupperà in un paradiso. Avremo la pace perpetua e gli ebrei faranno il possibile per realizzare tutto ciò, perché ne saranno i primari beneficiari.
L'invito di Kaufman per l'"Union Now" era stranamente simile a una proclamazione fatta da Adolph Crémieux, un importante avvocato e statista francese dalle origini ebraiche che fondò la loggia massonica ebraica "l'Alleanza Israelita Universale di Parigi", nel 1860. In una riunione dell'alleanza, Crémieux fece una dichiarazione in stile - Protocolli dei savi anziani di Sion:
"L'Alleanza non si limita al nostro culto ma esprime il suo appello a tutti i culti e vuole penetrare in tutti i gruppi religiosi, come è penetrato in tutte le nazioni.
Cerchiamo con coraggio di realizzare l'unione di tutti i culti sotto un'unica bandiera di "unione e progresso"; questo è il motto dell'umanità."
Cerchiamo con coraggio di realizzare l'unione di tutti i culti sotto un'unica bandiera di "unione e progresso"; questo è il motto dell'umanità."
Crémieux e il suo ordine segreto ebraico sono stati accusati di essere i cospiratori principali nella formulazione dei protocolli dei savi anziani di Sion, in un saggio illuminante intitolato "The Protocols of the Ruffle Crested Kikes of Zion".
Nel 1940, Arthur Greenwood, – Il vice presidente del partito dei laburisti britannico e membro del gabinetto di guerra britannico – fece una dichiarazione sull'ebraismo internazionale in cui disse che dopo la sconfitta delle potenze dell'asse della seconda guerra mondiale, avrebbe fatto tutto il possibile per contribuire a realizzare la formazione di un "Nuovo Ordine Mondiale" guidato e dominato dagli ebrei.
Lo strisciante tirapiedi sionista proclamò:
Nel 1940, Arthur Greenwood, – Il vice presidente del partito dei laburisti britannico e membro del gabinetto di guerra britannico – fece una dichiarazione sull'ebraismo internazionale in cui disse che dopo la sconfitta delle potenze dell'asse della seconda guerra mondiale, avrebbe fatto tutto il possibile per contribuire a realizzare la formazione di un "Nuovo Ordine Mondiale" guidato e dominato dagli ebrei.
Lo strisciante tirapiedi sionista proclamò:
"Quando avremo raggiunto la vittoria, come certamente avverrà, le nazioni avranno la possibilità di istituire un nuovo ordine mondiale... In un tale mondo, siamo fiduciosi che la coscienza dell'umanità civilizzata richiederà che i torti subiti dal popolo ebraico in così tante parti del mondo, verranno colmati.”
Aggiunse ancora che nella ricostruzione della società civile dopo la guerra, vi sarà una vera opportunità per gli ebrei di tutto il mondo, per dare un distinto contributo nella ricostruzione (Vedi fac-simile del presente articolo del New York Times).
Nel 1946 il governo degli Stati Uniti fece a Stalin una proposta di instaurare un governo mondiale, la proposta fu scritta dagli ebrei globalisti Bernard Baruch e David Lilienthal.
Baruch fu un potente finanziere ebreo di Wall Street, e fu anche un influente consigliere di ben cinque presidenti americani. Nella prima guerra mondiale fu consigliere capo di Woodrow Wilson, per la difesa nazionale e fu anche nominato presidente del consiglio industriale di guerra (1918-1919), portando così la macchina da guerra americana sotto il controllo dei finanzieri ebrei.
Baruch, assieme a parte dei suoi connazionali, contribuì nel creare le disposizioni economiche per creare il trattato di Versailles del 1919, trattato che ridusse la Germania in pezzi dopo la prima guerra mondiale.
Nel suo scritto all'agenzia mondiale dell'energia atomica del 14 di giugno del 1946, Baruch fece la seguente affermazione, tipica di un mondialista e sionista come lui:
Nel 1946 il governo degli Stati Uniti fece a Stalin una proposta di instaurare un governo mondiale, la proposta fu scritta dagli ebrei globalisti Bernard Baruch e David Lilienthal.
Baruch fu un potente finanziere ebreo di Wall Street, e fu anche un influente consigliere di ben cinque presidenti americani. Nella prima guerra mondiale fu consigliere capo di Woodrow Wilson, per la difesa nazionale e fu anche nominato presidente del consiglio industriale di guerra (1918-1919), portando così la macchina da guerra americana sotto il controllo dei finanzieri ebrei.
Baruch, assieme a parte dei suoi connazionali, contribuì nel creare le disposizioni economiche per creare il trattato di Versailles del 1919, trattato che ridusse la Germania in pezzi dopo la prima guerra mondiale.
Nel suo scritto all'agenzia mondiale dell'energia atomica del 14 di giugno del 1946, Baruch fece la seguente affermazione, tipica di un mondialista e sionista come lui:
"Dietro l'oscuro presagio della nuova era atomica c'è una speranza e un possibile piano, che se messo in atto con fede, potrà portarci alla salvezza ... Non dobbiamo ingannare noi stessi: dobbiamo instaurare uno stato di pace nel mondo o la distruzione del mondo sarà inevitabile.
La pace non potrà essere a lungo conservata dal “peso di metallo” o da una corsa agli armamenti. La pace può essere assicurata solo con la comprensione e accordi fortificati da sanzioni. Dobbiamo abbracciare la cooperazione internazionale o sarà la disintegrazione globale".
La pace non potrà essere a lungo conservata dal “peso di metallo” o da una corsa agli armamenti. La pace può essere assicurata solo con la comprensione e accordi fortificati da sanzioni. Dobbiamo abbracciare la cooperazione internazionale o sarà la disintegrazione globale".
Baruch predisse anche la "guerra fredda" tra gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica. Nel 1948, durante un discorso alla commissione speciale del senato, il programma investigativo nazionale delle difesa, disse:
"Anche se la guerra a colpi d'artiglieria è finita, ora siamo nel bel mezzo di una guerra fredda che si sta sempre più riscaldando."
Il rabbino sionista Stephen S. Wise, previde nei particolari l'ascesa di Woodrow Wilson alla presidenza, e nella sua autobiografia, "Anni difficili" (p. 161), si vantò del fatto che un potere occulto immensamente influente, di cui era stato intimamente a conoscenza, scelse Wilson come una pedina importante del proprio gioco politico, ancora prima che il presidente della Princeton University fosse entrato in politica.
Wise avrebbe continuato ad essere uno dei principali consiglieri di Woodrow Wilson, ruolo che fu determinante nel convincere Wilson a sostenere la dichiarazione di Balfour.
Wilson, fu naturalmente solo una pedina dei savi di Sion che aiutò a portare avanti l'agenda dei sionisti, facendo passare due leggi importanti, ispirate al manifesto del partito comunista -
Comma # 2: "Una pesante progressiva o graduata imposta sul reddito”.
e... Comma # 5: la creazione di una banca centrale con monopolio esclusivo. Forse si trattò di un impeto di ribellione contro i suoi padroni, fatto sta, che Woodrow Wilson fece la seguente osservazione inquietante riguardo alle forze occulte che governo gli USA, da dietro le quinte:
Wise avrebbe continuato ad essere uno dei principali consiglieri di Woodrow Wilson, ruolo che fu determinante nel convincere Wilson a sostenere la dichiarazione di Balfour.
Wilson, fu naturalmente solo una pedina dei savi di Sion che aiutò a portare avanti l'agenda dei sionisti, facendo passare due leggi importanti, ispirate al manifesto del partito comunista -
Comma # 2: "Una pesante progressiva o graduata imposta sul reddito”.
e... Comma # 5: la creazione di una banca centrale con monopolio esclusivo. Forse si trattò di un impeto di ribellione contro i suoi padroni, fatto sta, che Woodrow Wilson fece la seguente osservazione inquietante riguardo alle forze occulte che governo gli USA, da dietro le quinte:
"... Siamo diventati uno dei peggiori governi del mondo, uno dei governi più completamente controllati e dominati, del mondo civile - non è più un governo di libera opinione, non più un governo per convinzione e il voto della maggioranza, ma un governo che lavora per portare avanti gli interessi di gruppi di potere" (Woodrow Wilson New Freedom:. una chiamata per l'emancipazione delle energie di un popolo. IndyPublish, 2007, pag 201).
Il nuovo ordine mondiale ebraico smascherato
DI ZANDER C. FUERZA - PARTE 3
Imperium Judaica parte 3 - Bolscevismo e sionismo come strumenti del complotto ebraico
Ulteriori conferme e chiarimenti sui i piani di instaurare un governo mondiale ebraico sono state anche fornite dal primo ministro di Israele, il suprematista razziale ebraico, talmudista, sionista e terrorista bolscevico-internazionalista, David Ben-Gurion.
Nel 1962, Ben-Gurion, predisse la fine della guerra fredda alla fine degli anni 80, e continuò ad esprimere il suo ardente desiderio di instaurare un governo mondiale ebraico, guidato da Israele. Scrisse:
Nel 1962, Ben-Gurion, predisse la fine della guerra fredda alla fine degli anni 80, e continuò ad esprimere il suo ardente desiderio di instaurare un governo mondiale ebraico, guidato da Israele. Scrisse:
"L'immagine del mondo nel 1987 come da me immaginato: la guerra fredda sarà un ricordo del passato. La pressione interna per una maggiore libertà e un migliore tenore di vita, come anche per una graduale democratizzazione dell'Unione Sovietica, sarà in aumento.
D'altra parte, la crescente influenza degli operai e dei contadini e la crescente importanza politica degli uomini di scienza, può trasformare gli Stati Uniti in uno stato ricco e benestante, con un'economia pianificata.
L'Europa occidentale e orientale diventeranno una federazione di stati autonomi con un regime socialista e democratico. Fatta eccezione per l'URSS, che sarà uno stato federale eurasiatico, tutti gli altri continenti saranno uniti in un'alleanza mondiale, a cui capo vi sarà una forza di polizia internazionale.
Tutti gli eserciti saranno aboliti e non ci saranno più guerre.
A Gerusalemme verrà costruito un santuario dei profeti che servirà l'unione federata di tutti i continenti, questa sarà la scena della corte suprema del genere umano, in cui i problemi e le controversie tra i continenti verranno risolti, come profetizzato da Isaia" (Gurion, David Ben & Duchovny, Amram David Ben-Gurion, In His Own Words Fleet Press Corp., 1969, pag 116;... anche citato in Look Magazine, 16 gennaio, 1962, p 20).
D'altra parte, la crescente influenza degli operai e dei contadini e la crescente importanza politica degli uomini di scienza, può trasformare gli Stati Uniti in uno stato ricco e benestante, con un'economia pianificata.
L'Europa occidentale e orientale diventeranno una federazione di stati autonomi con un regime socialista e democratico. Fatta eccezione per l'URSS, che sarà uno stato federale eurasiatico, tutti gli altri continenti saranno uniti in un'alleanza mondiale, a cui capo vi sarà una forza di polizia internazionale.
Tutti gli eserciti saranno aboliti e non ci saranno più guerre.
A Gerusalemme verrà costruito un santuario dei profeti che servirà l'unione federata di tutti i continenti, questa sarà la scena della corte suprema del genere umano, in cui i problemi e le controversie tra i continenti verranno risolti, come profetizzato da Isaia" (Gurion, David Ben & Duchovny, Amram David Ben-Gurion, In His Own Words Fleet Press Corp., 1969, pag 116;... anche citato in Look Magazine, 16 gennaio, 1962, p 20).
Ben-Gurion ha ribadito i suoi sogni di una utopia ebraica quando disse:
"Gerusalemme non è solo la capitale di Israele e del mondo ebraico, ma aspira a diventare il centro spirituale del mondo".
Il primo ministro israeliano era un suprematista ebraico che dichiarava i suoi loschi obiettivi apertamente. Fu responsabile per lo spargimento di sangue di decine migliaia di palestinesi e per lo sradicamento e la distruzione della nazione palestinese.
Assieme alla sua banda di feroci banditi e gangsters sionisti, progettarono la Nakba, il piano di deportazione di massa dalle proprie città e villaggi, e di sterminio della popolazione civile, Come anche la distruzione di centinaia di villaggi palestinesi.
Sfoggiando il suo orgoglio ebraico e prendendosi gioco arrogantemente delle proprie vittime, fingendo di essere lui la vittima, Ben-Gurion, ipocritamente, disse:
Assieme alla sua banda di feroci banditi e gangsters sionisti, progettarono la Nakba, il piano di deportazione di massa dalle proprie città e villaggi, e di sterminio della popolazione civile, Come anche la distruzione di centinaia di villaggi palestinesi.
Sfoggiando il suo orgoglio ebraico e prendendosi gioco arrogantemente delle proprie vittime, fingendo di essere lui la vittima, Ben-Gurion, ipocritamente, disse:
"Non avremmo mai intrapreso questa guerra per il solo gusto di goderci questo piccolo stato. Ci sono stati solo due grandi popoli: I greci e gli ebrei. Forse i greci furono superiori agli ebrei, ma ora non vedo più nessun segno di quella grandezza nei greci di oggi.
Forse, quando il processo sarà finito, capiterà a noi di degenerare?!? Cosa molto improbabile, visto che non vedo alcun segno di degenerazione. La sofferenza rende un popolo grande e noi abbiamo sofferto molto. Abbiamo avuto un messaggio da dare al mondo ma siamo rimasti affascinati, e il messaggio è stato tagliato a metà. Con il tempo ci saranno milioni di noi e saremo in grado di diffondere ancora di più il nostro messaggio. La nostra politica deve essere l'unità della "razza umana".
Il mondo è diviso in due blocchi e riteniamo che le Nazioni Unite siano un ottimo metodo per porvi rimedio."
Forse, quando il processo sarà finito, capiterà a noi di degenerare?!? Cosa molto improbabile, visto che non vedo alcun segno di degenerazione. La sofferenza rende un popolo grande e noi abbiamo sofferto molto. Abbiamo avuto un messaggio da dare al mondo ma siamo rimasti affascinati, e il messaggio è stato tagliato a metà. Con il tempo ci saranno milioni di noi e saremo in grado di diffondere ancora di più il nostro messaggio. La nostra politica deve essere l'unità della "razza umana".
Il mondo è diviso in due blocchi e riteniamo che le Nazioni Unite siano un ottimo metodo per porvi rimedio."
Ben-Gurion era anche dell'idea che gli ebrei fossero degli dei in terra, superiori ai non ebrei sotto ogni aspetto e cito:
"Il mio concetto dell'ideale e della visione messianica non è di tipo metafisico, ma socio-culturale e morale... Io credo nella nostra superiorità morale e intellettuale, come anche nel fatto che noi faremo da modello per la redenzione del genere umano.
Questa mia convinzione si basa sulla profonda conoscenza che ho del popolo ebraico, non una fede mistica... La gloria della presenza divina è dentro di noi, nei nostri cuori e non fuori di noi."
Questa mia convinzione si basa sulla profonda conoscenza che ho del popolo ebraico, non una fede mistica... La gloria della presenza divina è dentro di noi, nei nostri cuori e non fuori di noi."
La "profezia" di Ben-Gurion di un regno terreno governato dagli ebrei con centro a Gerusalemme, venne anche espressa nella Newsletter da diversi fedeli dell'organizzazione del "Monte del Tempio" e cito:
"La vera organizzazione delle Nazioni Unite "sarà il Regno del nostro dio dei giudei, che sarà presto istituito sulla terra con base a Gerusalemme, in base alle sante leggi di Dio. Il Tempio sarà ancora il cuore, l'anima ed il fuoco di Israele e delle nazioni. Il messia verrà e sarà il re d'Israele e del mondo intero. Egli verrà a Gerusalemme per governare da lì l'intero pianeta e stabilire il regno di dio in terra.
Gerusalemme e non New York, sarà il centro dell'organizzazione delle Nazioni Unite.
Una nuova era di giustizia e di santità spirituale comincerà. La vera legge basata sulla parola di Dio nella Torah, come anche una vera pace, verranno istituite a Gerusalemme, esattamente come profetizzato da Isaia:
Gerusalemme e non New York, sarà il centro dell'organizzazione delle Nazioni Unite.
Una nuova era di giustizia e di santità spirituale comincerà. La vera legge basata sulla parola di Dio nella Torah, come anche una vera pace, verranno istituite a Gerusalemme, esattamente come profetizzato da Isaia:
"la parola che Isaia, figlio di Amoz, disse riguardo a Giuda e a Gerusalemme. E avverrà negli ultimi giorni, che il monte del tempio del signore sarà eretto sulla cima dei monti e sarà elevato al di sopra dei colli, e tutte le nazioni affluiranno ad esso. E molte persone andranno ed esclameranno: vieni e saliamo al monte del Signore, al tempio del Dio di Giacobbe, perché ci indichi la via, e noi cammineremo per i suoi sentieri, perché da Sion uscirà la Torah e la parola del signore da Gerusalemme. Egli giudicherà fra le nazioni e prenderà decisioni per molte persone; i gentili forgeranno le loro spade in vomeri e le loro lance in falci. Nessun popolo alzerà più la spada contro un altro. Nessuno si eserciterà più nell'arte della guerra. Casa di Giacobbe, vieni, camminiamo nella luce del Signore (Isaia 2:1-5)."
Come ha dimostrato il gruppo per la supremazia ebraica dei "Fedeli del Monte del Tempio", il piano ebraico per la conquista del mondo viene profetizzato anche nel libro del vecchio testamento d'Isaia. Questo libro, tra l'altro, è un buon esempio che mostra la mentalità suprematista razziale ebraica. Per esempio, in Isaia 60,16, vi è un passaggio che dice e cito:
tu "mungerai il latte" dai gentili e "succhierai il latte dai seni dei loro Re". Tu saprai che io sono il signore e il tuo salvatore e redentore. Giacobbe "Isaia 61:5 ribadisce questo concetto di servitù da parte dei gentili verso gli ebrei...
"Gli stranieri pascoleranno il nostro gregge, i figli dei non ebrei saranno i vostri contadini e vignaioli."
Isaia 60:5 e Isaia 61:6 profetizzò che gli ebrei verranno in possesso di tutte le ricchezze del mondo:
"la ricchezza delle nazioni verrà a te. Si nutrono delle ricchezze delle altre nazioni e se ne vantano".
Quando Ben-Gurion si riferisce a "tutti" o l'umanità, nella sua profezia "protocollistica", si riferisce chiaramente solo agli ebrei, ecco una citazione della Zohar:
"la ricchezza delle nazioni verrà a te. Si nutrono delle ricchezze delle altre nazioni e se ne vantano".
Quando Ben-Gurion si riferisce a "tutti" o l'umanità, nella sua profezia "protocollistica", si riferisce chiaramente solo agli ebrei, ecco una citazione della Zohar:
"con anima vivente si intende un anima "israeliana", noi possediamo lo spirito sacro, mentre tutti i non ebrei sono solo animali da addomesticare, delle bestie prive di anima che abitano la terra."
Questo punto di vista è confermato dai deliri di molti rabbini ebrei, come anche da diversi dei più venerati saggi dell'ebraismo. Prendete per esempio il rabbino Zalman Shneur di Liadi (1745-1812), il fondatore della setta estremista ebraica, lo "Chabad". Setta che maledice e incita all'odio verso tutti i non ebrei. Sostenendo anche che l'anima dei gentili provenga dalle sfere demoniache, mentre quella degli ebrei, è di origine divina.
