Alessandro Lattanzio, 21/5/2014
Mentre gli Stati Uniti formano alleanze con jihadisti e fascisti, i russi si alleano con un Paese confinante di 1,4 miliardi di abitanti la cui economia sarà più grande di quella degli Stati Uniti, e questo senza contare gli altri dei BRICS. Inoltre Cina e Russia non useranno più i dollari nei mutui rapporti commerciali. La morale della storia è: mai sottovalutare la stupidità degli Stati Uniti. Infatti, gli Stati Uniti non potranno più minacciare la Russia con sanzioni economiche o finanziarie; Mosca potrà aggirarle attraverso l’alleata Cina, la prima economia del mondo. E sempre gli USA non potranno minacciare l’accesso della Cina alle risorse energetiche via mare, potendo Beijing riceverle mediante i gasdotti terrestri della Russia. La capacità degli Stati Uniti di influenzare o minacciare una tale alleanza sarà più esigua di quando minacciava i due Stati separatamente. Questi aspetti poco spettacolari e poco attraenti per il circo mediatico atlantista, infatti, sfuggono agli occhiuti nostrani gazzettieri, scopertisi ‘esperti in geopolitica’, che pontificano dall’alto dei loro accademici twitter da 130 caratteri di una presunta ‘debacle’ di Putin. Poveri idioti, espressione dell’asinismo colto del medio borghesuzzo occidentale, intrappolato tra Luttwak e Clooney.
L’accordo tra Russia e Cina firmato oggi è l”ultimo chiodo sulla bara’ del dollaro, che produrrà:
1) iperinflazione negli Stati Uniti;
2) grande perdita del relativo potere d’acquisto del dollaro;
3) tagli alle spese militari da parte del Pentagono;
4) l’addio all’egemonia del sistema washingtoniano.
Inoltre, le esercitazioni militari congiunte russo-cinesi del 2015 costringeranno gli USA a “giocare secondo le regole dei Paesi civili“, dichiara Igor Korochenko, direttore del Centro per l’analisi del commercio mondiale delle armi (TSAMTO). “Data l’attuale situazione geopolitica del mondo, la Russia e la Cina sono partner strategici e la loro cooperazione non sarà solo sul piano economico, ma anche militare. Inoltre, le esercitazioni militari congiunte sono un fattore estremamente importante confermando la convergenza dei nostri approcci ai problemi militari e politici“. La partecipazione cinese a queste manovre dimostra che Mosca e Pechino hanno obiettivi comuni e condividono la stessa visione degli eventi mondiali. Le future esercitazioni militari russo-cinesi potranno limitare l’influenza degli Stati Uniti, “Va da sé che è necessario impedire che i soli Stati Uniti decidano i destini del mondo“. Le esercitazioni congiunte dimostrano che Mosca e Pechino possono imporre un limite all’espansionismo americanista. Le esercitazioni militari congiunte del 2015 saranno dedicate al 70° anniversario della vittoria sulla Germania nazista. Negli ultimi anni, la cooperazione militare tra la Russia e la Cina è in piena espansione. In 20 anni Mosca ha venduto a Pechino velivoli come i caccia multiruolo Su-27 e i sistemi di difesa aerea strategici come gli S-300 e tattici come Buk e Tor. I cinesi prevedono di espandere l’acquisizione di ulteriori sistemi d’arma dalla Russia, come i sistemi S-400 e i velivoli strategici Il-76 e Il-78.
Nel frattempo, alle prese con il disastro di Fukushima, in Giappone si pensa a come rimediare le risorse energetiche necessarie ad integrare l’utilizzo ridotto dell’energia nucleare. La Japan Pipeline Development & Operation (JPDO) lavora su un progetto di pipeline da 20 miliardi di metri cubi/anno, che al costo di 5,87 miliardi di dollari USA collegherà l’isola giapponese di Hokkaido con l’isola russa di Sakhalin attraverso un gasdotto sottomarino. “Speriamo di decidere nell’anno fiscale 2014 e poter iniziare la supervisione e la preparazione della costruzione da avviare e completare nel periodo fiscale 2015-2019. In realtà, non ci sono ostacoli al progetto“, afferma Hideo Ogawa, direttore e presidente della JPDO.
Sempre nel frattempo, a ulteriore dimostrazione dell”isolamento’ della Russia dal resto del mondo, il ministro della Difesa iraniano, Generale di brigata Hossein Dehqan, visiterà la Russia su invito formale del suo omologo russo Sergej Shojgu, per partecipare a una conferenza sulla sicurezza internazionale. Dehqan si recherà quindi a Mosca per partecipare alla terza Conferenza sulla Sicurezza Internazionale, il 23-24 maggio. I rappresentanti di oltre cinquanta Paesi e organizzazioni regionali e internazionali prenderanno parte a questa conferenza. All’inizio di ottobre 2013, Dehqan sottolineò la necessità di rafforzare la cooperazione nella Difesa tra Teheran e Mosca, svolgendo un ruolo importante nel mantenimento della sicurezza regionale e globale. Nel gennaio 2013, Teheran e Mosca firmarono un memorandum d’intesa per incrementare la cooperazione nel campo della sicurezza tra i due Paesi.
Riferimenti:
Interfax Energy
Moon of Alabama
PressTV
RIAN
http://www.statopotenza.eu/11930/quanto-e-come-la-russia-e-isolata-e-perdente
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