Dopo l’unità degli stati d’America, fu la volta dell’unità degli stati d’Europa, secondo quanto apprendiamo dalle parole del nostro gradito ospite, il progetto del NWO essendo, primariamente, un progetto di tipo politico, contempla l’unione di tutti i paesi sotto un unico governo mondiale, attraverso un tipo di controllo massivo, che come Don Minutella ci fa ricordare, assomiglia e, assomiglierà sempre di più, proprio a quel big eye di 1984, descritto magistralmente nel famoso romanzo distopico di George Orwell: oggi distopico mica tanto, diremo più che altro profetico!
Un altro aspetto di questo nuovo ordine sarà il panteon mondiale di tutte le religioni; il passaggio è quello che va dal globalismo al sincretismo di tutte le religioni. L’incontro di tutti i capi religiosi previsto ad Astana in giugno è un’iniziativa che promuove questo progetto di unificazione di tutte le religioni, e in ciò si concretizzerebbe, a parere di Don Minutella, l’apostasia più evidente della falsa chiesa attuale guidata da Jorge Bergoglio, eletto papa dalla massoneria di San Gallo.
Appare evidente, come, per riuscire in tale operazione, sia necessario scardinare i valori culturali fondati sulla tradizione di tutte le religioni. Di fatto abbiamo assistito durante gli ultimi vent’anni ad un processo decostruttivo, sdoganato da un meglio noto processo di secolarizzazione di tali valori: all’interno della chiesa la battaglia è proprio tra tradizionalisti e progressisti.
E’ assai probabile che questo processo di secolarizzazione dei valori sia stato possibile sulla retroterra concettuale di un neopositivismo dilagante, che si presenta come onnicomprensivo, ma che sappiamo perfettamente non essere in grado di rispondere alle domande metafisiche, siano esse di natura religiosa o meramente filosofica. All’interno dello scientismo è definitivamente scomparsa la necessità della domanda metafisica, poiché in esso, dopo Dio, è morto lo spirito: all’interno di tale immanenza scientocratica e antimetafisica l’uomo è ridotto a mero corpo, mera materia, che naturalmente non si pone domande metafisiche o meramente ontologiche, quindi relativamente al Dasein ovvero all’esserCI di heidgeriana memoria, (intendendo per esserci, l’essere che si da qui ed ora). Possiamo definire tale scientismo una forma di fideismo cieco, una sorta quindi, di religione dell’immanenza in cui l’assioma scientifico si fa dogma; e lo scienziato, nelle mani del Capitale, tutt’altro che libero, l’amministratore di tale dogmatismo scientista.
Jorge Bergoglio ha definito “non cristiani” coloro che rifiutano di sottoporsi alla sperimentazione genica di massa, meglio nota con il nome di “vaccinazione”; ma domandiamoci se rientra nei valori cristiani il ricatto morale. Ancor più quando, poi, la posta in gioco sia l’accettazione passiva della somministrazione di un farmaco realizzato con feti abortiti e per di più non ancora sperimentato.
Chi rifiuta la terapia genica, o la stoffa sulla faccia, meglio nota con il termine di mascherina, viene definito da Joe Biden (il presidente USA eletto con Dominion) come un “cavernicolo“; forse perché nell’era del neoprimitivismo, i tradizionalisti vengono visti come ancorati a quei valori tradizionali, legati indissolubilmente con quel farsi democratico della scienza tradizionale, valori ormai inesistenti in questo Nuovo Mondo senza storia, dove il dibattito democratico scientifico ha lasciato posto a questa visione scientista immanentista, antimetafisica e fideista dell’esistenza. Dietro questo cieco fideismo scientista, a detta del nostro ospite, ci sarebbe il nuovo umanesimo, intendendo con tale espressione la filosofia che starebbe a monte del NWO, che, aggiungerei, mescola l’idealismo nazional socialista in salsa neoliberista con le teorie malthusiane in chiave globalista.
Senza addentrarmi nelle idee di Thomas Malthus, che pure andrebbero approfondite, limitiamoci qui a dire che, la teoria malthusiana si fa assertrice di un energico controllo delle nascite e auspica il ricorso a strumenti tali a disincentivare la natalità, al fine di evitare il deterioramento dell’ecosistema terrestre e l’erosione delle risorse naturali non rinnovabili.
Il ribelle politico o il martire, ci ricorda Don Minutella, è una figura positiva, che nel corso della storia umana ha dimostrato il coraggio e la forza di combattere in virtù di valori e ideali ritenuti fondanti della libertà umana, per cui, appare chiaro come le nuove vesti del totalitarismo, dopo la religione e la politica, avrebbero investito la salute, indossando le livree di quello che oggi, dopo un anno di pseudo pandemia, possiamo, non a torto, definire ditattura sanitaria. Tale regime terapeutico, citando una formula ben nota del prof. Fusaro, cavalca, come detto più volte, una paura ancestrale, ovvero, quella della morte, radicalizzata, maggiormente, da questo bieco materialismo immanentista, che, citando una celebre frase di Friedrich Wilhelm Nietzsche “Dio è morto!” (contenuta in La gaia scienza e in Così parlò Zarathustra) sancisce, nel post contemporaneo di oggi, la morte dell’uomo nella sua essenza trascendentale, relegandolo, così, come avrebbe detto Platone, in quella gabbia dell’anima, che è il corpo.
fonte https://mepiu.it/il-progetto-satanico-di-astana-dal-globalismo-al-sincretismo/
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