Affermano anche che l'anima del non ebreo è totalmente inferiore a quella ebraica. Sono il male assoluto, senza qualità di alcun tipo... Tutti gli ebrei sono intrinsecamente buoni, ogni gentile invece è malvagio di natura.
Rabbi Kook, l'anziano di Sion, il padre venerato nei movimenti che rispecchiano la missione messianica e il fondamentalismo ebraico, disse e cito:
Affermano anche che l'anima del non ebreo è totalmente inferiore a quella ebraica. Sono il male assoluto, senza qualità di alcun tipo... Tutti gli ebrei sono intrinsecamente buoni, ogni gentile invece è malvagio di natura.
Rabbi Kook, l'anziano di Sion, il padre venerato nei movimenti che rispecchiano la missione messianica e il fondamentalismo ebraico, disse e cito:
"La differenza tra l'anima ebraica e le anime dei non ebrei - in tutti i diversi livelli - è più grande e più profonda della differenza tra l'anima di un essere umano e l'anima di una bestia" (citato in Shahak, Israel & Mezvinsky, Norman fondamentalismo ebraico in Israele Londra:... Pluto Press, 1999, pag 176).
Il defunto ma tutt'ora molto venerato rabbino Menachem Mendel Schneerson, il "Lubavitch Rebbe", ha guidato il movimento Chabad ed esercitato una grande influenza in Israele e negli Stati Uniti. Schneersonn ha cercato di spiegare la differenza tra un ebreo e un non-ebreo con la seguente affermazione:
"Cerchiamo di distinguere. Non si tratta di un profondo cambiamento in cui una persona passa semplicemente a un livello superiore, ma si tratta di una differenza totale. Si può dire che si tratta di due razze totalmente diverse.
Questo è ciò che deve essere detto a proposito del corpo: il corpo di un ebreo è di qualità totalmente diversa dal corpo dei membri di tutte le altre nazioni del mondo... l'intera esistenza di un non-ebreo si basa sulla vanità. È scritto: e gli stranieri dovranno custodire e nutrire le vostre greggi "(Isaia 61:5). L'intera creazione esiste solo per il bene degli ebrei..." (Ibid., p. 59).
Questo è ciò che deve essere detto a proposito del corpo: il corpo di un ebreo è di qualità totalmente diversa dal corpo dei membri di tutte le altre nazioni del mondo... l'intera esistenza di un non-ebreo si basa sulla vanità. È scritto: e gli stranieri dovranno custodire e nutrire le vostre greggi "(Isaia 61:5). L'intera creazione esiste solo per il bene degli ebrei..." (Ibid., p. 59).
Un immigrato in Israele dagli Stati Uniti, il rabbino Ginsburgh, parla liberamente dell'aspetto razzista della sua fede e del fatto che gli ebrei siano fisicamente e spiritualmente superiori:
"Se vedete due persone affogare, un ebreo e un non-ebreo, la Torah ci insegna di salvare la vita ebraica prima. Sapendo che ogni singola cellula del corpo di un ebreo comporta divinità ed è parte di Dio, allora pure il singolo filamento di DNA lo è. Siamo per tanto giunti alla conclusione che il DNA ebraico sia veramente qualcosa di speciale. Mettiamo che un ebreo abbia bisogno di un fegato, potrebbe eventualmente prendere quello di un passante innocente (gentile) per salvarsi? La Torah probabilmente lo permetterebbe. La vita ebraica ha un valore immenso" (Ibid., p. 62).
Il rabbino Ovadia Yosef, capo del Consiglio Shas dei saggi della Torah, ha dichiarato che i gentili esistono unicamente per servire gli ebrei come schiavi. Secondo il rabbino: i "goyim" sono nati ed esistono solo per servire gli ebrei e Israele.
Mandel Giona: e questo è tutto.
Yosef: i gentili esistono solo per servire gli ebrei (The Jerusalem Post 2010/10/18).
Queste sono alcune delle dichiarazioni che gli ebrei hanno fatto in pubblico, provate a immaginare cosa dicono tra di loro.
Un'altra prova eclatante della cospirazione sionista mondiale è stata la lungimiranza con la quale il leader sionista, Simon Maximilian Südfeld (alias Max Nordau), stretto confidente di Theodore Herzl, convinse quest'ultimo a organizzare la prima conferenza sionista a Basilea, in Svizzera nel 1897.
Al sesto congresso sionista nel 1903 - undici anni prima della prima guerra mondiale e a 45 anni dalla fondazione di Israele, - Nordau parlò di una "guerra mondiale" imminente con conseguente creazione, grazie anche all'aiuto dell'Inghilterra, di uno stato ebraico in Palestina:
Mandel Giona: e questo è tutto.
Yosef: i gentili esistono solo per servire gli ebrei (The Jerusalem Post 2010/10/18).
Queste sono alcune delle dichiarazioni che gli ebrei hanno fatto in pubblico, provate a immaginare cosa dicono tra di loro.
Un'altra prova eclatante della cospirazione sionista mondiale è stata la lungimiranza con la quale il leader sionista, Simon Maximilian Südfeld (alias Max Nordau), stretto confidente di Theodore Herzl, convinse quest'ultimo a organizzare la prima conferenza sionista a Basilea, in Svizzera nel 1897.
Al sesto congresso sionista nel 1903 - undici anni prima della prima guerra mondiale e a 45 anni dalla fondazione di Israele, - Nordau parlò di una "guerra mondiale" imminente con conseguente creazione, grazie anche all'aiuto dell'Inghilterra, di uno stato ebraico in Palestina:
"Lasciate che vi dica le seguenti parole come se vi stessi mostrando i gradini di una scala che conduce verso l'alto e poi ancora più in alto. Herzl, il Congresso sionista, il programma inglese per creare una nazione ebraica in Uganda, le future guerre mondiali, la conferenza di pace, porteranno avanti i nostri piani per la creazione di una Palestina ebraica libera" (citato in Rosenthal, Litman." Un Profeta Parla ", American Jewish News, New York, Vol. 4, No. 2, 19 Settembre 1919 pag 464; anche citato a Stevens, Richard P. sionismo e la Palestina prima del Mandato. Institute for Palestine Studies, 1972, p. 153).
Strano e incredibile, non è vero? Il fatto che un leader sionista ebreo è stato in grado di prevedere il corso degli eventi dei prossimi decenni. Sembra che Max Nordau non fosse l'unico ebreo ad avere il dono della chiaroveggenza.
Il leader ideologo comunista e co-autore del "Il Manifesto del Partito Comunista", l'ebreo Friedrich Engels, ha chiarito che lui e i suoi compagni comunisti erano completamente consapevoli del fatto che si sarebbero dovute sacrificare le vite di decine di milioni d'innocenti. Tutto questo al fine di preparare la strada per la rivoluzione e un impero globale comunista.
Nel 1887, Engels era in un qualche modo al corrente che sarebbe scoppiata presto una guerra mondiale dalle proporzioni disastrose. Sapeva anche che la guerra avrebbe portato alla distruzione dei grandi imperi europei, lasciando così il continente vulnerabile alla rivoluzione comunista e ai vari sconvolgimenti. Disse:
Il leader ideologo comunista e co-autore del "Il Manifesto del Partito Comunista", l'ebreo Friedrich Engels, ha chiarito che lui e i suoi compagni comunisti erano completamente consapevoli del fatto che si sarebbero dovute sacrificare le vite di decine di milioni d'innocenti. Tutto questo al fine di preparare la strada per la rivoluzione e un impero globale comunista.
Nel 1887, Engels era in un qualche modo al corrente che sarebbe scoppiata presto una guerra mondiale dalle proporzioni disastrose. Sapeva anche che la guerra avrebbe portato alla distruzione dei grandi imperi europei, lasciando così il continente vulnerabile alla rivoluzione comunista e ai vari sconvolgimenti. Disse:
"Non vi è nessun'altra possibilità per la Prussia se non quella di una guerra mondiale, una guerra dalle dimensioni e lo spargimento di sangue fino ad allora inimmaginabili. Dagli otto ai dieci milioni di soldati si uccideranno a vicenda cosi da portare avanti il processo di distruzione e sterminio dell'Europa. Divoreranno le barriere "come uno sciame di locuste".
La desolazione portata dalla guerra dei trent'anni, concentrata in soli tre o quattro anni e sparsa in tutto il continente: la carestia, la peste e le barbarie in generale. La presa in possesso del controllo sugli eserciti e popolazione civile, come risultato di una visione universale del mondo. La demoralizzazione e il degrado delle nostre istituzioni finanziarie, dell'industria e del commercio, che finiranno in un fallimento totale e con il crollo dei vecchi stati.
Il modello di governo tradizionale verrà sostituito, in modo che le corone saranno sempre in rotazione e finiranno nelle mani di chi saprà raccoglierle, quindi vi è impossibilità assoluta di prevedere gli sviluppi e di capire chi emergerà vincitore dalla lotta generale.
Un solo risultato è assolutamente sicuro: la stanchezza e il panico generale sarà ciò che permetterà di creare le condizioni per la vittoria finale della classe operaia."
(citato in Wolfe, David Bertram marxismo, Cento anni di vita di una dottrina Dial Press, (1965.. ), p. 67).
La desolazione portata dalla guerra dei trent'anni, concentrata in soli tre o quattro anni e sparsa in tutto il continente: la carestia, la peste e le barbarie in generale. La presa in possesso del controllo sugli eserciti e popolazione civile, come risultato di una visione universale del mondo. La demoralizzazione e il degrado delle nostre istituzioni finanziarie, dell'industria e del commercio, che finiranno in un fallimento totale e con il crollo dei vecchi stati.
Il modello di governo tradizionale verrà sostituito, in modo che le corone saranno sempre in rotazione e finiranno nelle mani di chi saprà raccoglierle, quindi vi è impossibilità assoluta di prevedere gli sviluppi e di capire chi emergerà vincitore dalla lotta generale.
Un solo risultato è assolutamente sicuro: la stanchezza e il panico generale sarà ciò che permetterà di creare le condizioni per la vittoria finale della classe operaia."
(citato in Wolfe, David Bertram marxismo, Cento anni di vita di una dottrina Dial Press, (1965.. ), p. 67).
Un altro che "predisse" la fine imminente del grande conflitto europeo, fu Jan Gotlib Bloch, un polacco dalle origine ebraiche, banchiere e attivista sionista. Jan prese pure parte alla campagna contro l'antisemitismo in Russia e fu anche un conoscente di Theodore Herzl.
Nel 1899, Bloch pubblicò un libro sulla guerra, intitolato "Is War Now Possible?". Nel libro spiega come lui si immagina la guerra, un enorme conflitto combattuto anche e soprattuto in trincea, che avrebbe provocato più di una decina di milioni di morti. Bloch ha affermato che gli effetti economici sarebbero stati molto più devastanti che la guerra stessa. Affermò anche che sarebbero seguiti tempi di fame e carestia, con conseguente fallimento delle nazioni e lo smembramento di ogni organizzazione sociale delle società (Ferguson, Niall. "The Pity of War", p. 9).
È chiaro che i membri della comunità internazionale ebraica previdero la prima guerra mondiale: ma la previdero solo??? In effetti non previdero solo la guerra ma la progettarono.
Protocolli dei savi anziani di Sion
Può essere che gli ebrei sionisti e comunisti fossero al corrente dello scoppio finale di una guerra mondiale, perché era il loro obiettivo?! Obiettivo che si sono sforzati di portare a compimento utilizzando il loro potere finanziario senza pari, il controllo sui media e la politica.
Ancora una volta i protocolli dei savi anziani di Sion offrono una risposta a questa domanda. Cito:
Nel 1899, Bloch pubblicò un libro sulla guerra, intitolato "Is War Now Possible?". Nel libro spiega come lui si immagina la guerra, un enorme conflitto combattuto anche e soprattuto in trincea, che avrebbe provocato più di una decina di milioni di morti. Bloch ha affermato che gli effetti economici sarebbero stati molto più devastanti che la guerra stessa. Affermò anche che sarebbero seguiti tempi di fame e carestia, con conseguente fallimento delle nazioni e lo smembramento di ogni organizzazione sociale delle società (Ferguson, Niall. "The Pity of War", p. 9).
È chiaro che i membri della comunità internazionale ebraica previdero la prima guerra mondiale: ma la previdero solo??? In effetti non previdero solo la guerra ma la progettarono.
Protocolli dei savi anziani di Sion
Può essere che gli ebrei sionisti e comunisti fossero al corrente dello scoppio finale di una guerra mondiale, perché era il loro obiettivo?! Obiettivo che si sono sforzati di portare a compimento utilizzando il loro potere finanziario senza pari, il controllo sui media e la politica.
Ancora una volta i protocolli dei savi anziani di Sion offrono una risposta a questa domanda. Cito:
"Dobbiamo metterci in condizioni tali da poter rispondere ad ogni opposizione, con una dichiarazione di guerra da parte del paese confinante a quello Stato che osasse metterci i bastoni tra le ruote; e qualora tali confinanti a loro volta decidessero di unirsi contro noi, dovremo rispondere promuovendo una guerra universale." (I protocolli dei savi anziani di Sion – protocollo nr. 7).
L'ebreo sionista Chaim Weizmann, ammise i suoi piani in più di una lettera scritta a Winston Churchill.
Lo storico David Irving ha documentato i tentativi di persuadere Churchill nell'aiutarlo a creare una forza armata israeliana - un esercito composto da terroristi ebraici da usare per cacciare con la forza o/e sterminare la popolazione palestinese. Weizmann, in cambio gli avrebbe garantito il supporto degli USA nel combattere la seconda guerra mondiale.
Weizmann, ebreo arrogante e presuntuoso, non ha potuto fare a meno di vantarsi dei crimini commessi dai suoi compagni ebrei durante l'ultima guerra, e di come siano pronti a farlo di nuovo.
Il 10 settembre del 1941, Weizmann scrisse una lettera al primo ministro inglese esprimendosi senza troppi mezzi termini. Weizmann ricordò al primo ministro di come la comunità ebraica riuscì a trascinare in guerra l'America, e di come avrebbe potuto con facilità trascinala in guerra una seconda volta - a condizione che la Gran Bretagna cambiasse la sua linea politica sulla Palestina.
Erano passati due anni da quando l'agenzia ebraica aveva offerto l'appoggio degli ebrei in tutto il mondo – Era passato un anno dalla dichiarazione di guerra degli ebrei alla Germania, quando il P.M. approvò personalmente la sua proposta di reclutare gli ebrei in Palestina per il servizio in Medio Oriente o altrove. Per due anni di fila l'agenzia subì solo perdite e umiliazioni. Secondo Weizmann decine di migliaia di ebrei palestinesi combatterono in Libia, Abissinia, Grecia, Creta e la Siria, ma questo non fu mai menzionato.
Tormentati come nessun'altra nazione nei tempi moderni da Adolf Hitler, pubblicizzato da Weizmann come il suo nemico principale, disse:
Lo storico David Irving ha documentato i tentativi di persuadere Churchill nell'aiutarlo a creare una forza armata israeliana - un esercito composto da terroristi ebraici da usare per cacciare con la forza o/e sterminare la popolazione palestinese. Weizmann, in cambio gli avrebbe garantito il supporto degli USA nel combattere la seconda guerra mondiale.
Weizmann, ebreo arrogante e presuntuoso, non ha potuto fare a meno di vantarsi dei crimini commessi dai suoi compagni ebrei durante l'ultima guerra, e di come siano pronti a farlo di nuovo.
Il 10 settembre del 1941, Weizmann scrisse una lettera al primo ministro inglese esprimendosi senza troppi mezzi termini. Weizmann ricordò al primo ministro di come la comunità ebraica riuscì a trascinare in guerra l'America, e di come avrebbe potuto con facilità trascinala in guerra una seconda volta - a condizione che la Gran Bretagna cambiasse la sua linea politica sulla Palestina.
Erano passati due anni da quando l'agenzia ebraica aveva offerto l'appoggio degli ebrei in tutto il mondo – Era passato un anno dalla dichiarazione di guerra degli ebrei alla Germania, quando il P.M. approvò personalmente la sua proposta di reclutare gli ebrei in Palestina per il servizio in Medio Oriente o altrove. Per due anni di fila l'agenzia subì solo perdite e umiliazioni. Secondo Weizmann decine di migliaia di ebrei palestinesi combatterono in Libia, Abissinia, Grecia, Creta e la Siria, ma questo non fu mai menzionato.
Tormentati come nessun'altra nazione nei tempi moderni da Adolf Hitler, pubblicizzato da Weizmann come il suo nemico principale, disse:
"a noi viene negata la possibilità di vedere i nostri nomi e le nostre bandiere tra le forze che lo combattono."
Creando una falsa associazione con altri nemici anti-sioniti, Weizmann gli assicurò di sapere che non furono i suoi piani... - ma dei responsabili di quello che successe a Monaco e del libro bianco sulla Palestina nel 1939. 'Ci sono stati enormi sforzi al fine di conquistare il Mufti di Gerusalemme, che come anche altri suoi amici, combattevano per Adolf Hitler in medio oriente.
Creando una falsa associazione con altri nemici anti-sioniti, Weizmann gli assicurò di sapere che non furono i suoi piani... - ma dei responsabili di quello che successe a Monaco e del libro bianco sulla Palestina nel 1939. 'Ci sono stati enormi sforzi al fine di conquistare il Mufti di Gerusalemme, che come anche altri suoi amici, combattevano per Adolf Hitler in medio oriente.
Poi Weizmann arrivò al punto:
"Vi è solo un gruppo etnico di quelli che contano (negli USA) che è disposto e volenteroso di dare una mano alla Gran Bretagna come anche di instaurare una politica di aiuto in ogni direzione per quest'ultima, e questo gruppo etnico è quello ebraico (5 milioni di ebrei)."
L'ex segretario e governatore di New York, Morgenthau, Lehmann, Justice Frankfurter, fino al più semplice ebreo, erano tutti perfettamente coscienti di cosa lo scontro con Hitler avrebbe significato. Uomini di stato britannici (lui prese come esempio Churchill), erano spesso venuti a conoscenza del fatto che la comunità ebraica era responsabile di avere fatto entrare in guerra gli Stati Uniti nel 1917.
David Irving dichiarò:
David Irving dichiarò:
"Essi sono pronti a rifarlo appena si presenti l'occasione adatta. Più di ogni altra cosa gli ebrei americani facevano pressione per ottenere il permesso per la formazione di una forza combattente ebraica." (Irving, David. Churchill’s War: Triumph in Adversity Vol. 2. Focal Point Publications, 2001, Pp. 76-77; also see this facsimile of Weizmann’s letter to Churchill).
Il fondatore del sionismo politico, Theodor Herzl, non si faceva problemi nell'ammettere che la comunità ebraica internazionale possedesse il potere necessario per fare scoppiare guerre mondiali e rivoluzioni.
