di Gianni Lannes
Pier Paolo Pasolini aveva intuito che il capo della loggia massonica propaganda 2, non era Licio Gelli, bensì Eugenio Cefis (cacciato dall’Eni, proprio da Enrico Mattei). E il grande Mattei, in seguito fu assassinato con un sabotaggio aereo (mandante, movente e manovalanza mafiosa tutta italiana). In base ai documenti ufficiali sequestrati dalla Procura di Milano a Gelli Licio, ecco l’organigramma di potere (anno 1981), ramificato dentro lo Stato. Oggi, il controllo massonico – esteso anche al Vaticano – è totale.
Centro, destra e sinistra sono solo etichette inventate per alimentare un unico scopo: dividere il popolo e distruggere l’Italia. In realtà, il sistema di potere ogni tanto cambia fazione di riferimento, e così i contendenti fingono di litigare tra loro. Ma dopo il governicchio Renzusconi, i nodi sono evidenti anche ai ciechi. Vero Napolitano?
Attenzione. A breve, la Commissione europea, che nessuno ha eletto nell’Unione europea, ma dipende da multinazionali del profitto e della speculazione, su richiesta della BCE effettuerà un corposo prelievo forzoso nei conti correnti di italiane e italiani. Proprio, come fece Giuliano Amato, assurto alla cronache nere nel 1992, per la prima rapina legalizzata di risparmi del “popolo sovrano”. Da allora, mister “Sottile” invece di finire in gattabuia in ragione dei quattrini sottratti a chi lavora onestamente, ne ha fatta di strada: ora siede sulla poltrona della corte costituzionale. Se ha tempo lo stesso Amato, potrebbe magari spiegare al popolo sovrano cosa realmente sapeva della strage di Ustica, e della relativa polemica con il giudice istruttore Vittorio Bucarelli.
Fonte: Su La Testa
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