Di Valentina Bennati e Jacopo Brogi, ComeDonChisciotte.org
FIRENZE – In questo agosto torrido da green pass, il traffico è insolitamente brulicante e la città non è solo dei turisti, finalmente riaccolti a gloria dopo mesi di deserto.
“In alcuni ristoranti fiorentini si invitano le persone vaccinate a indossare braccialetti fosforescenti per distinguerli dai non vaccinati”.
Il grido di indignazione dell’Avvocatessa Tiziana Vigni scuote la tensostruttura installata all’Ippodromo Le Mulina delle Cascine. “Ribelliamoci, sono sbalordita da quello che può succedere, attenzione a questi comportamenti!”. Il brusio dei molti presenti, si blocca.
Un certo passato sembra riaffiorare, la memoria non se ne va:
“Piero Calamandrei ha scritto che la libertà è come l’aria, ce ne rendiamo conto quando essa viene a mancarci. Teniamo conto di queste parole dette da un grande toscano e da un grande fiorentino”.
Reagisce così il Prof. Daniele Granara, che aggiunge: “Leonardo da Vinci è stato il fautore della libertà della scienza e del rigore del metodo scientifico, nonché della necessità della sperimentazione”.
Comincia a parlare il premio Nobel Luc Montagnier e le sue prime parole sono come una lama che taglia l’aria calda e pesante: “Siamo in una dittatura sanitaria”.
Perché mai un virologo di fama mondiale dovrebbe affrontare l’argomento Covid 19 in questi termini? Sono arrivati in centinaia per ascoltarlo. L’evento è stato organizzato da AttoPrimo, un movimento impegnato sui fronti della Salute, dell’Ambiente e della Cultura e da Ippocrate.org, gruppo di medici in prima linea da un anno e mezzo con le cure domiciliari anti nuovo coronavirus.
Per Montagnier tutto quello che stiamo vivendo “è un’impresa che è stata costruita nel tempo. Non è un caso che questa pandemia sia scoppiata proprio in questo momento. È stato un lungo lavoro di coordinamento di operazioni di marketing con il coinvolgimento di case farmaceutiche, medici, scienziati e anche di governi, perché sono loro che poi hanno deciso di applicare questo programma.”
Parole grosse come macigni che rotolano fino in Australia, dove – in queste stesse ore – la capitale Canberra è costretta al lockdown generale di una settimana. Oltre 400.000 persone confinate per un caso di Covid-19 (1). Soltanto uno.
Come se Roma intera fosse costretta a rinchiudersi in casa per colpa di un tampone. “A Sydney, le autorità hanno chiesto l’impiego dell’esercito per aiutare la polizia nel pattugliamento delle strade e nel far rispettare le misure di contenimento dei contagi (2)”. Secondo le autorità, la variante Delta avanza e “ad oggi, meno di un quarto degli australiani risulta vaccinato (3)”.
Vaccini anti Covid? Per Luc Montagnier non lo sono. Li definisce “miscele di composti di biologia molecolare che possono essere dei veri e propri veleni. Sono inutili, pericolosi e anche inefficaci: non impediscono la trasmissione del virus e non evitano i casi più gravi come invece dicono. Negli ospedali ci sono persone vaccinate che sono state infettate e contagiate dalle varianti, contro le quali, questi vaccini non sono efficaci”.
E aggiunge: “Ritengo un crimine che vengano vaccinati i bambini perché, se anche al momento possono sopportare gli effetti immediati di questo vaccino, potrebbero poi subire quelli a lungo termine che ancora non conosciamo. E’ possibile che nei prossimi anni si sviluppino malattie che siano anche trasmissibili per diverse generazioni. Così come è possibile che ci siano conseguenze neurologiche sulle persone che oggi hanno già ricevuto il vaccino”.
Alla conferenza non ci sono soltanto gli organi di stampa dell’informazione indipendente, c’è – meritoriamente – anche una giornalista di Mediaset. Lo scienziato francese non fa sconti neppure ai mass media: “L’informazione viene e deve essere presentata in un certo modo: si privilegiano determinati vaccini anziché altri, mentre si ignorano gli aspetti che ne evidenzierebbero l’inefficacia ed il pericolo. E se qualcuno lo fa notare, allora quella persona viene eliminata. È una vera e propria realtà di menzogna quella in cui viviamo”.