Cito:
Cito:
"I potenti ebrei controllano ormai il mondo... Il destino dei governi e delle nazioni dipende da loro. Fanno combattere i governi gli uni contro gli altri per poi potere decretare la pace. Quando gli ebrei sono in ballo, le nazioni e i governanti danzano come delle marionette."
Nel suo libro, "Jewish State", Herzl parla del fatto che gli ebrei posseggono un immenso potere finanziario: qualsiasi questione o aspetto che possa influenzare le relazioni tra le nazioni, si basa sul potere. Non intendo fare a meno del nostro diritto prescrittivo, quando faccio questa affermazione. Al giorno d'oggi, come penso continuerà a essere, il potere prevarrà sul diritto. Per noi essere leali e patrioti, come lo erano gli Ugonotti, che sono stati poi costretti a emigrare, è pertanto inutile... Gli ebrei devono acquisire un potere economico così vasto, che siano lontani da ogni critica. Quando affondiamo, diventiamo un proletariato rivoluzionario, ma se avanziamo, avanza anche il nostro terribile potere della borsa".
La triste realtà sui sionisti guerrafondai viene anche messa in evidenza nel "Popular Monthly" (pure conosciuto come The american magazine) e cito:
La triste realtà sui sionisti guerrafondai viene anche messa in evidenza nel "Popular Monthly" (pure conosciuto come The american magazine) e cito:
"Al giorno d'oggi, il destino d'Europa, dipende da potenti famiglie di banchieri ebrei come i Rothschild. Finanziano quasi ogni nazione del mondo e ci sono poche nazioni che sarebbero disposte a correre il rischio di entrare in guerra senza il loro appoggio, appoggio necessario per intraprendere un qualsiasi conflitto.
Nelle guerre europee attuali, in cui uno dei combattenti, non avendo più nulla da perdere, non si cura delle conseguenze dovute alla bancarotta. L'altro combattente, non appena è iniziato il conflitto, è già costretto a chiedere finanziamenti dai banchieri ebraici, per potere proseguire."
Nelle guerre europee attuali, in cui uno dei combattenti, non avendo più nulla da perdere, non si cura delle conseguenze dovute alla bancarotta. L'altro combattente, non appena è iniziato il conflitto, è già costretto a chiedere finanziamenti dai banchieri ebraici, per potere proseguire."
Un articolo uscito nel 1881 sul "Rhodes Journal", un prestigioso giornale, informò i suoi lettori sul fatto che i banchieri internazionali ebrei avevano il potere di scatenare la guerra quando volevano. Cito:
"Bisogna anche ammettere che gli ebrei controllano il mercato finanziario in Europa, e che hanno lì una più forte influenza che da noi in America."
L'imperatore di Russia scoprì che non poteva offrire prestiti sui mercati internazionali, perché Rothschild non vedeva la cosa come favorevole agli interessi dell'Inghilterra. Il destino d'Europa dipende da un piccolo gruppo di banchieri ebraici.
Il blogger conosciuto come "the Black Rabbit of Inlè", ha citato diversi documenti in cui si parla dell'immensa influenza che la famiglia Rothschild esercitava sul suo sito "King of the Jews". Eccone alcune citazioni:
Il blogger conosciuto come "the Black Rabbit of Inlè", ha citato diversi documenti in cui si parla dell'immensa influenza che la famiglia Rothschild esercitava sul suo sito "King of the Jews". Eccone alcune citazioni:
"il biografo ufficiale di Rothschild, Niall Ferguson, spiega che per gli ebrei Rothschild e la sua famiglia, sono visti come la "famiglia reale". Gli ebrei pensano anche che la ricchezza e il potere di questa dinastia di banchieri ebraici, andrà a servire obbiettivi più grandi... per vendicare i torti subiti da Israele.
Per gli ebrei meno ricchi in Europa, la straordinaria ascesa di Nathan Rothschild e le ricchezze da lui ottenute, sono dovute all'uso della magia. Una versione dei fatti che concorda con un articolo pubblicato a Londra da un autore anonimo 4 anni dopo (1836) la morte di Nathan Rothschild . Autore che scrisse appunto che il potere e il successo avuto da Rothschild, era dovuto al talismano magico in suo possesso.
Il suo potere serviva infatti per un più alto scopo: poi aggiunse anche che serviva a ripagare i torti subiti da Israele e assicurare che il regno di giuda, venga ristabilito sulla terra. La ricostruzione delle torri! Gerusalemme!"
"Il ripristino della Giudea per le antiche razze" (Ferguson, Niall. The House of Rothschild: Volume 1: Money’s Prophets: 1798-1848, Viking, (1999), pp. 21/22).
Per gli ebrei meno ricchi in Europa, la straordinaria ascesa di Nathan Rothschild e le ricchezze da lui ottenute, sono dovute all'uso della magia. Una versione dei fatti che concorda con un articolo pubblicato a Londra da un autore anonimo 4 anni dopo (1836) la morte di Nathan Rothschild . Autore che scrisse appunto che il potere e il successo avuto da Rothschild, era dovuto al talismano magico in suo possesso.
Il suo potere serviva infatti per un più alto scopo: poi aggiunse anche che serviva a ripagare i torti subiti da Israele e assicurare che il regno di giuda, venga ristabilito sulla terra. La ricostruzione delle torri! Gerusalemme!"
"Il ripristino della Giudea per le antiche razze" (Ferguson, Niall. The House of Rothschild: Volume 1: Money’s Prophets: 1798-1848, Viking, (1999), pp. 21/22).
Ferguson aggiunse anche che:
"... per via dell'enorme potere, gli ebrei li vedevano come dei capi che li avrebbero aiutati nell'ottenere uguali diritti civili e politici. Come vedremo, questa leadership fù ottenuta in modo molto precoce... erano agli occhi degli ebrei come dei Re" (Ibid., p. 22).
Il registro nazionale di Niles pubblicò nel 1828: "... La casa dei Rothschild è certamente responsabile per la morte recente di un banchiere che è stato uno dei più ricchi e potenti banchieri d'Europa."
Ecco una citazione del "The Niles National Register" pubblicato il 19 di settembre del 1835:
Ecco una citazione del "The Niles National Register" pubblicato il 19 di settembre del 1835:
"i Rothschild sono la meraviglia del sistema bancario moderno... vediamo i discendenti di giuda, dopo le persecuzioni durate più di duemila anni, sorpassare i re, diventare più potenti di grandi imperatori, ed essere entrati in possesso di un intero continente ormai interamente sotto il loro controllo. I Rothschild governano sui cristiani. Egli non si consulta con loro per prendere le sue decisioni. Egli estende il suo potere con la stessa facilità da San Pietro Burgo a Vienna, da Vienna a Parigi, da Parigi a Londra, da Londra a Washington. Il Barone Rothschild, il capo della casa, è il vero Re dei giudei, il principe della cattività, il messia tanto profetizzato dal "popolo eletto". Egli decide su vita o morte, guerra o pace".
"The Ladies Repository" pubblicato nel 1863 afferma: "il Barone Lionel Rothschild è il primo ebreo mai ammesso nel Parlamento inglese e l'uomo più ricco di tutto il pianeta."
Il "Cyclopaedia of Commercial & Business Anecdotes" uscito nel 1865, scrive:
"I Rothschild sono i più ricchi banchieri del mondo. La casa dei Rothshild è la rappresentazione di quel potere del denaro che governa il mondo."
La Rivista dei banchieri stampata nel 1847 dichiara:
"I cinque fratelli (Anselmo, Salomone, Nathan, Charles e James) sono stati implicati nella maggior parte dei grandi affari finanziari di Austria, Francia, Inghilterra e di quasi tutti i paesi. Hanno formato fra di loro uno schieramento invincibile. Da soli, o coi loro agenti, che hanno esercitato un grande controllo su tutte le località principali in Europa, e, fedeli alla loro abitudine, di non intraprendere nulla separatamente, hanno coordinato e svolto operazioni, usando sistemi invariati e identici. Il loro potere era tale, che un tempo erano liberi di decidere su pace o guerra."
"The Review of Reviews" uscito nel 1890 dichiara:
"La variazione della posizione dell'ebreo entro la seconda metà del secolo è uno degli aspetti più notevoli. Fino a cinquant'anni fa l'ebreo era inerte e imbecille. Ora egli esercita un maggiore potere di quanto non ne esercitava ai tempi di Davide e Salomone. Gli ebrei oggi influenzano un numero sempre maggiore di persone e sono entrati in possesso della maggior parte delle richezze e dei lingotti d'oro. Per non parlare del controllo a livello legislativo, potere maggiore di quando possedevano la propria terra e i propri templi."
Stampato nel 1905, Letteratura ebraica e altri saggi, scrive:
"I palazzi dei Rothschild, la famiglia più ricca del mondo, continueranno a diffondere i sentimenti vivificati dal pensiero della storia d'Israele e dal suo patrimonio poetico. La ricchezza non è diminuita per niente, come neanche l'entusiasmo e l'amore per la fede."
In un Articolo pubblicato tra il 1901 e il 1906 dalla "Jewish Encyclopedia" viene affermato ciò:
"Si tratta di un curioso tentativo di creare un concorrente alla casa dei Rothschild che sia cattolico, visto che al momento attuale, questi ultimi, sono i guardiani del tesoro papale."
L'economista britannico, J. A. Hobson, fece la seguente affermazione nel suo libro "Imperialism", pubblicato nel 1902:
"C'è qualcuno che potrebbe seriamente supporre che una grande guerra potrebbe essere effettuata da ogni stato europeo, senza il consenso dei Rothschild e dei loro collaboratori?"
Nella revisione missionaria del Mondo, Volume 29, stampato nel 1906 è scritto:
"Si è stimato che una casa di banchieri ebrei abbia il controllo di 30 miliardi dollari. I Rothschild in dieci anni hanno prestato $ 482.000.000. Quasi la metà dell'oro coniato in tutto il mondo, si trova in possesso ebraico."
Nel 1909, sette anni prima di diventare primo ministro britannico, David Loyd George fece la seguente affermazione in uno dei suoi discorsi:
"Mi piacerebbe molto sapere se Lord Rothschild è il dittatore di questo paese! Tutti i sistemi e i tentativi di attuare delle riforme finanziarie e sociali, sono veramente ostacolati da una semplice bacheca. Oppure avviene tutto sotto ordine di Nathaniel Rothschild?"
Un altro dei biografi della famiglia, Derek Wilson, ha ammesso che i critici dei Rothschild hanno motivi validi per essere preoccupati affermando:
"La casa dei Rothschild è immensamente più potente di un qualsiasi altro impero finanziario che l'abbia mai preceduta, ed è in grado di controllare i governi da dietro le quinte. L'economista olandese Ad Broere, nel suo libro uscito nel 2010, "Chiusura del Casinò Globale", ci informa che il 19° secolo è stato conosciuto come l'era dei Rothschild, era in cui è stato stimato che questa famiglia fosse in possesso di oltre la metà della ricchezza del mondo. Mentre la ricchezza di questo impero continua ad aumentare anche al giorno d'oggi, i Rothschild sono riusciti nel loro piano di non dare più molto nell'occhio e nell'avere fatto credere che il loro potere sia diminuito. Essi si limitano ad applicare il nome Rothschild a una piccola frazione delle aziende che in realtà controllano.
Il leader ebreo, Louis Marshall, confessò in modo sottile che il sionismo non era altro che un piano a lungo termine per ottenere il controllo e conquistare il mondo, facendo la seguente dichiarazione:
"Il sionismo non è un incidente o un caso, ma si tratta di un progetto dal più ampio spettro. Si tratta semplicemente di un piolo comodo su cui appendere una potente arma."
Questa cospirazione per il dominio del mondo da parte degli ebrei, non è un fenomeno nuovo, anzi, molto probabilmente è nato con l'avvento dello stesso Giudaismo oltre 3000 anni fa. Un indizio scioccante che rileva l'esistenza di questo complotto fu lasciato nel 1492 dal Gran Sinedrio, a Costantinopoli,
Nel 1492, Chemor, capo rabbino di Spagna, scrisse al Gran Sinedrio di Costantinopoli, per richiedere un consiglio e aiuto, nell'eventualità che la Spagna decidesse di bandire gli ebrei. Questa è la risposta:
"Cari fratelli in Mosè, abbiamo ricevuto la vostra lettera in cui ci raccontano le ansie e le disgrazie che sopportate. Noi siamo come trafitti da un grande dolore nel sentire queste cose."
Ecco i consigli dei "grandi" rabbini:
"Nel caso che il Re di Spagna vi obblighi a diventare cristiani? Voi, se non si può fare altrimenti, accetterete.
Riguardo all'eventuale ordine di confiscare i tuoi beni, fate dei vostri figli dei mercanti, cosi che essi possano, a poco a poco, arricchirsi sulle spalle dei cristiani e impossessarsi di tutti i loro beni.
In quanto a quello che dovrai cercare di ottenere: fate dei vostri figli dei medici e farmacisti, in modo di essere in grado di togliere la vita e avvelenare i cristiani.
Nel caso che qualcuno volesse distruggere le tue sinagoghe: Fate dei vostri figli dei chierici in modo che essi possono distruggere le loro chiese dall'interno.
Per quanto riguarda le vessazioni di cui molti altri si lamentano: Fate in modo che i vostri figli diventano avvocati, e che ricevano casi riguardanti gli affari di stato, cosi da asservire i cristiani al nostro controllo e portare avanti i nostri piani di dominio mondiale e di vendicarci su di loro.
Non deviate da questo ordine che vi diamo, perché vedrete per esperienza che, umiliati come a volte vi possiate sentire, troverete sempre la via per raggiungere il potere.
PRINCIPE DEI GIUDEI DI COSTANTINOPOLI: "(L. Fry, Waters avanzare verso est - La guerra contro il dominio di cristo. Edizione TBR, Washington, DC, (2000), pp 51-52).
Gli ebrei cercano sempre di apparire come vittime al fine d'ingannare gl'ingenui gentili. Così possono portare avanti indisturbati i loro sinistri piani per il dominio mondiale. Questo senso di colpa è ridicolmente trasparente.
Il rabbino sionista Stephen S. Wise (1874-1949), - co-fondatore del World Jewish Congress e altri gruppi sovversivi - freneticamente affermò che l'intera cristianità è in debito con gli ebrei per i torti subiti, e che avrebbero dovuto perciò permettere agli ebrei di fondare il proprio stato in Palestina.
Wise ribadì fastidiosamente:
Il "Cyclopaedia of Commercial & Business Anecdotes" uscito nel 1865, scrive:
"I Rothschild sono i più ricchi banchieri del mondo. La casa dei Rothshild è la rappresentazione di quel potere del denaro che governa il mondo."
La Rivista dei banchieri stampata nel 1847 dichiara:
"I cinque fratelli (Anselmo, Salomone, Nathan, Charles e James) sono stati implicati nella maggior parte dei grandi affari finanziari di Austria, Francia, Inghilterra e di quasi tutti i paesi. Hanno formato fra di loro uno schieramento invincibile. Da soli, o coi loro agenti, che hanno esercitato un grande controllo su tutte le località principali in Europa, e, fedeli alla loro abitudine, di non intraprendere nulla separatamente, hanno coordinato e svolto operazioni, usando sistemi invariati e identici. Il loro potere era tale, che un tempo erano liberi di decidere su pace o guerra."
"The Review of Reviews" uscito nel 1890 dichiara:
"La variazione della posizione dell'ebreo entro la seconda metà del secolo è uno degli aspetti più notevoli. Fino a cinquant'anni fa l'ebreo era inerte e imbecille. Ora egli esercita un maggiore potere di quanto non ne esercitava ai tempi di Davide e Salomone. Gli ebrei oggi influenzano un numero sempre maggiore di persone e sono entrati in possesso della maggior parte delle richezze e dei lingotti d'oro. Per non parlare del controllo a livello legislativo, potere maggiore di quando possedevano la propria terra e i propri templi."
Stampato nel 1905, Letteratura ebraica e altri saggi, scrive:
"I palazzi dei Rothschild, la famiglia più ricca del mondo, continueranno a diffondere i sentimenti vivificati dal pensiero della storia d'Israele e dal suo patrimonio poetico. La ricchezza non è diminuita per niente, come neanche l'entusiasmo e l'amore per la fede."
In un Articolo pubblicato tra il 1901 e il 1906 dalla "Jewish Encyclopedia" viene affermato ciò:
"Si tratta di un curioso tentativo di creare un concorrente alla casa dei Rothschild che sia cattolico, visto che al momento attuale, questi ultimi, sono i guardiani del tesoro papale."
L'economista britannico, J. A. Hobson, fece la seguente affermazione nel suo libro "Imperialism", pubblicato nel 1902:
"C'è qualcuno che potrebbe seriamente supporre che una grande guerra potrebbe essere effettuata da ogni stato europeo, senza il consenso dei Rothschild e dei loro collaboratori?"
Nella revisione missionaria del Mondo, Volume 29, stampato nel 1906 è scritto:
"Si è stimato che una casa di banchieri ebrei abbia il controllo di 30 miliardi dollari. I Rothschild in dieci anni hanno prestato $ 482.000.000. Quasi la metà dell'oro coniato in tutto il mondo, si trova in possesso ebraico."
Nel 1909, sette anni prima di diventare primo ministro britannico, David Loyd George fece la seguente affermazione in uno dei suoi discorsi:
"Mi piacerebbe molto sapere se Lord Rothschild è il dittatore di questo paese! Tutti i sistemi e i tentativi di attuare delle riforme finanziarie e sociali, sono veramente ostacolati da una semplice bacheca. Oppure avviene tutto sotto ordine di Nathaniel Rothschild?"
Un altro dei biografi della famiglia, Derek Wilson, ha ammesso che i critici dei Rothschild hanno motivi validi per essere preoccupati affermando:
"La casa dei Rothschild è immensamente più potente di un qualsiasi altro impero finanziario che l'abbia mai preceduta, ed è in grado di controllare i governi da dietro le quinte. L'economista olandese Ad Broere, nel suo libro uscito nel 2010, "Chiusura del Casinò Globale", ci informa che il 19° secolo è stato conosciuto come l'era dei Rothschild, era in cui è stato stimato che questa famiglia fosse in possesso di oltre la metà della ricchezza del mondo. Mentre la ricchezza di questo impero continua ad aumentare anche al giorno d'oggi, i Rothschild sono riusciti nel loro piano di non dare più molto nell'occhio e nell'avere fatto credere che il loro potere sia diminuito. Essi si limitano ad applicare il nome Rothschild a una piccola frazione delle aziende che in realtà controllano.
Il leader ebreo, Louis Marshall, confessò in modo sottile che il sionismo non era altro che un piano a lungo termine per ottenere il controllo e conquistare il mondo, facendo la seguente dichiarazione:
"Il sionismo non è un incidente o un caso, ma si tratta di un progetto dal più ampio spettro. Si tratta semplicemente di un piolo comodo su cui appendere una potente arma."
