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lunedì 1 settembre 2014

TAUARI _FIGLIO DEL DELFINO ROSA.Di Marcia Theophilo

TAUARI _FIGLIO DEL DELFINO ROSA
Che tipo di bambino poteva nascere
da un delfino? Avrebbe avuto le pinne al posto delle braccia? Avrebbe avuto il muso lungo e rosato al
posto delle labbra? Avrebbe parlato con voce stridula, o non avrebbe parlato per niente? Per questo Yacì
se ne era andata. E quando il Boto se ne era accorto aveva pianto con la sua voce acuta che risuona
dentro l’acqua, come prima di una grande inondazione, quando grida per avvertire il popolo della
Foresta. Nonostante la natura anfibia del padre, quando Tauarì nacque aveva le sembianze di un
bambino normale, anche se dentro di sé già dormiva la magia.
Tutto infatti in lui è magico. Tauarì bambino è capo guerriero, è più veloce del lampo e delle frecce e
mobili come fuoco sono i suoi capelli. Riconosce dall’odore nome e gusto dei frutti e gli altri bambini lo
seguono, incantati dal suono del suo flauto e dalle sue parole. Il suo corpo è foresta, è fruscìo di foglie,
mormorìo di fiume, nuoto di delfino. Scroscio di pioggia è il suo riso, grida di scimmia, sapore di
mangaba, odore di cajù, salto di giaguaro il suo saltare, corsa di cutìa, volo di colibrì, sono nuvole i suoi
pensieri.
Marcia Theophilo

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