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domenica 3 maggio 2015

Chi c’è dietro i Black Bloc che mettono a ferro e fuoco le città? Chi li manovra?


Chi c’è dietro ai soliti facinorosi che mettono a ferro e fuoco le città? Chi li manovra?
Certamente a loro si uniscono spontaneamente ragazzini che vanno in piazza apposta per spaccare tutto, ma sarebbe ingenuo credere che siano loro a coordinare tutto. Il fatto che i pochi ad essere arrestati siano sempre dei vandali della domenica, magari minorenni, non significa che ci siano solo questi soggetti a fare danni, bensì il fatto che questi sono sprovveduti e si fanno beccare, mentre i professionisti si sanno muovere, sono addestrati, e infine gettano il passamontagna e l’abito nero e tornano nel corteo come se nulla fosse… realtà note ormai da anni.
A Milano l’inaugurazione di EXPO è stata occasione per mettere a ferro e fuoco la città, provocando ingenti danni alla città e alle proprietà anche di comuni cittadini che hanno visto la propria automobile (ed in molti casi gli anni di sacrifici fatti per pagarla) andare in fumo.
Poche centinaia di persone mascherate che hanno condotto Milano nel caos, con le forze di polizia che nonostante l’elevato numero di agenti dispiegati non sono riuscite ad arginarli.
Ma chi c’è dietro ai gruppi di violenti?
Se molti devastatori sono ragazzini, anche minorenni, in cerca di situazioni adrenaliniche, molto spesso a “coordinarli” in modo spontaneo sono dei veri e propri “professionisti”, abili nel muoversi, confondersi tra i manifestanti pacifici, per poi “colpire” nel momento opportuno mettendo a soqquadro la città, per poi dileguarsi, disfarsi di abiti neri e passamontagna e tornare “pacificamente” tra i manifestanti.
Più volte nel corso degli ultimi decenni sono state evidenziate circostanze strane, che hanno fatto ipotizzare a membri delle forze dell’ordine o dei servizi segreti tra le frange violente: e c’è da chiedersi se il ruolo di queste persone sia quello di “controllare” i violenti, per conoscere in anticipo le loro mosse, oppure quello di istigare, dare il “via” alle violenze.
Il magnate George Soros da sempre finanzia gruppi di opposizione, dai gruppi di antagonisti operanti in Europa fino ai rivoluzionari che hanno messo in opera le “primavere arabe” o le “rivoluzioni colorate”.
Il magnate Soros, che da una parte è il fulcro di questo sistema supercapitalistico, gestito da gruppi massonici, paramassonici e dall’elite finanziaria, finanzia chi si oppone a questo sistema: tra cui il network internazionale “Indymedia” vicino alle posizioni dei centri sociali e della sinistra radicale.
In questo modo l’elite dirige lo sguardo di questi gruppi laddove gli fa comodo, per esempio – fateci caso – nessun gruppo vicino a Indymedia combatte per il signoraggio bancario e per la proprietà popolare della moneta, che dovrebbe essere la “più comunista” delle battaglie: cosa c’è più di sinistra del fatto che il popolo sia sovrano? Mentre oggi ad essere sovrane sono le banche, che creano denaro dal nulla e ci indebitano? Ebbene spesso questo tema negli ambienti di sinistra è considerato un “tema fascista”, questo perché alcuni gruppi di estrema destra hanno nel programma la sovranità monetaria: ecco come si ideologicizza un tema fondamentale, ecco come si divide il popolino su temi di importanza cruciale…
fonte Veritanwo

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