Questa cospirazione per il dominio del mondo da parte degli ebrei, non è un fenomeno nuovo, anzi, molto probabilmente è nato con l'avvento dello stesso Giudaismo oltre 3000 anni fa. Un indizio scioccante che rileva l'esistenza di questo complotto fu lasciato nel 1492 dal Gran Sinedrio, a Costantinopoli,
Nel 1492, Chemor, capo rabbino di Spagna, scrisse al Gran Sinedrio di Costantinopoli, per richiedere un consiglio e aiuto, nell'eventualità che la Spagna decidesse di bandire gli ebrei. Questa è la risposta:
"Cari fratelli in Mosè, abbiamo ricevuto la vostra lettera in cui ci raccontano le ansie e le disgrazie che sopportate. Noi siamo come trafitti da un grande dolore nel sentire queste cose."
Ecco i consigli dei "grandi" rabbini:
"Nel caso che il Re di Spagna vi obblighi a diventare cristiani? Voi, se non si può fare altrimenti, accetterete.
Riguardo all'eventuale ordine di confiscare i tuoi beni, fate dei vostri figli dei mercanti, cosi che essi possano, a poco a poco, arricchirsi sulle spalle dei cristiani e impossessarsi di tutti i loro beni.
In quanto a quello che dovrai cercare di ottenere: fate dei vostri figli dei medici e farmacisti, in modo di essere in grado di togliere la vita e avvelenare i cristiani.
Nel caso che qualcuno volesse distruggere le tue sinagoghe: Fate dei vostri figli dei chierici in modo che essi possono distruggere le loro chiese dall'interno.
Per quanto riguarda le vessazioni di cui molti altri si lamentano: Fate in modo che i vostri figli diventano avvocati, e che ricevano casi riguardanti gli affari di stato, cosi da asservire i cristiani al nostro controllo e portare avanti i nostri piani di dominio mondiale e di vendicarci su di loro.
Non deviate da questo ordine che vi diamo, perché vedrete per esperienza che, umiliati come a volte vi possiate sentire, troverete sempre la via per raggiungere il potere.
PRINCIPE DEI GIUDEI DI COSTANTINOPOLI: "(L. Fry, Waters avanzare verso est - La guerra contro il dominio di cristo. Edizione TBR, Washington, DC, (2000), pp 51-52).
Gli ebrei cercano sempre di apparire come vittime al fine d'ingannare gl'ingenui gentili. Così possono portare avanti indisturbati i loro sinistri piani per il dominio mondiale. Questo senso di colpa è ridicolmente trasparente.
Il rabbino sionista Stephen S. Wise (1874-1949), - co-fondatore del World Jewish Congress e altri gruppi sovversivi - freneticamente affermò che l'intera cristianità è in debito con gli ebrei per i torti subiti, e che avrebbero dovuto perciò permettere agli ebrei di fondare il proprio stato in Palestina.
Wise ribadì fastidiosamente:
"la ricostruzione di Sion sarà il risarcimento da parte dei cristiani per il male subito".
Nel 1900 già Wise parlava dell'olocausto e dei 6 milioni di vittime, rivelando così il fatto che si trattasse di una truffa e del fatto che fosse premeditato.
E'stata una delle decine e decine di riferimenti e invocazioni della favola cabalistica dei 6.000.000 di ebrei perseguitati e uccisi dal 1900 al 1945, favola che ha portato alla creazione dello stato di Israele. Fondazione basata e giustificata su truffe e inganni, cosa già evidente nel 1948.
(Vedi: Heddesheimer, Don. The First Holocaust: Jewish Fund Raising Campaigns with Holocaust Claims during and after World War One. Chicago, IL: Theses & Dissertations, 2003; see also: The "Six Million" Myth).
Il giudice federale, Julian Mack (1866-1943), fu a capo di una serie di organizzazioni sioniste e lavorò, con tutte le sue energie, per far istituire uno stato ebraico in Palestina. Con il tipico stile da suprematista ebraico, questo pazzo rabbioso chiese denaro ai cristiani per finanziare il progetto della colonizzazione ebraica della Palestina. Usando come pretesto i presunti crimini subiti dagli ebrei e vedendo in ciò un modo per risarcire questi ultimi per gli orrori loro accaduti.
Credendo che il mondo sia loro debitore, gli ebrei non pretendono solo la supremazia sulla Palestina, ma vogliono il dominio sull'intero pianeta. Dominio che deve essere loro consegnato su un piatto d'argento, con tutte le risorse e le ricchezze!
Questi spiacevoli fatti e citazioni sono estremamente significativi per potere metter in evidenza il potere ebraico mondiale e i loro piani, e soprattutto conferma ancora una volta la veridicità dei protocolli dei savi anziani di Sion. Diverse tra queste sbalorditive affermazioni sono perfettamente in armonia con quello che viene detto nei protocolli dei savi di Sion, che scrivono:
E'stata una delle decine e decine di riferimenti e invocazioni della favola cabalistica dei 6.000.000 di ebrei perseguitati e uccisi dal 1900 al 1945, favola che ha portato alla creazione dello stato di Israele. Fondazione basata e giustificata su truffe e inganni, cosa già evidente nel 1948.
(Vedi: Heddesheimer, Don. The First Holocaust: Jewish Fund Raising Campaigns with Holocaust Claims during and after World War One. Chicago, IL: Theses & Dissertations, 2003; see also: The "Six Million" Myth).
Il giudice federale, Julian Mack (1866-1943), fu a capo di una serie di organizzazioni sioniste e lavorò, con tutte le sue energie, per far istituire uno stato ebraico in Palestina. Con il tipico stile da suprematista ebraico, questo pazzo rabbioso chiese denaro ai cristiani per finanziare il progetto della colonizzazione ebraica della Palestina. Usando come pretesto i presunti crimini subiti dagli ebrei e vedendo in ciò un modo per risarcire questi ultimi per gli orrori loro accaduti.
Credendo che il mondo sia loro debitore, gli ebrei non pretendono solo la supremazia sulla Palestina, ma vogliono il dominio sull'intero pianeta. Dominio che deve essere loro consegnato su un piatto d'argento, con tutte le risorse e le ricchezze!
Questi spiacevoli fatti e citazioni sono estremamente significativi per potere metter in evidenza il potere ebraico mondiale e i loro piani, e soprattutto conferma ancora una volta la veridicità dei protocolli dei savi anziani di Sion. Diverse tra queste sbalorditive affermazioni sono perfettamente in armonia con quello che viene detto nei protocolli dei savi di Sion, che scrivono:
"Una dittatura ebraica mondiale con un Re giudeo a capo che viene descritto come "Il Re despota dal sangue di Sion" (un discendente di David). Un governo mondiale governato da un Re unico: da quel momento guideremo i popoli da una delusione all'altra in modo da fare accettare che il nostro Re dei giudei venga eletto, avvento che stiamo preparando già da tempo" (I protocolli dei savi anziani di Sion – Protocollo numero 3).
Uno stato globale ebraico in cui un Re tiranno, il Re despota del sangue di Sion, sarà incoronato Re e governerà la terra:
"Il riconoscimento del nostro Re... verrà quando i popoli, del tutto stanchi per le irregolarità, i fallimenti e le incompetenze dei loro governanti, richiederanno:
"Liberiamoci di loro, dateci un governo globale con un solo Re che governa la terra, così da creare unione e risolvere i problemi (da loro apposta creati per poi poterti offrire una soluzione) - Le frontiere, le nazionalità, le religioni, i debiti dello Stato – così da raggiungere la tranquillità e la pace, che non riusciamo mai a trovare nel sistema attuale con i propri governi e rappresentanti" (I protocolli dei savi anziani di Sion – Protocollo numero 10).
Quando il Re d'Israele verrà incoronato grazie all'aiuto dell'Europa, diventerà il regnante assoluto. (I protocolli dei savi anziani di Sion – Protocollo numero 15).
"Liberiamoci di loro, dateci un governo globale con un solo Re che governa la terra, così da creare unione e risolvere i problemi (da loro apposta creati per poi poterti offrire una soluzione) - Le frontiere, le nazionalità, le religioni, i debiti dello Stato – così da raggiungere la tranquillità e la pace, che non riusciamo mai a trovare nel sistema attuale con i propri governi e rappresentanti" (I protocolli dei savi anziani di Sion – Protocollo numero 10).
Quando il Re d'Israele verrà incoronato grazie all'aiuto dell'Europa, diventerà il regnante assoluto. (I protocolli dei savi anziani di Sion – Protocollo numero 15).
Queste credenze presenti nella comunità ebraica, sono state confermate anche da un ex ebreo sionista che si è convertito al cristianesimo, Benjamin Freedman. Bejamin divenne anche un fervente critico dell'internazionale ebraica.
Benjamin Freedman fu un uomo d'affari di successo di New York che ebbe anche contatti con molti sionisti potenti e diversi presidenti americani. Uno di quelli che ne capiscono sulla politica internazionale, e che sono a conoscenza del ruolo che giocano gli ebrei in tutto ciò.
Scrisse un libro intitolato "The Hidden Tyranny", e nel 1961 tenne un discorso veramente illuminante al Willard Hotel di Washington DC. Nel libro si parla primariamente della questione ebraica. In particolare del ruolo che ebbe l'internazionale ebraica nel portare in guerra l'America. Parla anche del supporto da parte dei britannici nell'instaurare uno stato ebraico in Palestina alla fine della guerra.
Alla luce dei fatti e delle informazioni illustrate nel presente documento, la triste realtà di questa cospirazione ebraica mondiale, non può più logicamente essere negata da una qualsiasi persona ragionevole e responsabile.
Solo coloro che abbracciano la causa o simpatizzano per l'ebraismo, negano l'esistenza di questi spietati piani cospirativi contro i gentili.
Benjamin Freedman fu un uomo d'affari di successo di New York che ebbe anche contatti con molti sionisti potenti e diversi presidenti americani. Uno di quelli che ne capiscono sulla politica internazionale, e che sono a conoscenza del ruolo che giocano gli ebrei in tutto ciò.
Scrisse un libro intitolato "The Hidden Tyranny", e nel 1961 tenne un discorso veramente illuminante al Willard Hotel di Washington DC. Nel libro si parla primariamente della questione ebraica. In particolare del ruolo che ebbe l'internazionale ebraica nel portare in guerra l'America. Parla anche del supporto da parte dei britannici nell'instaurare uno stato ebraico in Palestina alla fine della guerra.
Alla luce dei fatti e delle informazioni illustrate nel presente documento, la triste realtà di questa cospirazione ebraica mondiale, non può più logicamente essere negata da una qualsiasi persona ragionevole e responsabile.
Solo coloro che abbracciano la causa o simpatizzano per l'ebraismo, negano l'esistenza di questi spietati piani cospirativi contro i gentili.
Club Death Judaica
I MASSACRI BOLSCEVICHI
Come detto in precedenza, il comunismo - conosciuto anche in precedenza come bolscevismo - non è nient'altro che una truffa, un sistema con cui stabilire il controllo ebraico su nazioni gentili che non erano compatibili con le finalità della finanza ebraica internazionale. La cosiddetta rivoluzione Russa nel 1917 non fu Russa, ma un colpo di stato organizzato e messo in atto da parte degli ebrei. Il primo tentativo di un colpo di stato comunista in Russia, nel 1905, fu anche un prodotto di agitatori ebrei. Questi sono fatti storici innegabili e non propaganda come questi bugiardi giudei vogliono farci credere.
Gli ebrei con il loro controllo sulla stampa, Hollywood, le università, le case produttrici ecc., hanno sdrammatizzato e cancellato ogni traccia non solo sulle atrocità commesse dai comunisti ma anche riguardo al ruolo predominante avuto. Una congiura del silenzio per quanto riguarda i crimini mostruosi del comunismo continua anche oggi, mentre veniamo bombardati da ogni direzione con propaganda sionista, in particolar modo con la storia ridicola e senza senso di un " olocausto di sei milioni di ebrei".
Bugiardi e criminali travestiti da giornalisti, professori, storici, cercano addirittura di glorificare i comunisti e assassini di massa Marxisti. Questa banda di truffatori non solo non oserebbero mai criticare qualsiasi cosa che abbia a che fare con il comunismo, ma descrivono addirittura il comunismo come un sincero esperimento che ha portato il maggior numero di vantaggi, per quello che riguarda la vita sociale.
A quei tempi gli ebrei addirittura si vantavano del fatto che la rivoluzione fu un loro piano. Erano i finanzieri, i rivoluzionari e specialmente la orda di assassini di massa della Cheka, la polizia segreta sovietica precursore del KGB responsabile per lo sterminio di decine di milioni di russi e altri est-europei.
Oggi gli ebrei negano il tutto: "chi noi?? Gli ebrei non hanno mai avuto a che fare con la rivoluzione e chi lo afferma è semplicemente un antisemita."
Pure gli ebrei coinvolti direttamente nei massacri di non ebrei cristiani, oggi negano ogni coinvolgimento. Addirittura a conoscenza del fatto che l'antisemitismo diventò un crimine capitale punito con la morte a partire dal 1917, gli ebrei sostengono che venivano perseguitati.
Anche sapendo che le chiese cristiane venivano bruciate mentre le sinagoghe venivano lasciate intatte, gli ebrei negano il fatto che in realtà venivano protetti dal regime. Pure a conoscenza dei fatti che monaci, preti e suore cristiani vennero torturati, assassinati in massa e mandati al lavoro forzato per pulire le strade, mentre gli ebrei e i rabbini vivevano nel benessere, gli ebrei ancora insistono sul fatto di essere stati a loro volta vittime del bolscevismo.
Questa è la strategia adottata dagli ebrei durante i secoli e millenni in cui si fingono le vittime per evitare di venire puniti per gl'orrendi crimini commessi.
Gli ebrei in Russia avevano nutrito enorme odio per gli Zar russi, in primo luogo perché erano cristiani e in secondo luogo perché gli Zar tenevano giustamente gli ebrei emarginati e sotto controllo. Per gli ebrei era possibile risiedere solo in alcune aree (la cosiddetta "ebreo pallido") e venivano ricacciati ogni qualvolta avessero tentato di sconfinare.
Per queste ragioni, come anche per altre, estremisti ebraici in Russia e Europa dell'est si mobilitarono in brigate terroriste con lo scopo di deporre e assassinare gli Czars. Nel 1881, Zar Alexander II fu assassinato da ebrei. L'erede al trono era lo Zar Nicola II, il prossimo obiettivo dell'ebraismo.
Le prime sommosse ispirate al comunismo talmudico nelle Russia cristiana, avvennero nel 1905, guidate dai giudei e massoni Leon Deutsch, Vladimir Lenin, Leiba Bronstein (Leon Trotsky) e il mentore e guida di Trotsky, Israel Helphand (Alexander Parvus) - il multimilionario finanziere e consigliere del giovane turco (l'ebreo che fece scoppiare la rivoluzione nel impero ottomano nel 1908 per facilitare i piani ambiziosi del sionismo internazionale). Parvus fece milioni di profitti derivanti dalla vendita di armi e prodotti alimentari per l'esercito turco, il quale - sotto il comando del cripto-ebreo "Giovani Turchi" - effettuò il massacro degli armeni del 1915, in cui morirono 1,5 milioni di cristiani. (See: Bjerknes, Christopher Jon. The Jewish Genocide of Armenian Christians, 2006)
Gli ebrei rivendicano con vanità ed arroganza la responsabilità del fallito colpo di stato del 1905. Per esempio nel Maccabean of London, si legge un articolo intitolato Una rivoluzione ebraica nel Novembre del 1905:
La rivoluzione in Russia è una rivoluzione ebraica, una crisi nella storia ebraica. È una rivoluzione ebraica perché la Russia è la patria di circa la meta della popolazione ebraica mondiale e un rovesciamento del suo governo dispotico deve avere un'influenza molto importante sul destino dei milioni che vivono lì, come anche delle diverse migliaia che sono recentemente emigrati in altri paesi. Ma la rivoluzione in Russia è una rivoluzione ebraica anche perché gli ebrei sono i rivoluzionari più attivi nell'impero dello Zar "(citato in:. L. Fry, Waters che scorre verso est:. Della guerra contro la Regalità di Cristo TBR Books, Washington, DC, (2000), pag. 40.)
Le imprese bolsceviche - come quelle dei sionisti - sono state sovvenzionate da ricchi ebrei usurai. In preparazione alla rivoluzione del 1905, i banchieri ebrei finanziarono e pianificarono una guerra tra la Russia e il Giappone. Stavano da tempo conducendo una guerra economica contro la Russia sabotando e indebolendo la capacità della Russia di garantire prestiti agli occidentali e finanziando in ogni occasione i nemici della Russia. Ciò fu fatto in uno sforzo dannoso per indebolire la Russia economicamente e fisicamente, rendendola così matura per la rivoluzione, la sovversione comunista ebraica e il saccheggio di tutti i beni. Il prominente banchiere ebreo e "filantropo", Jacob Henry Schiff - emissario della Rothschild in America, che ha guidato la centrale elettrica Kuhn, Loeb & Co. E la banca di New York - finanziò lo sforzo bellico giapponese contro la Russia offrendo loro un prestito di 200 milioni di dollari americani.(See also: "Genocidal Jewish Supremacist Jacob H. Schiff" & "Jewish Bankers Again Target Russia for Revolution" for a plethora of sources documenting Schiff's schemes against Russia)
Il Jewish Communal Register of New York City del 1917-1918 scrive su Jacop Schiff: "L'impresa di Kuhn, Loeb & Co. fece grandi prestiti ai giapponesi dal 1904-1905, rendendo così possibile la vittoria giapponese sulla Russia. Il signor Schiff ha sempre usato la sua ricchezza e la sua influenza nel migliore interesse del suo popolo. Ha finanziato i nemici della Russia autocratica e ha usato la sua influenza finanziaria per escludere la Russia dal mercato monetario degli Stati Uniti ".
Non solo il furioso russofobo Jacob Schiff finanzia i nemici della Russia e attacchi esterni, ma finanzia pure la distribuzione di propaganda rivoluzionaria per i prigionieri di guerra russi detenuti in campi di prigionia giapponesi durante la guerra Giapponese-Russo del 1904-1905. Jacob Schiff sperava che questa propaganda avrebbe avvelenato la mente dei soldati e che li avrebbe messi contro lo Zar al loro ritorno in Russia, alla fine della conflitto. Così avrebbero commesso ammutinamento e avrebbero aiutato ad instaurare una dittatura ebraica comunista.
Anche se con il tentativo di rivoluzione del 1905 non riuscirono a far crollare il governo zarista russo, gli ebrei marxisti avevano causato una enorme carneficina. Il bagno di sangue causato degli ebrei fu notato anche da William Eleroy Curtis, in un discorso pronunciato alla National Geographic Society del 14 Dic 1906:
"LA VENDETTA DEGLI EBREI
Forse queste riforme sono la causa dell'attuale tranquillità, perché i capi rivoluzionari quasi tutti appartengono alla razza ebraica e l'agenzia rivoluzionaria più efficace è il Bund ebraico, che ha sede a Bialystok, proprio dove avvenne il massacro lo scorso giugno. Il governo Russo ha sofferto e subito più danni da questa razza, che tutti gli altri elementi combinati assieme. Ogni volta che viene commesso un atto disperato ed estremista, vi è sempre dietro un ebreo e si può anche dire che non esista un solo membro di questo gruppo che sia leale all'Impero.
