Giusto per ribadire due numeri, in mezzo alla festa popolare, all’entusiasmo collettivo, come riporta Mike ShedlocK via Eurointelligence…
Emmanuel Macron è stato eletto con il 66,06% ( tranquilli sono solo numeri e coincidenze… ) oltre il 33,94% per Marine Le Pen, secondo le ultime cifre.Con Macron, i francesi scelgono l’anti-Trump: un giovane riformatore pro-europeo che non ha mai avuto partecipato ad una elezione nella sua vita. Macron ha dimostrato l’impossibile, e questo in sé sta ispirando. Il messaggio è una speranza e un segnale di ottimismo, un Barack Obama Moment per la Francia.
Santo cielo, con tutti i media, plutocrazia, elites, tecnocrazia, banche e amici degli amici a favore, ci mancherebbe che abbia dimostrato l’impossibile, ma chiamare in causa uno come Obama francamente fa sorridere o … forse no!
Ma proseguiamo!
Come avevo scritto ieri in realtà gli astensionisti, le schede bianche e nulle, sono il secondo partito di Francia, il diavolo di cartone della LePen si è accartocciato e incendiato nello spazio di un istante. Tante delle cose che leggerete qui sotto, sono già state scritte ieri ma è bene non dimenticarle.
E gli astensionisti? Jean-Luc Mélenchon ha detto ieri sera che la Le Pen de facto è arrivato terza, dopo Macron e coloro che hanno scelto di non votare.Guardando ai numeri, un record di quasi 11m ha votato per Le Pen. C’erano 4,2 milioni di persone che sono andate a votare scheda bianca, un altro record. L’astensione è stata anche forte con il 26%. Ora, Mélenchon conta sulla vittoria di una maggioranza nelle elezioni legislative. Mélenchon non è l’unico avversario del nuovo movimento di Macron, c’è François Baroin con i repubblicani e naturalmente il Front National.
- La maggioranza degli elettori di Mélenchon (52%) ha votato per Macron alla fine, invece di astenersi (17%); Tra coloro che hanno votato per Fillon nel primo turno, c’era ancora il 20% che hanno scelto Le Pen.
- Il sondaggio mostra anche che una maggioranza (61%) non vuole che Macron vinca nelle elezioni legislative.
- Tra i motivi per cui hanno votato per Macron, il 41% ha detto di impedire a Le Pen, un terzo ha votato per il rinnovo politico che rappresenta, il 16% per il suo programma e l’8% per la sua personalità.
- Quelli che si astengono, il 31% respinge entrambi i candidati, il 28% non si trova nelle loro idee e il 16% considera che il loro voto non cambia il fatto che Macron stava vincendo.
Quindi tranquilli e sereni che c’è ancora un mesetto prima della verità, un mesetto che si preannuncia davvero interessante, non dire gatto se non ce l’hai nel sacco. Poi se vincerà anche le legislative pazienza, la nemesi arriverà da un’altra parte, Juncker sarà sicuramente in qualche bar a festeggiare e credo che farà notte fonda.
Come ben sapete, dalle nostre parti non abbiamo alcuna fretta, lasciamo alla prossima crisi economica, al tempo e alla storia, alla scarsa memoria dell’uomo, alla sua avidità, fare il lavoro sporco. Mentre mezzo mondo esulta per la vittoria del banchiere Macron, noi facciamo un passo indietro per leggere quello che scriveva uno che il fascismo e il nazismo li ha davvero vissuti sulla sua pelle, un signore di nome Primo Levi…
Il fascismo non era soltanto un malgoverno buffonesco e improvvido, ma il negatore della giustizia; non aveva soltanto trascinato l’Italia in una guerra ingiusta ed infausta, ma era sorto e si era consolidato come custode di un ordine e di una legalità detestabili, fondati sulla costrizione di chi lavora, sul profitto incontrollato di chi sfrutta il lavoro altrui, sul silenzio imposto a chi pensa e non vuole essere servo, sulla menzogna sistematica e calcolata. (Primo Levi)
Giusto per far capire agli ingenui che oggi il peggior fascismo è quello finanziario, quello delle elites, quello che aiuta le grandi banche d’affari a sopravvivere, socializzando le perdite e privatizzando i guadagni, quello del malgoverno buffonesco e improvvido che sfrutta il lavoro altrui a favore del profitto incontrollato, sul silenzio sistematico imposto a chi pensa e non vuole essere servo, sulla menzogna di stato, istituzionale sistematica e calcolata.
Un signore con la S maiuscola, uno grande uomo come Federico Caffè … un economista illuminato, amava ricordare che…
«Da tempo sono convinto che la sovrastruttura finanziario-borsistica, con le caratteristiche che presenta nei paesi capitalisticamente avanzati, favorisca non già il vigore competitivo, ma un gioco spregiudicato di tipo predatorio che opera sistematicamente a danno di categorie innumerevoli e sprovvedute di rispamiatori, in un quadro istituzionale che, di fatto, consente e legittima la ricorrente decurtazione o il pratico spossessamento dei loro peculi. Esiste una evidente incoerenza tra i condizionamenti di ogni genere – legislativi, sindacali, sociali – che vincolano l’attività produttiva «reale» nei vari settori agricolo, industriale, di intermediazione commerciale, e la concreta «licenza di espropriare l’altrui risparmio» che esiste nei mercati finanziari».