Ci tornano alla mente gli episodi di una settimana fa, quando i manifestanti pacifici anti green pass protestavano la propria indignazione davanti alla sede fiorentina de “La Nazione”.
I giornalisti del quotidiano erano all’interno del giardino della sede protetti da cancellate rugginose, mentre scrutavano quella strana gente che chiedeva a gran voce soltanto obiettività, come antidoto alla paura. Vederli lì, in quella gabbia che li divideva dall’esterno, era come vedere il potere, attraverso chi ne diventa portavoce, separato dalla realtà.
E’ stato levato più volte il grido d’onore a “Giuseppe De Donno”, il medico improvvisamente scomparso che ha curato per primo la Covid, diventato il simbolo della scienza non allineata ai voleri delle multinazionali. Montagnier non lo cita, ma è molto chiaro, Il nuovo coronavirus si puo’ sconfiggere: “non è vero che i vaccini sono l’unica soluzione e per giunta obbligata, si può guarire senza”.
E poi, fa un accorato appello a tutti i medici, veicolando un messaggio di speranza: “il loro dovere è informarsi e scopriranno che ci sono dei farmaci attivi che, se somministrati all’inizio delle infezioni, possono portare alla guarigione. Metodi alternativi e anche meno costosi per il sistema sanitario. Per esempio, antibiotici – come l’azitromicina – che se somministrati da subito possono portare a vincere questa battaglia.”
Lo scienziato francese non nasconde le implicazioni politiche globali legate all’emergenza Covid:
“Un programma” che coinvolge più che altro l’Occidente, anche se è nato a Wuhan. Un programma che è “di un gruppo”, come lo definisce l’illustre virologo. Un gruppo che comprende e interlaccia Corporation e governi: “Siamo in un epoca di vera follia. Tutte le attività umane, economiche, culturali e sociali sono state turbate da questo sconvolgimento. Le misure attualmente in vigore in Italia, in realtà sono molto simili anche in Francia, Inghilterra ed in altri Paesi europei. È stato tutto concertato da questo gruppo ed i popoli devono adeguarvisi. Accusano noi di essere dei complottisti, ma sono loro che hanno fatto un complotto. Ci sarà una speranza se decideremo di vivere in un mondo razionale e giusto che accoglie anche ciò che non è previsto, ovvero ciò che non è previsto da questo gruppo che vuole guidarci e dominarci.”
Dagli Usa all’Europa, fino all’Australia. La campagna vaccinale di massa su scala planetaria, attraverso l’inquinamento delle acque reflue, potrebbe diventare un rischio anche per l’ambiente?
“Inquinamento ambientale ma non solo, anche quello elettromagnetico provocato dalla nuova tecnologia 5G. Ci sono studi che hanno dimostrato come nel vaccino Pfizer sia presente l’ossido di grafene, una sostanza che è in grado di modificare le proprietà magnetiche degli altri componenti. Forse non è un caso che prima che iniziasse tutta questa situazione, abbiano iniziato a installare tutte quelle antenne a Wuhan.” Conclude Montagnier:
Siamo in un periodo critico: l’uomo sta creando, sta sviluppando i motivi, le ragioni della propria scomparsa.
Un lunghissimo applauso congeda il premio Nobel per la medicina Luc Montagnier da questa Firenze in cerca di un Rinascimento possibile, a prova di Scienza. E della libertà perduta.
Di Valentina Bennati e Jacopo Brogi, ComeDonChisciotte.org
Firenze, 12.08.2021
[Al termine delle NOTE sottostanti seguirà la trascrizione della conferenza stampa]
Valentina Bennati, Giornalista professionista specializzata in tematiche di salute e ambiente. Naturopata membro FNNP (Federazione Nazionale Naturopati Professionisti).
“Percepisco il mio lavoro come una sottile indagine fatta di domande, di chiedersi il perché. Comprendere la causa è sempre il primo passo da fare.”
Jacopo Brogi, Autore e documentarista; freelance United Photo Press. “La realtà ha bisogno di più testimoni. Per mostrarla e per cambiarla.”
