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domenica 30 maggio 2021

Il “Culto del Covid”: come sfuggire al Totalitarismo Patologizzato Globale

 di C. J. Hopkins

Uno dei tratti distintivi del totalitarismo è il conformarsi delle masse a una narrazione ufficiale da psicopatici: non una narrazione perlomeno coerente, come quella della “Guerra Fredda” o della “Guerra al Terrore”, ma una ideologia delirante che ha scarsa o nessuna connessione con la realtà e che è contraddetta dai fatti.

Non avrai altro vaccino all'infuori di me. La religione del Covid-19

Nazismo e stalinismo sono esempi classici, ma il fenomeno è anche osservabile nelle sette e in altri gruppi sociali (ognuno con la sua narrazione psicotica) come la famiglia Manson, il “Tempio del Popolo” di Jim Jones e “Scientology”. La natura delirante di queste narrazioni è palese per la maggior parte degli individui razionali. Quello che però molti non afferrano, è che per coloro che cadono preda di esse (siano singoli membri di una setta o intere società), tali narrazioni non vengono percepite come folli. Tutto nella loro “realtà” riafferma la narrazione, e quel che la la contraddice è percepito come una minaccia.

Queste narrazioni sono solitamente paranoiche: presentano il culto come minacciato o perseguitato da nemici o entità malvage, dalle quali può essere salvato solo con la perfetta aderenza alla sua ideologia. Non fa differenza se l’antagonista è la cultura dominante, i controrivoluzionari, gli ebrei ecc. Il punto non è l’identità del nemico, ma il senso di paranoia e isteria che la narrazione ufficiale è in grado di suscitare, e che tiene sotto scacco gli appartenenti a una setta (o a un’intera società).

Oltre ad essere paranoiche, tali narrazioni sono spesso incoerenti e illogiche, se non solamente ridicoleQuesto però non le indebolisce, anzi aumenta il loro potere, poiché costringe gli adepti a conciliare la loro incoerenza e irrazionalità con la loro concezione del mondo, al fine di rispettare il culto. Tale conciliazione è ovviamente impossibile e fa sì che le menti dei membri della setta vadano in cortocircuito e perdano ogni parvenza di pensiero critico: esattamente ciò a cui punta il leader della setta.

I gestori del culto cambieranno spesso radicalmente narrazione senza una ragione apparente, costringendo gli adepti a rinunciare su due piedi (e spesso anche a denunciare come “eresia”) le convinzioni che erano stati precedentemente costretti a professare, e comportarsi come se non ci avessero mai creduto. Fenomeno che provoca un ulteriore cortocircuito delle loro menti, fino a quando alla fine finiscono per ripetere a pappagallo qualsiasi sciocchezza con cui il leader del culto riempie le loro teste.

Inoltre, le narrazioni senza senso del leader della setta non sono così prive di senso come potrebbe apparire. Il leader della setta non sta cercando di “comunicare” alcunché, ma solo di disorientare l’adepto e controllarne la mente, con un flusso di sciocchezze e associazioni prive di senso, come quello descritto dallo psichiatra Robert J. Lifton in uno studio sul “lavaggio del cervello” in Cina nel 1961: “Il linguaggio dell’ambiente totalitario è caratterizzato da cliché che annullano il pensiero. I problemi umani più complessi e di vasta portata sono compressi in frasi brevi, altamente selettive, dal suono definitivo, facilmente memorizzabili e facilmente espresse. Diventano l’inizio e la fine di qualsiasi analisi ideologica”.

Le stesse tecniche che le sette usano per controllare le menti sono state usate dai sistemi totalitari per controllare intere società. Può succedere praticamente a qualsiasi società, proprio come chiunque in determinate circostanze può cadere preda di una setta.

In questo momento sta accadendo infatti alla maggior parte delle nostre società. Si sta sviluppando una narrazione ufficiale totalitaria, totalmente psicotica, non meno delirante di quella dei nazisti, o della famiglia Manson, o di qualsiasi altro culto.

La maggior parte delle persone non riesce a comprendere quanto sta accadendo, proprio perché sta accadendo a loro: non sono letteralmente in grado di vederlo. La mente umana è estremamente resiliente quando viene spinta oltre i suoi limiti. Chiedete a chiunque abbia sofferto di psicosi o abbia assunto troppa LSD. Non capiamo quando stiamo impazzendo. Se la nostra percezione della realtà cade completamente a pezzi, la mente crea una narrazione delirante, che appare altrettanto “reale” della nostra realtà normale, perché anche un’illusione è meglio del terrore e del caos.

