Oramai ci siamo abituati.
Ogni qualvolta che viene organizzata una conferenza sulle scie chimiche coinvolgendo le istituzioni, addirittura con un patrocinio, si scatena la violenza del regime criminale e fiumi di fogna vengono rigurgitati dai media.
Il lavoro del giornalista è raccontare i fatti non gettare merda in faccia alla gente! In quanti si chiedono per quale motivo si scatena tutta questa fogna contro un qualcosa che, a loro parere, non esiste?
Giusto per rendere meglio l’idea con chi abbiamo a che fare e il loro lavoro, la giornalista RAI Giovanna Botteri, corrispondente da New York, a seguito dell’elezioni di Donald Trump dichiarò apertamente:
“... io mi chiedevo, anche con gli altri colleghi che sono qui, che cosa succederà dopo queste elezioni. Ma non solo cosa succederà alla Casa Bianca con Trump. Ma cosa succederà alla società civile americana. Per esempio che cosa succederà a noi giornalisti, che cosa succederà alla stampa. Non si è mai visto come in queste elezioni una stampa così compatta e unita contro un candidato. Addirittura giornali tradizionalmente conservatori, “usa today”, giornali che avevano, negli anni scorsi, appoggiato più volte il candidato repubblicano, che non hanno appoggiato Trump. Che si sono apertamente schierati contro Trump. Che cosa succederà quando evidentemente la stampa non ha più forza e non ha più peso in questa società americana. Le cose che sono state scritte, le cose che sono state dette evidentemente non hanno contato su questo risultato e non hanno influito su questo elettorato che ha creduto a Trump e non, come dice lo stesso miliardario newyorkese, alla stampa BUGIARDA
Quando vengono buttati nel cesso milionate di euro per eventi e interventi inutili nessuno ha il coraggio di indignarsi o fiatare. Quando un Comune patrocina un evento richiesto dalla gente comune, che chiede delle risposte, si scatenano i ratti che rigurgitano tonnellate di letame nascondendosi dietro allo sperpero di denaro pubblico. In questa società preoccuparsi della propria salute, della propria vita, della propria terra è un reato. Non solo per i governanti, ma pure per la gente comune. Questo è davvero preoccupante. Il divide et impera vince sempre. Con queste menti malate possiamo solo attendere il peggio.
Il problema non sono solo i soliti pornogiornalettisti, come detto, ma la gente comune che piuttosto che porsi delle domande, sicura al 100% che trattasi di una bufala, inizia a rincarare, con estrema violenza, la dose di merda da gettare in faccia a chi lotta quotidianamente contro un sistema assassino che sta causando macerie e disastri. Non hanno il minimo dubbio, anche se vedono cieli a griglie e gli eventi atmosferici e naturali sono sempre più violenti. No, non gliene frega una banana! Sono sicuri perché l’hanno detto in tv, che si tratta di una bufala. roba da complottisti ripetono a pappagallo non rendendosi manco conto che il complottista è colui che organizza un complotto non colui che lo denuncia. Siamo a questi livelli imbarazzanti. Questi subumani vanno con l’automatico. Non riflettono. Non si pongono domande! Non guardano con i loro occhi ciò che da decenni viene denunciato. Ripetono a pappagallo ciò che il regime propaganda.
Ecco un assaggino dei loro imbarazzanti commenti:
C’è chi commenta alla cazzo
“hanno dimenticato l’olio di palma e la farina 00”
“io stravoto straSI”
“chissà quanti grillini ci saranno a cominciare da quella che crede alle sirene”
“questi complottisti sono quasi tutti grillini, e insieme ai razzisti, omofobi, antisionisti e fascisti votano per il NO, direi che basta questo per votare SI”
Poi ci sono i malati mentali
“TSO per patrocinatori e organizzatori”
“togliete il diritto di voto a questa gente”
E infine il genio
“basta con le cazzate delle scie chimiche, mio padre pilota sghignazzava al sentirle nominare”
Credo di aver reso benissimo l’idea del livello infimo di questa gentaglia priva di rispetto per gli altri, che se ne sbatte altamente di ciò che li circonda. Ciò che preoccupa è la fiducia che hanno nei politicanti e nei governanti nonostante le macerie, la distruzione, la miseria e la sofferenza che stanno causando.
