AVVELENARE I CITTADINI; cura,terapia
IMPOVERIRE IL POPOLO:"salva Italia"
La trama del romanzo
Londra, 1984. Una guerra atomica ha diviso la Terra in tre potenze in lotta fra loro e sono governate da tre regimi totalitari: Oceania, Eurasia ed Estasia. Nel superstato di Oceania, in particolare, la società è controllata da un Partito che basa il suo potere sui principi del Socing, un socialismo estremo, il cui comandante supremo è il Grande Fratello, un misterioso dittatore il cui viso compare nei teleschermi e nei manifesti dipropaganda. Le principali città sono sorvegliate da diverse pattuglie della Psicopolizia, una feroce organizzazione paramilitare poliziesca che ha come obiettivo, attraverso lo spionaggio, di tenere sotto controllo la vita dei cittadini (costretti ad indossare delle tute azzurre numerate) affinché non commettano un qualsiasi "psicoreato". Le armate oceaniane, alleate con gli eserciti estasiani, sono inoltre in guerra contro gli eurasiani allo scopo di ottenere il pieno dominio dei loro territori, inviando nei deserti dell'Africa e nell'India meridionale diversi reggimenti di fanteria, di artiglieria e di carri armati.
Il trentanovenne Winston Smith è un impiegato del Partito Esterno che lavora presso gli uffici del Ministero della Verità, incaricato di "correggere" i libri e gli articoli di giornale già pubblicati, cioè modificarli in modo da rendere riscontrabili e veritiere le previsioni fatte dal Partito Esterno. Egli inoltre si occupa di modificare la storia scritta, contribuendo così ad alimentare la fama di infallibilità del Partito stesso, applicare le damnatio memoriae verso dissidenti "mai esistiti" e così via.
Apparentemente è un tipo malleabile, ma Winston in realtà mal sopporta i condizionamenti del regime e non riesce ad adeguare la propria mente al bipensiero, tant'è che incomincia a scrivere su di un diario i suoi sentimenti di malcontento nei confronti del regime. La sua vita cambia radicalmente quando un giorno, durante una manifestazione di Due Minuti d'Odio a Piazza della Vittoria diretti contro Emmanuel Goldstein, un oppositore del Grande Fratello, incontra Julia, una giovane ventiseienne che si adatta al Partito Esterno solo per convenienza. Credendola un agente della Psicopolizia, l'impiegato comincia a provare un sentimento di puro odio nei suoi confronti, sino a quando non riceve da lei un piccolo foglio di carta con scritto: "Ti amo". Dopo qualche difficoltà, Winston si innamora di Julia nonostante il regime non voglia relazioni sessuali che non abbiano altro scopo che la procreazione. Per evitare di essere scoperti durante i loro incontri amorosi, i due amanti, con l'aiuto del signor Charrington, trovano rifugio in una stanza situata nei quartieri riservati al Prolet, ovvero la zona della città meno sorvegliata perché abitata dalla classe operaia semianalfabeta.
Winston e Julia decidono così di collaborare con un'organizzazione clandestina di ribelli, detta la Confraternita (Brotherhood), a cui O'Brien, un importante funzionario del Partito Interno nel quale il protagonista vede una figura paterna, dice di appartenere. Così ricevono da lui un libro, Teoria e prassi del collettivismo oligarchico, il manifesto dell'organizzazione, che ne espone le ideologie anti-governative nei confronti del regime.
Catturati da uno squadrone della Psicopolizia e consegnati separatamente in una prigione del Ministero dell'Amore, Winston e Julia vengono sottoposti ad un programma di tortura fisica e psicologica condotta da O'Brien, che in realtà è un ufficiale della stessa Psicopolizia. Nel corso della prigionia Winston, evidentemente refrattario al condizionamento sociopolitico del Socing, subisce una tortura attraverso la tecnica delBispensiero divisa in tre fasi: apprendimento, comprensione, accettazione. Nella prima fase, il dolore è intenso ma Winston resiste e non tradisce Julia. Nella seconda fase il dolore è insopportabile e l’aspetto fisico di Winston cambia, ma riesce ancora a resistere seppur conscio di rischiare una condanna a morte tramite fucilazione. Nella terza fase Winston viene condotto nella Stanza 101 dove si materializza la fobia più assoluta di ogni condannato: in questo caso in una gabbia vengono messi due topi, unici animali che lo terrorizzano anche nei suoi incubi notturni. Di fronte alla minaccia dei topi, Winston, in preda alla paura più assoluta, tradisce Julia e rinnega i suoi sentimenti anti-governativi.
Dopo un vero e proprio lavaggio del cervello, il tentativo riuscirà perfettamente e Winston finirà per schierarsi dalla parte del Grande Fratello. Nel marzo 1985, Winston, ormai scarcerato e riabilitato, incontra in un parcoJulia ed entrambi ammettono di essersi traditi l'un l'altro. Qualche tempo dopo, il protagonista si siede da solo nella caffetteria Bar del Castagno dove apprende la notizia della vittoria militare dell'Oceania sugli eserciti eurasiani in Africa. Il romanzo si chiude con Winston mentre guarda con ammirazione un'immagine del Grande Fratello, facendo intuire al lettore il cambiamento dell'orientamento politico del protagonista nei confronti del regime.