Queste sono le notizie, che vi fanno scivolare addosso, senza che neanche ve ne accorgete…
Fascisti sono i governi, i politici che da dieci anni tengono in piedi gli amici degli amici, amministratori e azionisti di banche fallite, criminali, banche che manipolano il denaro, che manipolano i tassi, le valute, il credito. Fascisti sono i governi che stanno provando a cancellare la cooperazione, il credito cooperativo, fascista è questa Europa dei capitali e delle monete, della mancanza di solidarietà. Fascista è la Germania, che non rispetta il patto di stabilità e lo infrange insieme alla Francia per prima, che devasta il mercato del lavoro con sistematico dumping sociale, che prima salva le sue banche, principali responsabili della crisi europea e poi impone all’Europa l’austerità, che distrugge piano, piano, lentamente ma inesorabilmente la Grecia.
Hanno appena messo su il loro banchiere preferito che subito la sinistra che lo ha sostenuto scende in piazza a protestare e il diversamente sobrio Juncker, lancia un messaggio …
Si lo so, lo avete letto tante volte ma se queste cose non le condividete, non lamentatevi poi se altri non comprendono, non sono consapevoli…
La cosiddetta “crisi” che stiamo attraversando – ma ciò che si chiama “crisi”, questo è ormai chiaro, non è che il modo normale in cui funziona il capitalismo del nostro tempo – è cominciata con una serie sconsiderata di operazioni sul credito, su crediti che venivano scontati e rivenduti decine di volte prima di poter essere realizzati.Ciò significa, in altre parole, che il capitalismo finanziario – e le banche che ne sono l´organo principale – funziona giocando sul credito – cioè sulla fede – degli uomini.
Ma ciò significa, anche, che l´ipotesi di Walter Benjamin, secondo la quale il capitalismo è, in verità, una religione e la più feroce e implacabile che sia mai esistita, perché non conosce redenzione né tregua, va presa alla lettera. La Banca – coi suoi grigi funzionari ed esperti – ha preso il posto della Chiesa e dei suoi preti e, governando il credito, manipola e gestisce la fede – la scarsa, incerta fiducia – che il nostro tempo ha ancora in se stesso.E lo fa nel modo più irresponsabile e privo di scrupoli, cercando di lucrare denaro dalla fiducia e dalle speranze degli esseri umani, stabilendo il credito di cui ciascuno può godere e il prezzo che deve pagare per esso (persino il credito degli Stati, che hanno docilmente abdicato alla loro sovranità). In questo modo, governando il credito, governa non solo il mondo, ma anche il futuro degli uomini, un futuro che la crisi fa sempre più corto e a scadenza.E se oggi la politica non sembra più possibile, ciò è perché il potere finanziario ha di fatto sequestrato tutta la fede e tutto il futuro, tutto il tempo e tutte le attese.
Finché dura questa situazione, finché la nostra società che si crede laica resterà asservita alla più oscura e irrazionale delle religioni, sarà bene che ciascuno si riprenda il suo credito e il suo futuro dalle mani di questi tetri, screditati pseudosacerdoti, banchieri, professori e funzionari delle varie agenzie di rating.E forse la prima cosa da fare è di smettere di guardare soltanto al futuro, come essi esortano a fare, per rivolgere invece lo sguardo al passato.Soltanto comprendendo che cosa è avvenuto e soprattutto cercando di capire come è potuto avvenire, sarà possibile, forse, ritrovare la propria libertà. (…) LO STERCO NEL GIARDINO DEL DIAVOLO!
Hei bellezza, è il fascismo, non ti da le botte, fa finta di non privarti della libertà, ma è fascismo pure questo, lo diceva uno che se ne intendeva, Primo Levi, ma si sa, il banchiere Macron è la speranza. Buona consapevolezza, come sempre.
fonte http://icebergfinanza.finanza.com/2017/05/09/europa-il-fascismo-de-noantri/
Una domanda sorge spontanea:
RispondiEliminama è mai possibile che l'unico raffronto possibile in secoli di storia sia solo il fascismo (sono passati 70 anni)?
Così, tanto per fare una considerazione, magari per approfondire le psicologie pseudo culturali, che escludono a priori, qualunque altro tipo di regime, che magari assomiglia, per alcuni versi, a ciò che oggi viene rappresentato come il male assoluto (non si sa perchè) e stiamo parlando di "fascismo", non di "nazismo", perchè nel caso è meglio essere chiari e magari rileggersi la storia di Levi, vittima del Nazismo e non trovate scuse che il fascismo qua e la, ecc, ecc., magari il comunismo ha le sue colpe, gli stati uniti, l'inghilterra, la francia, o no.
Fate voi