IL CAVALLO DI LEONARDO
di Marcia Theophilo
Il fiume scorre nel suo letto,
gonfio di acque dalle pioggie.
Il Cavallo percorre la sua riva,
attraversa ombre e luci,
diversi i sentieri per giungere in un’altra terra.
Come spazi infiniti,
aperti su valli di tempo senza dimensione.
L’acqua del rio sale con i raggi del sole
raggiunge le nuvole e le distanze fra i popoli.
Vite magiche in un’antica energia.
La profondità e la ricerca di un guado,
guarda lontano e immagina l’altra sponda.
L’erba che lui predilige.
Cavallo solo,
solitario e senza cavaliere,
cammina, cammina senza sosta
fino a che il fiume si allarga,
si allarga.
Le acque sempre più gonfie,
altri fiumi si uniscono,
gli affluenti trascinano sassi e fili d’erba,
è immenso questo corso d’acqua.
Adesso nella luce più chiara
le acque si abbassano, poco impetuose.
Un volto intenso, barba fluente
si profila sulla linea lontana.
Occhi acuti e profondi
è possente questa figura.
Ma chi è?
Ecco il guado
è ora di attraversare.
Il Cavallo di Leonardo.
Marcia Theophilo, 2014
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