“Così Napolitano ha ordito un intrigo internazionale”
“Il mio libro ha fatto incazzare, incavolare, Napolitano perché ho rivelato che lui e Mario Monti erano in combutta da sei mesi per la caduta di Berlusconi”.
Ai microfoni della Zanzara Alan Friedman mette a tacere l’ex presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che dopo il via libera al ddl Boschi ha attaccato a testa bassa Silvio Berlusconi accusandolo di avere “ossessioni patologiche”. Un attacco affidato a una lettera inviata al presudente dei senatori azzurri Paolo Romani. “Dovrei querelarlo – arriva a dire il senatore a vita – se non volessi evitare di affidare ai magistrati giudizi storico-politici”.
Le accuse e le minacce di Napolitano cadono, però, nel vuoto davanti al resoconto di Friedman che, in questi giorni, ha affidato alle librerie un nuovo libro, My Way, Berlusconi si racconta a Friedman. Anche qui, come già in Ammazziamo il Gattopardo, il giornalista torna sulle manovre di potere che hanno portato alle dimissioni di Berlusconi e all’incoronazione di Monti. Manovre che nascondono un periodo buio della storia della nostra Repubblica. “Non sono un esperto – dice – ma Napolitano e Monti hanno strapazzato la Costituzione”. Per dirlo Friedman ha indagato alla Casa Bianca, a Bruxelles, a Berlino e a Madrid. Ha parlato con l’allora presidente della Commissione Ue José Manuel Durão Barroso e l’ex premier spagnolo José Luis Zapatero e raccolto documenti segreti. “C’è stato un intrigo internazionale per far cadere Berlusconi – denuncia senza mezzi termini – Napolitano fece parte di questo intrigo, anche se io non uso mai la parola golpe o complotto”.
“Napolitano – racconta Friedman – ha fatto una telefonata molto strana, molto particolare, a Barroso durante il vertice di Cannes e Barroso capisce che Berlusconi sarebbe stato sostituito”. Insieme a francesi e tedeschi chiedono aiuto alla Casa Bianca per far cadere Berlusconi. E anche Napolitano era al telefono con Angela Merkel, Barroso e Nicolas Sarkozy. “Napolitano era la sponda domestica di questo intrigo – conclude il giornalista – aveva già contattato Monti”.
Fonte: ilgiornale
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