I rituali di iniziazione effettivi (al contrario dei rituali puramente simbolici) iniziano fiaccando la mente del soggetto con terrore, dolore, esaurimento fisico, droghe psichedeliche, o qualche altro mezzo per cancellare la percezione della realtà da parte di esso. Una volta ottenuto ciò, la mente del soggetto cercherà disperatamente di costruire una nuova narrazione per dare un senso al caos cognitivo e al trauma psicologico che sta subendo: a quel punto sarà relativamente facile “guidare” il processo e fargli credere a qualsiasi narrazione si desideri.

Quali sono gli effetti del Coronavirus sulle famiglie - Nostrofiglio.it

Ed è per questo che così tante persone – persone che sono in grado di riconoscere facilmente il totalitarismo nelle sette o in altri Paesi – non percepiscono il totalitarismo che sta prendendo forma ora, proprio davanti ai loro occhi (o, piuttosto, proprio dentro le loro teste). Né possono percepire la natura delirante della narrazione ufficiale del Covid-19, non più di quanto quelli nella Germania nazista furono in grado di percepire quanto fosse completamente delirante la loro narrazione ufficiale della “razza superiore”. Queste persone non sono né ignoranti né stupide. Sono stati cooptati con successo in una setta.

La loro iniziazione al “culto del covid” è iniziata a gennaio, quando le autorità sanitarie e i media hanno aizzato la paura, annunciando centinaia di milioni di morti e spacciando foto di cinesi che cadevano stecchiti per strada. Il condizionamento psicologico è continuato per mesi. Le masse sono state sottoposte a un flusso costante di propaganda, isteria artefatta, speculazioni selvagge, direttive contrastanti, esagerazioni, bugie e effetti teatrali pacchiani. Oltre che a lockdown, ospedali da campo e obitori di emergenza, infermieri che ballano e camion della morte, terapie intensive al collasso, bambini morti, statistiche manipolate, monatti, mascherine e tutto il resto.

Dopo un anno e passa… eccoci qui. Il responsabile del programma per le emergenze sanitarie presso l’OMS ha sostanzialmente confermato un tasso di letalità dello 0,14%, circa lo stesso dell’influenza stagionale. Ed ecco le ultime stime del tasso di sopravvivenza dal Center for Disease Control:

0-19 anni: 99,997%
20-49 anni: 99,98%
50-69 anni: 99,5%
70+ anni: 94,6%

Gli argomenti “scientifici” stanno a zero. Un numero crescente di medici ed esperti stanno uscendo dai ranghi denunciando l’attuale isteria di massa sui “casi” (che ora include persone perfettamente sane) sia essenzialmente propaganda priva di senso. E poi c’è la presenza della Svezia e di altri paesi che non stanno al gioco della narrazione ufficiale, facendosi beffe dell’isteria collettiva.

Non serve nemmeno debunkare alcunché: i fatti sono tutti disponibili… e non da siti complottisti ma dai portali dei media e dalle autorità sanitarie. Il che, tuttavia, non ha importanza per i membri del culto del covid. I fatti non contano per i membri delle sette. Ciò che conta è la lealtà al culto o al partito.

Questo purtroppo significa che ci troviamo di fronte a un problema serio. Sebbene sia fondamentale continuare a segnalare i fatti e condividerli con quante più persone possibile, è importante accettare ciò con cui abbiamo a che fare. E cioè un movimento ideologico fanatico, un sistema totalitario globale, il primo del suo genere nella storia umana.

Non è un totalitarismo limitato a una nazione, perché viviamo in un impero capitalista globale, che non è governato da stati-nazione, ma da entità sovranazionali e dallo stesso sistema capitalista globale. E così, il paradigma culto/cultura è stato invertito: invece di un culto esistente all’interno della cultura dominante, qui è il culto a essere la cultura dominante. E quelli di noi che non si sono uniti a esso rappresentano ora le sacche di resistenza al suo interno.

Per capire come siamo arrivati a questo punto, è necessario comprendere come le sette controllino le menti dei loro adepti, perché i movimenti ideologici totalitari operano più o meno allo stesso modo, solo su una scala sociale molto più ampia. C’è una ricchezza di ricerche e conoscenze su questo argomento (ho già citato Robert J. Lifton), ma per farla breve userò come guida le Sei condizioni per il controllo del pensiero di Margaret Singer, dal suo libro del 1995, “Le sette tra noi”.

