La donna è stata decapitata con una scimitarra dopo la condanna del tribunale della Sharia. Non a Raqqa, nel Califfato, ma alla Mecca, in Arabia Saudita:
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domenica 29 gennaio 2017
Ecco Come la Boston Consulting Group e Google hanno spinto l’India di Modi a mettere fine all’era del contante
FONTE: NORBERTHAERING.DE
La Boston Consulting Group (BCG), l’onnipresente società di consulenza americana e Google, la fonte inesauribile di dati globale, a luglio 2016 hanno pubblicato un rapporto congiunto “La pentola d’oro con 500 miliardi di dollari”, che rappresenta il valore del mercato dei pagamenti digitali indiano.
Anche se gli autori negano, il rapporto dà adito al sospetto che fossero a conoscenza che era imminente qualche azione radicale da parte del governo indiano.Il rapporto è piuttosto onesto sulle finalità dell’intera operazione. Non c’è nessuna dichiarazione sul rapporto “Digital Payments 2020” del BCG-Google, secondo cui lo stesso sia collegato alla iniziativa congiunta della USAID e del Ministero delle Finanze indiano, formalmente cominciato nel 2015, per ridurre l’uso del contante e per spingere i pagamenti digitali. Piuttosto si presenta come un’iniziativa indipendente del BCG e di Google.
Ho avvicinato uno degli autori, un senior partner della BCG, Alpesh Shah, per chiedergli informazioni e lui ha insistito: “E una relazione congiunta BCG-Google, senza collegamenti o relazioni con USAID-Ministero delle Finanze indiano.”Tuttavia, molto potrebbe far pensare che ci sia una qualche coincidenza. Prima di tutto, l’argomento si adatta perfettamente al programma di quella partnership.
Il sottotitolo della relazione è “La Creazione di un ecosistema da $ 500 miliardi in India“. Il Comitato Direttivo, per il rapporto sull’avanzamento dei Pagamenti digitali, era composto da un rappresentante della Visa, un membro della Better Than Cash Alliance, USAID e un rappresentante della partnership USAID/Ministero delle Finanze indiano. C’erano anche PayTM e Vodafone, che fanno parte della CATALYST coalition, un progetto, che secondo l’USAID, è un “passo successivo” che seguirà la collaborazione di USAID e il Ministero delle Finanze indiano.
Il rapporto è una chiamata alle armi per tutti coloro che lavorano con i servizi di pagamento e li avverte che in India le cose potranno subire uno shock. A pagina tre si legge: “Ci aspettiamo che nel campo dei pagamenti digitali nei giorni a venire dovremo assistere a significativi disagi.”
Come successe l’8 novembre, quando il Primo Ministro Modi ha decretato che la maggior parte delle banconote non erano più mezzi legali di pagamento.
Di per sé, l’osservazione “disagi nei giorni a venire” potrebbe essere considerata una indicazione suggestiva, ma debole che la BCG e Google non sapessero già qualcosa su questo nuovo progetto. Comunque, se mettessimo insieme questo con la loro previsione di un aumento di dieci volte dei pagamenti digitali e dell’accettazione della rete da parte dei commercianti entro il 2020, senza darci una vera ragione convincente sul perché dovrebbe avvenire uno sviluppo tanto improbabile, questo dovrebbe farci pensare.
In realtà, il rapporto sottolinea bene le ragioni per cui sarà difficile far salire a bordo molti altri commercianti e dice che l’accettazione della rete è più o meno stagnante negli ultimi anni. Da stagnante, il tasso di crescita deve salire di almeno il 60% l’anno (se si vuole contare anche il 2015, anche se la base di partenza è il 2016) per far avverare le previsioni di un aumento di dieci volte entro il 2020. L’unica vera ragione che si legge nella relazione per giustificare l’aumento stellare previsto è la disponibilità delle nuove app per i pagamenti con i telefonini.Questa ragione non è molto convincente per spiegare un tale balzo nel tasso di crescita, dato che queste applicazioni sono già in giro da un certo numero di anni .
Alla domanda su questa apparente improbabilità delle loro previsioni – dando credito al fatto che non fossero già a conoscenza della imminente messa al bando della maggior parte delle banconote – Mr. Shah insiste ancora che chi ha scritto il rapporto non sapeva niente dei piani di Modi e aggiunge:
“Abbiamo visto che il paese non ha altra opzione che cercare di muoversi verso il digitale, e abbiamo già notato delle tendenze in quella direzione. Aggiungete a questo l’obiettivo dichiarato dal governo indiano di passare al digitale, e siamo arrivati alla conclusione che quello presentato sarebbe stato lo scenario più probabile, con il governo che incentiva i pagamenti non-cash (come si è visto in molti altri paesi) “.
BCG e Google non hanno lasciato solo il governo a perseguire il suo-obiettivo-dichiarato, ma hanno voluto aiutarlo stilando una lista con una serie di “richieste al governo”. Istruzioni incluse, in primo luogo, per far prendere al governo tutta la consapevolezza del costo del denaro stampato, spiegando quanto “costa la stampa delle banconote, la lotta alla contraffazione (con tutti i mezzi, tra cui l’introduzione periodica di banconote nuove e il ritiro di quelle in circolazione) e i costi indiretti ( minori entrate fiscali, mercato nero, ecc). ”
Non si può certo dire che il governo-Modi di non sia stato obbediente. Ci sono pochi altri argomenti di cui Modi ha parlato con tanta tenacia e determinazione, come il costo del denaro, il costo della lotta alla contraffazione e all’evasione fiscale che è facilitata dalla circolazione del denaro contanti. Ha fatto sapere a tutti gli indiani “quanto costa dover stampare continuamente nuove banconote e ritirare quelle in circolazione”.
Dimenticatevi di quel discorso sulla inclusione finanziaria
La cosa più gradevole di questo rapporto è che la BCG e Google saltano del tutto qualsiasi riferimento all’inclusione finanziaria, all’aiuto ai poveri e tutto il resto. La franchezza deve essere quella che vuol sentire il vero pubblico di riferimento, che non è il popolo, ma piuttosto i fornitori di servizi di pagamento ed il governo. I risultati di un grande sondaggio tra commercianti e consumatori rende ben chiaro che commercianti e consumatori non hanno nessuna fiducia sui pagamenti digitali e non si tratta di nostalgia per il passato ma del fatto che non hanno la possibilità di farlo. Il sondaggio ha indicato che sono completamente soddisfatti del contanti e che pensano che i pagamenti digitali siano troppo complicati per loro.
