Diego Fusaro: “La storia delle ONG che vanno a prendere i poveri migranti che rischiano di annegare è la grande narrazione edulcorante con cui si mettono in pace le coscenze. Il compito della filosofia però è pensare altrimenti e criticare l’esistente, rovesciando le mappe dominanti.
Continuiamo a chiamarlo salvataggio, a chiamarla accoglienza, integrazione. In realtà andrebbe più opportunamente chiamata deportazione di massa di nuovi schiavi, da sfruttare illimitatamente.
Un tempo con il colonialismo andavamo a sfruttare gli esseri umani – pagina oscena della storia occidentale – in Africa.
Oggi con il nuovo colonialismo 2.0 andiamo direttamente a deportarli, bombordando i loro paesi, destabilizzandoli, e poi portandoli in Occidente con una conseguenza evidente: abbassiamo il costo della forza lavoro, perché se tu, italiano, sei abituato, con i diritti sociali, le conquiste salariali, a lavorare a 10 euro all’ora, se devi competere con chi, senza alcun diritto, disperato, lavora a 2 euro all’ora, evidentemente dovrai adattarti alle nuove condizioni.
Questa è la funzione fondamentale dell’immigrazione di massa come arma da parte del capitale, impiegata contro i lavoratori, sia migranti che italiani. Il nemico, chiariamolo subito, non è né il lavoratore italiano, né il lavoratore migrante, ma è chi dall’alto si giova di queste logiche, ponendo peraltro in conflitto gli ultimi, gli schiavi migranti e italiani, per abbassare il costo del lavoro.
Non è un caso che queste ONG prima evocate, presentate sempre come associazioni filantrope, guarda caso gestite dai grandi signori apolidi della finanza – come ben sappiamo – si giovino di queste dinamiche per abbassare i costi della forza lavoro e per creare la deportazione di massa di esseri umani, per produrre il nuovo profilo dell’homo migrans.
L’obiettivo del capitale, diciamolo, non è quello di integrare i migranti, ma di rendere migranti anche noi, senza diritti, apolidi, sradicati, pronti ad essere delocalizzati secondo le logiche sradicanti del capitale finanziario.
È anche questa una forma di terrorismo, chiamiamo le cose col loro nome. Il terrorismo non è quello islamico ma è quello del sistema bancario, capitalistico, che sta distruggendo i fondamenti stessi della civiltà, e lo fa sempre nobilitandosi come in sé buono e giusto”.
Andrea Purgatori: “Una semplice domanda non filosofica: volevo sapere chi sono questi finanziatori apolidi che muovono le ONG. Mi faccia un nome“.
Diego Fusaro: “Le faccio un nome molto evidente perché se ne é parlato molto in questi giorni, e mi stupisco che lei non ne abbia contezza. Uno di questi ad esempio è il signor Soros, che ha finanziato ampiamente queste operazioni.
Dove c’é la longa manus della finanza – vedi le rivoluzioni colorate – si poò capire dove sono gli interessi reali del capitale. La finanza non ha a cuore i diritti degli esseri umani: ha a cuore i diritti del capitale contro gli esseri umani”.
Alan Friedman: “Ma queste sono sciocchezze enormi. Fin’ora, per quanto ho visto, Fusaro è dentro una struttura Hegeliana Marxista, e ve benissimo, per l’800, ‘900. Ma parlando di oggi e della realtà non bisogna essere complottisti, e cercare un complotto massonico di grande capitale…”
Diego Fusaro: “È lotta di classe, non è complottismo”.
Alan Friedman: “L’idea di un complotto in cui l’odiato George Soros, di Wall Street, sta manovrando come un burattinaio le ONG per un traghetto per i profughi… Vorrei soltanto farvi notare che queste sono persone, e noi dobbiamo avere l’umanità di salvare le vite della gente che sta morendo“.
Diego Fusaro: “Non è un complotto. Semplicemente è una tesi diversa rispetto a quella dominante, e si chiama lotta di classe: sfruttare illimitatamente gli esseri umani per trarne giovamento. Lei lo chiama complotto, è lotta di classe”.
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