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lunedì 15 giugno 2015

La Via del Guerriero


aquila - CastanedaQuello che segue è uno schema riassuntivo dei punti salienti della “Via del Guerriero” di Carlos Castaneda così come si evince dalla lettura dei suoi libri. Naturalmente, come ogni schema, evidenzia solo i punti più importanti, ma ha il pregio di dare uno sguardo d’insieme alla complessità della sua dottrina, collocandone ogni tassello nel quadro generale, e di essere un buon punto di riferimento per ogni approfondimento.

LA VIA DEL GUERRIERO

  • Conferme dal mondo intorno a noi
  1. Stare all’erta per cogliere i segnali dal mondo
  2. Prendere consapevolezza di eventuali coincidenze significative
  • Cancellazione della storia personale
  1. Non rivelare quello che fai
  2. Iniziare a frequentare persone nuove
  3. Non dare spiegazioni né giustificazioni
  4. Non rivelare il motivo. Nascondersi non serve se tutti conoscono il nascondiglio.
  • Perdita della presunzione
  1. Parlare ad alta voce con le piante
  2. Evitare il ruolo di protagonista e l’uso delle parole “io, mio, me, mi”.
  3. Astenersi dalla difesa del sé.
  • La morte come consigliera
  1. Assumersi la responsabilità del fatto di essere un essere mortale.
  2. Sobrietà. Distacco dai pensieri inutili e dalle preoccupazioni quotidiane.
  3. Morte come consigliera. Via le meschinità.
  4. Non perdere mai il buon umore e non negarsi le cose o le azioni che ci danno gioia.
  5. Parlare per tutto il giorno con la propria morte.
  • Assumersi la responsabilità delle proprie decisioni
  1. Decisioni irrevocabili.
  2. In un mondo in cui la morte è il cacciatore non ci sono decisioni grandi o piccole. Ci sono solo decisioni che prendiamo di fronte alla nostra morte inevitabile.
  • Essere inaccessibile
  • Infrangere le abitudini della vita
  • L’ultima battaglia sulla terra
  • Lo stato d’animo del guerrie
P O T E R E
  1. La maestria della consapevolezza
  2. La padronanza dell’intento
  3. L’arte di sognare
  4. L’arte dell’agguato
N O N  F A R E
F E R M A R E  I L  M O N D O
 V E D E R E
Carlos CastanedaASSUMERSI LA RESPONSABILITA’ DELLA PROPRIA VITA. E’ questa cosciente presa di responsabilità, che è un atto di trasformazione, che differenzia il guerriero dall’uomo comune e lo rende effettivamente tale.
ASSUMERSI LA RESPONSABILITA’ DEL FATTO DI ESSERE UN ESSERE MORTALE.
  • Consapevolezza della morte.
  • Morte come consigliera.
  • Decisioni irrevocabili.
  • Sobrietà. Distacco dai pensieri inutili e dalle preoccupazioni quotidiane.
  • Azioni ben ponderate, precise e utili.
  • Non perdere mai il buon umore e non negarsi le cose o le azioni che ci danno gioia.
EVOCARE L’INTENTO. Magia delle parole.
ASTENSIONE DAL GIUDIZIO
  • Assumere la posizione del testimone.
  • Provare, per un po’ di tempo ad evitare coscientemente il ruolo di protagonista e l’uso delle parole io, mio, me mi.
ASTENERSI DAL CONSUMO DI ZUCCHERO (prodotti e bevande). Il gusto dolce è parte integrante della sindrome del povero bimbo.
ASTENERSI DALLA DIFESA DEL SE’. Osservazione del proprio comportamento.
VINCERE LA PROPRIA AUTOIMPORTANZA
  • La consapevolezza della propria morte pone il guerriero ad un livello di eguaglianza con tutti gli altri esseri, aiutandolo così a vincere la propria autoimportanza.
  • Dedicarsi anima e corpo al bene di un’altra persona o di un animale o altro essere vivente. Lasciarlo decidere all’intento.
  • Concentrarsi su di un “compito” che ci è stato indicato dall’intento.
DISCIPLINA
  • Per un guerriero la disciplina non significa un rigido attenersi ad un codice di comportamento, ma il restare assolutamente fedeli ad un fine astratto.
  • Gli aspetti pratici richiedono flessibilità mobilità, estrema risolutezza > intento inflessibile.
  • Il suo nucleo è l’attitudine interiore e lo spirito del guerriero.
  • “. . . per disciplina, non mi riferisco ad uno stile di vita spartano. Non intendo alzarsi ogni mattina alle cinque e mezza e gettarsi addosso acqua fredda fino a diventare lividi. Gli stregoni intendono per disciplina la capacità di fronteggiare con serenità circostanze non incluse nelle nostre aspettative. Per loro, la disciplina è un’arte: l’arte di fronteggiare l’infinito senza vacillare, non perché siano forti e duri, ma perché sono animati da timore reverenziale.” (Don Juan)
  • La disciplina è in grado di modificare la struttura della consapevolezza e di darle così un “gusto” differente che sembra non piaccia affatto ai voladores. Così essi smettono di cibarsi di questo tipo di consapevolezza, dandole modo così di rigenerarsi a poco a poco.
  • Si deve persistere in uno stato di disciplina continua.
STRATEGIA
Puoi andare dovunque vuoi ma se lo fai devi assumerti tutta la responsabilità del tuo atto. Un guerriero vive la propria vita strategicamente. Devi imparare un “fare” completamente differente, il “fare” della strategia. Quando deve agire con i suoi simili, il guerriero segue il fare della strategia, e in quel fare non ci sono vittorie o sconfitte ma solo azioni. Il “fare” della strategia comporta che non si è alla mercé della gente.
IL TUO MONDO E’ IL TUO TERRENO DI CACCIA
Questo è il tuo mondo. Tu sei un uomo di quel mondo e il tuo terreno di caccia è là fuori. Non c’è modo di sfuggire al “fare” del nostro mondo, perciò, perciò quello che fa il guerriero è trasformare il proprio mondo nel proprio terreno di caccia. Come un cacciatore, il guerriero sa che il mondo è fatto per essere usato, perciò ne usa ogni minima parte. Il guerriero è come un pirata che non ha scrupoli a prendere e usare tutto ciò che vuole, con la differenza che il guerriero non si preoccupa e non si sente insultato quando a sua volta è preso e usato.
IMPECCABILITA’
L’impeccabilità comincia con un singolo atto che deve essere deliberato, preciso e mantenuto nel tempo. Ripetendo questo atto sufficientemente a lungo, si acquista un intento inflessibile, che può essere applicato a tutto il resto. A quel punto la strada è sgombra. Una cosa conduce a un’altra fino a che il guerriero prende pienamente atto del proprio potenziale.
Per approfondire:
Carlos Castaneda su Wikipedia
http://www.minteressa.it/?p=565

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