Nessuno che ha avuto l’obiettività di commentare lo stomachevole pseudo-articolo scritto dalla pseudo-giornalettista virginia della sala o argomentare in maniera seria la problematica scie chimiche. Nessuno!
Ecco come dà inizio al proprio capolavoro la presunta giornalista
Quando mi hanno detto che stavano distruggendo il cielo, ho pianto”: l’introspezione mistica dei teorici delle scie chimiche inizia nella fila per il bagno. L’Aquila, auditorium del Parco: tra gru e impalcature, si svolge il raduno nazionale sulle scie chimiche e sulla “geoingegneria atmosferica”. Fa caldo: sudore e bisogni fisiologici non distinguono tra chi conosce la verità e chi no.
E poi ancora…
Poi fa fare le analisi e puntualmente scopre che ci sono alti livelli di alluminio e bario. Così scrive all’Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale) e l’Arpa le risponde pure. Ma non basta. “In Italia non esistono parametri di riferimento per l’acqua piovana. In America è meglio”. Salvo lamentarsi perché là negli Usa modificano i parametri per aggiustare i valori come fa comodo a qualcuno. Al complotto non si sfugge.
Obiettivamente, sarebbe questo il lavoro di un giornalista? Lo chiedo a quei genialoidi che si permettono di rincarare la dose con la loro idiozia e violenza. Sarebbe questo ciò che i giornalisti devono fare? Indipendentemente se un argomento è di tuo gradimento o meno, sarebbe questo il loro lavoro? Sarebbe questa INFORMAZIONE? O su cose che non sono di tuo gradimento va bene mentre su ciò che ti aggrada, non va bene? E sei così sicuro che non lo facciano su tutto o buona parte di ciò che leggi? Almeno questa domanda riesci a portela?
All’estero se ne parla più apertamente di scie chimiche e manipolazione climatica. In questo paese è tabù. E quando ne parli si scatena la violenza.
Guarda qualche immagine dei cieli in passato. Sono gli stessi di oggi?
Il 1° Maresciallo in congedo del servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare Italiana Domenico Azzone, il generale, ed ex capo di stato maggiore del comando NATO, Fabio Mini, il presidente dell’Ecuador Rafael Correa, l’ex presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad, l’ex capo dell’FBI Ted L. Gunderson, il Senato degli Stati Uniti, il ricercatore Ken Caldeira, della Carnegie Istitution for science, lo scienziato ambientale David Keith, professore della Massachusetts Institute of Technology e dell’Università di Toronto, il direttore della CIA, John O. Brennan, il consigliere del presidente degli Stati Uniti Barack Obama, John Holdren,Vandana Shiva, ambientalista indiana e leader internazionale del movimento contro gli OGM e la brevettazione delle sementi, il giornalista Gianni Lannes, ma anche personaggi dello spettacolo come Piero Pelù, Romina Power, Chuck Norris, Prince, i Muse, Red Ronnie solo per citarne alcuni hanno ammesso/denunciato le operazioni di geoingegneria. Lo sai questo? T’interessa o preferisci continuare a fottertene?
Chissà perché dopo carriere esaltanti quando denunciano cose che vanno contro il sistema, diventano tutti delle merde, vero? Tutto normale anche questo…
Pure il corriere della sera dà il meglio di sé.
Le risposte ai media di regime da parte degli organizzatori
Prova a leggerti i seguenti articoli e i links presenti all’interno, o proferisci continuare a farti prendere per il culo quando ti creano in uno studio televisivo le scie con una bomboletta spray di ghiaccio, quattro gocce d’acqua e un pezzo di alluminio?
SCIE CHIMICHE: Gli indiani Navajo dicevano: Their spraying us like a cockroach” – CISPRAYANO COME FOSSIMO SCARAFAGGI!!
fonte https://disquisendo.wordpress.com/2016/11/21/post-conferenza-de-laquila-il-solito-vomito-propagandistico/
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