1. Tenere il soggetto all’oscuro di quanto accade e di come la sua personalità viene manipolata passo dopo passo. I nuovi membri vengono guidati attraverso un programma di condizionamento comportamentale senza essere totalmente a conoscenza degli obiettivi del gruppo.

Silvia Romano lavaggio del cervello e s. di Stoccolma? - Luca Proietti

È facile osservare come le persone siano state condizionate ad accettare la “nuova normalità”: sono state bombardate da una propaganda terrificante, rinchiusi, privati dei loro diritti civili, costretti a indossare mascherine all’aperto, a recitare assurdi rituali di “allontanamento sociale”, a sottoporsi a continui “test” e tutto il resto. Chiunque non si attenga a questo programma di condizionamento viene demonizzato come complottista, negazionista, no-vax, in sostanza, un nemico del culto.

2. Controllare l’ambiente sociale e/o fisico del soggetto, oltre che il modo in cui trascorre il suo tempo.

Da oltre un anno le autorità controllano l’ambiente e il modo in cui le persone trascorrono il loro tempo, con lockdown, rituali di allontanamento sociale, chiusura di attività “non essenziali”, propaganda onnipresente, isolamento di anziani, divieto di spostamento, mascherine obbligatorie e ora persino la segregazione dei “non vaccinati”. Fondamentalmente, la società si è trasformata in un reparto di malattie infettive, o un enorme ospedale da cui non c’è scampo. Una patologizzazione della società e della vita quotidiana, la manifestazione fisica (sociale) di un’ossessione morbosa per la malattia e la morte.

3. Generare sistematicamente un senso di impotenza nella persona.

Che tipo di persona potrebbe sentirsi più impotente di un covidiota obbediente, che segue ossessivamente il conteggio dei morti, condivide sui social foto in mascherina o col cerotto post-vaccino, mentre aspetta il permesso delle autorità per andare all’aperto, visitare la sua famiglia, baciare qualcuno o stringere la mano a un collega? Il fatto è che nel Culto Covidiano il tradizionale leader carismatico sia stato sostituito da un manipolo di esperti medici e funzionari governativi, non cambia la totale dipendenza e la totale impotenza dei suoi membri, che sono stati ridotti praticamente a bambini. Questa abietta impotenza non è vissuta tuttavia come negativa; al contrario, è celebrata con orgoglio.

4. Istituire un sistema di ricompense e punizioni in modo tale da inibire un atteggiamento che ricordi la precedente identità sociale del soggetto.

Il punto qui è la trasformazione di una persona razionale in un individuo completamente diverso, convertito al culto. Il punto si applica principalmente ai culti settari, non ai movimenti totalitari su larga scala. Per i nostri scopi, possiamo raggrupparlo nella Condizione numero 5.

5. Istituire un sistema di ricompense e punizioni al fine di promuovere l’apprendimento dell’ideologia o del sistema di credenze del gruppo e dei comportamenti approvati dal gruppo. L’accettazione delle convinzioni del gruppo e la conformità a esse sono premiati, mentre dubbi o critiche generano disapprovazione. Chi esprime dubbi viene posto nella condizione di provare disagio per aver messo in discussione il credo.

È così che funziona nelle sette e nelle società totalitarie più ampie. Di solito non viene a prenderti la Gestapo, ma amici o colleghi. Questo tipo di condizionamento ideologico si sta verificando ovunque, ogni giorno, sul lavoro, tra amici, anche nelle famiglie. La pressione a conformarsi è intensa, perché niente è più minaccioso per i cultisti devoti, o membri di movimenti ideologici totalitari, di quelli che sfidano le loro convinzioni fondamentali, le confrontano con i fatti o dimostrano che la loro “realtà” non è affatto la realtà, ma piuttosto una finzione delirante e paranoica.

La differenza fondamentale tra il modo in cui funziona nelle sette e nei movimenti ideologici totalitari è che, di solito, una setta è un gruppo sottoculturale, e quindi i non adepti possono avvalersi dell’ideologia della società dominante. Nel nostro caso, invece, questo equilibrio di potere è invertito. I movimenti ideologici totalitari hanno dalla loro parte il potere dei governi, dei media, delle forze dell’ordine, dell’industria culturale, del mondo accademico e delle masse compiacenti. E quindi non hanno bisogno di persuadere nessuno. Hanno il potere di dettare la “realtà”. Solo le sette che operano in totale isolamento, come il Tempio del Popolo di Jim Jones in Guyana, posso avvalersi di questo livello di controllo sui propri membri.