Il grande sciopero che ha paralizzato l'Impero e costretto lo Zar a concedere una costituzione e un parlamento, fu organizzato e gestito da un ebreo di nome Krustaleff, un giovane di soli 30 anni di età presidente del consiglio degli operai. Fu condannato al carcere a vita ma non scontò più di due o tre settimane, tempo che li bastò per organizzare uno sciopero dei dipendenti della prigione.
Maxim, che organizzò e condusse la rivoluzione nelle province baltiche, era di origine ebraica. Lo scorso autunno venne a reclutare e a cercare fondi per la sua compagna rivoluzionaria, ma di lui si perse ogni traccia.
Gerschunin, uno dei il leader terroristi più intraprendenti, che fu condannato al carcere a vita da scontare nelle miniere d'argento sulla frontiera della Mongolia, evase senza lasciare tracce e si suppone si trovi al momento a San Francisco. Gerschunin è di origine ebraiche ed ha solo 27 anni. Potrei stare qui ad elencarne un centinaio di questi leader rivoluzionari, che la maggior parte di loro, se non tutti, risulterebbero di origine ebraica. Ovunque si legge di un assassino o di un attentato dinamitardo, risalta che quasi tutti questi crimini sono da attribuire ad ebrei. L'episodio più clamoroso e drammatico verificatosi dopo l'ammutinamento è quello del 27 ottobre, quando, nel pieno centro di San Pietroburgo all'ingresso della Cattedrale di Kazan, quattro ebrei rapinano un carro porta valori e rubano 270'000 dollari. Riusciranno a far sparire il malloppo tramite una complice che poi sparì ma i rapinatori vennero arrestati e puniti in modo esemplare.
L'8 novembre un paio di rivoluzionari ebrei rapinarono un altro portavalori vicino Ragow, in Polonia, scomparendo senza lasciare traccia. Il bottino ammontava questa volta a 850 mila dollari. Quasi ogni atto di questo genere è di stampo ebraico, come i massacri che hanno sconvolto l'universo e che si sono verificati così frequentemente che ai giudei venne dato il nome 'pogrom'. Le autorità esasperate dovettero organizzare delle rappresaglie per via dei gravi crimini commessi da rivoluzionari ebraici. (W. E. Curtis, "The Revolution in Russia", The National Geographic Magazine, Volume 18, Number 5, (May, 1907), pp. 302-316, at 313-314.)
L'autore Juri Lina, a pagina 141 di "Under the sign of the Scorpion", descrive i terribili atti terroristici perpetrati dagli ebrei Marxisti: "Secondo il direttore di regia Stanislav Govorukhin, 20000 mila persone furono uccise o gravemente ferite come risultato di atti terroristici dal 1905 al 1906. Novoye Vremya fece ammontare le vittime a 50000 nel marzo del 1911." Sia Parvus che Trotsky capiranno presto che tutti questi attacchi terroristici sporadici non erano abbastanza per portare avanti il colpo di stato ad ottobre ( Quando tutti gli scioperi e gli atti terroristici vennero organizzati ), ma a dicembre e in gennaio, quando l'ultimo e disperato tentativo di fare cadere il governo zarista, fu intrapreso. Lenin, che si tenne informato sugli eventi in Russia dal suo luogo di esilio, venne alla stessa conclusione. L'omicidio di massa era l'unico modo per ottenere una vittoria. I "rivoluzionari" sognarono allora di una guerra civile."
I giudei massonici andarono in furia vedendo che i loro piani per spodestare lo Zar e instaurare una dittatura ebraica comunista andarono in fumo, ma il loro desiderio di omicidi di massa continuò. Infatti incominciarono a pianificare un altra rivoluzione che risultò con lo scoppio della rivoluzione bolscevica del 1917.
Questi ebrei marxisti sono così ipocriti che predicano contro il capitalismo durante il giorno, per poi alla sera intrattenersi con i più grossi capitalisti e banchieri d'Europa. Banchieri che hanno finanziato le loro attività terroristiche fin dall'inizio. Questo stratagemma ebraico non potrebbe essere più evidente. Ad esempio, l'ebreo marxista rivoluzionario, Leon Trotsky, socializzò, giocò a scacchi e fece amicizia con l'ebreo sionista e banchiere, il barone Rothschild, a Vienna.(Nedava, Joseph. "Trotsky and the Jews", Jewish Publication Society of America, (1972), p. 36)
Nel 1916, l'ebreo Trotsky fu convocato negli Stati Uniti dal super capitalista e banchiere ebreo, Jacob Schiff, per reclutare e addestrare ebrei residenti nella Lower East Side di New York da usare come terroristi marxisti in Russia nel colpo di stato bolscevico del 1917.
Il 27 marzo del 1917, Trotsky e altri 300 comunisti ben addestrati della Lower East Side di Manhattan, salirono a bordo del piroscafo norvegese "Kristianiafjord" per un viaggio che li portò a San Pietroburgo, in Russia. Prima di partire, Jacob Schiff diede a Trotsky e alla sua banda di cospiratori cabalisti, 20 milioni dollari. Allo stesso tempo, Lenin e i suoi compagni ebrei - con la complicità del governo tedesco - a bordo di un treno privato che li portò dalla Scandinavia a San pietro Burgo, sedevano su dieci milioni di dollari in oro forniti dal più ricco banchiere ebreo tedesco, Max Warburg. ( Il quale fratello Paul fu il capo fondatore della Federal Reserve System, la banca centrale americana controllata dai Rothschild ).
Henry Wickham Steed, il capo redattore del Times, riconobbe che questo aiuto finanziario andò ben al di là del regime di Kerensky, affermando che: "I principali promotori e finanzieri della rivoluzione bolscevica erano Jacob Schiff, Warburg e altri finanziatori internazionali che speravano così di fare avanzare il bolscevismo in modo da sfruttare la Russia e il popolo Russo a vantaggio degli ebrei e di ebrei tedeschi."(Steed, Henry Wickham. Through thirty years, 1892-1922: a personal narrative, Volume 2. Doubleday, Page & Company, 1924. p. 302)
Dal "Czarism and Revolution," Omni Publications, Hawthorne, California, (1962), pp. 231-232, apprendiamo che enormi somme di denaro proveniente da fonti ebraiche finirono col finanziare la causa bolscevica: "In un estratto da un rapporto segreto, datato New York 15 Febbraio 1916 (quoted from Boris Brazol, "The World At the Crossroads", 1921, Boston, Small, Maynard and Co., Publ, p. 19), si legge come il Partito rivoluzionario russo in America ha deciso una politica aperta di azione. Sommosse e disordini potrebbero scoppiare ad ogni momento. Il primo incontro segreto che segna l'inizio di questo nuovo periodo di violenza e terrore avvenne nell'east side, la sera del 14 febbraio e vi parteciparono 62 delegati. 50 tra i delegati erano veterani del colpo di stato del 1905, mentre i restanti 12 erano membri reclutati di recente. La maggior parte di loro erano ebrei "intellettuali", alcuni tra di loro erano rivoluzionari professionisti. I principali temi e argomenti di questo incontro segreto erano il discutere sulle opportunità e i benefici che una rivoluzione su grande scala in Russia, avrebbero portato, e del fatto che il tempo era propizio per tale piano.
Come riportato in precedenza il partito aveva appena ricevuto dalla Russia informazioni segrete per preparare i preliminari necessari per una rivolta. L'unica questione ancora da chiarire all'incontro fu quella di una possibile carenza di fondi, tuttavia, nel caso che il problema fosse sorto, diversi membri dissero che non c'era motivo di preoccuparsi per il semplice fatto che in caso di bisogno si sarebbero trovati subito altri fondi, per es da simpatizzanti come Jacob Shiff. Il nome di Jacob Schiff venne ripetutamente menzionato come possibile finanziatore."
In un articolo pubblicato a Rostov il 23 settembre 1919, del "To Moscow", troviamo ulteriori conferme sul fatto che Jacob Schiff fu uno dei principali finanziatori della rivoluzione bolscevica del 1917. Le informazioni trovate in questo documento sono basate su degli scritti dell'alto commissario francese in Washington.
L'originalità di tale documento non può essere messa in questione dato che la fonte citata arrivava dal governo francese ed era ufficiale. Le informazioni vennero anche citate da Gen. Nechvolodov, nel suo libro menzionato in precedenza (pagina 97-104). Nechvolodov afferma che il documento venne redatto da parte di organizzazioni governative americane e fornito all'alto commissariato francese.
Ecco alcune citazioni: "Nel febbraio del 1916 si venne a conoscenza del fatto che una rivoluzione venne fomentata in Russia e che le seguenti multinazionali e i seguenti individui erano coinvolti per portare avanti questi piani distruttivi.
Jacob Schiff;
Kuhn, Loeb & Co. (Directors: Jacob Schiff, Felix Warburg, Otto Kahn, Mortimer Schiff, Jerome H. Hanauer);
Guggenheim;
Max Breitung.
Da queste informazioni risulta che la rivoluzione bolscevica, scoppiata un anno dopo la pubblicazione, fu finanziata, pianificata e messa in atto da gruppi di interesse ebraici. Nel aprile del 1917, Jacob Schiff dichiarò pubblicamente che fu solo grazie al suo supporto finanziario che la rivoluzione poté avere luogo. In primavera dello stesso anno, Schiff iniziò a supportare Trotsky il quale ricevette anche un contributo da parte del "Foreward", una pubblicazione ebraica di New York.
Trotsky e co. vennero anche supportati da Max Warburg e Olaf Aschberg della Nye Bank di Stoccolma, come anche da un altra organizzazione ebraica, la Rhine-Westphalian Syndicate e da Jivotovsky, un potente ebreo la quale figlia finì per sposare Trotsky. Delle relazioni vennero dunque create tra ebrei ultra capitalisti e quelli che si fingevano essere dalla parte del proletariato, i comunisti.
Un ulteriore conferma ci arriva da una lista dei nomi tra i primi soviet, lista che rende evidente il loro coinvolgimento. Il documento, dopo aver messo in evidenza i legami che collegano Kuhn, Loeb & Co. e altri istituti finanziari ebraici, diffonde il parere che il movimento bolscevico sotto alcuni punti di vista, fa parte di un disegno più grande, di un piano ebraico generale e che come si è visto, alcune case bancarie ebree, furono interessate nel promuovere la rivoluzione bolscevica. Jacob Schiff si vantò addirittura del fatto che solo grazie agli ebrei fu possibile portare avanti la rivoluzione Russa (ebraica) con successo. Juri Lina ha scritto in modo simile sul fatto che investitori ebraici in America e in Europa dell'ovest, finanziarono il bolscevismo: "Furono soprattutto Jacob e Mortimer Schiff, Felix Warburg, Otto H. Kahn, Max Warburg, Jerome J. Hanauer, Alfred Milner e la famiglia Guggenheim produttori di rame, che finanziarono i bolscevichi, secondo lo storico ebreo David Shub.
Un documento (861.00/5339) negli archivi del Dipartimento di Stato americano lo conferma. Altri due nomi sono menzionati in questo documento: Max Breitung e Isaac Seligman. Tutte quelle persone erano ebrei e membri di logge "massoniche". Secondo lo stesso documento i piani per deporre lo Zar vennero formulati nel febbraio del 1916. Vi sono sempre alcune persone che si arricchiscono con le guerre e le rivoluzioni. E dobbiamo sempre tener conto di ciò quando cerchiamo di capire la storia.
Il banchiere sionista e massone Max Warburg ebbe un ruolo importante nel finanziamento della propaganda comunista in Russia. Egli fece in modo che l'industriale Hugo Stinnes accettasse di finanziare con due milioni di rubli le attività editoriali dei bolscevichi nel 12 agosto 1916. (Zeman, "la Germania e la rivoluzione in Russia, 1915-1918. Documenti dagli archivi del ministero degli Esteri tedesco", Londra, 1958, pag. 92). Così ci sono i documenti esistenti che dimostrano che Max Warburg e altri super-capitalisti ebrei supportarono e finanziarono il comunismo. Queste dichiarazioni non possono essere messe in discussione o negate, come alcuni truffatori hanno cercato di sostenere. "(Sotto il segno dello Scorpione, p. 180)
Chiaramente i banchieri ebraici ricevettero un enorme ricompensa, oltre anche a altri motivi, per gli investimenti fatti. Gli ebrei bolscevichi si impossessarono del potere e le ricchezze della Russia, e trasferirono tutto l'oro e le ricchezze ai Kuhn, Loeb & Co. negli stati uniti, o nelle banche di Warburg in Germania come anche in innumerevoli conti privati situati all'estero: "Il banchiere Jacob Schiff diede a Leon Trotsky 20 milioni di dollari per organizzare un colpo di stato da parte dei bolscevichi. Un investimento che risultò molto redditizio. Secondo lo storico Gary Allen 600 milioni di rubli in oro furono trasferiti negli Stati Uniti d'America tra il 1918 e il 1922. Nel solo primo semestre del 1921, secondo il New York Times del 23 agosto 1921, la casa bancaria di Kuhn, Loeb & Co. realizzò, anche grazie alle ricchezze rubate dai bolscevichi, un utile di 102 290 000 dollari in ricchezza. Una somma immensa per i tempi visto che per calcolare il valore attuale di quella somma si dovrebbe moltiplicare tale somma per cento. Lo storico russo Dmitri Volkogonov rivelò dopo aver trovato informazioni negli archivi del Partito comunista, che già solo le riserve private della moglie dello Zar, ammontavano a 475 milioni di rubli in oro, senza contare i 7 milioni per i gioielli della corona". (Dagens Nyheter, 31 agosto 1992.)
Il reparto finanziario bolscevico Goskhran confiscò tutto. Alcuni giornalisti svedesi (tra cui Staffan Skott) hanno, in accordo con il mito prevalente, cercato di spiegare che la maggior parte di questa ricchezza fu consegnata ai partiti comunisti di altri paesi, mentre milioni di russi morirono di fame. Questo non è del tutto esatto. Secondo lo storico Igor Bunich, Lenin e Trotsky si presero cura di questo denaro personalmente. L'oro, nel frattempo, era stato contrabbandato fuori della Russia e depositato in conti bancari personali in tutto il mondo. (30 tonnellate di oro all'anno sono stati prodotti in epoca zarista in Russia.) "(Sotto il segno dello Scorpione, p. 237)
Subito dopo l'arrivo in Russia degli ebrei, il banditismo e i massacri cominciarono scatenando una crociata feroce e provocando spargimenti di sangue mai visti nella storia. Il fermento rivoluzionario del 1917 - guidato dai cripto-giudei Vladimir Ulianov (alias Lenin), Leiba Bronstein (alias Leon Trotsky), Jacob Sverdlov, Moisei Uritsky, Lev Rosenfeld (alias Kamenev), Grigory Radomylsky (alias Zinoviev), Lazar Moiseyevich Kaganovich, Karl Sobelsohn (alias Radek), Israel Helphand (alias Alexander Parvus), Rosalina Zalkind, Aaron Kuhn (alias Bela Kun), e mille altri bolscevichi ebrei - diffuse morte e distruzione in tutta la Russia e trasformò la Russia una nazione al servizio del male, il loro quartier generale. Quando i bolscevichi di Lenin effettuarono un colpo di Stato con successo nel mese di ottobre del 1917, i russi diventarono degli agnelli sacrificali da mandare al macello dai loro macellai ebrei, che governavano in Russia con un pugno di ferro.
Uno dei primi atti di brutalità che pose le basi per i seguenti 70 anni di spargimenti di sangue e di massacri, la fame, la povertà e la morte, fu l'assassinio a sangue freddo della famiglia imperiale russa, i Romanov - lo Zar Nicola II, sua moglie, figlie e figlio - da uno squadrone della morte composto da ebrei bolscevichi e briganti. Su ordini di Jacob Schiff, i Romanov furono fucilati e poi finiti a colpi di baionetta nella Ipatiev House di Ekaterinburg, dove avevano cercato rifugio dal complotto omicida degli ebrei: Jacob Sverdlov ( primo presidente dell'unione Sovietica ), Yankel Yurovsky (generale della Checka e fanatico talmudista), Goloshchekin, Safarov, Voikov e Syromolotov. Altri membri della famiglia imperiale che avrebbero potuto succedere al trono furono assassinati la notte successiva.
Nel libro, The Last Days of the Romanovs (p. 393), Robert Wilton, un reporter del London Times situato in Russia per 17 anni, riassume la "Rivoluzione Russa" con le seguenti parole: "L'intera vicenda del bolscevismo in Russia ha lo stampo indelebile di un invasione straniera (aliena). A partire dall'assassinio dello Zar, deliberatamente pianificato dal Ebreo Sverdlov e messo in atto dagli ebrei Goloshekin, Syromolotov, Safarov, Voikov e Yurvsky. Fu appunto un atto, non del popolo russo, ma di invasore straniero ostile.
Il dominio degli ebrei in Russia venne supportato anche da alcuni russi : il " borghese" Ulyanov alias Lenin, il "nobile" Chicherin o il "dissidente" Bonch-Bruevich. Sono tutti semplici schermi o manichini dietro i quali li Sverdlovs e i mille e uno ebrei di Sovepedia, continuano la loro opera di distruzione e sterminio; aver distrutto e saccheggiato la Russia appellandosi all'ignoranza della gente comune, dei lavoratori, usandoli, questi creduloni, per instaurare la peggiore tirannia che il mondo abbia mai visto.
I sovietici hanno consacrato tre eroi a cui monumenti sono stati eretti: a Karl Marx , a Giuda Iscariota e a Leo Tolstoi , i tre nomi che sono associati con la Rivoluzione, l'apostasia e l'anarchismo; due di loro ebrei".
L'invasione da parte di stranieri come espressa da Robert Wilton, fu senza dubbio di stampo ebraico e talmudico. L'autore anti-sionista Douglas Reed espone indizi che indicano gli interessi etnici e le motivazioni dagli assassini giudei della famiglia Romanov: "La ragione principale per raccontare nei dettagli il massacro dei Romanoff, è quella di rivelare gli indizi e le prove riguardo alla paternità di questo crimine, che sono stati lasciati dagli assassini nella stanza in cui avvenne il massacro. Uno dei sicari infatti, presumibilmente il loro capo, lasciò dei messaggi osceni e beffardi in ebraico, ungherese e tedesco sul muro. Tra i messaggi vi erano messaggi che alludevano alla legge talmudica e della Thora, offrendo degli esempi per i posteri sul come queste leggi, come anche le vendette sui non-ebrei, debbano venire effettuate, proprio come concepita dai Leviti. Le scritte in tedesco erano citazioni del poeta ebreo Heinrich Heine riguardo alla morte di Baldassarre, il regnante immaginario il cui omicidio viene riportato in Daniele come punizione di Dio per avere recato affronto a Giuda: Belsazar ward aber in selbiger Nacht Von selbigen Knechten umgebracht.
L'autore, in modo ironico e beffardo, usò e adattò queste linee al massacro appena compiuto: Belsatsar ward in selbiger Nacht Von seinen Knechten umgebracht.