Gli autori dello studio non lasciano spazio a dubbi: la digitalizzazione è solo business e niente altro. Nell’intestazione di un capitolo si legge “India Digital Payments – A $500 Pot of Gold” e gli autori calcolano che i 500 miliardi di dollari di pagamenti digitali previsti in un anno si traducano in $ 5 miliardi di entrate per loro.
Google non sarebbe Google, se chi ha scovato tanti dati non avesse avuto certe idee per far diventare il piatto ancora un po’ più grande. “I dati dei clienti possono alimentare ulteriori flussi di entrate” è il loro consiglio ai fornitori di servizi di pagamento.
BCG e Google promettono che i dati raccolti sui clienti li aiuterà a convincere i consumatori a comprare di più. “Saranno i pagamenti a guidare i consumi – e non il contrario” è un modo di pensare che vogliono far diventare famigliare a tutti.
Le “richieste a legislatori e governo” fatte nella lista nella relazione da BCG e Google non fanno parte di un inesistente capitolo su come aiutare i poveri o aiutare l’India a svilupparsi, ma fanno parte, invece, del capitolo “Prendere al volo le opportunità – l’agenda vincente”. In altre parole, il governo è invitato a dare una mano a Visa e a Google a non lasciarsi scappare la pentola d’oro.
Con un piccolo aiuto da parte del governo
E il governo di certo si è mostrato disposto e pronto ad aiutare.
Nel mese di agosto, un mese dopo che BCG e Google avevano presentato il loro rapporto, il governo ha riunito un comitato, il Watal-Committee, per vedere che cosa si sarebbe potuto fare per avere tutti gli atti giuridici necessari pronti all’uso. Il comitato ha redatto una lunga lista di misure, leggi e regole che avrebbero aiutato il settore dei pagamenti a mettere le mani sulla pentola d’oro, tra cui una esenzione al pagamento dei dazi sulle importazioni delle attrezzature digitali. Ovviamente il dichiarare che la maggior parte delle banconote sono fuori corso e lasciare la popolazione senza un minimo di denaro-contanti per mesi è stata la scelta migliore per allargare la pentola d’oro dei fornitori di servizi di pagamento che di chiunque si possa ancora immaginare.
Tutto questo, naturalmente, non è servito solo ad aiutare Google, Visa e i fornitori di servizi di pagamento da parte dell’ India e dell’Asia allo Steering Committee di questa relazione. Il piatto più grosso sarà quelli che arriverà dai servizi di pagamento degli Stati Uniti. Come risulta dal recente ““Framework for FinTech” del National Economic Council USA (del 26 gennaio collegato agli “Obama-Archives”- un vecchio link che non funzionava più):
“Gli Stati Uniti rimangono leader globale nel Fintech come risulta dal totale degli investimenti. Tuttavia, la posizione di leadership degli Stati Uniti in Fintech non deve essere data per scontata. Il governo degli Stati Uniti dovrebbe continuare a sviluppare una strategia politica di supporto all’avanzamento del settore (…) per mantenere un vantaggio solido e competitivo nei settori della tecnologia e dei servizi finanziari “.
Il libro bianco si riferisce al “Recenti Tendenze dei Servizi Commerciali U.S.A: 2016 Annual Report”, da cui si apprende che le esportazioni di servizi bancari nel 2015 sono state $ 74,2 miliardi e le importazioni $ 17,9 miliardi, con un solido vantaggio delle esportazioni sulle importazioni per $ 56 , 3 miliardi di dollari, pari al 400%.
Questo è il vero significato dello sforzo fatto per la digitalizzazione indiana con l’amichevole aiuto di USAID, della Fondazione Gates, di Visa, di Mastercard e di altra gente che vuole pescare nella pentola d’oro: “Una strategia politica che aiuti a far crescere il settore ed a mantenere un solido vantaggio competitivo” per il settore dei pagamenti USA. [2017/01/24]
Fonte: http://norberthaering.de/
Link : http://norberthaering.de/en/home/32-english/news/765-pot-of-gold
24.01.2017
fonte comedonchisciotte.org autore della traduzione Bosque Primario
“FUCK NULAND!” FINALMENTE. MA I MEDIA DISTORCONO LA NOTIZIA.
Maurizio Blondet
La notte scorsa si è potuto assistere alla formazione – da parte dei mainstream media – di una fake news, e la sua successiva vaporizzazione, dal vivo. Nella serata di giovedì, le agenzie, subito seguite dal Washington Post, davano notizia che “una ondata di alti funzionari del Dipartimento di Stato si sono inaspettatamente dimessi” tutti insieme appena è entrato il nuovo ministro degli Esteri Tillerson. “Queste dimissioni sono una grossa perdita”, commentava il giornale. “Lasciano un vuoto. Sono competenze difficili da sostituire e difficili da trovare nel settore privato ……per un segretario di Stato senza alcuna esperienza di governo, queste assenze sono anche più preoccupanti”.
Insomma pareva che il Dipartimento fosse paralizzato dalla defezione in massa, lasciando impotente il nuovo segretario, e che l’intero apparato Esteri della superpotenza avesse voltato le spalle a Trump.
Poche ore dopo, le smentite. A Patrick Kennedy, da 9 anni sottosegretario all’amministrazione, Michel Bond, agli affari consolari, Joyce Barr e all’ambasciatore Gentry Smit, direttore dell’ufficio missioni estere, “la Casa Bianca ha comunicato per lettera che i loro servigi non erano più richiesti. Sono cariche di nomina politica”.
