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domenica 26 gennaio 2014

La retorica antica di Nichi Vendola

 Credo che sia uno dei più grandi paraculi in circolazione,un narciso che come molti ha trovato la sua dimensione nella politica e qui ha trovato la sua fortuna.
Ha sempre ignorato la realtà e i veri problemi,ha usato la sinistra per fare carriera ,un borghesuccio come lui che non ama la gente ma che ama stare nella sua torre d'avorio,e pronto a scendere solo ed esclusivamente quando c'è da votare o quando c'è qualche congresso,come in questo caso,pronto a vomitare chiacchiere inutili senza ne capo e ne coda,e lui si bea di questa inutilità,lo sa Nichi Vendola che gli italiani son o stati traditi e ingannati da quei referenti a cui lui si rivolge? E lui ha mai parlato di Mes,Fiscal compact,two pack.
Fassina a Ballarò quando si voto per il candidato premier del centro sinistra disse una cosa molto interessante,"Chiunque vinca ha firmato il patto di programma.Caro Vendola di che sei per l'euro,parla della povertà del popolo italiano,racconta a tutti che ormai le linee guida non sono più in Italia che decidono altrove,che anche le virgolette vengono stabilite altrove,se hai il coraggio di dire la verità per una volta NELLA VITA PARLA DI QUESTO  poi se vuoi parla di Berlusconi della Boldrini di Matteo Renzi della Puglia,dell'Ilva dell'Aeroporto sparito a Foggia  di come si amministra una regione,di come si dirottano le risorse dove conviene e nemmeno le briciole dove non conviene.

Ed ecco alcune sue frasi retoriche.




 caro Matteo Renzi hai sbagliato a non venire qui. Qui non avresti trovato una platea infastidita dalle molestie delle soglie di sbarramento. Ma un popolo che ti chiede di guardare con più attenzione alle ferite della democrazia che sono il problema dell'Italia e dell'Europa».


«Non è stato il partito d'Azione a produrre fenomeni come Scilipoti. Ora che si consenta a Berlusconi di dire che il male dell'Italia sono i piccoli partiti, quello che ha portato nelle istituzioni trafficanti di carne umana, di voti, di denaro. Che lui ci dia lezioni di etica pubblica. Caro Matteo non gli dovevi dare l'agio di tornare in cattedra», dice Nichi Vendola, dal palco del congresso di Sel a Riccione, rivolto al segretario del Pd. La platea applaude a lungo.

Sel sostiene la candidatura alle elezioni europee di Alexis Tsipras, «il Davide ellenico» (lo chiama Vendola), Nessuno ha vinto questo congresso. Tutti hanno vinto questo congresso. Avete vinto tutti voi che ci date il mandato specifico di praticare la possibilità di sostenere Tsipras, una volta che abbia dato la disponibilità di indicare la sua candidatura non chiusa nel recinto del Gue, ma aperto alla sinistra più larga. Noi metteremo questa possibilità nelle mani del gruppo dirigente. Con Tsipras ma non contro Schulz, con Tsirpas per incontrare Schulz», chiosa Vendola.

«Il Congresso nazionale di Sel esprime la propria vicinanza alla comunità ebraica di Roma e a tutta la città di Roma, offesa dalle scritte apparse sui muri della città e dall'invio di tre pacchi contenenti teste di maiale indirizzati alla Sinagoga, all'ambasciata israeliana, al museo di Roma».

Alla vigilia della giornata della memoria, si legge in un messaggio letto nel corso del congresso, giunto oggi alla terza e conclusiva giornata, «ribadiamo il nostro impegno fermo per non dimenticare l'orrore della Shoah e ogni giorno saremo impegnati contro ogni forma di razzismo ed ogni rigurgito negazionista».



















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