Mai nella storia sono stati lasciati indizi più chiari sull'identità di un assassino sul luogo di un crimine . "(The Controversy of Zion, p. 195)
Come giustamente ha osservato Douglas Reed, le scritte beffarde lasciate sul muro della casa Ipatiev dove furono massacrati i Romanov, erano citazioni di un poeta ebreo-tedesco Heinrich Heine, in cui si allude alla morte di un sovrano gentile (Baldassarre, abilmente farro Belsatsar) nel noto racconto dell'Antico Testamento, in cui vide la scritta sul muro che gli preannunciava la sua distruzione (Daniele 5), e fu poi ucciso come punizione per i suoi "reati" contro la sanguinaria divinità ebraica'. Il messaggio era ovviamente che un altro re Gentile, lo Zar, era stato ucciso come un atto di vendetta ebraica. (See also: Waters Flowing Eastward, Chapter: "The Writing on the Wall", for the cabalistic significance of these inscriptions)
È interessante notare che la ricchezza della famiglia Rothschild - a cui può venire accreditato il merito per la presa di potere da parte dei comunisti in Russia - è ritenuta da alcuni ebrei di essere anche di grande rilevanza per lo svolgimento di un altro scopo, uno scopo più alto... per vendicare i torti fatti ad Israele." Di grande rilevanza per scoprire la vera natura di questa vicenda sono i fatti che il poeta Heinrich Heine era un amico di Karl Marx e che una volta fece un osservazione del genere: la maggior parte dei gentili non hanno idea degli intrighi e le ambizioni di noi ebrei, ma se ne accorgeranno una volta diventati nostri schiavi! Heine affermò, "Le gesta e i crimini commessi dagli ebrei sono poco noti all'opinione pubblica come anche i fatti concernenti la nostra vera natura. Alcuni pensano di riconoscere gli ebrei dal loro aspetto, dalle loro barbe - ma questo è tutto ciò che si sapeva di loro. Dai tempi del Medioevo fino ad arrivare all'epoca moderna, la storia degli ebrei rimane un mistero costante. Questo mistero sarà risolto, forse, e tutto sarà rivelato nel giorno in cui il profeta l'avrà predetto: Quando vi sarà solo un pastore ed un solo gregge e quando i giusti che hanno sofferto per la salvezza del genere umano, riceveranno il riconoscimento e la gloria."(Prawer, Siegbert Salomon. Heine's Jewish Comedy: A Study of His Portraits of Jews and Judaism. Oxford: Clarendon, 1983. p. 622)
L'ebraicità del comunismo/bolscevismo e del regime sovietico è stata attestata non solo dal popolo russo, ma anche da americani, inglesi, e altri funzionari e commissioni governativi, giornalisti coraggiosi che hanno assistito al colpo di stato bolscevico di persona nel 1917, e anche da alcuni ebrei stessi.
Rabbi Stephen S. Wise, ai suoi tempi uno dei più importanti rabbini al mondo dichiarò: Alcuni lo chiamano Marxismo, io lo chiamo semplicemente giudaismo! (The American Bulletin, Rabbi S. Wise, May 5, 1935)
Nel Jewish Chronicle di Londra del 4 aprile 1914, i giudei si vantato che il bolscevismo è ebraismo, affermando: "C'è molto di più dietro al bolscevismo stesso e il fatto che così tanti ebrei siano bolscevichi, e cioè che il bolscevismo è simile in alcuni punti e in armonia con l'ideologia del giudaismo.
Nell'edizione 10 del 1920 del American Hebrew Magazine, gli ebrei si vantano con presunzione e cito: "La rivoluzione bolscevica in Russia è stata il prodotto di menti ebraiche, motivata dalla insoddisfazione ebraica e di pianificazione ebraica, il cui obiettivo era quello di creare un nuovo ordine mondiale ebraico. Piano che è stato eseguito in modo eccellente in Russia, grazie anche alle menti ebraiche ed a causa del grosso senso di insoddisfazione tra gli ebrei. Sia la pianificazione che l'esecuzione fisica di questi piani, sono stati messi in atto da ebrei, così da permettere la realizzazione a livello anche globale."
IL 12 Aprile del 1919, il giornale comunista (Kharkov) pubblica un articolo di M.Kohan intitolato, Il servizio e i benefici dati alle classi lavoratrici (The Jews' Services to the Working Class). Eccone una citazione: "Si può affermare senza esagerazione che la grande rivoluzione socialista di ottobre è stata portata avanti da ebrei... la stella rossa a cinque punte, che era conosciuta come un simbolo ebraico in tempi antichi, viene adottata come simbolo del proletariato russo... I commissari ebrei leader dei comitati e delle [consiglio-Kahal] organizzazioni sovietiche, conducono il proletariato russo alla vittoria... Potrebbero le masse oppresse di operai e contadini russi liberarsi dal giogo della borghesia da soli? No, erano gli ebrei fin dall'inizio che mostrarono al proletariato russo la via per l'internazionalismo e che fino ad oggi regnano in Russia. Il proletariato può sentirsi al sicuro nelle mani degli ebrei. Possiamo stare tranquilli mentre il compagno Trotsky comanda l'Armata Rossa". (quoted in "Under the Sign of the Scorpion", p. 133) L'articolo del Jewish Encyclopedia del 1905 sul "socialismo", ci dice: "Mentre in Germania il socialismo ha attirato alcuni ebrei, in Russia è diventato un movimento di massa tra gli ebrei."
Nel 1906, il New York Times scrisse su un convegno di ebrei anti-russi e comunisti a Berlino, in Germania. Il Dr. Paul Nathan, un noto pubblicista ebreo, chiese la distruzione della Russia: "Dr. Nathan lesse alla riunione una circolare (del governo zarista russo) indirizzata alla guarnigione (Russa) di Odessa, invitando i soldati a "ribellarsi e a schiacciare i traditori che stanno complottando per rovesciare il santo governo dello Zar e sostituirlo con un impero ebraico". Ha concluso con un appello ai poteri finanziari ebraici del mondo per fare in modo di frenare e sabotare la carriera della Russia come mutuatario. I finanzieri del mondo dovrebbero porre fine alla Russia, non solo per ragioni umanitarie, ma per ragioni pratiche. Il fallimento della Russia è un dato di fatto, ha aggiunto."
L'articolo di The Encyclopedia Judaica sul comunismo conferma molte delle affermazioni fatte dai cosiddetti antisemiti che da tempo sostengono che il comunismo è un prodotto ebraico spinto da motivazioni ebraiche. E confessa: "Il movimento e l'ideologia comunista hanno giocato un ruolo importante nella vita ebraica, in particolare negli anni 1920, 1930, e durante e dopo la seconda guerra mondiale. Gli ebrei hanno svolto un ruolo importante nelle prime fasi del bolscevismo e del regime sovietico. In alcuni paesi gli ebrei sono diventati l'elemento di primo piano nei partiti comunisti, sia legali che illegali e in alcuni casi sono stati anche istruiti dall'internazionale comunista di cambiare il loro nome ebreo e farsi passare come non ebrei, al fine di non confermare propaganda di destra che presentava il comunismo come un'ideologia straniera e una cospirazione ebraica. La fazione bolscevica aveva come membri un alta percentuale di ebrei, soprattutto nel campo dell'organizzazione e della propaganda... Membri come Maxim Litvinov ( Wallach ) , M. Liadov ( Mandel'stam ) , Grigory Sklovskij , A. soltz , S. Guzev ( Drabkin ) , Grigory Zinoviev ( Radomyslsky ) , Lev Kamenev ( Rosenfeld ) , Rozaliya Zemliachka ( Zalkind ) , Helena Rosmirovich , Yemeli Yaroslavsky ( Gubelman ) , Serafimer Gopner , G. Sokolnikov , I. Platnitsky , Jacob Sverdlov , M. Vladimirov , P . Zalutsky , A. Lozovsky , Y. Yaklovlev ( Epstein ) , Lazar Kaganovich , D. Shvartzman , Simon Dimanstein ... Trotsky [ Bronstein ] , M. Uritsky , M. Volodarsky , J. Sleklov , Adolf Joffee , David Riazanov ( Goldenbach ) , Yuri Larin e Karl Radek ( Sobelsohn ) . "(see this facsimile of the Encyclopedia Judaica's article)
Ted Pike, nel suo articolo "Attivisti ebrei crearono il comunismo" (Jewish Activists Created Communism), fornisce il seguente commento relativo l'articolo rivelatore dell'Encyclopedia Judaica sugli ebrei e il comunismo: "E continua ammettendo che la controffensiva antisemita delle armate russe bianche nel 1918, spinse la maggior parte dei giovani ebrei russi nelle file del regime bolscevico. "Questo significa che la maggior parte di tutti i giovani ebrei sovietici erano comunisti. Gli ebrei, si dice, videro nel bolscevismo una grande opportunità, visto che occupavano molte posizioni chiave in tutti i rami del partito e della macchina statale, presso le sedi centrali e locali del potere."(p. 791)
La percentuale sproporzionatamente elevata di ebrei nella gerarchia del partito comunista è ammessa anche nell'articolo di Encyclopedia Judaica: "Durante la rivoluzione gli ebrei svolsero un ruolo predominante fra gli organi del partito. Il Politburo eletto il 23 ottobre 1917 contava tra i suoi membri quattro ebrei. Il Comitato militare rivoluzionario, nominato per preparare il colpo di stato, fu guidato da Trotsky e due membri su 5 erano ebrei. Nei primi anni del regime sovietico gli ebrei erano in molti posti di comando nella macchina del governo e di partito ... "(pag. 797, 98)
L'Enciclopedia Judaica va avanti per chiarire inavvertitamente perché i russi furono così coinvolti in attività "anti-semitiche". Quando il popolo russo eroicamente tentò di riconquistare la propria libertà dai comunisti, il Judaica dice che "masse ebraiche compatte nelle aree interessate furono utilizzate in risposta e a favore del regime centralista." (P. 798)
In altre parole, "la maggior parte dei giovani ebrei" in ogni paesino a ridosso della Russia, divennero le "masse ebraiche compatte" il cui compito era quello di imporre con la forza e mantenere la schiavitù comunista sui popoli amanti della libertà. Gli ebrei e la popolazione russa furono coinvolti in una lotta mortale per la sopravvivenza e il futuro della Russia. C'è da meravigliarsi che i russi bianchi scoppiarono in rabbia fino al punto di volere liquidare i loro oppressori? Chi non avrebbe fatto lo stesso?"
In "The Jewish Experience" (1996, p. 364), l'autore ebreo Norman Cantor ammette liberamente e si vanta orgogliosamente della casta ebraica all'interno della gerarchia bolscevica in Russia, affermando: "La rivoluzione bolscevica e quello che successe in seguito, rappresentano, da un nostro punto di vista, la vendetta ebraica... Durante il periodo di massimo splendore della guerra fredda, pubblicisti ebrei americani hanno investito molto tempo a negare che - come affermarono gli "antisemiti" nel 1930 - gli ebrei svolsero un ruolo importante e sproporzionato nella fondazione dell'Unione Sovietica e il comunismo mondiale. La verità è che fino ai primi anni del 1950, gli ebrei svolsero un ruolo predominante e non c'è nulla di cui vergognarsi. Verranno i tempi in cui gli ebrei impareranno ad apprezzare e ad essere fieri dei comunisti ebrei in Unione Sovietica e altrove. Era una sorta di rappresaglia contro i nostri nemici".
L'autore Edward Schoonmaker, nel suo articolo in "Democrazia e dominio del mondo" (. 1939, pag 211), dà un ulteriore conferma a Norman Cantor affermando che le sinagoghe ebraiche furono lasciate intatte dai bolscevichi, mentre le chiese cristiane furono tutte rase al suolo: "Quindici anni dopo che la rivoluzione bolscevica fu scatenata, per avanzare la realizzazione del programma marxista, l'editore del American Hebrew potrebbe scrivere:" In base a tali informazioni lo scrittore potrebbe assicurare i lettori del fatto che mentre in Russia fino ad alcune settimane fa non una singola sinagoga ebraica è stata abbattuta, mentre centinaia, forse migliaia, delle chiese greco-cattoliche sono state rase al suolo... "(American Hebrew, 18 novembre 1932, pag. 12.) I rinnegati ebrei che portavano avanti una rivoluzione che aveva come scopo quello di distruggere le religioni, l'oppio dei popoli, si erano "sbadatamente" dimenticati della propria religione e risparmiato le sinagoghe della Russia?!"
Un altro scrittore ebreo, Sever Plocker, contribuisce a rendere credenti molte delle affermazioni dei cosiddetti "antisemiti" sugli ebrei e il comunismo, in un articolo pubblicato sul YnetNews.com dal titolo, "Gli ebrei di Stalin". Egli giustamente ci ha ricordato che "alcuni dei più grandi assassini di massa dei tempi moderni furono ebrei."
Rapporti dei servizi segreti britannici e americani ci rivelano fatti riguardo all'ebraicità del bolscevismo e del nuovo regime sovietico, descrivendo la dirigenza bolscevica come al 90 per cento costituita da ebrei. Robert Wilton, il corrispondente già citato del London Times, di assegnazione in Russia durante la rivoluzione comunista del 1917, ha illustrato la composizione etnica dello Stato bolscevico come tale: "Secondo i dati forniti dalla stampa sovietica, di 556 importanti funzionari dello Stato bolscevico, vi sono stati nel 1918-1919: 17 russi, due ucraini, 11 armeni, 35 Lettoni, 15 tedeschi, 1 ungherese, 10 georgiani, due polacchi , 2 finlandesi, 1 Karaim e ben 457 ebrei. Col passare dei decenni - dopo l'anno fatidico del 1917 - Khazars giudaizzati avevano totale potere sulla terra occupata, la Russia, completamente nelle loro mani. Fino a quel tempo fecero in modo di creare una burocrazia fatta su misura per i loro desideri".
In un rapporto delle forze americane in spedizione in Siberia del 1 marzo 1919, compilato dal capitano Montgomery Schyler - che parla di eventi successivi al crollo del primo governo provvisorio - si legge: "Le nostre speranze svanirono venendo a conoscenza del graduale accumulo di potere tra gli elementi più irresponsabili e socialisti della popolazione, guidati dagli ebrei e altre razze anti-russe. Un documento realizzato nel mese di aprile del 1918 da Robert Wilton, il corrispondente del Times di Londra in Russia, dimostra che in quel momento vi erano 384 "commissari", tra cui 2 negri, 13 russi, 15 cinesi, 22 armeni e più di 300 ebrei. Di quest'ultimo numero, 264 erano ebrei esiliati e poi tornati in Russia dagli Stati Uniti dopo la caduta del governo imperiale."
Schyler descrive francamente il movimento bolscevico come "guidato e controllato da ebrei russi fin dall'inizio". Il Reverendo George E. Simons, il sovrintendente della Chiesa metodista episcopale a Pietrogrado nel periodo dal 1907 al 1918, fu testimone oculare della rivoluzione bolscevica. Egli ha testimoniato davanti al Senato degli Stati Uniti e ha dichiarato che la maggior parte dei leader bolscevichi erano ebrei del Lower East Side di New York City: "Tra 388 membri del nuovo governo russo, solo 16 erano di origine russa. Uno tra loro era un nero americano. Tutto il resto, i restanti 371 membri, erano ebrei. Di questi 371 dirigenti bolscevichi ebrei, 265 erano americani del Lower East Side di New York City.
Gli ebrei con il loro controllo sulla stampa, Hollywood, le università, le case produttrici ecc., hanno sdrammatizzato e cancellato ogni traccia non solo sulle atrocità commesse dai comunisti ma anche riguardo al ruolo predominante avuto. Una congiura del silenzio per quanto riguarda i crimini mostruosi del comunismo continua anche oggi, mentre veniamo bombardati da ogni direzione con propaganda sionista, in particolar modo con la storia ridicola e senza senso di un " olocausto di sei milioni di ebrei".
Bugiardi e criminali travestiti da giornalisti, professori, storici, cercano addirittura di glorificare i comunisti e assassini di massa Marxisti. Questa banda di truffatori non solo non oserebbero mai criticare qualsiasi cosa che abbia a che fare con il comunismo, ma descrivono addirittura il comunismo come un sincero esperimento che ha portato il maggior numero di vantaggi, per quello che riguarda la vita sociale.
A quei tempi gli ebrei addirittura si vantavano del fatto che la rivoluzione fu un loro piano. Erano i finanzieri, i rivoluzionari e specialmente la orda di assassini di massa della Cheka, la polizia segreta sovietica precursore del KGB responsabile per lo sterminio di decine di milioni di russi e altri est-europei.
Oggi gli ebrei negano il tutto: "chi noi?? Gli ebrei non hanno mai avuto a che fare con la rivoluzione e chi lo afferma è semplicemente un antisemita."
Pure gli ebrei coinvolti direttamente nei massacri di non ebrei cristiani, oggi negano ogni coinvolgimento. Addirittura a conoscenza del fatto che l'antisemitismo diventò un crimine capitale punito con la morte a partire dal 1917, gli ebrei sostengono che venivano perseguitati.
Anche sapendo che le chiese cristiane venivano bruciate mentre le sinagoghe venivano lasciate intatte, gli ebrei negano il fatto che in realtà venivano protetti dal regime. Pure a conoscenza dei fatti che monaci, preti e suore cristiani vennero torturati, assassinati in massa e mandati al lavoro forzato per pulire le strade, mentre gli ebrei e i rabbini vivevano nel benessere, gli ebrei ancora insistono sul fatto di essere stati a loro volta vittime del bolscevismo.
Questa è la strategia adottata dagli ebrei durante i secoli e millenni in cui si fingono le vittime per evitare di venire puniti per gl'orrendi crimini commessi.
Gli ebrei in Russia avevano nutrito enorme odio per gli Zar russi, in primo luogo perché erano cristiani e in secondo luogo perché gli Zar tenevano giustamente gli ebrei emarginati e sotto controllo. Per gli ebrei era possibile risiedere solo in alcune aree (la cosiddetta "ebreo pallido") e venivano ricacciati ogni qualvolta avessero tentato di sconfinare.
Per queste ragioni, come anche per altre, estremisti ebraici in Russia e Europa dell'est si mobilitarono in brigate terroriste con lo scopo di deporre e assassinare gli Czars. Nel 1881, Zar Alexander II fu assassinato da ebrei. L'erede al trono era lo Zar Nicola II, il prossimo obiettivo dell'ebraismo.
Le prime sommosse ispirate al comunismo talmudico nelle Russia cristiana, avvennero nel 1905, guidate dai giudei e massoni Leon Deutsch, Vladimir Lenin, Leiba Bronstein (Leon Trotsky) e il mentore e guida di Trotsky, Israel Helphand (Alexander Parvus) - il multimilionario finanziere e consigliere del giovane turco (l'ebreo che fece scoppiare la rivoluzione nel impero ottomano nel 1908 per facilitare i piani ambiziosi del sionismo internazionale). Parvus fece milioni di profitti derivanti dalla vendita di armi e prodotti alimentari per l'esercito turco, il quale - sotto il comando del cripto-ebreo "Giovani Turchi" - effettuò il massacro degli armeni del 1915, in cui morirono 1,5 milioni di cristiani. (See: Bjerknes, Christopher Jon. The Jewish Genocide of Armenian Christians, 2006)
Gli ebrei rivendicano con vanità ed arroganza la responsabilità del fallito colpo di stato del 1905. Per esempio nel Maccabean of London, si legge un articolo intitolato Una rivoluzione ebraica nel Novembre del 1905:
La rivoluzione in Russia è una rivoluzione ebraica, una crisi nella storia ebraica. È una rivoluzione ebraica perché la Russia è la patria di circa la meta della popolazione ebraica mondiale e un rovesciamento del suo governo dispotico deve avere un'influenza molto importante sul destino dei milioni che vivono lì, come anche delle diverse migliaia che sono recentemente emigrati in altri paesi. Ma la rivoluzione in Russia è una rivoluzione ebraica anche perché gli ebrei sono i rivoluzionari più attivi nell'impero dello Zar "(citato in:. L. Fry, Waters che scorre verso est:. Della guerra contro la Regalità di Cristo TBR Books, Washington, DC, (2000), pag. 40.)