Lungi dall’aver sbattuto la porta, questo Patrick Kennedy aveva chiesto strisciando di restare al suo posto. E’ stato mandato via perché, nello scandalo delle email di Hillary (materiale segreto diffuso da un suo server personale) aveva proposto all’Fbi: voi definite le mail “unclassified” invece di “classified” (segreto), il reato si annulla, e noi in cambio vi aiutiamo a piazzare i vostri agenti in quelle sedi estere dove è proibito andare all’FBI (che non dovrebbe avere compiti di spionaggio estero). Gli altri tre che sono stati mandati via con lui sono suoi sottopanza.
Dopo questi licenziamenti, una quantità di alti funzionari – analoghi ai nostri direttori generali – hanno abbandonato la poltrona. O meglio, non si sa se l’abbiamo fatto di loro volontà o no: fatto sta che, essendo tutte queste nomine politiche, è consuetudine che ciascuno scriva la sua lettera di dimissioni pro-forma al nuovo presidente. Poi sarà lui a pregarne alcuni o tutti di restare.
I media hanno fatto apparire questo repulisti come una paralisi del più importante Ministero americano. “Il dipartimento non collasserà. Ciascuno ha buoni vice, eccellenti subordinati che subentreranno”, così fonti ufficiose interne al Dipartimento.
Che hanno aggiunto:
Anche a “Victoria Nuland, assistente segretaria di Stato per l’Europa,non è stato chiesto di rimanere”.
Nuland (Nudelman, sposata Kagan) è la tirapiedi della Hillary nota come quella che ha provocato e finanziato con 5 miliardi di dollari, la spontanea rivoluzione di Maidan in Ucraina. E’ anche quella che nel febbraio 2014, parlando al telefono con l’ambasciatore americano a Kiev che le riferiva le perplessità di ambienti europei (Merkel eccetera) su certe scelte di capi della spontanea rivolta, disse “Fuck the EU”, la UE si fotta.
Adesso, “Fuck Nuland”. Come parte di una precisa e deliberata politica della Casa Bianca dei complici della politica estera Usa sotto Obama ed Hillary e delle incrostazioni criminali al Dipartimento di Stato. Senza la Nudelman a proteggerlo, il regime golpista di Kiev non sembra stare benissimo.
Un cambiamento di politica che i nostri media si ostinano a fraintendere. A forza di fake news o almeno di falsi titoli. Esempio, il Corriere della Sera: “Theresa May contesta Trump sulla tortura. Muri e dazi, il Messico salta la visita”.
Invece, la May , parlando a Filadelfia a un parterre di repubblicani Usa, ha detto: “Non possiamo tornare alla fallimentari politiche del passato. I tempi in cui Gran Bretagna ed America intervenivano in stati stranieri per cambiare il mondo a propria immagine, sono chiusi”. Dunque, la signora ha espresso appoggio alla politica (“isolazionista”) di Trump…; mentre il Corriere ha fatto sembrare come se la May esprimessedisaccordo con quella politica.
Fake News anche sulla Raggi. Dunque è un vizio.
E’ una abitudine? Nel numero di giovedì 26 il Corriere ha fatto lo scoop : una telefonata di fuoco che Virginia Raggi, indagata, ha ricevuto da Grillo, i giorni della sindaca sono contati! Il 5 Stelle l’abbandona!… Ebbene: La sfuriata telefonica non c’è stata. Del tutto inventata. Grillo ha minacciato querele, il 27 appare sul Corriere la rettifica: “La sindaca ha adempiuto al codice etico informando tempestivamente il Movimento e i cittadini dell’invito a comparire che ha ricevuto […] Non posso che esserle vicino – dice Grillo – in un momento che umanamente so essere difficile”.
E’ lecito scrivere peste e corna su Grillo e la Raggi. Ma se un “grande” giornale ha bisogno di dare notizie false per distruggere un avversario politico, e questa diventa un’abitudine – come è dei media in generale, orfani inconsolabili del Nobel per la Pace – vuol dire che la “loro” causa è malvagia e disonesta, dato che non la sanno difendere con mezzi onesti ed onesta informazione.
Lo dico nel Giorno Più Sacro in cui le radio, le tv e i giornali ci riempiono le orecchie con la Memoria. Una spontanea celebrazione di una Verità tanto vera, che chi scrivesse che forse è falsa, viene messo in galera.
Da quella i mainstream hanno appreso che diffondere fake news non solo non è punibile, ma assicura brillanti carriere? Certo l’apprendimento pavloviano è stato rafforzato dall’11 Settembre: si può, impunemente anzi si deve con il plauso e i premi, diffondere la fake news del secolo, evitando di scavare sulla notizia (a chi lo ha fatto non ha portato bene). Di questo passo, tutto diventa facile: Putin ha invaso l’Ucraina e minaccia di aggredire i paesi baltici, Assad ha gassato il suo popolo, l’ISnon è stato fabbricato da Obama, Al Sisi è il nostro nemico, la UE ci rende liberi e pieni di benessere, Regeni non era un agente britannico…
Mentire diventa l’abitudine che Solgenitsyn accusava nel potere sovietico. Alla fine, porta alla rovina del sistema che con le menzogne si vorrebbe proteggere.
Trump: “Zone Sicure” in Siria. Che significa?
Nel frattempo, il partito preso mediatico di giornalisti in malafede – e anche incapaci – impedisce di leggere quel che sta davvero facendo Trump in politica estera. Per esempio, non risulta che il Corriere abbia riferito che un giorno fa, “Donald” ha emanato un ordine esecutivo per ritagliare in Siria (con truppe americane: ce ne sono ottocento già pronte sul terreno) delle “zone di sicurezza” (safe zones) “in Siria per i profughi”, insomma sul solito pretesto umanitario. Il Cremlino ha già risposto, col portavoce Dmitri Peskov: “i nostri partners americani non hanno consultato la Russia sul piano che hanno appena svelato, si tratta di una decisione che hanno preso da soli”. Il tipo di reazione compassata che ci fu quando Edogan ruggì che le sue truppe erano in Siria per rovesciare Assad. Poi una telefonata di Putin, e cambiò.
Non è una notizia della massima importanza? Che per di più i mainstream media dovrebbero approvare e rilevare con godimento, dato che sembra continuare la politica feroce e doppia di Obama contro Assad? Il generale Mattis al Pentagono sta facendo di testa sua, o d’accordo con la Casa Bianca?
