...Verrebbe ad esistere allora, una alleanza franco-russa che farebbe porre fine all’egemonia economica-finanziaria tedesca ed espellerebbe gli anglosassoni, assieme ai loro amici nordamericani, mettendo fine allo storico fallimento dell’Unione Europea ed aprendo una nuova era multipolare i cui principali attori sarebbero l’impero angloamericano, il blocco asiatico della Federazione Russa ed una Europa guidata dalla coalizione Franco Russa? Potrebbero immaginarsi, i nostri cari lettori, come potrebbe cambiare la meta-geo-politica con una Francia di Marine Le Pen che si dovesse ispirare, così fuori e da lontano, alle idee di Alain De Benoist e che si trovasse alleata della Russia di Vladimir Putin, supportata dalle idee di Alexander Dugin ? Quindi questa possibilità, nelle attuali circostanze, non è poi tanto strampalata. (..........)
Più in là del credito ottenuto, si rende chiaro che la ultradestra francese ha scommesso su Putin come proprio modello, di fronte alla vigente democrazia liberale, rimanendo questo come un fatto evidente nel corso di tutta la giornata. Se anche ci fossero stati dubbi, il mandatario russo ha inviato a Lione il vicepresidente della Duna, Andrei Isayev, per appoggiare la Le Pen, davanti ad una platea che ha assistito imperterrita ma disciplinata ad un discorso in russo, che soltanto alla fine si è interrotto per esclamare in francese: “Viva la Francia, viva l’amicizia franco-russa”! Grandi applausi.
A domande ricorrenti sui suoi legami con Mosca, Marine Le Pen non ha nascosto la sua piena sintonia con Putin e ha criticato il governo del suo paese per aver congelato senza termine la consegna di due navi da guerra Mistral alla Russia a causa della crisi ucraina.
Neppure si è dimenticata la Le Pen di criticare la guerra delle sanzioni tra l’Unione Europea e la Russi, né di ricordare le vittime del conflitto nelle regioni secessioniste dell’Ucraina. Tuttavia questa difesa degli interessi russi, in contrasto alla posizione ufficiale del suo paese, è rimasta poca cosa di fronte “ai fiori “che ha lanciato dopo alla gestione di Putin come presidente.......
http://www.controinformazione.info/una-svolta-nella-politi…/
Più in là del credito ottenuto, si rende chiaro che la ultradestra francese ha scommesso su Putin come proprio modello, di fronte alla vigente democrazia liberale, rimanendo questo come un fatto evidente nel corso di tutta la giornata. Se anche ci fossero stati dubbi, il mandatario russo ha inviato a Lione il vicepresidente della Duna, Andrei Isayev, per appoggiare la Le Pen, davanti ad una platea che ha assistito imperterrita ma disciplinata ad un discorso in russo, che soltanto alla fine si è interrotto per esclamare in francese: “Viva la Francia, viva l’amicizia franco-russa”! Grandi applausi.
A domande ricorrenti sui suoi legami con Mosca, Marine Le Pen non ha nascosto la sua piena sintonia con Putin e ha criticato il governo del suo paese per aver congelato senza termine la consegna di due navi da guerra Mistral alla Russia a causa della crisi ucraina.
Neppure si è dimenticata la Le Pen di criticare la guerra delle sanzioni tra l’Unione Europea e la Russi, né di ricordare le vittime del conflitto nelle regioni secessioniste dell’Ucraina. Tuttavia questa difesa degli interessi russi, in contrasto alla posizione ufficiale del suo paese, è rimasta poca cosa di fronte “ai fiori “che ha lanciato dopo alla gestione di Putin come presidente.......
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