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venerdì 25 marzo 2022

Kim Il Draghi, da vile affarista a vile traditore

 


Viene da ridere a pensare che un Paese con 70 carri armati e 300 aerei di cui la metà ormai vetusti, davvero poca cosa per  difendersi da chiunque, minacci di voler fare la guerra a qualcuno e in particolare alla potentissima Russia. Ci sarebbe anche da chiedersi come mai con oltre 26  miliardi l’anno di bilancio della difesa alla fine ci si ritrovi con forze armate degne del Montenegro, ma la risposta è che i soldi, a parte tangenti e compagnia cantante, sono spesi come vuole la Nato, anzi gli Usa e quindi compriamo quello che serve a loro come complemento bellico, non ciò che servirebbe a noi per una difesa decente. Tuttavia è davvero troppo che il presidente del consiglio e il teatro dei burattini che è il nostro governo, vogliano  aumentare e di molto le spese militari, in un momento in cui una crisi economica occultata dai media è alle porte e in cui il Paese è letteralmente alla canna del gas. Ciò che non torna è che tutto questo avviene in un contesto in cui ciò rappresenta una diretta sfida a Mosca senza che il Paese abbia alcuna possibilità di sopportare tale sfida, anche da un mero punto di vista economico ma che comunque dovrà sopportare dei costi per questo atteggiamento. Soprattutto esclude  l’Italia da ogni possibile linea di mediazione una volta che si sarà arrivati al tavolo della pace e dunque con un ulteriore colpo al suo peso internazionale, già più lieve di quello di una piuma. Davvero l’uomo è così stupido da provocare questo enorme pasticcio?

Un amico mi suggerisce una chiave di lettura molto interessante e alla quale non avevo pensato: Draghi è stato messo al suo posto da Wall Street ed Washington non solo per tenere insieme la commedia pandemica, per svendere il Paese e garantire gli investimenti della finanza Usa in Italia (vedi i quasi 300 miliardi di crediti deteriorati  in pancia ai fondi esterovestiti, vedi il 30% di debito sovrano in pancia estera, vedi la ripresa un mese fa dell’uso dei derivati sul debito pubblico che ci saranno venduti, ovviamente, dai Big della finanza Usa),  ma anche per controbilanciare le spinte tedesche e in qualche caso anche francesi ad accettare un dialogo economico con la Russia che Washington davvero non sopportava. Insomma Draghi sarebbe lì anche per evitare “cedimenti” in seno all’Europa nella crociata contro Putin, segno che in definitiva Washington stava preparando la provocazione per trascinare la Russia in guerra, non accorgendosi che questo sarebbe stato un enorme errore strategico.. E siccome questo insensato atteggiamento bellicista italiano, non serve assolutamente a nient’altro se non ad accelerare la rovina il Paese, non c’era che un uomo in grado di portare a termine questo compito senza tentennamenti, ovvero il vile affarista di un tempo, ora vile traditore. Della Costituzione italiana e del suo popolo.

Per questo  Draghi nelle sue azioni va oltre il sostegno di una partecipazione all’Alleanza atlantica e non fa alcuno sforzo per attivare un processo di negoziazione per la situazione ucraina, ma con i suoi 70 carri armati tende solamente a sparigliare le carte, con attacchi fuori misura a Putin ed azioni di disturbo, come per esempio, contro la ‘resuscitata’ idea del mini esercito europeo, una mini “force de frappe” parallela alla Nato, ma diretta dai burocrati di Bruxelles. Sembra, dunque, che il nostro amato premier Kim il Draghi si curi solo di mantenersi nei ranghi Usa, come mero operatore tattico sul campo in grado però di essere più realista del re. Il tutto, magari, per una prossima contropartita prestigiosa; pagata però solo dopo la conferma che l’Europa, rimanga l’ascaro del del mondo anglosassone, senza un aumento di peso decisionale. Tra la messe di indizi disponibili, sta anche quello che in Europa gli  hanno al nostre presidente del consiglio le porte dei vertici più importanti: del resto che se possono fare ai tavoli in cui si parla di visione geopolitica e di ruolo europeo verso l’est: di uno che non pensa e ed esegue solo gli ordini altrui? Insomma Draghi gioca la stessa partita di Biden, che disgraziatamente è anche una partita contro il Paese che dovrebbe guidare.

https://ilsimplicissimus2.com/2022/03/25/kim-il-draghi-da-vile-affarista-a-vile-traditore/


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