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giovedì 11 agosto 2016

La Fine di Hillary Clinton? (a Causa degli Hacker…Russi) Sta per Uscire Qualcosa che la Seppellirà

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(foto esclusiva dell’Hacker)
Ieri sulla segretissima (così segreta che neppure io so se esiste) stanza Telegram per soli iniziati e adepti di Rischio Calcolato è  stata rilanciata una notiziuola apparsa su Dagospiache li per li mi ha lasciato perplesso e indifferente.
Autrice Giovanna Maglie, ecco qui, vi consiglio di leggere fino in fondo:
Mentre i giornaloni americani tuonano contro Donald Trump che avrebbe istigato il popolo del Secondo Emendamento, ovvero quello che porta armi da difesa personale, come se un candidato alla presidenza degli Stati Uniti potesse invitare decine di milioni di persone a uccidere il candidato avversario  e credere che costituisca un vantaggio, forse il morto ammazzato c’ è sul serio, forse ha addirittura che fare con una delle tante storiacce di email dei democratici, in un intreccio di complotto spionistico e malaffare intrecciato alla politica, e sarà per questo che i giornaloni di cui sopra, mai così simili alla collusa informazione europea, preferiscono non parlarne, non si sa per quanto, anche perché The Donald twitta e Drudge Report impazza.
 Fatto sta l’ 8 luglio un impiegato del Partito Democratico, Seth Conrad Rich, 27 anni, è stato ucciso, gli hanno sparato alle spalle per la strada a Washington. Nessun testimone, l’assassino non gli ha rubato proprio nulla, addosso infatti gli hanno trovato orologio, portafoglio e telefono. Subito è circolata la voce che stesse andando negli uffici del FBI per una inchiesta che riguardava la famiglia Clinton.
Pochi giorni dopo Wikileaks, la società di Julian Assange, ha offerto ventimila dollari per informazioni sull’ assassinio. Ora in una intervista alla televisione olandese, nel programma Nieuwsuur, Julian Assange in persona ha lasciato capire che l’assassinato era la fonte delle informazioni sul comitato nazionale democratico, ovvero l’informatore sullo scambio di email dal quale si deduce senza ombra di dubbio che la presidenza del comitato ha tramato per favorire la Clinton.
Quelle informazioni, passate da Wikileaks a un loro uomo, Guccifer 2, che le ha rese note, sono costate la testa della presidente, Debbie Wasserman Schultz, arrivata alla convention di Filadelfia dimissionaria e in lacrime, non poco discredito, e rabbia tra i seguaci di Bernie Sanders, rivale di Hillary. Poi è finita con un superaccordo Sanders Clinton, e canoniche accuse alla Russia di Putin di spiare per favorire Donald Trump. Anche questa un tipo di polemica pesantissima  che dalla fine della Guerra Fredda non si era più sentita.
Però di morto ammazzato ancora non si parlava. Ora i sospetti resi noti da Wikileaks lasciano addirittura intendere che per questo sia stato assassinato. I nostri collaboratori ha spiegato Assange, corrono rischi per procurarsi il materiale. Il giornalista allora gli ha chiesto: non si è trattato di un furto? Assange ha risposto: no, di questo non c’è alcuna prova, e io sto suggerendo l’idea che le nostre fonti corrono dei rischi.
Dalla sua prigione dorata  nell’ambasciata dell’Ecuador a Londra,  Assange non le manda a dire. Di recente ha annunciato che la prossima tornata di email che riguardano la Clinton dovrebbe portare al suo arresto, altro che alle elezioni a presidente degli Stati Uniti. Nelle mail ci sarebbe la prova che il consolato americano di Bengasi era la copertura di una linea clandestina usata dalla CIA per fornire armi ai ribelli che si battevano contro Damasco, rivelatisì terroristi  collegati ad Al Qaeda.
Insomma nelle mail che la sua incoscienza ha reso disponibili a servizi hacker e governi di tutto il mondo, l’allora segretario di Stato Hillary Clinton agevolava la spedizione di missili antiaerei di granate a propulsione missilistica a dei terroristi. Stando ad Assange, e nonostante quello che il Federal Bureau of Investigation ha deciso non incriminando la Clinton, nelle prossime rivelazioni ci sarebbero gli estremi per  doverla accusare sul serio, senza scuse. Intanto si cerca attivamente il colpevole del misterioso assassinio dell’8 luglio a Washington. Non si fanno mancare niente queste elezioni 2016!
Ora… ammazzatina a parte… oggi ad ogni singolo radiogiornale (ho guidato molto, e mi sento Radio24 in streaming di solito) come seconda o terza notizia veniva dato conto che l’FBI “avvisa” che gli hacker probabilmente “Russi” avrebbero violato i server del Partito Democratico in maniera massiva.
Ooops.
Allora forse Giovanna Maglie ci ha preso e i buoi sono già scappati dal recinto. Il flusso di notizie mainstream sull’hackeraggio ovviamente Russo (anche perché quel deficiente di Trump li ha pure chiamati) serve solo a preparare il terreno alla bomba atomica che potrebbe investire a breve Hillary Clinton.
Qualcosa di talmente grave da minarne in maniera definitiva la corsa alla casa bianca e forse costringerla a ritirarsi.
Se volete divertirvi vi consiglio dal NYT:
p.s. la Clinton è il male impersonificato, ma Trump…. è veramente un candidato “subottimale”
fonte http://www.rischiocalcolato.it/

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