Il mondo che ci circonda è la fedele riproduzione di ciò che
siamo interiormente, l’esterno è interno e la realtà ci fa praticamente da
specchio. Questa è la Legge dello Specchio, una delle Leggi Universali
strettamente correlata con la Legge di Risonanza, già trattata in un altro mio
articolo e della quale ne consiglio la lettura.
Ma cosa significa che la realtà ci fa da specchio?
Hermann Hesse ce lo spiega con uno dei suoi tanti
straordinari pensieri: “Quando odiamo qualcuno, odiamo nella sua immagine
qualcosa che è dentro di noi”. In poche parole ci spiega come tutto ciò che nel
mondo ci piace, tutto ciò che ammiriamo e che ci procura delle belle
sensazioni, in realtà sta rispecchiando aspetti di noi che abbiamo già
integrato, che si trovano al nostro interno. Allo stesso modo, tutto ciò che
nel mondo ci procura fastidio e che non sopportiamo, non è altro che il
riflesso di quei lati della nostra personalità che ancora non accettiamo e
rifiutiamo.
La maggior parte degli esseri umani vive immersa in uno
stato di sonno, convinta che il mondo che ci circonda sia qualcosa di “esterno”
rispetto al nostro interno (la coscienza); quindi si sentono totalmente
separati dall’esterno convinti del fatto di non aver alcun potere di modificare
la realtà.
Come ho già detto poc’anzi, la Legge dello Specchio ci
permette di vedere all’esterno l’ingrandimento di quelle “zone buie” di noi
stessi che preferiamo non vedere e cerchiamo di nascondere nel nostro
subconscio. Quindi se pensiamo di vedere qualcosa di sbagliato al nostro
esterno, nelle persone o nelle situazioni, in realtà stiamo semplicemente
osservando qualcosa che si trova al nostro interno. Ccco che nasce così una
delle emozioni inferiori (negativa) maggiormente diffusa negli esseri umani: il
fastidio.
Se ci dà fastidio la gelosia del nostro partner è perché noi
abbiamo gelosia al nostro interno, se ci dà fastidio l’aggressività del nostro
collega è perché evidentemente anche l’aggressività fa parte di noi, però
magari la reprimiamo, ma essa si specchia comunque all’esterno. Non a caso i
nostri fastidi attirano in base alla Legge di Risonanza, tutte quelle persone e
situazioni che ci permettono di osservare da vicino ciò che è al nostro
interno! E poi dicono che l’Universo non ci vuole bene 🙂
!!
La Legge dello Specchio è quindi una forma passiva, un
semplice guardare ed osservare, che si completa con la sua forma attiva, ovvero
la Legge di Risonanza, dove il simile attrae il simile, proprio per…
specchiarsi meglio!
Ora che conosciamo un po’ meglio questa Legge Universale è
il caso che la usiamo per lavorare su noi stessi, attraverso l’autosservazione.
Osserviamo i nostri fastidi e cerchiamo di capire per quale motivo proviamo
l’emozione del fastidio con una determinata persona o in una determinata
situazione. Questo ci permetterà d’indagare meglio su chi siamo realmente, cosa
c’è al nostro interno e su quale aspetto dobbiamo “lavorare” maggiormente per
uscire da questo mondo illusorio, da questo sonno profondo o se preferite…da
questo stato ipnotico. La prima fase porterà alla comprensione che in realtà i
difetti non sono presenti negli altri, ma sono semplicemente nostre proiezioni,
quindi appartengono a noi, ma non spaventatevi: si tratta semplicemente di
conoscere, di accettare totalmente questi difetti come nostri, affinché essi
non si manifestino più all’esterno. Provare per credere non costa nulla,
accettazione è la parola chiave, amate e perdonate voi stessi, perché là fuori
non c’è niente e nessuno da perdonare.
All’inizio può non risultare semplice come lavoro, in quanto
ci vuole una buona dose di sincerità e di autocritica per riconoscere in noi
stessi quei difetti che abbiamo sempre criticato negli altri, ma osservandoci
con costanza, quotidianamente, soprattutto nei momenti in cui gli altri ci
fanno letteralmente imbestialire, possiamo fare delle “scoperte” impensabili su
noi stessi e vedere come gli altri non
sono altro che la gigantografia degli aspetti della nostra psiche; aspetti che
non vogliamo vedere e tantomeno accettare. Spesso combattiamo contro qualcuno o
qualcosa, fino ad arrivare al punto di odiarlo profondamente, senza neanche
minimamente immaginare che stiamo semplicemente tentando di soffocare un nostro
aspetto interiore. Questo è il sonno nel quale siamo immersi.
Pertanto, attraverso La Legge dello Specchio, possiamo
riconoscere che la persona che ci sta facendo arrabbiare è soltanto uno
specchio, una parte di noi che ci sta offrendo la possibilità di conoscerci e
migliorarci. È una grande opportunità 😉 !!
Questo non vuol dire che non dobbiamo arrabbiarci, ma dobbiamo sfruttare
quest’opportunità che ci è concessa, perchè diventa un nuovo modo di vedere le
cose. A volte arrabbiarsi fa anche bene, permette di sfogare un’energia che
altrimenti resterebbe repressa se non si è ancora capaci di trasmutarla, ma
arrabbiarsi con consapevolezza è ancora meglio, per il semplice fatto che in
questo modo ammettiamo la piena responsabilità di ciò che proviamo. Vediamo
nell’altra persona soltanto uno specchio, un’opportunità per migliorarci e
decidiamo liberamente di arrabbiarci.
La conferma di tutto ciò possiamo averla dal fatto che il
fastidio di per sé, non è mai oggettivo, bensì soggettivo. Una determinata
situazione o persona, può essere fastidiosa per me, ma non per qualcun altro ad
esempio. Questo ci fa capire come in realtà non è la situazione o la persona ad
essere sbagliata, ma siamo noi che ci auto-conferiamo la facoltà di giudizio,
convinti che abbiamo a che fare con qualcosa che sta all’esterno di noi.. ma in
realtà stiamo solo giudicando noi stessi. Il buon Gesù, che la Legge dello
Specchio la conosceva, disse chiaramente in un passaggio del vangelo di Matteo:
“Non giudicate, per non essere giudicati; perché col giudizio con cui giudicate
sarete giudicati, e con la misura con la quale misurate sarete misurati”. Il
giudizio rivolto verso gli altri e quello rivolto a noi stessi, sono
semplicemente due facce della stessa medaglia.
narciso-michelangelo-specchioBasterebbe l’applicazione
unanime della Legge dello Specchio per mutare il comportamento della nostra
civiltà, in quanto il nostro mondo non riflette ciò che desideriamo ma ciò che
siamo.
Non lasciate che il mondo esterno prenda il sopravvento sul
vostro mondo interno, perché voi siete gli artefici del mondo, non un semplice
prodotto. Quando realizzerete che il mondo è solo una vostra proiezione, allora
e solo allora sarete liberi da esso. In caso contrario, come accadde a Narciso
nella mitologia greca, annegherete nel mondo, convinti che il vostro riflesso
sia dotato di vita propria!
“Non essere così triste e pensieroso, ricorda che la vita è
come uno specchio, ti sorride se la guardi sorridendo.” Jim Morrison
fonte http://risvegliati.altervista.org/la-legge-dello-specchio-lesterno-interno/
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