‘Le lacrime dei separatisti’: l’acqua venduta in Ucraina
‘Le lacrime dei separatisti’, si chiama così la nuova “marca” di acqua venduta dagli attivisti ucraini per finanziare l’esercito del nuovo governo di Kiev. Nell’etichetta delle bottiglie sono raffigurate delle lacrime a forma di bomba, come ha raccontato lo scrittore Nicolai Lilin in un suo articolo sull’Espresso:
“In questi giorni ho saputo che in Ucraina un gruppo di attivisti esaltati dall’estremismo razzista e xenofobo ha lanciato una campagna per il sostegno del loro “glorioso” esercito di assassini che bombarda le città del Donbas. Gli attivisti vendono per strada acqua in bottiglia che si chiama “Le lacrime dei separatisti”. Sull’etichetta sono disegnate lacrime a forma di bombe“.
In questo modo e per un prezzo modesto, spiega Lilin, “ogni passante può dissetarsi durante una calda giornata estiva, consapevole che i soldi pagati per questo piccolo piacere quotidiano contribuiranno a provocare altri morti tra la popolazione civile del Donbas, che ogni giorno subisce pesanti perdite per colpa dei bombardamenti dei militari ucraini. Pare che, per ora, la “democrazia” e la “libertà” che il colpo di stato armato, sostenuto e pagato dagli USA e UE, ha garantito all’Ucraina non vada oltre il piacere di sorseggiare lacrime di civili massacrati, mentre insultano in rete le foto dei loro cadaveri“.
Ieri Lilin aveva raccontato la storia raccapricciante di Kristina, una giovane madre ucraina brutalmente uccisa insieme alla sua piccola. Sotto: un meme che ha girato in rete, ripreso da Lilin
L’autore di Educazione siberiana ha anche attaccato il Pd e il governo italiano:
“Questa giovane donna è stata uccisa insieme con la sua piccola bambina dai criminali golpisti di Kiev. Memorizzate l’orribile quadro di questa tragedia. I complici della sua morte sono anche i nostri politici del Partito Democratico. Personaggi orribili come Matteo Renzi e Gianni Pittella che apertamente sostengono gli assassini degli innocenti cittadini ucraini“,ha scritto ieri sulla sua pagina Facebook.
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