Secondo quanto riporta il sito Al-Araby, l’emirato del Qatar ha appena declassificato documenti finora segreti in cui si riconosce ufficialmente un ruolo attivo della monarchia saudita e degli Emirati Arabi Uniti nel finanziamento e supporto del terrorismo islamico in Yemen. Il documento di nove pagine, che comprova questo coinvolgimento delle monarchie del Golfo nel terrorismo, è stato consegnato all’ambasciatore del Qatar negli Stati Uniti nell’ottobre del 2016 durante un incontro con il sottosegretario all’intelligence e al terrorismo del Dipartimento del Tesoro americano.
Nel documento si parla in particolare dei due principi ereditari dell’Arabia e degli Emirati, Mohamad bin Salman e Mohamad bin Zayed Al Nayhan, i quali sarebbero stati coinvolti in modo abbastanza evidente nel finanziamento e nel supporto politico di gruppi legati ad Al-Qaeda durante il conflitto yemenita, e più specificatamente a favore della branca di Al-Qaeda nella Penisola Arabica (AQAP), i cui gruppi affiliati vengono spesso racchiusi nella sigla di Ansar al-Sharia in Yemen. “Il principe Salman bin Mohamad” si legge nel documento “è stato in costante comunicazione con le figure presenti nel report, ed è riuscito nell’intento di riunire insieme con alcuni fedelissimi di Al Qaeda nella Penisola Arabica una forza ostile al movimento Houti.” In particolare, il rapporto afferma che Bin Salman avrebbe mantenuto i contatti con due persone: Ali Abkar Abdollah al-Hasan e Faisal Sadiq al-Ahdal; due uomini che dal 2016 sono presenti nella lista nera degli Stati Uniti che elenca le persone e gli enti considerati quali sostenitori del terrorismo internazionale.
“Ali Abkar era un combattente di Al-Qaeda nella Penisola Arabica già nel 2012, e ha viaggiato con un gruppo di altri leader in Arabia Saudita e negli Emirati Arabi Uniti per incontrare i principi sauditi e il principe ereditario di Abu Dhabi, Mohammed bin Zayed” continua il documento. Il funzionario dell’intelligence statunitense avrebbe poi rivelato all’ambasciatore del Qatar che Abkar ricevette 1,6 milioni di dollari nel 2015, attraverso il capo dell’intelligence saudita Khalid bin Ali al-Humaidan, per fornire di equipaggiamenti militari la branca yemenita di Al Qaeda e gli altri gruppi terroristici attivi in Yemen e impegnati nella guerra contro i ribelli Houti.
Le rivelazioni non sono una completa novità nel panorama mediatico mediorientale. Già nell’aprile di quest’anno, il giornale egiziano al-Badil aveva pubblicato il documento comprovante il coinvolgimento dei due principi ereditari, ma senza suscitare particolare clamore. Oggi però, con l’esplosione della crisi tra Riad e Qatar, e soprattutto con l’accusa a Doha di essere l’unico sponsor del terrorismo internazionale, rivelazioni come queste sui due futuri leader di Arabia Saudita ed Emirati gettano ombre non irrilevanti nel dibattito internazionale riguardo al terrorismo di matrice islamica e il collegamento fra monarchie del Golfo e i più grandi gruppi terroristici della regione, in particolare Al-Qaeda e Daesh.
Ciò che desta preoccupazione, in questo caso, è il collegamento fortissimo che si sarebbe instaurato fra il principe ereditario saudita e Al-Qaeda. E questo per due ragioni: da una parte, l’evidente difficoltà di giustificare di fronte all’opinione pubblica di avere una monarchia legata a doppio filo col terrorismo islamico; dall’altra parte, è interessante notare come questo impegno del principe saudita con Al-Qaeda in Yemen sia parallelo all’impegno dello stesso proprio nella progettazione della guerra dell’Arabia Saudita contro i ribelli Houti, di cui il principe ereditario è stato il maggiore sponsor all’interno di Casa Saud. A questo, si aggiunge poi come corollario l’imbarazzo di fronte al mondo di accusare il Qatar di finanziare il terrorismo e poi risultare esserne uno dei maggiori sponsor. Il tutto poi in un’area, come quella yemenita, dove Al-Qaeda, negli ultimi anni, si è rafforzata tantissimo ed ha installato alcune fra le più importanti basi operative in Medio Oriente.
fonte http://www.occhidellaguerra.it/rivelazioni-dal-qatar-arabia-ed-emirati-finanziano-al-qaeda-in-yemen/
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