Le imprese bolsceviche - come quelle dei sionisti - sono state sovvenzionate da ricchi ebrei usurai. In preparazione alla rivoluzione del 1905, i banchieri ebrei finanziarono e pianificarono una guerra tra la Russia e il Giappone. Stavano da tempo conducendo una guerra economica contro la Russia sabotando e indebolendo la capacità della Russia di garantire prestiti agli occidentali e finanziando in ogni occasione i nemici della Russia. Ciò fu fatto in uno sforzo dannoso per indebolire la Russia economicamente e fisicamente, rendendola così matura per la rivoluzione, la sovversione comunista ebraica e il saccheggio di tutti i beni. Il prominente banchiere ebreo e "filantropo", Jacob Henry Schiff - emissario della Rothschild in America, che ha guidato la centrale elettrica Kuhn, Loeb & Co. E la banca di New York - finanziò lo sforzo bellico giapponese contro la Russia offrendo loro un prestito di 200 milioni di dollari americani.(See also: "Genocidal Jewish Supremacist Jacob H. Schiff" & "Jewish Bankers Again Target Russia for Revolution" for a plethora of sources documenting Schiff's schemes against Russia)
Il Jewish Communal Register of New York City del 1917-1918 scrive su Jacop Schiff: "L'impresa di Kuhn, Loeb & Co. fece grandi prestiti ai giapponesi dal 1904-1905, rendendo così possibile la vittoria giapponese sulla Russia. Il signor Schiff ha sempre usato la sua ricchezza e la sua influenza nel migliore interesse del suo popolo. Ha finanziato i nemici della Russia autocratica e ha usato la sua influenza finanziaria per escludere la Russia dal mercato monetario degli Stati Uniti ".
Non solo il furioso russofobo Jacob Schiff finanzia i nemici della Russia e attacchi esterni, ma finanzia pure la distribuzione di propaganda rivoluzionaria per i prigionieri di guerra russi detenuti in campi di prigionia giapponesi durante la guerra Giapponese-Russo del 1904-1905. Jacob Schiff sperava che questa propaganda avrebbe avvelenato la mente dei soldati e che li avrebbe messi contro lo Zar al loro ritorno in Russia, alla fine della conflitto. Così avrebbero commesso ammutinamento e avrebbero aiutato ad instaurare una dittatura ebraica comunista.
Anche se con il tentativo di rivoluzione del 1905 non riuscirono a far crollare il governo zarista russo, gli ebrei marxisti avevano causato una enorme carneficina. Il bagno di sangue causato degli ebrei fu notato anche da William Eleroy Curtis, in un discorso pronunciato alla National Geographic Society del 14 Dic 1906:
"LA VENDETTA DEGLI EBREI
Forse queste riforme sono la causa dell'attuale tranquillità, perché i capi rivoluzionari quasi tutti appartengono alla razza ebraica e l'agenzia rivoluzionaria più efficace è il Bund ebraico, che ha sede a Bialystok, proprio dove avvenne il massacro lo scorso giugno. Il governo Russo ha sofferto e subito più danni da questa razza, che tutti gli altri elementi combinati assieme. Ogni volta che viene commesso un atto disperato ed estremista, vi è sempre dietro un ebreo e si può anche dire che non esista un solo membro di questo gruppo che sia leale all'Impero.
Il grande sciopero che ha paralizzato l'Impero e costretto lo Zar a concedere una costituzione e un parlamento, fu organizzato e gestito da un ebreo di nome Krustaleff, un giovane di soli 30 anni di età presidente del consiglio degli operai. Fu condannato al carcere a vita ma non scontò più di due o tre settimane, tempo che li bastò per organizzare uno sciopero dei dipendenti della prigione.
Maxim, che organizzò e condusse la rivoluzione nelle province baltiche, era di origine ebraica. Lo scorso autunno venne a reclutare e a cercare fondi per la sua compagna rivoluzionaria, ma di lui si perse ogni traccia.
Gerschunin, uno dei il leader terroristi più intraprendenti, che fu condannato al carcere a vita da scontare nelle miniere d'argento sulla frontiera della Mongolia, evase senza lasciare tracce e si suppone si trovi al momento a San Francisco. Gerschunin è di origine ebraiche ed ha solo 27 anni. Potrei stare qui ad elencarne un centinaio di questi leader rivoluzionari, che la maggior parte di loro, se non tutti, risulterebbero di origine ebraica. Ovunque si legge di un assassino o di un attentato dinamitardo, risalta che quasi tutti questi crimini sono da attribuire ad ebrei. L'episodio più clamoroso e drammatico verificatosi dopo l'ammutinamento è quello del 27 ottobre, quando, nel pieno centro di San Pietroburgo all'ingresso della Cattedrale di Kazan, quattro ebrei rapinano un carro porta valori e rubano 270'000 dollari. Riusciranno a far sparire il malloppo tramite una complice che poi sparì ma i rapinatori vennero arrestati e puniti in modo esemplare.
L'8 novembre un paio di rivoluzionari ebrei rapinarono un altro portavalori vicino Ragow, in Polonia, scomparendo senza lasciare traccia. Il bottino ammontava questa volta a 850 mila dollari. Quasi ogni atto di questo genere è di stampo ebraico, come i massacri che hanno sconvolto l'universo e che si sono verificati così frequentemente che ai giudei venne dato il nome 'pogrom'. Le autorità esasperate dovettero organizzare delle rappresaglie per via dei gravi crimini commessi da rivoluzionari ebraici. (W. E. Curtis, "The Revolution in Russia", The National Geographic Magazine, Volume 18, Number 5, (May, 1907), pp. 302-316, at 313-314.)
L'autore Juri Lina, a pagina 141 di "Under the sign of the Scorpion", descrive i terribili atti terroristici perpetrati dagli ebrei Marxisti: "Secondo il direttore di regia Stanislav Govorukhin, 20000 mila persone furono uccise o gravemente ferite come risultato di atti terroristici dal 1905 al 1906. Novoye Vremya fece ammontare le vittime a 50000 nel marzo del 1911." Sia Parvus che Trotsky capiranno presto che tutti questi attacchi terroristici sporadici non erano abbastanza per portare avanti il colpo di stato ad ottobre ( Quando tutti gli scioperi e gli atti terroristici vennero organizzati ), ma a dicembre e in gennaio, quando l'ultimo e disperato tentativo di fare cadere il governo zarista, fu intrapreso. Lenin, che si tenne informato sugli eventi in Russia dal suo luogo di esilio, venne alla stessa conclusione. L'omicidio di massa era l'unico modo per ottenere una vittoria. I "rivoluzionari" sognarono allora di una guerra civile."
I giudei massonici andarono in furia vedendo che i loro piani per spodestare lo Zar e instaurare una dittatura ebraica comunista andarono in fumo, ma il loro desiderio di omicidi di massa continuò. Infatti incominciarono a pianificare un altra rivoluzione che risultò con lo scoppio della rivoluzione bolscevica del 1917.
Questi ebrei marxisti sono così ipocriti che predicano contro il capitalismo durante il giorno, per poi alla sera intrattenersi con i più grossi capitalisti e banchieri d'Europa. Banchieri che hanno finanziato le loro attività terroristiche fin dall'inizio. Questo stratagemma ebraico non potrebbe essere più evidente. Ad esempio, l'ebreo marxista rivoluzionario, Leon Trotsky, socializzò, giocò a scacchi e fece amicizia con l'ebreo sionista e banchiere, il barone Rothschild, a Vienna.(Nedava, Joseph. "Trotsky and the Jews", Jewish Publication Society of America, (1972), p. 36)
Nel 1916, l'ebreo Trotsky fu convocato negli Stati Uniti dal super capitalista e banchiere ebreo, Jacob Schiff, per reclutare e addestrare ebrei residenti nella Lower East Side di New York da usare come terroristi marxisti in Russia nel colpo di stato bolscevico del 1917.
Il 27 marzo del 1917, Trotsky e altri 300 comunisti ben addestrati della Lower East Side di Manhattan, salirono a bordo del piroscafo norvegese "Kristianiafjord" per un viaggio che li portò a San Pietroburgo, in Russia. Prima di partire, Jacob Schiff diede a Trotsky e alla sua banda di cospiratori cabalisti, 20 milioni dollari. Allo stesso tempo, Lenin e i suoi compagni ebrei - con la complicità del governo tedesco - a bordo di un treno privato che li portò dalla Scandinavia a San pietro Burgo, sedevano su dieci milioni di dollari in oro forniti dal più ricco banchiere ebreo tedesco, Max Warburg. ( Il quale fratello Paul fu il capo fondatore della Federal Reserve System, la banca centrale americana controllata dai Rothschild ).
Henry Wickham Steed, il capo redattore del Times, riconobbe che questo aiuto finanziario andò ben al di là del regime di Kerensky, affermando che: "I principali promotori e finanzieri della rivoluzione bolscevica erano Jacob Schiff, Warburg e altri finanziatori internazionali che speravano così di fare avanzare il bolscevismo in modo da sfruttare la Russia e il popolo Russo a vantaggio degli ebrei e di ebrei tedeschi."(Steed, Henry Wickham. Through thirty years, 1892-1922: a personal narrative, Volume 2. Doubleday, Page & Company, 1924. p. 302)
Dal "Czarism and Revolution," Omni Publications, Hawthorne, California, (1962), pp. 231-232, apprendiamo che enormi somme di denaro proveniente da fonti ebraiche finirono col finanziare la causa bolscevica: "In un estratto da un rapporto segreto, datato New York 15 Febbraio 1916 (quoted from Boris Brazol, "The World At the Crossroads", 1921, Boston, Small, Maynard and Co., Publ, p. 19), si legge come il Partito rivoluzionario russo in America ha deciso una politica aperta di azione. Sommosse e disordini potrebbero scoppiare ad ogni momento. Il primo incontro segreto che segna l'inizio di questo nuovo periodo di violenza e terrore avvenne nell'east side, la sera del 14 febbraio e vi parteciparono 62 delegati. 50 tra i delegati erano veterani del colpo di stato del 1905, mentre i restanti 12 erano membri reclutati di recente. La maggior parte di loro erano ebrei "intellettuali", alcuni tra di loro erano rivoluzionari professionisti. I principali temi e argomenti di questo incontro segreto erano il discutere sulle opportunità e i benefici che una rivoluzione su grande scala in Russia, avrebbero portato, e del fatto che il tempo era propizio per tale piano.
Come riportato in precedenza il partito aveva appena ricevuto dalla Russia informazioni segrete per preparare i preliminari necessari per una rivolta. L'unica questione ancora da chiarire all'incontro fu quella di una possibile carenza di fondi, tuttavia, nel caso che il problema fosse sorto, diversi membri dissero che non c'era motivo di preoccuparsi per il semplice fatto che in caso di bisogno si sarebbero trovati subito altri fondi, per es da simpatizzanti come Jacob Shiff. Il nome di Jacob Schiff venne ripetutamente menzionato come possibile finanziatore."
In un articolo pubblicato a Rostov il 23 settembre 1919, del "To Moscow", troviamo ulteriori conferme sul fatto che Jacob Schiff fu uno dei principali finanziatori della rivoluzione bolscevica del 1917. Le informazioni trovate in questo documento sono basate su degli scritti dell'alto commissario francese in Washington.
L'originalità di tale documento non può essere messa in questione dato che la fonte citata arrivava dal governo francese ed era ufficiale. Le informazioni vennero anche citate da Gen. Nechvolodov, nel suo libro menzionato in precedenza (pagina 97-104). Nechvolodov afferma che il documento venne redatto da parte di organizzazioni governative americane e fornito all'alto commissariato francese.
Ecco alcune citazioni: "Nel febbraio del 1916 si venne a conoscenza del fatto che una rivoluzione venne fomentata in Russia e che le seguenti multinazionali e i seguenti individui erano coinvolti per portare avanti questi piani distruttivi.
Jacob Schiff;
Kuhn, Loeb & Co. (Directors: Jacob Schiff, Felix Warburg, Otto Kahn, Mortimer Schiff, Jerome H. Hanauer);
Guggenheim;
Max Breitung.
Da queste informazioni risulta che la rivoluzione bolscevica, scoppiata un anno dopo la pubblicazione, fu finanziata, pianificata e messa in atto da gruppi di interesse ebraici. Nel aprile del 1917, Jacob Schiff dichiarò pubblicamente che fu solo grazie al suo supporto finanziario che la rivoluzione poté avere luogo. In primavera dello stesso anno, Schiff iniziò a supportare Trotsky il quale ricevette anche un contributo da parte del "Foreward", una pubblicazione ebraica di New York.
Trotsky e co. vennero anche supportati da Max Warburg e Olaf Aschberg della Nye Bank di Stoccolma, come anche da un altra organizzazione ebraica, la Rhine-Westphalian Syndicate e da Jivotovsky, un potente ebreo la quale figlia finì per sposare Trotsky. Delle relazioni vennero dunque create tra ebrei ultra capitalisti e quelli che si fingevano essere dalla parte del proletariato, i comunisti.
Un ulteriore conferma ci arriva da una lista dei nomi tra i primi soviet, lista che rende evidente il loro coinvolgimento. Il documento, dopo aver messo in evidenza i legami che collegano Kuhn, Loeb & Co. e altri istituti finanziari ebraici, diffonde il parere che il movimento bolscevico sotto alcuni punti di vista, fa parte di un disegno più grande, di un piano ebraico generale e che come si è visto, alcune case bancarie ebree, furono interessate nel promuovere la rivoluzione bolscevica. Jacob Schiff si vantò addirittura del fatto che solo grazie agli ebrei fu possibile portare avanti la rivoluzione Russa (ebraica) con successo. Juri Lina ha scritto in modo simile sul fatto che investitori ebraici in America e in Europa dell'ovest, finanziarono il bolscevismo: "Furono soprattutto Jacob e Mortimer Schiff, Felix Warburg, Otto H. Kahn, Max Warburg, Jerome J. Hanauer, Alfred Milner e la famiglia Guggenheim produttori di rame, che finanziarono i bolscevichi, secondo lo storico ebreo David Shub.
Un documento (861.00/5339) negli archivi del Dipartimento di Stato americano lo conferma. Altri due nomi sono menzionati in questo documento: Max Breitung e Isaac Seligman. Tutte quelle persone erano ebrei e membri di logge "massoniche". Secondo lo stesso documento i piani per deporre lo Zar vennero formulati nel febbraio del 1916. Vi sono sempre alcune persone che si arricchiscono con le guerre e le rivoluzioni. E dobbiamo sempre tener conto di ciò quando cerchiamo di capire la storia.
Il banchiere sionista e massone Max Warburg ebbe un ruolo importante nel finanziamento della propaganda comunista in Russia. Egli fece in modo che l'industriale Hugo Stinnes accettasse di finanziare con due milioni di rubli le attività editoriali dei bolscevichi nel 12 agosto 1916. (Zeman, "la Germania e la rivoluzione in Russia, 1915-1918. Documenti dagli archivi del ministero degli Esteri tedesco", Londra, 1958, pag. 92). Così ci sono i documenti esistenti che dimostrano che Max Warburg e altri super-capitalisti ebrei supportarono e finanziarono il comunismo. Queste dichiarazioni non possono essere messe in discussione o negate, come alcuni truffatori hanno cercato di sostenere. "(Sotto il segno dello Scorpione, p. 180)
Chiaramente i banchieri ebraici ricevettero un enorme ricompensa, oltre anche a altri motivi, per gli investimenti fatti. Gli ebrei bolscevichi si impossessarono del potere e le ricchezze della Russia, e trasferirono tutto l'oro e le ricchezze ai Kuhn, Loeb & Co. negli stati uniti, o nelle banche di Warburg in Germania come anche in innumerevoli conti privati situati all'estero: "Il banchiere Jacob Schiff diede a Leon Trotsky 20 milioni di dollari per organizzare un colpo di stato da parte dei bolscevichi. Un investimento che risultò molto redditizio. Secondo lo storico Gary Allen 600 milioni di rubli in oro furono trasferiti negli Stati Uniti d'America tra il 1918 e il 1922. Nel solo primo semestre del 1921, secondo il New York Times del 23 agosto 1921, la casa bancaria di Kuhn, Loeb & Co. realizzò, anche grazie alle ricchezze rubate dai bolscevichi, un utile di 102 290 000 dollari in ricchezza. Una somma immensa per i tempi visto che per calcolare il valore attuale di quella somma si dovrebbe moltiplicare tale somma per cento. Lo storico russo Dmitri Volkogonov rivelò dopo aver trovato informazioni negli archivi del Partito comunista, che già solo le riserve private della moglie dello Zar, ammontavano a 475 milioni di rubli in oro, senza contare i 7 milioni per i gioielli della corona". (Dagens Nyheter, 31 agosto 1992.)
Il reparto finanziario bolscevico Goskhran confiscò tutto. Alcuni giornalisti svedesi (tra cui Staffan Skott) hanno, in accordo con il mito prevalente, cercato di spiegare che la maggior parte di questa ricchezza fu consegnata ai partiti comunisti di altri paesi, mentre milioni di russi morirono di fame. Questo non è del tutto esatto. Secondo lo storico Igor Bunich, Lenin e Trotsky si presero cura di questo denaro personalmente. L'oro, nel frattempo, era stato contrabbandato fuori della Russia e depositato in conti bancari personali in tutto il mondo. (30 tonnellate di oro all'anno sono stati prodotti in epoca zarista in Russia.) "(Sotto il segno dello Scorpione, p. 237)
Subito dopo l'arrivo in Russia degli ebrei, il banditismo e i massacri cominciarono scatenando una crociata feroce e provocando spargimenti di sangue mai visti nella storia. Il fermento rivoluzionario del 1917 - guidato dai cripto-giudei Vladimir Ulianov (alias Lenin), Leiba Bronstein (alias Leon Trotsky), Jacob Sverdlov, Moisei Uritsky, Lev Rosenfeld (alias Kamenev), Grigory Radomylsky (alias Zinoviev), Lazar Moiseyevich Kaganovich, Karl Sobelsohn (alias Radek), Israel Helphand (alias Alexander Parvus), Rosalina Zalkind, Aaron Kuhn (alias Bela Kun), e mille altri bolscevichi ebrei - diffuse morte e distruzione in tutta la Russia e trasformò la Russia una nazione al servizio del male, il loro quartier generale. Quando i bolscevichi di Lenin effettuarono un colpo di Stato con successo nel mese di ottobre del 1917, i russi diventarono degli agnelli sacrificali da mandare al macello dai loro macellai ebrei, che governavano in Russia con un pugno di ferro.
