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martedì 21 luglio 2015

Educare le nuove generazioni al valore della sconfitta.Pier Paolo Pasolini.



Penso che sia necessario educare le nuove generazioni al valore della sconfitta. Alla sua gestione. All'umanità che ne scaturisce. A costruire un'identità capace di avvertire una comunanza di destino, dove si può fallire e ricominciare senza che il valore e la dignità ne siano intaccati. A non divenire uno sgomitatore sociale, a non passare sul corpo degli altri per arrivare primo. In questo mondo di vincitori volgari e disonesti, di prevaricatori falsi e opportunisti, della gente che conta, che occupa il potere, che scippa il presente, figuriamoci il futuro, a tutti i nevrotici del successo, dell'apparire, del diventare… A questa antropologia del vincente preferisco di gran lunga chi perde. E’ un esercizio che mi riesce bene. E mi riconcilia con il mio sacro poco. Ma io sono un uomo che preferisce perdere piuttosto che vincere con modi sleali e spietati. Grave colpa da parte mia, lo so! E il bello è che ho la sfacciataggine di difendere tale colpa, di considerarla quasi una virtú.
Pier Paolo Pasolini.

2 commenti:

  1. Questo testo non è di PPP. È stato scritto da un'insegnante e cita Pasolini solo alla fine, da "Ma io sono un uomo...". Saluti.

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  2. È di Rosaria Gasparro maestra elementare di scuola pubblica italiana....

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