NOTE
(3) = Ibidem
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Trascrizione della conferenza stampa
(interventi principali)
Ippodromo Le Mulina, Cascine di Firenze, 12.08.2021
AVVOCATESSA TIZIANA VIGNI, Presidente Associazione ‘Atto Primo: Salute Ambiente Cultura’:
“Intanto grazie a questa stampa che abbiamo voluto, una stampa amica e selezionata perché oggi è una festa per il Prof Montagnier, una festa della libertà, della democrazia, dello scambio intelligente e spero approfondito e interessante sul tema della pandemia.
Dal 2002 la Corte Costituzionale ha stabilito che in materia sanitaria il legislatore è vincolato da comprovati elementi di natura tecnico scientifica, sto citando la sentenza Onida del 2004 quando la Corte di Appello di Venezia, Sezione Minorenni, aveva sollevato questioni di legittimità costituzionale, in riferimento all’art 32 della costituzione, dell’art 2 della legge 292 del 63 che aveva imposto la vaccinazione obbligatoria antitetanica. Poi nel senso del vincolo da comprovati elementi di natura tecnico scientifica è intervenuta la sentenza Cartabia, la numero 5 del 2018, che prevede che l’obbligo non deve incidere negativamente sullo stato di salute di colui che è obbligato, salvo conseguenze che appaiono normali e pertanto tollerabili.
Nessuno qui è contro la vaccinazione obbligatoria in assoluto o contro le vaccinazioni, tantomeno il Prof Montagnier, ma siamo perplessi e dubbiosi riguardo a questa vaccinazione perché il vulnus rispetto al consenso informato sta proprio nella circostanza gravissima che questi comprovati elementi di natura tecnico scientifica sono assolutamente sommari e provvisori. Ovviamente non è possibile, recitando ancora la sentenza Onida, con la maggiore precisione possibile prevedere le complicanze tendenzialmente derivabili dalla vaccinazione. Quindi ecco il tema odierno, ecco il vulnus che io, il prof Granara e altri valenti costituzionalisti iniziamo a intravedere.
Vorrei portare un esperienza personale, io purtroppo ho mio figlio che si è vaccinato Pfizer, ha avuto per almeno un mese febbricola, vomito, stanchezza invalidante, ho inviato una pec al medico di fiducia, nessuno ha risposto. Ho fatto analisi personali e si è evidenziata una situazione anticorpale abnorme, ma nessuno si è fatto vivo, sono giunta alla conclusione che in Italia non esiste una farmacovigilanza né attiva né passiva che possa valutare gli effetti avversi che purtroppo possono esserci sempre con un qualsivoglia trattamento vaccinale, a maggior ragione con questo trattamento sanitario che ha subito una sperimentazione sommaria e provvisoria che deve essere revisionata ogni 12 mesi. Basta collegarsi al sito dell’EMA per avere queste informazioni e infatti sui bugiardini si riporta che non sono né conosciuti né conoscibili gli effetti a medio e lungo termine della vaccinazione. Insomma è un’autorizzazione non standard come prevista dal Regolamento 727/2004, ma solo condizionata.
E allora perché obbligare, sapendo i rischi che corre la popolazione, e presentare i sanitari che rifiutano l’obbligo come irresponsabili e traditori dell’interesse pubblico? Tra l’altro molti di questi sanitari – che io e il prof Granara stiamo guidando in un ricorso di fronte al TAR Toscana – hanno situazioni personali patologiche importanti che sono completamente disconosciute e che i medici si rifiutano di certificare, non ci sono cioè medici che si prestano a fornire queste doverose certificazioni. E’ evidente che una malattia autoimmune può diventare un problema e chi supporterà, eventualmente, queste persone se si ammaleranno? Quindi in prevenzione queste persone cercano di evitare il male peggiore, la loro non pare di certo un’azione irresponsabile.
L’art 32, interessante il 2 comma, sottolinea che ‘non si possono ignorare i limiti imposti dal rispetto della persona umana’, allora questi sanitari che oggi legittimamente si oppongono all’obbligo del vaccino non devono essere denigrati per rifiutarsi di fatto – perché bisogna chiamare le cose con il loro nome – di ‘fare da cavie’ perché, tra l’altro, responsabilmente vorrebbero casomai evitare il rischio di diventare un peso per la collettività.