Uno dei primi atti di brutalità che pose le basi per i seguenti 70 anni di spargimenti di sangue e di massacri, la fame, la povertà e la morte, fu l'assassinio a sangue freddo della famiglia imperiale russa, i Romanov - lo Zar Nicola II, sua moglie, figlie e figlio - da uno squadrone della morte composto da ebrei bolscevichi e briganti. Su ordini di Jacob Schiff, i Romanov furono fucilati e poi finiti a colpi di baionetta nella Ipatiev House di Ekaterinburg, dove avevano cercato rifugio dal complotto omicida degli ebrei: Jacob Sverdlov ( primo presidente dell'unione Sovietica ), Yankel Yurovsky (generale della Checka e fanatico talmudista), Goloshchekin, Safarov, Voikov e Syromolotov. Altri membri della famiglia imperiale che avrebbero potuto succedere al trono furono assassinati la notte successiva.
Nel libro, The Last Days of the Romanovs (p. 393), Robert Wilton, un reporter del London Times situato in Russia per 17 anni, riassume la "Rivoluzione Russa" con le seguenti parole: "L'intera vicenda del bolscevismo in Russia ha lo stampo indelebile di un invasione straniera (aliena). A partire dall'assassinio dello Zar, deliberatamente pianificato dal Ebreo Sverdlov e messo in atto dagli ebrei Goloshekin, Syromolotov, Safarov, Voikov e Yurvsky. Fu appunto un atto, non del popolo russo, ma di invasore straniero ostile.
Il dominio degli ebrei in Russia venne supportato anche da alcuni russi : il " borghese" Ulyanov alias Lenin, il "nobile" Chicherin o il "dissidente" Bonch-Bruevich. Sono tutti semplici schermi o manichini dietro i quali li Sverdlovs e i mille e uno ebrei di Sovepedia, continuano la loro opera di distruzione e sterminio; aver distrutto e saccheggiato la Russia appellandosi all'ignoranza della gente comune, dei lavoratori, usandoli, questi creduloni, per instaurare la peggiore tirannia che il mondo abbia mai visto.
I sovietici hanno consacrato tre eroi a cui monumenti sono stati eretti: a Karl Marx , a Giuda Iscariota e a Leo Tolstoi , i tre nomi che sono associati con la Rivoluzione, l'apostasia e l'anarchismo; due di loro ebrei".
L'invasione da parte di stranieri come espressa da Robert Wilton, fu senza dubbio di stampo ebraico e talmudico. L'autore anti-sionista Douglas Reed espone indizi che indicano gli interessi etnici e le motivazioni dagli assassini giudei della famiglia Romanov: "La ragione principale per raccontare nei dettagli il massacro dei Romanoff, è quella di rivelare gli indizi e le prove riguardo alla paternità di questo crimine, che sono stati lasciati dagli assassini nella stanza in cui avvenne il massacro. Uno dei sicari infatti, presumibilmente il loro capo, lasciò dei messaggi osceni e beffardi in ebraico, ungherese e tedesco sul muro. Tra i messaggi vi erano messaggi che alludevano alla legge talmudica e della Thora, offrendo degli esempi per i posteri sul come queste leggi, come anche le vendette sui non-ebrei, debbano venire effettuate, proprio come concepita dai Leviti. Le scritte in tedesco erano citazioni del poeta ebreo Heinrich Heine riguardo alla morte di Baldassarre, il regnante immaginario il cui omicidio viene riportato in Daniele come punizione di Dio per avere recato affronto a Giuda: Belsazar ward aber in selbiger Nacht Von selbigen Knechten umgebracht.
L'autore, in modo ironico e beffardo, usò e adattò queste linee al massacro appena compiuto: Belsatsar ward in selbiger Nacht Von seinen Knechten umgebracht.
Mai nella storia sono stati lasciati indizi più chiari sull'identità di un assassino sul luogo di un crimine . "(The Controversy of Zion, p. 195)
Come giustamente ha osservato Douglas Reed, le scritte beffarde lasciate sul muro della casa Ipatiev dove furono massacrati i Romanov, erano citazioni di un poeta ebreo-tedesco Heinrich Heine, in cui si allude alla morte di un sovrano gentile (Baldassarre, abilmente farro Belsatsar) nel noto racconto dell'Antico Testamento, in cui vide la scritta sul muro che gli preannunciava la sua distruzione (Daniele 5), e fu poi ucciso come punizione per i suoi "reati" contro la sanguinaria divinità ebraica'. Il messaggio era ovviamente che un altro re Gentile, lo Zar, era stato ucciso come un atto di vendetta ebraica. (See also: Waters Flowing Eastward, Chapter: "The Writing on the Wall", for the cabalistic significance of these inscriptions)
È interessante notare che la ricchezza della famiglia Rothschild - a cui può venire accreditato il merito per la presa di potere da parte dei comunisti in Russia - è ritenuta da alcuni ebrei di essere anche di grande rilevanza per lo svolgimento di un altro scopo, uno scopo più alto... per vendicare i torti fatti ad Israele." Di grande rilevanza per scoprire la vera natura di questa vicenda sono i fatti che il poeta Heinrich Heine era un amico di Karl Marx e che una volta fece un osservazione del genere: la maggior parte dei gentili non hanno idea degli intrighi e le ambizioni di noi ebrei, ma se ne accorgeranno una volta diventati nostri schiavi! Heine affermò, "Le gesta e i crimini commessi dagli ebrei sono poco noti all'opinione pubblica come anche i fatti concernenti la nostra vera natura. Alcuni pensano di riconoscere gli ebrei dal loro aspetto, dalle loro barbe - ma questo è tutto ciò che si sapeva di loro. Dai tempi del Medioevo fino ad arrivare all'epoca moderna, la storia degli ebrei rimane un mistero costante. Questo mistero sarà risolto, forse, e tutto sarà rivelato nel giorno in cui il profeta l'avrà predetto: Quando vi sarà solo un pastore ed un solo gregge e quando i giusti che hanno sofferto per la salvezza del genere umano, riceveranno il riconoscimento e la gloria."(Prawer, Siegbert Salomon. Heine's Jewish Comedy: A Study of His Portraits of Jews and Judaism. Oxford: Clarendon, 1983. p. 622)
L'ebraicità del comunismo/bolscevismo e del regime sovietico è stata attestata non solo dal popolo russo, ma anche da americani, inglesi, e altri funzionari e commissioni governativi, giornalisti coraggiosi che hanno assistito al colpo di stato bolscevico di persona nel 1917, e anche da alcuni ebrei stessi.
Rabbi Stephen S. Wise, ai suoi tempi uno dei più importanti rabbini al mondo dichiarò: Alcuni lo chiamano Marxismo, io lo chiamo semplicemente giudaismo! (The American Bulletin, Rabbi S. Wise, May 5, 1935)
Nel Jewish Chronicle di Londra del 4 aprile 1914, i giudei si vantato che il bolscevismo è ebraismo, affermando: "C'è molto di più dietro al bolscevismo stesso e il fatto che così tanti ebrei siano bolscevichi, e cioè che il bolscevismo è simile in alcuni punti e in armonia con l'ideologia del giudaismo.
Nell'edizione 10 del 1920 del American Hebrew Magazine, gli ebrei si vantano con presunzione e cito: "La rivoluzione bolscevica in Russia è stata il prodotto di menti ebraiche, motivata dalla insoddisfazione ebraica e di pianificazione ebraica, il cui obiettivo era quello di creare un nuovo ordine mondiale ebraico. Piano che è stato eseguito in modo eccellente in Russia, grazie anche alle menti ebraiche ed a causa del grosso senso di insoddisfazione tra gli ebrei. Sia la pianificazione che l'esecuzione fisica di questi piani, sono stati messi in atto da ebrei, così da permettere la realizzazione a livello anche globale."
IL 12 Aprile del 1919, il giornale comunista (Kharkov) pubblica un articolo di M.Kohan intitolato, Il servizio e i benefici dati alle classi lavoratrici (The Jews' Services to the Working Class). Eccone una citazione: "Si può affermare senza esagerazione che la grande rivoluzione socialista di ottobre è stata portata avanti da ebrei... la stella rossa a cinque punte, che era conosciuta come un simbolo ebraico in tempi antichi, viene adottata come simbolo del proletariato russo... I commissari ebrei leader dei comitati e delle [consiglio-Kahal] organizzazioni sovietiche, conducono il proletariato russo alla vittoria... Potrebbero le masse oppresse di operai e contadini russi liberarsi dal giogo della borghesia da soli? No, erano gli ebrei fin dall'inizio che mostrarono al proletariato russo la via per l'internazionalismo e che fino ad oggi regnano in Russia. Il proletariato può sentirsi al sicuro nelle mani degli ebrei. Possiamo stare tranquilli mentre il compagno Trotsky comanda l'Armata Rossa". (quoted in "Under the Sign of the Scorpion", p. 133) L'articolo del Jewish Encyclopedia del 1905 sul "socialismo", ci dice: "Mentre in Germania il socialismo ha attirato alcuni ebrei, in Russia è diventato un movimento di massa tra gli ebrei."
Nel 1906, il New York Times scrisse su un convegno di ebrei anti-russi e comunisti a Berlino, in Germania. Il Dr. Paul Nathan, un noto pubblicista ebreo, chiese la distruzione della Russia: "Dr. Nathan lesse alla riunione una circolare (del governo zarista russo) indirizzata alla guarnigione (Russa) di Odessa, invitando i soldati a "ribellarsi e a schiacciare i traditori che stanno complottando per rovesciare il santo governo dello Zar e sostituirlo con un impero ebraico". Ha concluso con un appello ai poteri finanziari ebraici del mondo per fare in modo di frenare e sabotare la carriera della Russia come mutuatario. I finanzieri del mondo dovrebbero porre fine alla Russia, non solo per ragioni umanitarie, ma per ragioni pratiche. Il fallimento della Russia è un dato di fatto, ha aggiunto."
L'articolo di The Encyclopedia Judaica sul comunismo conferma molte delle affermazioni fatte dai cosiddetti antisemiti che da tempo sostengono che il comunismo è un prodotto ebraico spinto da motivazioni ebraiche. E confessa: "Il movimento e l'ideologia comunista hanno giocato un ruolo importante nella vita ebraica, in particolare negli anni 1920, 1930, e durante e dopo la seconda guerra mondiale. Gli ebrei hanno svolto un ruolo importante nelle prime fasi del bolscevismo e del regime sovietico. In alcuni paesi gli ebrei sono diventati l'elemento di primo piano nei partiti comunisti, sia legali che illegali e in alcuni casi sono stati anche istruiti dall'internazionale comunista di cambiare il loro nome ebreo e farsi passare come non ebrei, al fine di non confermare propaganda di destra che presentava il comunismo come un'ideologia straniera e una cospirazione ebraica. La fazione bolscevica aveva come membri un alta percentuale di ebrei, soprattutto nel campo dell'organizzazione e della propaganda... Membri come Maxim Litvinov ( Wallach ) , M. Liadov ( Mandel'stam ) , Grigory Sklovskij , A. soltz , S. Guzev ( Drabkin ) , Grigory Zinoviev ( Radomyslsky ) , Lev Kamenev ( Rosenfeld ) , Rozaliya Zemliachka ( Zalkind ) , Helena Rosmirovich , Yemeli Yaroslavsky ( Gubelman ) , Serafimer Gopner , G. Sokolnikov , I. Platnitsky , Jacob Sverdlov , M. Vladimirov , P . Zalutsky , A. Lozovsky , Y. Yaklovlev ( Epstein ) , Lazar Kaganovich , D. Shvartzman , Simon Dimanstein ... Trotsky [ Bronstein ] , M. Uritsky , M. Volodarsky , J. Sleklov , Adolf Joffee , David Riazanov ( Goldenbach ) , Yuri Larin e Karl Radek ( Sobelsohn ) . "(see this facsimile of the Encyclopedia Judaica's article)
Ted Pike, nel suo articolo "Attivisti ebrei crearono il comunismo" (Jewish Activists Created Communism), fornisce il seguente commento relativo l'articolo rivelatore dell'Encyclopedia Judaica sugli ebrei e il comunismo: "E continua ammettendo che la controffensiva antisemita delle armate russe bianche nel 1918, spinse la maggior parte dei giovani ebrei russi nelle file del regime bolscevico. "Questo significa che la maggior parte di tutti i giovani ebrei sovietici erano comunisti. Gli ebrei, si dice, videro nel bolscevismo una grande opportunità, visto che occupavano molte posizioni chiave in tutti i rami del partito e della macchina statale, presso le sedi centrali e locali del potere."(p. 791)
La percentuale sproporzionatamente elevata di ebrei nella gerarchia del partito comunista è ammessa anche nell'articolo di Encyclopedia Judaica: "Durante la rivoluzione gli ebrei svolsero un ruolo predominante fra gli organi del partito. Il Politburo eletto il 23 ottobre 1917 contava tra i suoi membri quattro ebrei. Il Comitato militare rivoluzionario, nominato per preparare il colpo di stato, fu guidato da Trotsky e due membri su 5 erano ebrei. Nei primi anni del regime sovietico gli ebrei erano in molti posti di comando nella macchina del governo e di partito ... "(pag. 797, 98)
L'Enciclopedia Judaica va avanti per chiarire inavvertitamente perché i russi furono così coinvolti in attività "anti-semitiche". Quando il popolo russo eroicamente tentò di riconquistare la propria libertà dai comunisti, il Judaica dice che "masse ebraiche compatte nelle aree interessate furono utilizzate in risposta e a favore del regime centralista." (P. 798)
In altre parole, "la maggior parte dei giovani ebrei" in ogni paesino a ridosso della Russia, divennero le "masse ebraiche compatte" il cui compito era quello di imporre con la forza e mantenere la schiavitù comunista sui popoli amanti della libertà. Gli ebrei e la popolazione russa furono coinvolti in una lotta mortale per la sopravvivenza e il futuro della Russia. C'è da meravigliarsi che i russi bianchi scoppiarono in rabbia fino al punto di volere liquidare i loro oppressori? Chi non avrebbe fatto lo stesso?"
In "The Jewish Experience" (1996, p. 364), l'autore ebreo Norman Cantor ammette liberamente e si vanta orgogliosamente della casta ebraica all'interno della gerarchia bolscevica in Russia, affermando: "La rivoluzione bolscevica e quello che successe in seguito, rappresentano, da un nostro punto di vista, la vendetta ebraica... Durante il periodo di massimo splendore della guerra fredda, pubblicisti ebrei americani hanno investito molto tempo a negare che - come affermarono gli "antisemiti" nel 1930 - gli ebrei svolsero un ruolo importante e sproporzionato nella fondazione dell'Unione Sovietica e il comunismo mondiale. La verità è che fino ai primi anni del 1950, gli ebrei svolsero un ruolo predominante e non c'è nulla di cui vergognarsi. Verranno i tempi in cui gli ebrei impareranno ad apprezzare e ad essere fieri dei comunisti ebrei in Unione Sovietica e altrove. Era una sorta di rappresaglia contro i nostri nemici".
L'autore Edward Schoonmaker, nel suo articolo in "Democrazia e dominio del mondo" (. 1939, pag 211), dà un ulteriore conferma a Norman Cantor affermando che le sinagoghe ebraiche furono lasciate intatte dai bolscevichi, mentre le chiese cristiane furono tutte rase al suolo: "Quindici anni dopo che la rivoluzione bolscevica fu scatenata, per avanzare la realizzazione del programma marxista, l'editore del American Hebrew potrebbe scrivere:" In base a tali informazioni lo scrittore potrebbe assicurare i lettori del fatto che mentre in Russia fino ad alcune settimane fa non una singola sinagoga ebraica è stata abbattuta, mentre centinaia, forse migliaia, delle chiese greco-cattoliche sono state rase al suolo... "(American Hebrew, 18 novembre 1932, pag. 12.) I rinnegati ebrei che portavano avanti una rivoluzione che aveva come scopo quello di distruggere le religioni, l'oppio dei popoli, si erano "sbadatamente" dimenticati della propria religione e risparmiato le sinagoghe della Russia?!"
Un altro scrittore ebreo, Sever Plocker, contribuisce a rendere credenti molte delle affermazioni dei cosiddetti "antisemiti" sugli ebrei e il comunismo, in un articolo pubblicato sul YnetNews.com dal titolo, "Gli ebrei di Stalin". Egli giustamente ci ha ricordato che "alcuni dei più grandi assassini di massa dei tempi moderni furono ebrei."
Rapporti dei servizi segreti britannici e americani ci rivelano fatti riguardo all'ebraicità del bolscevismo e del nuovo regime sovietico, descrivendo la dirigenza bolscevica come al 90 per cento costituita da ebrei. Robert Wilton, il corrispondente già citato del London Times, di assegnazione in Russia durante la rivoluzione comunista del 1917, ha illustrato la composizione etnica dello Stato bolscevico come tale: "Secondo i dati forniti dalla stampa sovietica, di 556 importanti funzionari dello Stato bolscevico, vi sono stati nel 1918-1919: 17 russi, due ucraini, 11 armeni, 35 Lettoni, 15 tedeschi, 1 ungherese, 10 georgiani, due polacchi , 2 finlandesi, 1 Karaim e ben 457 ebrei. Col passare dei decenni - dopo l'anno fatidico del 1917 - Khazars giudaizzati avevano totale potere sulla terra occupata, la Russia, completamente nelle loro mani. Fino a quel tempo fecero in modo di creare una burocrazia fatta su misura per i loro desideri".
In un rapporto delle forze americane in spedizione in Siberia del 1 marzo 1919, compilato dal capitano Montgomery Schyler - che parla di eventi successivi al crollo del primo governo provvisorio - si legge: "Le nostre speranze svanirono venendo a conoscenza del graduale accumulo di potere tra gli elementi più irresponsabili e socialisti della popolazione, guidati dagli ebrei e altre razze anti-russe. Un documento realizzato nel mese di aprile del 1918 da Robert Wilton, il corrispondente del Times di Londra in Russia, dimostra che in quel momento vi erano 384 "commissari", tra cui 2 negri, 13 russi, 15 cinesi, 22 armeni e più di 300 ebrei. Di quest'ultimo numero, 264 erano ebrei esiliati e poi tornati in Russia dagli Stati Uniti dopo la caduta del governo imperiale."
Schyler descrive francamente il movimento bolscevico come "guidato e controllato da ebrei russi fin dall'inizio". Il Reverendo George E. Simons, il sovrintendente della Chiesa metodista episcopale a Pietrogrado nel periodo dal 1907 al 1918, fu testimone oculare della rivoluzione bolscevica. Egli ha testimoniato davanti al Senato degli Stati Uniti e ha dichiarato che la maggior parte dei leader bolscevichi erano ebrei del Lower East Side di New York City: "Tra 388 membri del nuovo governo russo, solo 16 erano di origine russa. Uno tra loro era un nero americano. Tutto il resto, i restanti 371 membri, erano ebrei. Di questi 371 dirigenti bolscevichi ebrei, 265 erano americani del Lower East Side di New York City.
http://www.timmylove.altervista.org/nom/jom.html
http://www.kevinmacdonald.net/translations.htm#Italiano
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