I media conservatori americani pro Trump si allarmano. Non finirà mai lo strazio della Siria?
Tanto più che ci viene recapitata questa notizia allarmante:
“Il Sinedrio benedice Trump, chiede al Presidente chiedendogli di rispettare le Sette Leggi di Noè
“In un antica e onorata usanza ebraica, il nascente Sinedrio ha inviato una lettera al nuovo leader degli Stati Uniti, il presidente Donald Trump , lo benedice e chiedendogli di prendere l’iniziativa di ripristinare l’America e il mondo. Il Sinedrio ha inoltre invitato il nuovo presidente a riconoscere e rispettare le leggi Sette di Noè”, quelle cui nel regno di Israel saranno tenuti gli animali parlanti”, e il rabbino finisce così: “Israele possa svolgere il suo ruolo biblico come luce per le nazioni.”
Tulsi Gabbard: “In Siria, ‘moderati’ e Al Qaeda sono la stessa cosa”.
E come si concilia tutto ciò con la deputata Tulsi Gabbard? La bella democratica è stata in Siria. Non solo: ha raccontato di aver parlato con Assad. E con altri esponenti siriani, così come con la gente per strada. Ha parlato – udite udite – anche con l’opposizione. Quella che nel 2011 organizzò le proteste di piazza per ottenere più libertà da Assad.
“Dalle loro testimonianze appare che le prime manifestazioni contro il governo erano pacifiche, e come siano state rapidamente infiltrate e manipolate da gruppi wahabiti come Al Qaeda (Al Nusra) finanziati dall’Arabia, dal Katar, la Turchia, gli Usa ed altri. Questi hanno sfruttato le manifestazioni pacifiche, hanno occupato le comunità, hanno torturato e ucciso i siriani che non volevano collaborare con loro per far cadere il governo”. Conclusione: di tutti i siriani, “il loro messaggio al popolo americano è potente e concreto: non c’è alcuna differenza tra i ribelli ‘moderati’ e Al Qaeda o ISIS. Sono tutti la stessa cosa. Tutti si lamentano e chiedono agli Usa ed ai paesi implicati di smettere di sostenere coloro che stanno distruggendo la Siria e il suo popolo”.
La Gabbard avrà sicuramente portato questo messaggio alla Casa Bianca. Del resto ha detto queste cose anche alla CNN. La CNN, Botteri da 200 mila euro non l’ha vista? Come mai invece l’ha menata sul presidente messicano che ha cancellato la sua visita a Washington, quasi ci fosse la guerra Usa-Messico?, laddove sono le ovvie schermaglie per una risistemazione del NAFTA?
Quando ti pagano 200 mila euro annui per non vedere e non capire, è ovvio. Come dicevamo prima: viviamo in un regime postsovietico dove i giornalisti che danno fake news non vengono puniti, ma premiati. E quelli che danno le notizie vere, muoiono d’infarto come Ufkotte. Regolatevi, lettori.
Maurizio Blondet
fonte http://www.maurizioblondet.it/fuck-nuland-finalmente-media-distorcono-la-notizia/
Due o tre cose da sapere su Vincent Bolloré
Maurizio Blondet
Berlusconi ha pagato 13 olgettine fino a pochi mesi fa’, dicono i giornali. La magistratura riapre il fascicolo. Benchè senza alcuna simpatia per questo imbecille, non posso far a meno di notare la coincidenza di questa scoperta degli inquirenti milanesi con la scalata di Bolloré a Mediaset. Nei momenti cruciali per il saccheggiatore globale, si può sempre far conto sulla magistratura nostrana.
Qualche curiosità su Vincent Bolloré, questo capitano d’industria che si è fatto le ossa nella Compagnie financière Edmond de Rothschild, ed oggi è maggiore azionista di Havas, sesto gruppo mondiale di telecomunicazioni, primo azionista di Vivendi, secondo azionista di Mediobanca, padrone di fatto di Telecom Italia, ora scalatore delle residuali ricchezze del Berlusconi.
Una puntuta biografia di Le Point, risalente al 2003, lo dice “capace del peggio e del meglio” e “fervente cattolico” perché, dice lui, “amo questa religione perché ci si può far perdonare” .
Cattolico certo. Ma con una nonna materna di nome Nicole Goldschmidt: donna di gran carattere “che ha contato molto per lui, fino a farlo dubitare della sua propria identità” (sic). Sposata all’industriale cartario Henry Follot, nonna Goldschmidt (1899- 1993) si mise immediatamente dalla parte di De Gaulle; lo seguì nel “governo” in esilio a Londra, entrò nella resistenza e divenne una colonna dei servizi di spionaggio del Generale. Dopo la guerra, sotto la copertura di dama della Croce Rossa, ha continuato “una lunga carriera di agente segreto in seno ai servizi operativi dello Sdece, specialmente assicurando i collegamenti del servizio con i suoi omologhi israeliani”.
Un collegamento molto efficiente. Secondo il sito Panamza, nonna Goldschmidt era anche assistente di Henry Fille-Lambie, il direttore del “service-action” (assassinii di stato) collaterale al controspionaggio. E con questo sinistro personaggio ha partecipato alla formazione del gruppo clandestino “Battaglione 55” dell’Haganah, illustratosi in massacri-attentato contro i britannici nel 1947.
Nonna Nicole era, ovviamente amica di Edmund De Rotschild (il ramo francese della dinastia) e anche di Anthoine Bernheim: personaggio ragguardevole anche questo. Noto in Italia a malapena come padrone di fatto delle Generali di Trieste (fondata da Morpurgo) attraverso un pacchetto di controllo sottratto a tutti gli sguardi (la finanziaria Euralux di Lussemburgo), Bernheim è stato uno dei pilastri della banca d’affari Lazard francese – in cui entrò su raccomandazione di André Meyer, il padrone della Lazard americana, amico di Enrico Cuccia.