Ora con il green pass si obbliga di fatto alla vaccinazione e questo per la popolazione tutta, allora stiamo violando i limiti imposti dal rispetto della persona umana e l’art 3 dei diritti fondamentali dell’Unione Europea. Noi possiamo, quindi, scegliere due strade: l’abisso della barbarie in cui ci conduce la paura o il rispetto della persona umana il cui perimetro di legalità deve restare ben definito.
Lo Stato non può disporre a suo piacimento della vita, del corpo dei suoi cittadini. Guardate che stanno succedendo cose inquietanti che aprono scenari terribili, per esempio in alcuni ristoranti fiorentini si invitano le persone vaccinate a indossare braccialetti fosforescenti per distinguerli dai non vaccinati, ribelliamoci con forza a tutto questo perché quel perimetro di legalità non va mai superato, sono sbalordita da quello che può succedere, attenzione a questi comportamenti.
Grazie per l’attenzione, lascio la parola al Professor Granara”.
PROF AVVOCATO DANIELE GRANARA:
“Grazie a tutti e in primo luogo al prof Montagnier che ci onora della sua presenza, della sua enorme scienza e di ricordarci la rigorosità del metodo scientifico. Grazie all’avvocatessa Tiziana Vigni che ha reso possibile tutto questo e grazie alla libera stampa che è presente e fa sì che nel nostro paese sia possibile ancora sperare nella avere un’opinione pubblica forte e consapevole che storicamente non abbiamo mai avuto e che non abbiamo tuttora perché il pensiero unico mediatico è tutto teso a raccontarci della bontà di questa vaccinazione senza chiedersi le ragioni della stessa.
Qui è in gioco la libertà di scelta della cura, è in gioco la libertà individuale, è in gioco la libertà di insegnamento e noi non avremmo mai immaginato che nel nostro Paese avremmo dovuto assistere a questa deriva democratica che sfiora aspetti autoritari inaccettabili.
Noi non siamo qui per affermare una tematica come viene spesso presentata di tipo no vax, ma noi siamo qui per discutere di un metodo scientifico applicato, in questo caso, in modo improprio e inadeguato.
Quanto è stato sperimentato questo vaccino, ammesso che sia tale? E’ stato sperimentato troppo poco tempo per far si che sia reso obbligatorio e oggetto addirittura di una campagna pressante come in questo caso.
E’ vero che la Costituzione prevede l’obbligo di trattamenti sanitari obbligatori, quando previsti dalla Legge, ma a quali condizioni? Il Trattamento Sanitario Obbligatorio per la nostra Costituzione è possibile solo a due condizioni: quando sia garantita l’efficacia e la sicurezza. In questo caso non è espressamente garantita né l’una né l’altra. E infatti nel momento in cui viene imposto ai sanitari, o indirettamente agli insegnanti e al personale della scuola, viene anche imposto di firmare una esenzione totale di responsabilità da qualsiasi possibile danno che possa derivare da questo vaccino e non è previsto neanche alcun tipo di risarcimento proprio in forza di questa esenzione di responsabilità che viene imposta unicamente al vaccino.
Allora voi capite che la situazione che stiamo vivendo è anormale, siamo l’unico paese al mondo che opera in questo modo, siamo l’unico paese europeo che ha imposto un obbligo di questo tipo e in cui è in corso una campagna di questo tipo che va a incidere sui nostri diritti individuali, sulle nostre libertà garantite dalla Costituzione e che va a violare quel diritto europeo che per il nostro ordinamento ha un applicazione prevalente e immediatamente prevalente addirittura sulle leggi interne che non sono compatibili con esse.
Allora noi a chi sostiene, come è stato recentemente sostenuto, con lo stemma della Repubblica dietro, che chi non fa il vaccino è un suicida o un assassino – questo è stato detto – diciamo che questo non gli compete e che vogliamo sapere quanti miliardi di euro sono stati spesi per comprare questi vaccini, cosa ne è del nostro debito pubblico, cosa ne è del patto di stabilità e vogliamo sapere poi chi pagherà i debiti e se non ci saranno dismissioni del nostro Paese a favore, magari, di qualche investitore estero.
