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venerdì 12 febbraio 2021

Con Biden si consolida il furto di petrolio alla Siria

 di Redazione AntiDiplomatico 

Con l’era Biden si consolida occupazione e furto di risorse alla Siria.

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L’esercito statunitense ha portato un nuovo convoglio di rinforzi militari e logistici dal territorio iracheno, uno per l’azione militare e un altro per rafforzare la sua capacità di rubare il petrolio siriano, inoltre, trasportando per via aerea soldati e attrezzature nelle sue basi illegali nella Siria orientale.

Ecco, quindi, come con l’era Biden si consolida occupazione e furto di risorse alla Siria.

Il corrispondente di Sputnik nel governatorato di Hasaka, ha riferito che un convoglio militare di 42 grandi camion carichi di attrezzature militari e logistiche e un altro con veicoli blindati ricoperti di teli neri, accompagnato da altri veicoli blindati, ha attraversato, ieri, la città di Safia, a nord di Hasakah, verso le basi illegali statunitensi in Siria.

Il giornalista ha continuato, citando fonti civili, secondo le quali il convoglio militare americano proveniva dal confine (siriano-iracheno) attraverso la strada (Tal Hamis – Tal Barak), o quella che è comunemente chiamata “la strada del petrolio”, in relazione al percorso per trasportare all’estero il petrolio siriano rubato, poi si è diretto dalla città di Safia, 12 km a nord di Al-Hasakah, verso la strada internazionale (M4) e da lì alla base di (Al-Qasr) nella città di Tal Baidar, a nord di Hasaka.

Con il nuovo convoglio, il numero di convogli militari entrati in territorio siriano per le forze della cosiddetta “coalizione internazionale” guidate dagli Stati Uniti durante il 20121 è arrivato a 10 convogli militari.

Nel contesto, l’esercito statunitense ha continuato a trasportare soldati ed equipaggiamenti militari alle sue basi illegali nelle campagne della città di Hasaka, dalle terre irachene tramite trasporto aereo, dove 3 elicotteri ad esso appartenenti sono atterrati nella base illegale di Shaddadi, insieme a soldati e casse cariche di armi e razzi. Fonti civili hanno ancora riferito al corrispondente di Sputnik ad Hasaka, che altri 4 elicotteri appartenenti alle forze di occupazione americane sono atterrati nella sua base illegale nella città petrolifera di Shaddadi, venerdì scorso.

Le fonti hanno precisato che gli elicotteri trasportavano un gruppo di soldati e 20 casse di legno contenenti missili antiaerei termici portati a spalla. Tre elicotteri delle forze di occupazione statunitensi sono atterrati giovedì scorso nella stessa base provenienti dall’Iraq, a bordo c’erano 15 Marines, dotati di tutto il loro equipaggiamento, oltre a materiale logistico, munizioni e armi.

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Fonti tribali e civili a sud di Hasakah hanno rivelato che l’occupazione americana si sta concentrando sul trasferimento dei suoi soldati alla base di Al-Shaddadi (giacimenti petroliferi di Al-Jibsah), al fine di supervisionare il trasferimento di elementi dell’organizzazione terroristica “ISIS”  nelle regioni siriane Badia, nel triangolo dei governatorati (Homs – Raqqa – Deir Ezzor), dove si trova la base illegale statunitense nelle aree di Al-Tanf e Al-Wal (55 km ), con l’obiettivo di condurre operazioni militari contro l’esercito arabo siriano e i suoi alleati.

Le fonti hanno indicato che un folto gruppo di terroristi dell’ISIS detenuti nella prigione “Camp Bulgar” nella città di Shaddadi, sorvegliati da uomini armati fedeli all’esercito americano, le FDS a guida curda, si sono opposti al trasferimento ad Al-Tanf.

Fonte: https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-entra_un_nuovo_convoglio_con_biden_si_consolida_il_furto_di_petrolio_alla_siria/8_39636/

https://www.conoscenzealconfine.it/con-biden-si-consolida-il-furto-di-petrolio-alla-siria/

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