Questa è la storia di due sorelle che si sono ritrovate grazie a Facebook dopo ben quarantatré anni: uno dei motivi che fa amare questo social network, in grado di mettere in contatto, con pochi semplici passi, pure persone decisamente lontane tra loro. Poco importa se questa lontananza, poi, si riveli essere frutto di congetture e non reale: le due donne, in effetti, erano vicinissime e vivevano l’una a Marghera; l’altra a Murano.
Sabrina Merlo ha compiuto da poco 49 anni. È nata a Marghera, tre anni prima della sorella Manuela, da cui però è stata separata da piccola: «Avevo sei anni e frequentavo un istituto a Venezia», racconta Sabrina, «Manuela invece era stata iscritta in un altro, a Santa Maria di Sala: aveva tre anni. Inspiegabilmente siamo state divise. Non li so i motivi, forse ce ne sono diversi, avevamo altri fratelli e in quegli anni non era raro che fratelli di nascita venissero divisi e affidati ad altre famiglie. C’erano difficoltà a crescere famiglie numerose».
Il rimpianto per non averci provato prima
Dal momento della separazione sono passati ben quarantatré anni, ma la maggiore non ha mai smesso di cercare la sorella, ed è per questo che con l’arrivo di Facebook ha deciso di sfruttare la massimo i vantaggi del social network: iscrizione, profilo, post in bacheca - “Cerco mia sorella” -, infine condivisione forsennata degli e con gli amici, fino alla formazione di un gruppo di ricerca che fortunatamente entra i contatto con un’amica della sorella.
“Vorrei tornare bambina - queste, le parole di Sabrina - viaggiare indietro nel tempo, quando eravamo piccole e rivivere tutta la vita, stavolta insieme. Quanto tempo sprecato. Se ci penso mi si rivolta lo stomaco per non averci provato prima”.
Una brutta storia con un bel finale, grazie a Facebook: come al solito, il valore della tecnologia dipende dall’uso che se ne fa.
fonte http://www.downloadblog.it/
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