Un uomo durissimo, depositario dei segreti dei banchieri “faiseurs de rois” un banchiere spietato, Bernheim, scomparso nel 2012. Con una sola debolezza: per Vincent Bolloré. “Che ragazzo meraviglioso”, disse quando già stava male, sciogliendosi in lacrime: “Sono triste se penso che morirò prima di vederlo compiere la sua avventura industriale”. Da questo indizio, le malelingue sostengono che Vincent sia figlio naturale di Bernheim. Fatto sta che con questo tipo di affetti familiari, non è stato difficile a Bolloré trovare i capitali per la sua avventura.
Edmond De Rotschild, nipote di uno storico finanziatore del sionismo, membro del direttorio del Bilderberg, era l’azionista principale della cartiera di famiglia Bolloré, e datore di lavoro del giovin signore nella banca d’affari Edmund De Rotschild C.ie dal 1976 all’81. Lì divenne direttore aggiunto; lavorava a fianco di Roger Cukierman, altro gran banchiere, oggi presidente del CRIF (Conseil Représentatif des Institutions Juives de France), l’ente che sorveglia e punisce ogni minimo sospetto di “antisemitismo” nel goym d’Oltralpe. Del resto anche il defunto Antoine Bernheim ha avuto per padre Léonce Bernheim “militante sionista vicino a Chaim Weizmann, fondatore e primo presidente di Israele”.
Compagno di giochi infantili di Vincente – abitavano tutti nel lussuoso 16ème – è Olivier Dassault; oggi deputato, uno dei rampolli della famiglia di fabbricanti d’armi, la Dassault, fra cui il caccia Mirage. Non è un bel nome per una famiglia del sistema militare-industriale? “Dassault”, d’assalto…Lo pensò anche il capostipite, Serge Dassault, che prima si chiamava Bloch: nome giudaico non particolarmente marziale, che Serge Bloch (sua madre era un’ebrea lituana) cambiò nell’impetuoso Dassault nel 1946. Non bastò: divenne cattolico, con tutta la famiglia, nel 1950.
Il che non impedisce a figli e nipoti di andare a cena con Netanyahu e finanziare l’estrema destra israeliana. Del resto, i 192 Mirages regalati da Dassault sono quelli che hanno dato la vittoria di Israele e nella Guerra dei Sei Giorni nel 1967: con l’attacco preventivo, a guerra non ancora dichiarata, distruggendo al suolo 286 dei 340 caccia dell’aviazione egiziana, e gli 88 di Siria e Giordania.
POSSESSORI DI MEDIA
Come dimenticare che Serge Bloch in arte Dassault è anche un ricco magnate dei media? Nel 2004 diventa presidente di SOCPresse, che controlla – guarda caso – il Figaro, il maggior giornale parigino, il settimanale L’Express ed un’altra dozzina di periodici, una squadra di calcio..
Giornalisti del Figaro hanno rivelato come l’editore faccia brutali pressioni sulla redazione esercitando una vera e propria censura. Per esempio nel 2004 impedì ai giornalisti di pubblicare un’intervista cruciale sul cosiddetto “affare delle fregate di Taiwan”, sei fregate della fabbrica francese Thomson-CSF per la marina di Taiwan, per cui furono pagate “commissioni” da mezzo miliardo di dollari, parte delle quali tornate in Francia come “retrocommissioni” : qualcosa che noi chiamiamo “mazzette e tangenti”, e per cui i nostri validi magistrati non mancano mai di incarcerare i vertici di ditte come l’Agusta, Finmeccanica, Eni. In Francia invece – nonostante la vicenda delle tangenti avesse provocato strane morti di personaggi al corrente dei fatti – la magistratura, aperto il fascicolo, l’ha subito richiuso: “secret défense”.
La differenza fra una nazione e una espressione geografica comandata da cosche prone agli interessi stranieri. Verità per Regeni!
Scusate, mi riprendo subito…
Ciò può spiegare perché anche Bolloré sia a capo dell’impero di media Vivendi. Ed anche perché voglia controllare Mediaset: dopotutto, è uno dei pochi gruppi semi-indipendenti rimasti, ed è opportuno e forse persino urgente, essendo il Cav amico di Putin. “secondo me”, mi dice l’amico americano, “è il gruppo Rotschild che non vuole permettere al gruppo Berlusconi, l’unico politicamente quasi indipendente in Italia – di rialzarsi, perché vicino a Putin e Trump lo può considerare amico”.
Vedete che la magistratura serve, in Italia: riapre il fascicolo sulle escort. Che idiota, il Silvio.
“Ma no, cosa vai a pensare”, rispondo al mio amico (fra me penso: che coglione, definitivo, questo Berlusconi: ancora non ha imparato che ti prendono sempre sul tuo punto debole). Nota piuttosto come sia cattolico non solo Bolloré, non solo la famiglia Dassault, ma tutti gli attori della vicenda portano nomi di santo: Nicole, Antoine, Serge, Vincent. Cattolici ma strettamente endogamici. Persino negli adulteri.
Maurizio Blondetfonte http://www.maurizioblondet.it/due-tre-cose-sapere-vincent-bollore/
Maurizio Blondetfonte http://www.maurizioblondet.it/due-tre-cose-sapere-vincent-bollore/
Massoneria cancro mondiale in metastasi
«Ha vinto la democrazia» ulula di piacere il framassone François Hollande1, commentando la sconfitta del Front National al secondo turno delle Elezioni Regionali Francesi.
Ma è vero proprio il contrario.
Ad aver vinto sono state solo le élites ultra-reazionarie della Cabala Massonica Finanziaria Mondiale, quelle che vengono servite con deferenza da Le Pengouin. Il Pinguino, come viene soprannominato Hollande a causa della pinguedine e della spregiudicatezza amorale che lo contraddistingue, pari a quella dell’arcinemico di Batman, Il Pinguino, appunto.
Segue il video ironico di Carla Bruni, intitolato Le Pengouin e dedicato, appunto, al framassone Hollande, unfintosocialista che è in realtà una propaggine, un’estensione asservita al Nazismo tecnocraticodel Quarto Reich Merkeliano, al pari di Renzi e Schulz, un pinguino che nella cerchia privata irride i poveri definendoli Les Sans-Dents
Il massone Manuel Valls2, presidente del Consiglio francese, aveva evocato addirittura il fantasma della “guerra civile” in caso di vittoria del partito di Marine Le Pen e ha ordinato addirittura il ritiro dei candidati socialisti giunti al terzo posto, imponendo agli attivisti e simpatizzanti di votare per i candidati Republicains di Sarkozy.