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La libertà è schiavitù
La libertà è schiavitù (in inglese "Freedom is slavery") è uno dei tre slogan del Socing che compaiono nel romanzo 1984 (1949) di George Orwell. Gli slogan sono incisi sulla facciata del Ministero della Verità[1] e vengono alternati all'effigie del Grande Fratello[2] durante le proiezioni dei cinegiornali. Sono anche incisi sul verso delle monete da 25 centesimi di dollaro[3], moneta corrente in Oceania nel 1984. Secondo Anthony Burgess si tratta di slogan "da Germania nazista"[4].
Lo slogan "la libertà è schiavitù" viene espresso nel romanzo in "archelingua" - ossia inglese - ma nelle previsioni del Partito, entro il 2050 l'avvento della neolingua perfezionata consentirà l'abolizione stessa dello slogan, poiché mancheranno le parole per esprimere il concetto di "libertà" nella sua accezione politico-filosofica[5]. "La libertà è schiavitù" è il pilastro del Socing che O'Brien spiega a Winston Smith durante una seduta di tortura per illustrare i fini del governo del Socing e del Partito[6]. Secondo i dettami del Socing l'uomo libero è sempre condannato alla sconfitta e alla morte. Solo quando si sottomette all'entità collettiva ed eterna del partito può divenire onnipotente ed immortale.
Inoltre come ogni concetto espresso dal Partito è soggetto a inversione di bipensiero, ovvero può divenire il suo contrario sia in senso logico che grammaticale, con un'inversione dei termini: "la schiavitù è libertà"[7]. Lo slogan è la prima cosa che Winston Smith scrive sul blocco di fogli che gli viene concesso durante la riabilitazione psicofisica seguita agli interrogatori preliminari nel Ministero dell'Amore[8]. I capitoli del volume diEmmanuel Goldstein Teoria e prassi del collettivismo oligarchico sono intitolati secondo i tre slogan del Socing, e ne spiegano il funzionamento secondo la realtà e secondo l'ideologia del Partito.
Tuttavia un capitolo dal titolo "La libertà è schiavitù" non viene citato espressamente nel romanzo, e se esiste, Winston Smith non fa in tempo a leggerlo prima dell'arresto. La spiegazione di questo terzo cardine del Socing avviene per l'appunto durante le sedute di tortura e lavaggio del cervello cui viene sottoposto nel Ministero dell'Amore. Secondo Anthony Burgess, lo slogan significa - con un "paradosso involontariamente spiritoso" dell'ideologia del Socing - che "dover scegliere un nostro personale modo di vita è un fardello intollerabile. Il tormento della libera scelta è il rumore delle catene della schiavitù"[9]
La libertà è schiavitù
La libertà è schiavitù (in inglese "Freedom is slavery") è uno dei tre slogan del Socing che compaiono nel romanzo 1984 (1949) di George Orwell. Gli slogan sono incisi sulla facciata del Ministero della Verità[1] e vengono alternati all'effigie del Grande Fratello[2] durante le proiezioni dei cinegiornali. Sono anche incisi sul verso delle monete da 25 centesimi di dollaro[3], moneta corrente in Oceania nel 1984. Secondo Anthony Burgess si tratta di slogan "da Germania nazista"[4].
Lo slogan "la libertà è schiavitù" viene espresso nel romanzo in "archelingua" - ossia inglese - ma nelle previsioni del Partito, entro il 2050 l'avvento della neolingua perfezionata consentirà l'abolizione stessa dello slogan, poiché mancheranno le parole per esprimere il concetto di "libertà" nella sua accezione politico-filosofica[5]. "La libertà è schiavitù" è il pilastro del Socing che O'Brien spiega a Winston Smith durante una seduta di tortura per illustrare i fini del governo del Socing e del Partito[6]. Secondo i dettami del Socing l'uomo libero è sempre condannato alla sconfitta e alla morte. Solo quando si sottomette all'entità collettiva ed eterna del partito può divenire onnipotente ed immortale.
Inoltre come ogni concetto espresso dal Partito è soggetto a inversione di bipensiero, ovvero può divenire il suo contrario sia in senso logico che grammaticale, con un'inversione dei termini: "la schiavitù è libertà"[7]. Lo slogan è la prima cosa che Winston Smith scrive sul blocco di fogli che gli viene concesso durante la riabilitazione psicofisica seguita agli interrogatori preliminari nel Ministero dell'Amore[8]. I capitoli del volume diEmmanuel Goldstein Teoria e prassi del collettivismo oligarchico sono intitolati secondo i tre slogan del Socing, e ne spiegano il funzionamento secondo la realtà e secondo l'ideologia del Partito.
Tuttavia un capitolo dal titolo "La libertà è schiavitù" non viene citato espressamente nel romanzo, e se esiste, Winston Smith non fa in tempo a leggerlo prima dell'arresto. La spiegazione di questo terzo cardine del Socing avviene per l'appunto durante le sedute di tortura e lavaggio del cervello cui viene sottoposto nel Ministero dell'Amore. Secondo Anthony Burgess, lo slogan significa - con un "paradosso involontariamente spiritoso" dell'ideologia del Socing - che "dover scegliere un nostro personale modo di vita è un fardello intollerabile. Il tormento della libera scelta è il rumore delle catene della schiavitù"[9]
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http://altrarealta.blogspot.it/
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