In ogni rapporto ci sono due metà.
Una siete voi e l’altra é vostro figlio, vostra madre, vostro padre, il partner.
Ciascuno è responsabile soltanto della propria metà.
Non importa quanto siate vicini,
o quanto pensiate di amarvi, è impossibile essere responsabili per ciò che si trova nella testa di un’altra persona.
Non potrete mai sapere cosa pensa l’altro, in cosa crede, quali sono le sue congetture. Non sapete nulla di lui.
Questa è la verità, ma cosa facciamo invece?
Cerchiamo di essere responsabili per l’altra metà, ed ecco perché le relazioni sono basate sulla paura, sul dramma e sulla guerra per il controllo.
Una siete voi e l’altra é vostro figlio, vostra madre, vostro padre, il partner.
Ciascuno è responsabile soltanto della propria metà.
Non importa quanto siate vicini,
o quanto pensiate di amarvi, è impossibile essere responsabili per ciò che si trova nella testa di un’altra persona.
Non potrete mai sapere cosa pensa l’altro, in cosa crede, quali sono le sue congetture. Non sapete nulla di lui.
Questa è la verità, ma cosa facciamo invece?
Cerchiamo di essere responsabili per l’altra metà, ed ecco perché le relazioni sono basate sulla paura, sul dramma e sulla guerra per il controllo.
Se iniziamo una guerra per il potere, è perché non abbiamo rispetto.
La verità è che non amiamo.
Ciò che scambiamo per amore è soltanto egoismo. Come dei drogati, vogliamo le piccole “dosi” d’amore che ci fanno sentire bene. Se non c’è rispetto c’è la guerra per il controllo, perché ciascuno si sente responsabile
per l’altro.
Devo controllarti, perché non ti rispetto.
Devo farmi responsabile per te, perché qualunque cosa ti accada mi farà male, e io non voglio soffrire.
Allora, se vedo che non ti prendi le tue responsabilità, ti martellerò per costringerti a farlo, ma voglio che tu sia “responsabile”
dal mio punto di vista, che non è
necessariamente quello giusto.
La verità è che non amiamo.
Ciò che scambiamo per amore è soltanto egoismo. Come dei drogati, vogliamo le piccole “dosi” d’amore che ci fanno sentire bene. Se non c’è rispetto c’è la guerra per il controllo, perché ciascuno si sente responsabile
per l’altro.
Devo controllarti, perché non ti rispetto.
Devo farmi responsabile per te, perché qualunque cosa ti accada mi farà male, e io non voglio soffrire.
Allora, se vedo che non ti prendi le tue responsabilità, ti martellerò per costringerti a farlo, ma voglio che tu sia “responsabile”
dal mio punto di vista, che non è
necessariamente quello giusto.
di Don Miguel Ruiz
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