E’ ormai chiaro che in Francia, come in tutta la UE, non esistono più differenze tra Destra e Sinistra ma solo Gauleiter nominati dalla Cabala Massonica, quell’1% mondiale che ha un unico interesse: diventare ancor più ricco a spese del rimanente 99% della popolazione, ridotto al rango di servitù della gleba, con basse aspettative di vita a causa di salari deflazionati, pensioni irraggiungibili (cfr. riforma Fornero) e liquidazione della sanità pubblica (vedi la chiusura degli ospedali nelle regioni italiani a maggioranza PD, in particolare il Piemonte del renzista Chiamparino e la Puglia di Emiliano).
L’autoreferenziale, antidemocratica, reazionaria e oligarchica “sinistra” europea (Renzismo PD, PSF, SDP, Syriza et similia) sta – in pratica – facendo esattamente il contrario di quanto andrebbe fatto per risolvere la crisi economica e riportare milioni di cittadini a condizioni di vita più umane.
E’ ormai chiaro che in Francia, come in tutta la UE, non esistono più differenze tra Destra e Sinistra ma solo Gauleiter nominati dalla Cabala Massonica, quell’1% mondiale che ha un unico interesse: diventare ancor più ricco a spese del rimanente 99% della popolazione, ridotto al rango di servitù della gleba, con basse aspettative di vita a causa di salari deflazionati, pensioni irraggiungibili (cfr. riforma Fornero) e liquidazione della sanità pubblica (vedi la chiusura degli ospedali nelle regioni italiani a maggioranza PD, in particolare il Piemonte del renzista Chiamparino e la Puglia di Emiliano).
L’autoreferenziale, antidemocratica, reazionaria e oligarchica “sinistra” europea (Renzismo PD, PSF, SDP, Syriza et similia) sta – in pratica – facendo esattamente il contrario di quanto andrebbe fatto per risolvere la crisi economica e riportare milioni di cittadini a condizioni di vita più umane.
Secondo Oxfam, l’agenzia internazionale che si batte contro la fame e la povertà,
la disuguaglianza va combattuta… per motivi strettamente economici. L’eccessiva concentrazione della ricchezza in poche mani infatti soffoca la crescita economica e quindi danneggia le prospettive di ripresa per tutti. Per combattere la disuguaglianza Oxfam propone un piano di azione in sette punti che prevede un giro di vite contro l’evasione fiscale delle imprese, l’imposizione di un salario minimo per tutti i lavoratori, maggiori investimenti in servizi pubblici gratuiti e una una riforma fiscale che tassi i capitali e la ricchezza invece del lavoro e dei consumi. (Nicol Degli Innocenti, Il Sole 24 Ore)
«La Ue sta vivendo il suo momento forse più drammatico dai giorni dell’unificazione… Ci sono forze che vogliono riportarci indietro, all’epoca degli Stati nazione. Sono preoccupato per questa situazione». Ad essere così angosciato poco prima del ballottaggio alle regionali francesi era colui che è diventato – grazie a Silvio Berlusconi – unanimemente conosciuto in Europa come il kapò: Martin Schulz, attuale presidente del Parlamento europeo.
Anch’egli in sospetto odore di Massoneria, non è angustiato per l’indigenza in cui versano milioni di Europei a causa delle sedicenti “riforme strutturali” imposte all’Europa dai Nazisti tecnocratici UE-BCE-FMI, ma è preoccupato che movimenti patriottici come il Front National possano contrastare il disegno egemonico e internazionalista della Cabala Ordoliberista Deflazionista.
Tranquillizzato dall’esito francese, il membro eminente del SozialDemokratischePartei Schulz, ribadisce che «alla nostra Europa servono nuove misure contro i populismi» e parte, lancia in resta, contro il governo democratico, patriottico ed euroscettico di Beata Szydlo, accusandolo nientepopodimeno che di “colpo di stato”, come se i massoni del suo circuito latomistico reazionario non ne avessero commissionati a bizzeffe di golpe e, solo per citare uno dei più recenti, il golpe bianco del 2011 contro l’ultimo governo eletto democraticamente in Italia, con il placet del massone Giorgio Napolitano3.
Non va tralasciato di rammentare che, da quel momento in poi si sono avvicendati – sempre a seguito di nomine di Napolitano – solo presidenti del Consiglio che non erano stati scelti con voto democratico e popolare.
In tutti i governi nominati dall’ex re Giorgio c’è sempre stato un turbinio di grembiulini affiliati alle logge sovranazionali neoaristocratiche e reazionarie:
Mario Draghi (classe 1947) [affiliato alla «Three Eyes», alla «Compass Star-Rose», alla «Edmund Burke», alla «Der Ring»e alla «Pan-Europa», ndr], Giorgio Napolitano (classe 1925, presidente della Repubblica italiana, affiliato alla «Three Eyes»), Mario Monti (classe 1943, economista, senatore a vita e presidente del Consiglio italiano dal 2011 al 2013, affiliato in forma più o meno coperta alla United Grand Lodge of England e alla Ur-Lodge «Babel Tower»), Fabrizio Saccomanni(classe 1942, banchiere, economista, già direttore generale della Banca d’Italia dal 2006 al 2013, dal 2013 al 2014 è stato ministro dell’Economia nel governo Letta, affiliato alla «Compass Star-Rose/Rosa-Stella Ventorum» e alla «Edmund Burke»), Pier Carlo Padoan (classe 1950, economista, dal 24 febbraio 2014 ministro dell’Economia nel governo Renzi, affiliato… alla «Pan-Europa» e alla «Compass Star-Rose/Rosa-Stella Ventorum»… Corrado Passera (classe 1954, banchiere, manager, politico, già ministro dello Sviluppo economico dal 2011 al 2013 nel governo Monti, affiliato alla«Atlantis-Aletheia»), Ignazio Visco (classe 1949, economista, governatore della Banca d’Italia dal 2011, affiliato alla«Edmund Burke»)…Vittorio Grilli (classe 1957, economista, direttore generale del ministero del Tesoro dal 2005 al 2011 e ministro dell’Economia con il governo Monti, affiliato alla «Compass Star-Rose/Rosa-Stella Ventorum»), Giampaolo Di Paola (classe 1944, ammiraglio, ministro della Difesa dal 2011 al 2013 con il governo Monti, affiliato alla «Compass Star-Rose/Rosa-Stella Ventorum»), Federica Guidi (classe 1969, imprenditrice, ministro dello Sviluppo economico dal febbraio del 2014, affiliata alla «Three Eyes»).