E’ assolutamente singolare ed è molto preoccupante ciò che sta accadendo e che ci troviamo in questa situazione, siamo a un punto in cui mai la Costituzione aveva previsto che potesse accadere si arrivasse: c’è una lesione evidente della libertà di scelta, di cura e del principio di autodeterminazione che fa parte del patrimonio costituzionale comune dei paesi dell’Unione Europea e scardinare i principi che fanno parte di questo patrimonio significa mettere in discussione la nostra forma di Stato, non lo possiamo consentire, dobbiamo difendere la nostra Costituzione che da oltre 73 garantisce a noi libertà e democrazia.
Oggi, per la prima volta, siamo nel punto più basso della Repubblica e in pericolo, è per questo che siamo qui e dobbiamo essere grati al Prof. Montagnier che ci ricorda il rigore del metodo scientifico, l’esigenza della sicurezza e dell’efficacia e della sua necessaria sperimentazione prima che possa essere oggetto di una campagna così pressante come quella che è in corso.
Siamo in una terra toscana che è stata patria di Leonardo da Vinci e di Piero Calamandrei. Leonardo da Vinci è stato il fautore della libertà della scienza, del rigore del metodo scientifico e della necessità della sperimentazione che sono proprio i 3 elementi oggi in fase di discussione. E siamo anche nella terra di Calamandrei che ha scritto che ‘la libertà è come l’aria, ce ne rendiamo conto quando essa viene a mancarci’. Teniamo conto di queste parole dette da un grande toscano e da un grande fiorentino.
Viva il Prof Montagnier, viva la nostra Costituzione e viva i valori di libertà e democrazia che essa incarna”.
AVVOCATESSA VIGNI:
“Cominciamo, non voglio che il Professor Montagnier si stanchi molto, domande brevi per favore”.
BERENICE GALLI per PANGEA BYOBLU:
Professore come è possibile che ci troviamo in un momento storico in cui non è dato ascoltare il parere di un premio Nobel del suo livello e anzi il suo pensiero viene attaccato e, invece, la politica e i media del sistema ci propinano uno stuolo di personaggi completamente inadeguati, i cosiddetti influencer perché sono anche pagati dal sistema, e noi dovremmo dare retta a loro e seguire le indicazioni mediche che ci danno? Cosa ha fatto professore per essere attaccato da questo sistema?
“Per rispondere alla sua domanda direi innanzitutto che tutto ciò sta succedendo perché siamo in una dittatura sanitaria, non si può più parlare di Repubblica o Democrazia. Questa è una situazione che riguarda soprattutto i paesi europei, il gruppo che ha costruito tutto questo programma, che definirei orribile, è un gruppo che coinvolge paesi ricchi che possono permettersi di pagare certe aziende, è questa la ragione principale di questa imposizione di quelli vengono chiamati ‘i vaccini’, io li chiamo vaccini tra virgolette perché in realtà sono delle miscele di composti di biologia molecolare che possono essere dei veri e propri veleni ed è un orrore che ci sia questo obbligo e che adesso si cominci a parlarne anche per i bambini e i ragazzi. Questi vaccini sono inutili, pericolosi e anche inefficaci.
C’è da considerare che in realtà tutto questo che stiamo vivendo è un’impresa che è stata costruita nel tempo, non è un caso che questa pandemia sia scoppiata proprio in questo momento, è stato un lungo lavoro di coordinamento di operazioni di marketing con il coinvolgimento di case farmaceutiche, medici e scienziati e anche di governi, perché sono loro che poi hanno deciso di applicare questo programma.
Questo programma in realtà era pronto da un anno, forse più di un anno, ed è quello che ha voluto promuovere questo gruppo, gruppo che non ho identificato, ma di cui sicuramente fanno parte anche i governi, siamo in un epoca di vera follia perché tutte le attività umane, economiche, culturali e sociali sono state turbate da questo sconvolgimento che è stato dettato dai Governi. Le misure che ci sono in Italia in realtà sono molto simili anche in altri paesi come la Francia, l’Inghilterra e gli altri paesi europei, è stato tutto concertato da questo gruppo e bisogna in un certo senso adeguarsi a tutto questo sistema che è stato concertato e i popoli sono costretti ad adeguarsi a questo. Siamo accusati di essere complottisti ma sono loro che hanno fatto un complotto”.