Il coronavirus nel mondo - ANDI

Bisogna resistere alla pressione a conformarsi e al condizionamento ideologico, indipendentemente dalle conseguenze, sia in pubblico che in privato, altrimenti la “Nuova Normalità” diventerà sicuramente la nostra “realtà”. Nonostante noi “negazionisti” siamo attualmente in inferiorità numerica rispetto ai covidioti, dobbiamo comportarci come se non lo fossimo, e attenerci alla realtà, ai fatti e alla scienza e trattare gli adepti al culto per quello che sono: un nuovo movimento totalitario.

6. Imporre un sistema chiuso e una struttura autoritaria e piramidale che non consenta alcun confronto con l’esterno.

Totalitarismo patologizzato globale. Settari che cercano disperatamente di farci conformare alle loro convinzioni paranoiche, fanno pressioni, intimidiscono, minacciano. Non lasciate che vi costringano ad accettare le loro premesse, perché altrimenti vi risucchierebbero nella loro narrazione. Metteteli alle strette, ribattete, sbugiardateli. Probabilmente non cambieranno idea, ma l’esempio potrebbe aiutare gli scettici a riconoscere di aver subito il lavaggio del cervello e abbandonare il culto.

Articolo di C. J. Hopkins (“The Covidian Cult)

Fonte originale: https://consentfactory.org/2020/10/13/the-covidian-cult/

Fonte: https://www.totalitarismo.blog/il-culto-del-covid-come-sfuggire-al-totalitarismo-patologizzato-globale/

https://www.conoscenzealconfine.it/il-culto-del-covid-come-sfuggire-al-totalitarismo-patologizzato-globale/

sabato 29 maggio 2021

Minacce, spauracchi e identikit: è caccia al non vaccinato

 manifestazione obbligo vaccinale

È partito l’ordine per dare la caccia ai non vaccinati. Minacce di obbligo, spauracchi sul senso di colpa e adesso anche un preciso identikit: è maschio, 40enne, poco istruito e vive in campagna.
Chi sceglie di non vaccinarsi ora rischia grosso. Anche di vedersi ricadere addosso il peso del fallimento della campagna vaccinale.
DIVIDI ET IMPERA è quanto mai attuale. Condividiamo con i nostri lettori  l’ottimo articolo di Andrea Zambrano del quotidiano “La Nuova BQ”.

* * *

di Andrea Zambrano
www.lanuovabq.it

S’avanza per la città un pericoloso lupo mannaro: è il non vaccinato. Gli istituti di ricerca ne hanno anche diffuso l’identikit, con tanto di profilo psicologico mentre le autorità si stanno preparando a dargli la caccia con i vigili urbani a casa. E tra poco si arriverà alla taglia e ai delatori. Per ora ci si attrezza con un po’ di stigma sociale.

Sembra la trama di un romanzo distopico invece è quanto sta accadendo in questi giorni di fine emergenza pandemica, con la maggior parte delle regioni che puntano alla zona bianca.

Premessa. Il pericoloso non vaccinato a cui si dà la caccia non è solo il No vax con la clava in mano, esaltato e complottista. Si tratta più semplicemente di uno zotico che vive nelle aree rurali e ritiene in coscienza di non voler accedere al vaccino, che resta fino a prova contraria un’opzione sanitaria nella lotta al covid, anche se molto prioritaria per tutti gli stati. I motivi sono i più disparati: si va dalla paura alla diffidenza passando per il rischio ragionato di chi sa di potersi permettere, per età e assenza di malattie, di poter affrontare il covid con le cure che ci sono. Ma questo non vale nulla perché si sta imponendo a forza il concetto che il vaccino deve essere un obbligo per tutta l’umanità e che chi non lo fa merita di essere additato come untore e poi giudicato responsabile dell’aumento dei contagi, nel caso in cui il sacro inoculo non dovesse funzionare come sperato e promesso.