(cfr. Gioele Magaldi con la collaborazione di Laura Maragnani MASSONI. SOCIETA’ A RESPONSABILITÀ ILLIMITATA LA SCOPERTA DELLE UR-LODGES, Chiarelettere Editore)
(cfr. Gioele Magaldi con la collaborazione di Laura Maragnani MASSONI. SOCIETA’ A RESPONSABILITÀ ILLIMITATA LA SCOPERTA DELLE UR-LODGES, Chiarelettere Editore)
Vorremmo segnalare la lunga scia di suicidi che ha caratterizzato la brutale “distruzione della domanda interna”perpetrata dal neoliberista massone Monti, con il corollario del crollo del PIL (nel 2016 il PIL sarà inferiore ancora di 6 punti rispetto a quello del 2007, ultimo anno senza la crisi), la perdita secca del 25% della produzione industriale e quasi tre milioni di disoccupati dal 2011, gran parte dei quali «esodati» senza pensione, grazie alla micidiale riforma Fornero.
E, malgrado la tumultuante propaganda renzista, anche gli Italiani si sono resi conto che, grazie al c.d. “Salvatore della Patria”Mario Monti, la qualità della vita è crollata in modo reciso. Grazie alle riforme strutturali non farà altro che peggiorare.
Qualità della vita in Italia? Collata inesorabilmente. E il declino parte dal 2011, quando la crisi economica ha investito l’Europa e i mercati hanno sferrato il loro attacco all’Italia.In seguito a quei momenti (economicamente) drammatici, con il timore che lo spread potesse mandare gambe all’aria il Belpaese, arrivarono le dimissioni del governo Berlusconi e la decisione di Giorgio Napolitano di affidare la guida del Paese a Mario Monti. Scelta azzeccata? Per nulla. I dati emersi dallo studio realizzato da Tecnè e dalla Fondazione Giuseppe Di Vittorio dimostrano che proprio l’esperienza del governo tecnico e soprattutto la legge Fornero hanno determinato il crollo della soddisfazione dei cittadini per la qualità della vita in Italia.Le cifre sono chiare e non lasciano spazio all’immaginazione. Dato come 100 l’indice di soddisfazione per la qualità della vita nel 2015, nel 2010 l’indice era 119. Poi è iniziato il crollo. Nel 2011 l’indice era di 117, poi nel 2012 è sceso a 102. Il calo di soddisfazione non ha ancora fermato la sua corsa. Enrico Letta e Matteo Renzi non sono riusciti a risollevarlo, nonostante gli annunci dell’attuale premier. L’indice, infatti, nel 2014 scende ancora a 102. Non bastano infatti gli annunci per far creadere agli italiani di stare bene. Non bastano nemmeno 80 euro in busta paga. I numeri dello studio sull’insoddisfazione degli italiani sono la cartina di tornasole delle reali condizioni del Paese al di là delle parole del premier. […]Nel complesso l’indice della qualità dello sviluppo, utilizzando come base di confronto la media nazionale pari a 100, colloca il nordest al primo posto con 111 punti, seguito dal nordovest (107), dal centro (103), mentre il sud e le isole si fermano molto più in basso, a 87 punti. E mentre crisi economica, governo Monti e legge Fornero hanno affossato il Paese,Matteo Renzi fa finta di nulla. Difficilmente inserirà questi dati nella prossima slide. (Giuseppe De Lorenzo, Crolla la qualità della vita: colpa di Monti e Fornero, ilgiornale.it)
Già in passato l’infame Massoneria luciferina fu sul punto di conquistare il potere assoluto in Europa. A quei tempi si definivano Templari ed erano parte di una una società occulta dedita all’accumulo della ricchezza e a riti pagano-satanici, esattamente come oggi.
Adoravano Baphomet (come i massoni odierni) e praticavano orge come nelle aberranti riunioni sataniche al Bohemian Grove a cui partecipano o partecipavano Rockefeller, Kissinger, Brzezinski, Blair, Clinton, i Bush et al.
Adoravano Baphomet (come i massoni odierni) e praticavano orge come nelle aberranti riunioni sataniche al Bohemian Grove a cui partecipano o partecipavano Rockefeller, Kissinger, Brzezinski, Blair, Clinton, i Bush et al.
Il Bohemian Club è una organizzazione fondata nel 1872 a San Francisco da un gruppo di giornalisti. Nel 1891 l’organizzazione spostò parte della sua attività nell’omonimo “Bohemian Grove”, un bosco di sequoie esteso circa 1000 ettari e sito a Monte Rio, in California, di proprietà del club ufficialmente dal 1901. Il motto del club è “Weaving Spiders Come Not Here”.Il Bohemian Grove si trova al centro di un territorio storicamente chiamato la “sacra Sonoma” e abitato dalla tribù dei Pomo. La cosiddetta “Via della Morte” (dove i Pomo compivano riti divinatori e di cremazione) ed altri luoghi di Sonoma sono tuttora oggetto di grande interesse da parte di seguaci di riti neopagani. Queste sette attribuiscono al Bohemian Grove un singolare significato poiché credono sia posto all’incrocio di due “linee esoteriche” che collegano i principali siti sacri di Sonoma.Il Bohemian Club organizza dal 1899 un elitario campo estivo di due settimane a cui partecipano anche migliaia di invitati,
prevalentemente personaggi rilevanti del mondo politico ed economico. In questi incontri si partecipa a rituali pagani, a conferenze e a spettacoli di intrattenimento di vario genere, tra cui orge con prostitute. Il primo sabato del campo estivo si compie il tradizionale rito del“Cremation of Care”(traducibile con “cremazione dell’affanno”) chiaramente di origine occulta: una processione funebre a lume di torcia con uomini vestiti di rosso e con legni appuntiti addosso che concludono il rito con l’apertura di una bara contenente uno scheletro nero di legno vestito da donna, rappresentante appunto il “Care”.Tra i manufatti presenti nel Bohemian Grove il più rilevante è un enorme gufo stilizzato alto circa 15 metri attorno al quale si svolgono tutti i riti. Il gufo, chiamato Moloch, è anche presente nel logo del Bohemian Club e su altri edifici presenti nel bosco. Moloch è una antica divinità pagana a cui era dedicato un culto che prevedeva anche sacrifici umani. [senza fonte] Il famoso anchorman della CBS Walter Cronkite ha eccezionalmente prestato la voce al gufo per i rituali.Tra i “bohemian” più noti troviamo personaggi del calibro di David Rockefeller, Henry Kissinger, Rupert Murdoch, Alan Greenspan, Stephen Bechtel, William F. Buckley Jr..