ANGELA CAMUSO per MEDIASET “FUORI DAL CORO”:
Qual è, se c’è, un fondamento scientifico per il green pass così come è stato strutturato?
“Quello che hanno usato è sì un fondamento medico, ma l’hanno usato in modo molto semplice e anche ingenuo. In realtà si tratta di una patologia che per della maggior parte dei tratti di quello che ci dicono è inventata e poi hanno proposto il vaccino come unico rimedio, hanno sfruttato quello che è il nostro bel ricordo di infanzia dei vaccini per dire che il vaccino era la soluzione, ma non è vero, è solo menzogna. Questo vaccino è inefficace, inutile e pericoloso.
Vi spiego perché: inefficace perché, a differenza di quello che ci avevano detto, il vaccino non impedisce la trasmissione del virus. Quindi non è vero che evita la trasmissione del contagio. Hanno detto che evita i casi più gravi, ma anche questo abbiamo visto che non è vero perché, se guardiamo negli ospedali, ci sono persone ricoverate che avevano ricevuto il vaccino, ma che magari poi sono stati infettate e contagiate dalle varianti del virus contro le quali questi vaccini non sono efficaci.
Il problema è che il sistema di marketing che c’è dietro si occupa di una vera e propria strutturazione dell’informazione che viene e deve essere presentata in un certo modo. Si dice, per esempio, che ci sono solo certi tipi di vaccini ignorandone altri tipi oppure si ignorano gli aspetti che ne evidenzierebbero l’inefficacia e il pericolo E se qualcuno fa notare questi aspetti, allora quella persona viene eliminata, quindi è una vera e propria realtà di menzogna quella in cui viviamo.
Ci sono dei lavori di ricerca clinica, delle osservazioni empiriche che stanno dimostrando che si può guarire senza vaccini, ci sono alternative quindi non è vero che i vaccini sono l’unica soluzione anche se ci obbligano ad accettarli per uscire da questa situazione. Per cui io faccio appello a tutti i medici di fare il loro dovere di medici che è informarsi e scopriranno che ci sono dei farmaci attivi che, se somministrati all’inizio delle infezioni, possono portare alla guarigione. Ci sono dei metodi alternativi per curare questa infezione che sono anche meno costosi per il sistema sanitario e che permetterebbero di liberarci da questo virus”.
Dunque, professore, volevo capire: se, come Lei ha ribadito, il vaccino non protegge dalla trasmissione del virus, quindi questo pass non è utile alla salute pubblica così come è stato fatto?
“In realtà non è più una questione scientifica, ma di marketing perché gli Stati sono obbligati di fatto a far utilizzare certi trattamenti. Perciò per questo ribadisco il mio appello ai medici affinché svolgano il proprio lavoro e prescrivano dei farmaci accessibili che rappresentano sicuramente un trattamento meno rischioso e meno costoso.
Prima ho definito il vaccino pericoloso perché può avere anche degli effetti a lungo termine – oltre a quelli che vediamo adesso con le trombosi vascolari, ad esempio – e al momento di questi effetti a lungo termine non abbiamo alcuna conoscenza. Ma è possibile che ci siano conseguenze neurologiche sulle persone che hanno ricevuto il vaccino, dunque è possibile che nei prossimi anni si sviluppino malattie legate proprio a questi vaccini e che siano anche trasmissibili per diverse generazioni. Per questo io ritengo un crimine che vengano vaccinati i bambini perché, se anche al momento possono sopportare gli effetti immediati di questo vaccino, potrebbero poi subire quelli a lungo termine.”
STELLA KHOROSHEVA per SOVRANITÀ POPOLARE:
Per l’ HIV , ancora dopo 50 anni, non si è trovato un vaccino. Per quale motivo?
“Ci sono delle malattie infettive che possono essere eliminate tramite vaccini e altre invece no. Ad esempio l’epatite C è sempre causata da un virus a RNA ed è già stata combattuta senza vaccino, infatti c’è un’azienda farmaceutica, una di quelle tra l’altro che sono in vista in questo momento per i vaccini, che produce un farmaco che inibisce la replicazione del virus dell’epatite C.
