Il 27 Ottobre si correrà in India
il Gran Premio di formula 1. Lo scorso anno la Ferrari partecipò con il simbolo
della Marina Militare italiana per ricordare i nostri Massimiliano Latorre e Salvatore Girone in
ostaggio dell’India.
Sono passati oltre 600 giorni ed
ogni giorno è sempre più evidente che Massimiliano e Salvatore si trovino ancora in India
per tentare di difendere interessi economici, fatti rientrare il 21 marzo
2013 precipitosamente in India per
ingraziarsi Delhi ed evitare all’Italia fossero annullati contratti o commesse
commerciali.
L’India ha dimostrato e sta
dimostrando, invece, di essere una vera Nazione
a differenza di una pavida Italia. Ciò che voleva essere difeso restituendo
Massimiliano e Salvatore sta
svanendo nel nulla e Delhi continua per la sua strada. Per ora ha annullato la
commessa con Finmeccanica, probabilmente si accinge a fare la stessa cose con
altri interlocutori dell’imprenditoria italiana ed, intanto, Massimiliano e Salvatore continuano
ad essere lontani dalle loro famiglie.
Una sudditanza italiana confermata da
fatti concreti come il mancato avvio dell’Arbitrato internazionale promesso.
Un’iniziativa politico - diplomatica che
avrebbe anche tolto l’India dall’imbarazzo di aver intrapreso una strada tutta
in salita nel gestire una rilevante vicenda internazionale.
Un Italia che invece di pretendere
il rispetto del diritto questua all’India pietà per i nostri ragazzi e non afferma
invece ciò che a loro è dovuto per garanzie internazionali. Un Italia che
ancora continua a sperare nel buon cuore
indiano per la risoluzione della vicenda.
Non è accettabile tutti ciò. Non
possiamo svendere la dignità nazionale per non urtare la suscettibilità di
lobby finanziarie e politiche che per “trenta denari” hanno venduto Massimiliano e Salvatore.
Domenica prossima, 27 ottobre, la
Ferrari tornerà a partecipare al Gran Premio di New Delhi concorrendo a portare
nel mondo l’immagine di un India sfavillante che invece dovrebbe essere
oscurata per ciò che sta avvenendo da 20 mesi. Proviamo a lanciare un segnale
importante, spegniamo le luci della ribalta internazionale e lasciamo che il
Gran Premio si corra senza che in Italia venga vissuto attraverso gli schermi
televisivi
Per una volta siano i cittadini
italiani a decidere una giornata di lutto nazionale per commemorare la dignità
internazionale perduta dal nostro Paese e dimostrando che gli italiani vogliono
ancora difendere i valori essenziali di una democrazia moderna invece
dimenticati da chi istituzionalmente
dovrebbe farne il proprio vessillo.
Se lo scorso anno la nostra
scuderia ha partecipato alla gara portando sui teleschermi del mondo il
vessillo della Marina Militare per ricordare i nostri ragazzi arbitrariamente
trattenuti in un Paese Terzo, domenica prossima la Ferrari dovrebbe correre
senza esporre alcun vessillo, solo un
nastrino nero segno di lutto !
Facciamo girare questa iniziativa e
promoviamola in tutti i contesti possibili !
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