Il programma di aiuti finanziari proposto dai creditori europei alla Grecia è “l’interpretazione economica dell’Inferno di Dante.” L’unica decisione giusta che Atene può fare è respingerlo, e ciò rappresenta l’inizio di un incubo per il resto dell’UE, dice l’editorialista del ‘Financial Times’ Wolfgang Munchau.
“L’uscita della Grecia dalla zona euro avrà conseguenze negative a breve termine. Ma solo così Atene avrà prospettive di ripresa. Il programma di aiuto finanziario è essenzialmente l’interpretazione economica dell’Inferno di Dante che porterà alla completa distruzione dell’economia greca, scirve Munchau nel suo articolo pubblicato sul Financial Times .
L’editorialista precisa che in mancanza di un accordo con i creditori, il referendum greco previsto per il 5 luglio diventerebbe privo di significato, perché il programma proposto al governo greco deve essere accettato da Atene entro il 30 giugno. Pertanto, a prescindere dal risultato del referendum, la Grecia non è in grado di accettare il programma perché perdererebbe la sua forza.
Inoltre, i paesi creditori non hanno la maggioranza politica di proporre un nuovo programma. La Germania, secondo Munchau, non prenderà nessuna decisione senza il permesso del FMI .
L’analista dice che il referendum in corso avvicina solo il paese ellenico alla ‘Grexit’ (una uscita della Grecia dall’UE), e che vorrà dire per il resto della zona euro l’inizio di un incubo, perché è improbabile che le autorità finanziarie europee abbiano un piano per “bancarotta all’interno della zona euro.”
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