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mercoledì 27 ottobre 2021

LA POSTA IN GIOCO È LA NOSTRA VITA – BIO-TRACCIAMENTO UNIVERSALE, IL GREEN PASS È SOLO L’INIZIO

 


 

 

E così, mentre nella stragrande maggioranza dei Paesi con un tasso di vaccinazione uguale o inferiore a quello Italiano (uno dei Paesi al mondo col più alto tasso) si torna alla normalità e non esiste un uso così esteso e discriminatorio del green pass, a Trieste la polizia spara con gli idranti contro dei manifestanti pacifici. Quelle stesse forze dell’ordine che, col benestare del Governo Draghi, hanno permesso senza battere ciglio a Forza Nuova di arrivare indisturbata sotto la sede della CGIL, guarda caso proprio a ridosso dell’inizio degli scioperi contro l’infame lasciapassare verde. …Oggi i nostri diritti ci vengono concessi per 48/72 con un tampone negativo o con i vaccini (in assenza di obbligo, ricordiamolo sempre). Domani quei diritti ci potranno essere tolti o concessi in base ad altri parametri. Come il pagamento delle tasse o il presunto impatto ambientale del nostro stile di vita. D’altronde si chiama GREEN PASS, non Covid passLEGGI QUI 

 

Bio-tracciamento universale, il Green Pass è solo l’inizio

Si scrive Green Pass, si legge ID2020”

C’è un filo rosso che unisce pandemia, vaccinazione, Green Pass e 5G all’Identità Digitale Universale, ID2020, riservata entro dieci anni ad ogni essere umano vivente sul pianeta. Esistono precise agende e organismi che, di ID2020, hanno programmato organizzazione e obiettivi: è tutto alla luce del sole, senza complotti e senza misteri. Questi i fatti salienti, dei quali dovrete necessariamente tenere conto. Si tratta di un progetto, redatto da organizzazioni non governative, organico all’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e ai successivi sviluppi. Il Green Pass – che, come i fatti dimostrano, si sta espandendo a sempre più categorie – altro non è che un graduale, progressivo avvicinarsi alla attribuzione della Identità Digitale Universale. Si tratta di un codice unico universale, della evoluzione tecnologica dei documenti di identificazione che abbiamo sempre avuto: patente, carta d’identità, codice fiscale, passaporto, e così via.

Il Green Pass, divenuto finalmente ID2020, non sarà più discriminatorio: perché tutti ne saranno in possesso; cadrà quindi questa inutile pregiudiziale. L’identità digitale diverrà il passo ineludibile, per ottenere la piena cittadinanza. Certamente, restringerà in assoluto le maglie del controllo, perché traccerà tutti gli aspetti della nostra esistenza, 24 ore su 24: dal battito del cuore al conto in banca, dai gusti sessuali al colore della ultima t-shirt acquistata online. ID2020 è parte integrante dell’operazione Grande Reset, detto anche Quarta Rivoluzione Industriale. Garantirà il controllo capillare, in tempo reale – via 5G, “l’Internet delle cose” (umane) – di ogni individuo: geolocalizzazione, spostamenti, dati biomedici, sociali e finanziari. La figura di Vittorio Colao nel governo non è casuale, come non sono casuali la sua amicizia con Bill Gates, la sua organicità al Gavi (l’alleanza vaccinale) e le sue esperienze tecnologiche in Vodafone. …

ID2020 è una organizzazione non governativa; un consorzio pubblico-privato, nato tra corporazioni globaliste, associazioni non-profit e istituzioni. I soci fondatori sono Microsoft, Rockefeller Foundation, Gavi, Accenture e Ideo-Org, con alleanze allargate ad altre corporazioni tecnologiche e Ong. Nato nel 2015, il progetto venne presentato l’anno successivo alle Nazioni Unite, nell’ambito del “Sustainable Development Goal”, parte integrante della più vasta Agenda 2030 dell’Onu. ID2020 è inoltre collegato all’agenda dell’Oms “Immunization 2030” che vide l’Italia capofila, firmataria a Washington nel 2017 della “Global Health Security Agenda”, sottoscritta da Beatrice Lorenzin (allora ministro della salute) e dal presidente Barack Obama. Firma che, come tutti ricorderanno, portò all’approvazione dei 12 vaccini pediatrici obbligatori.

L’azione di ID2020 si basa sul presupposto, totalmente inventato, che tutti gli umani hanno diritto all’identità digitale, sottolineando come – nel mondo – ancora una persona su sette non disponga di documenti identificativi, e come i documenti di identità comunque esistenti siano arcaici, inadeguati e non sicuri, quindi non idonei. ID2020 persegue il rilascio di un codice unico universale, collegato sin dalla nascita alla certificazione vaccinale. Si è creata, a questo proposito, la “ID2020 Alliance”, nella quale il registro vaccinale diviene la piattaforma biomedica di ogni operazione successiva. Il tutto, garantito da un sistema blockchain. I punti quantici e le nanoparticelle iniettate coi vaccini, una pratica già in uso da almeno dieci anni, registrano e trasmettono le nostre condizioni biologiche, ci geolocalizzano e tracciano ogni nostra minima attività (di studio, di lavoro, di consumo, di socializzazione). I dati sono trasmessi – in tempo reale, via 5G – alle Big Data Bank, ma sono rilevabili sempre e comunque anche con banalissimi dispositivi smartphone. L’obiettivo evidente è il tracciamento (e quindi il controllo, attraverso sofisticati e potentissimi algoritmi) di ogni individuo presente sul pianeta.

Si scrive Green Pass, si legge ID2020”

FONTE www.libreidee.org/2021/08/bio-trac…e-solo-linizio/

https://www.nogeoingegneria.com/motivazioni/sociale/la-posta-in-gioco-e-la-nostra-vita-bio-tracciamento-universale-il-green-pass-e-solo-linizio/

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