di Assunta Cindolo
“Il tempio che Dio ama di più è il tempio del silenzio e della pace interiori del devoto. Ogni volta che entrate qui in questo bellissimo tempio, lasciatevi alle spalle irrequietudine e preoccupazioni. Se non ve ne liberate, Dio non potrà venire in voi. Prima fondate in voi stessi un tempio di bellezza e di pace; là Lo troverete, sull’altare della vostra anima”. (Paramahansa Yogananda)
Dalla lettura di quanto i grandi maestri spirituali hanno comunicato a noi, a partire da Gesù, subito si coglie una nota comune che può portare l’uomo alla realizzazione di ciò che realmente è: l’utilizzazione quotidiana della preghiera per comunicare con Dio, affinché Lui possa rivelarsi nel nostro cuore.
Quanto sarebbe bello se solo riuscissimo a pregare davvero, come sarebbe bello se ci mettessimo in meditazione ogni giorno con l’unica richiesta di conoscere la verità e di permettere a Dio di esplodere dentro il nostro cuore.
Allora mi sono chiesta: perché pur avendo una possibilità “reale” di fare questo, come tanti maestri ci indicano, siamo pigri e non ci affidiamo realmente a Lui? Quante scuse ci inventiamo per non raccoglierci in silenzio a pregare o meditare: “Non ho tempo, sono stanco, non ci credo, la meditazione non è per me, non so pregare, ho impegni familiari e di lavoro più urgenti…”.
Pensiamo… “magari domani appena avrò risolto i problemi più importanti, con calma, inizierò a meditare e a dedicarmi a cose più spirituali”. Così facendo, abbiamo volutamente anteposto “tutto” alla conoscenza di Dio, laddove dovrebbe essere esattamente l’inverso. Siamo stati ancora una volta “imbrogliati” dall’illusione che tutto ciò che ci circonda è l’unica cosa reale per la quale vale la pena combattere e sacrificarsi.
Guardiamoci onestamente: siamo capaci di passare ore e ore a riflettere su come trovare una strategia che possa far fruttare le nostre attività, ore e ore su giornali specializzati per trovare il modo migliore per investire i nostri soldi, ore e ore spese in chiacchiere inutili sulla moda e su cose alquanto frivole, ore e ore a giudicare gli altri, chi non ci ha soddisfatto con il suo comportamento e non riusciamo a trovare un po’ di tempo per starcene in disparte in una stanza e farci aiutare da Lui che tutto conosce, unico ed eterno e che è parte integrante della nostra anima… I soldi, le proprietà, le passioni, la distrazione, in una parola il materialismo, pur avendo vita limitata, perché la morte li spazzerà via, ci hanno, in sostanza, rubato la possibilità di incontrare Dio.
Eppure, prima o poi, ci arriverà un messaggio ben preciso che evidenzierà la rivolta, la ribellione della nostra anima; e l’evento che ci sveglierà potrà essere di qualunque natura… dal consiglio di un amico ad una grave malattia che ci porrà di fronte a domande del tipo: Chi sono? Cosa sto facendo?
Quando si sentirà la necessità di “conoscere” la verità, a quel punto crolleranno uno dopo l’altro tutti i desideri inutili e metteremo al primo posto nel nostro cuore la realizzazione di Dio in noi. Ci risveglieremo, con il preciso intento di trovare più tempo possibile per poter stare in silenzio nella solitudine a meditare e pregare.
Aprendo così l’unica porta accessibile all’Energia Divina, inizieremo a comportarci con amore in ogni cosa che faremo, vedremo nei nostri fratelli anime in viaggio come noi, riusciremo a staccarci dall’inutile corsa al denaro e al successo personale, riusciremo a dare una mano ai nostri fratelli poveri o bisognosi, distruggendo con la nostra volontà avarizia e ingordigia.
E dopo tanti sforzi e tanti buoni propositi il risultato, io credo, sarà ciò che ci è stato ripetuto da secoli per trovare la gioia e la felicità e cioè che “il regno di Dio è dentro di voi”…non va cercato altrove!
Articolo di Assunta Cindolo
Rivisto da www.fisicaquantistica.it
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