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martedì 15 luglio 2014

Jean Claude Junker: "Più competitività e investimenti".

Jean Claude Junker parla al Parlamento europeo in attesa di ricevere la fiducia e anticipa brevemente il suo programma teso, secondo lui,a favorire crescita e occupazione ,con investimenti tra pubblici e privati di 300 miliardi di euro.

«La moneta unica non divide, ma protegge l’Europa»: quando pronuncia queste parole Jean Claude Juncker,  dal settore  diverso degli euro rincoglioniti partono fischi e proteste.
 «Creeremo un governo economico» della Ue, che dovrà essere «rigorosa con le riforme strutturali», e si dovrà «riflettere a stimoli finanziari» per «accompagnarle» con la creazione di «una capacità di bilancio propria dell’Eurozona», ha detto Juncker . «I bilanci nazionali per la crescita e gli investimenti devono rispettare il Patto di stabilità e crescita, facendo il miglior uso della flessibilità già presenti nelle sue regole», ha aggiunto. Fra le iniziative da fare per rafforzare l’Unione economica e monetaria, Juncker include le «proposte per incoraggiare le riforme strutturali, se necessario attraverso incentivi finanziari aggiuntivi e capacità fiscali mirate a livello della zona euro. «C’è un 29esimo Stato adesso, nel quale abitano coloro che non hanno lavoro, giovani disoccupati, coloro che restano per strada, che restano emarginati. Vorrei che tornasse a essere un normale Stato membro».
Hai capito Renzi? Che continui a raccontare balle e su queste balle hai ottenuto il 41% dei voti,visto il consenso ora la puoi cambiare l’Europa intanto prepara i 24 miliardi per settembre e le balle che dovrai raccontare per giustificarti.
Da fonti vicine a Juncker si apprende che la Mogherini è un buon candidato ma ha 10 paesi contro,e qua viene il bello la posizione italiana è stata simile a quella della Germania per quanto riguarda l’Ucraina,ma ai tedeschi è concesso smarcarsi e distinguersi all’Italia no.
Forse chi guida le nazioni ha già emesso il verdetto,come fu emesso per Letta che si presentò alle olimpiadi invernali di Sochi…vedremo.
Sull’immigrazione poi Juncker ci fa sapere che i problemi «dell’immigrazione clandestina e dei profughi non sono problemi dell’Italia, di Cipro e Malta. Sono problemi dell’Europa tutta» ha detto Jean Claude Juncker nel suo discorso prima di essere votato a Strasburgo.
Sappiamo benissimo che l’Europa se ne fregherà dei clandestinie che il problema è e rimarrà italiano.
Alfredo d’EcclesiaJean Claude Juncker

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