In questo caso quindi questa malattia è stata combattuta in questo modo a differenza di quello che sta succedendo adesso.”
ARMANDO MANOCCHIA per IMOLA OGGI e PIAZZA LIBERTA’ :
Professore, per le sue conoscenze scientifiche e per l’esperienza maturata fin qui, secondo Lei, come possiamo riconquistare i nostri diritti, come possiamo uscire da questa situazione?
“C’è una soluzione. Io da piccolo ho ricevuto un vaccino, meglio dire un batterio per la tubercolosi, il cosiddetto vaccino BCG, che sostanzialmente è un batterio vivente che stimola l’attività cellulare quindi, a differenza dei vaccini che vengono utilizzati adesso come Pfizer che producono degli anticorpi contro le proteine di superficie sul virus, questo è invece è una tipologia di vaccinazione che stimola un’immunità più complessiva e ci sono alcune ex colonie di paesi europei che stanno già utilizzando una procedura di questo tipo ed è stato dimostrato, infatti, che questo tipo di vaccino BCG non è efficace solo contro molte delle malattie infettive, ma anche sullo stesso coronavirus, ci sono degli articoli che dimostrano che ne impedisce la trasmissione proprio perché ha un effetto di immunità meno specifico, ma cellulare, più globale. E c’è un gruppo di studio italiano che ha dimostrato, infatti, che nell’origine del virus c’è anche un cofattore batteriale e questo tipo di procedura stimola delle reazioni che impediscono la trasmissione del virus. Inoltre, per lo stesso motivo, ci sono anche degli antibiotici, come l’azitromicina, che se somministrati all’inizio dell’infezione possono portare alla guarigione dal covid. Perciò faccio nuovamente appello a tutti gli scienziati e i ricercatori perché possano trovare strumenti di questo tipo che possono essere alternativi, ma che ci possano permettere alla fine di vincere questa battaglia.
Voglio concludere con una nota positiva dicendo che c’è speranza, c’è speranza se decidiamo di vivere in un mondo razionale e giusto che accoglie anche ciò che non è previsto ovvero ciò che non è previsto da questo gruppo che vuole guidarci e dominarci”.
NICOLETTA FORCHIERI per NEXUS:
Buonasera Professore. Il virus è stato isolato?
“Se si ripercorre un po’ la storia della scoperta di questo virus e tutto il percorso di isolamento, si scopre che in realtà un ruolo importante nell’origine è stato svolto non solo dal laboratorio cinese, ma c’è anche la presenza di altri ricercatori di paesi occidentali che forse senza saperlo, a loro insaputa, hanno però giocato un ruolo importante.”
VALENTINA BENNATI per COME DON CHISCIOTTE.ORG:
Buonasera professore e grazie della Sua presenza qui oggi.
Nell’acqua è facile che si trovino batteri con dentro il Sars Cov 2 o sue varianti che producono la spike naturale. A quest’ultima si aggiunge la spike da vaccino, riversata nei reflui da milioni di vaccinati. Dunque la mia domanda è questa: come e quanto una campagna vaccinale di massa su scala planetaria sta contribuendo all’inquinamento delle acque reflue e più in generale dell’ambiente? Con quali possibili conseguenze?
“Siamo in un periodo critico perché l’uomo sta creando, sta sviluppando i motivi, le ragioni della propria scomparsa, non solo per l’inquinamento di cui Lei parlava, ma anche per l’inquinamento elettromagnetico provocato dal 5G.
Ci sono degli studi che hanno dimostrato che nel vaccino Pfizer è presente l’ossido di grafene, una sostanza che è in grado di modificare le proprietà magnetiche degli altri componenti e quindi, forse, non è un caso che prima che iniziasse tutta questa situazione hanno iniziato a comparire tutte quelle antenne a Wuhan.”
AVVOCATO GRANARA
“Vorrei ringraziare il Professor Luc Montagnier per questa grande lezione di scienza, di libertà, di civiltà e di umanesimo, nella città dell’umanesimo.
Grazie anche all’Avvocatessa Tiziana Vigni che ha reso possibile tutto questo”.
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