Anche presidenti degli Stati Uniti (prevalentemente repubblicani) sono stati membri del Club come Herbert Hoover (che lo definì “the greatest men’s party on Earth”), Dwight Eisenhower, Richard Nixon, Gerald Ford, Ronald Reagan, Bill Clinton, George Bush Senior, George Bush Junior. Tra i politici ospiti del Bohemian Grove si possono citare Dick Cheney, Colin Powell, Donald Rumsfeld, George Shultz, Karl Rove, Al Gore, Newt Gingrich, Tony Blair, Jack Kemp, Caspar Weinberger, Shimon Peres, Helmut Schmidt, Michel Rocard, James Baker.Nell’estate del 2006 tra i circa 250 invitati erano presenti Rupert Murdoch, Tony Blair, Shimon Peres, Bill Cinton, Al Gore, Newt Gingrich, Colin Powell, Arnold Schwarzenegger, George Shultz, Phil Angelides, Billy Beane, Lawrence Summers, Bono. (Wikipedia, voce Bohemian Club)
L’Ordine dei Cavalieri Templari svolse, fino all’anno 1314, la stessa attività degli attuali Banksters e delle Locuste Finanziarie internazionali: prestare il denaro a strozzo e speculare a danno dei poveri.
Filippo IV di Francia, ricattato economicamente da tale turpe genìa, non ebbe altra alternativa:
Filippo IV di Francia, ricattato economicamente da tale turpe genìa, non ebbe altra alternativa:
«su consiglio del giurista Guglielmo di Nogaret e del ministro delle finanze, Enguerrand de Marigny, decise la soppressione dell’ordine e il massacro di migliaia di monaci cavalieri [confessi adoratori del satanico Baphomet, ndr]». (Wikipedia, voce Filippo IV di Francia)
Ma per trovare l’origine di queste occulte società formate da individui che si arricchivano e diventavano potenti con l’intermediazione di metalli preziosi e con lo sfruttamento di miniere di oro e argento scavate sempre grazie a eserciti di schiavi, dobbiamo andare indietro nel tempo di migliaia di anni.
David Astle (con “The Babylonian Woe”) e Joseph P. Farrell (con “Babylon’s Banksters”) dimostrano, con dovizia di prove, che fin dai tempi dall’antichissima civiltà Sumer, c’erano gruppi che, all’ombra dei templi religiosi, si arricchivano con il brokeraggio di metal bullion (verghe di oro, argento, etc.) e con il traffico di schiavi.
David Astle (con “The Babylonian Woe”) e Joseph P. Farrell (con “Babylon’s Banksters”) dimostrano, con dovizia di prove, che fin dai tempi dall’antichissima civiltà Sumer, c’erano gruppi che, all’ombra dei templi religiosi, si arricchivano con il brokeraggio di metal bullion (verghe di oro, argento, etc.) e con il traffico di schiavi.
“… Fu così che il tempio che avrebbe dovuto offrire culto solo agli Dèi, divenne una copertura per la forza creativa della finanza internazionale di quel tempo; collegata strettamente con il commercio di metalli preziosi e di schiavi…” (David Astle, op. cit.)
Ed è proprio contro essi che si scagliò Gesù Cristo, cioè contro la mutante genìa demoniaca che si sarebbe autoproclamata nel 1119 d.C. Ordine dei Cavalieri Templari, successivamente Carboneria e che ora, come Massoneria, si arricchisce spropositatamente e parassitariamente alle spalle dell’intera popolazione mondiale, indossando le attuali vesti di Banchieri Centrali – Banksters, Affaristi senza scrupoli, Speculatori e Locuste Finanziarie, Politici corrotti e concussori, Economisti Neoliberisti e Ordoliberisti.
Di ogni nazionalità e religione ma tutti confratelli, grazie alla comune affiliazione e devozione alla Massoneria eversiva e reazionaria.
Di ogni nazionalità e religione ma tutti confratelli, grazie alla comune affiliazione e devozione alla Massoneria eversiva e reazionaria.
Gesù entrò poi nel tempio e scacciò tutti quelli che vi trovò a comprare e a vendere; rovesciò i tavoli dei cambiavalute… e disse loro: “La Scrittura dice:La mia casa sarà chiamata casa di preghierama voi ne fate una spelonca di ladri“.(Dal Vangelo secondo Matteo)
1affiliato alla «Ferdinand Lassalle» e alla «Fraternité Verte». (cfr. Gioele Magaldi con la collaborazione di Laura Maragnani MASSONI. SOCIETA’ A RESPONSABILITÀ ILLIMITATA LA SCOPERTA DELLE UR-LODGES, Chiarelettere Editore)
2affiliato alla «Edmund Burke», alla «Compass Star-Rose/Rosa-Stella Ventorum» e alla «Der Ring» (Gioele Magaldi, op.cit.)
3Affiliato Ur-Lodge «Three Eyes» appartenente al circuito latomistico reazionario e neoaristocratico (Gioele Magaldi, op.cit.)
fonte http://www.isoladiavalon.eu/massoneria-cancro-in-metastasi/
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