Prima hanno scritto – e legiferato – che doveva essere obbligatorio per medici e operatori sanitari, poi hanno detto che era scontato, un obbligo de facto, per anziani e malati. Scendendo, hanno coinvolto i sessantenni e ora stanno dando la caccia a quei pochi di loro, appena un milione, che sono sfuggiti alle maglie della vaccinocrazia. Subito dopo si comincerà con i quarantenni mentre già si sta procedendo a promuovere le vaccinazioni per gli under 16.

Il motivo non è mai chiarito fino in fondo: prima si diceva che tutti dovessero essere vaccinati per raggiungere l’immunità di gregge, poi, una volta appurato che l’immunità di gregge non si sarebbe raggiunta per il semplice fatto che anche i vaccinati possono trasmettere il contagio, si è giocata la carta della scarsa trasmissibilità del virus per chi ha ricevuto l’inoculo: il vaccinato trasmette, ma poco.

Ecco che adesso si iniziano a mettere le mani avanti. Esponenti politici di secondo livello e tecnici di area governativa iniziano a diffondere il messaggio dell’obbligo vaccinale.

Sandra Zampa, Pd, già sottosegretario alla Salute, “degradata” a consigliere del ministro Speranza: «Il tema dell’obbligo vaccinale c’è tutto – ha detto al Messaggero -. Vedo in giro troppi sessantenni titubanti e con timori anche comprensibili ma francamente ingiustificati». Sempre in casa piddina. Francesco Boccia: “Ci sono persone che non si vaccinano e può essere un problema in autunno per la trasmissione di nuove varianti (del virus). Saranno obbligate a farsi l’iniezione”, dice paventando un prossimo intervento del Parlamento.

Tocca poi alle fantasie orwelliane di Francesco Menichetti, primario di malattie infettive all’ospedale di Pisa: «Deve essere il medico di medicina generale che deve prendere la sua lista di assistiti e controllare in tempo reale vaccinati e non vaccinati. Se non risultano vaccinati, deve segnalare all’autorità comunale che manda i vigili a cercarli. Ovviamente non c’è l’obbligo di vaccino, quindi i vigili andrebbero solo a invitare le persone a farsi vaccinare, non a vaccinarli alla cinese». Bontà sua. La Cina non servirà, saremo tutti più diligenti.

Veniamo poi a Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, che ormai è più autorevole dell’Istat: «La futura problematica riguardo alla campagna vaccinale è rappresentata da chi rifiuta il vaccino». Infatti «c’è ancora una percentuale di anziani che non è vaccinato – spiega -. Bisogna pensare a delle soluzioni integrative, non solo con l’adesione volontaria, ma anche con la chiamata attiva, così si saprà anche se chi non si vaccina non riesce oppure non vuole». Anche lui si chiede se l’obbligo di vaccinazione sia in linea con la Costituzione, ma in ogni caso «bisogna legarlo a un obiettivo specifico. Ai tempi del decreto Lorenzin, l’obbligo era legato alla frequentazione scolastica. Si potrebbe dare qualche vantaggio in più ai vaccinati. Le strategie possono essere diverse, ma bisogna pensarci adesso».

La carrellata dei fautori della Gestapo vaccinale prosegue con Sergio Abrignani, componente del Cts governativo: «In 10 milioni rifiutano il vaccino, senza obbligo non fermeremo il virus». Leggiamo: «Io sono assolutamente favorevole all’obbligo vaccinale. Già lo dissi a gennaio. Per questo virus che è un problema di sanità pubblica ci vuole l’obbligo così come lo abbiamo avuto per il vaiolo e per la polio. In Italia l’11% dice che non si vuol far vaccinare, il 7% risponde probabilmente no. Di fatto siamo al 18% e la maggior parte è sotto i 60 anni – spiega – non è più un problema individuale: se non mi vaccino io causo un danno alla comunità. Se in dieci milioni non si vaccinano in Italia rischiano di selezionare nuove varianti che possono diventare insidiose. Tra l’altro quei 10 milioni mettono a rischio anche i 500mila che non possono vaccinarsi per le loro condizioni di salute».

Ecco trovato l’espediente: il senso di colpa e la minaccia per la comunità. Una minaccia tutta da dimostrare, perché c’è anche chi sostiene che siano le varianti che possono essere frutto di una vaccino resistenza, ma si tratta di una minaccia messa nero su bianco dall’Oms, che ha inserito il fenomeno delle “esitazioni vaccinali”, cioè di coloro che non intendono vaccinarsi, tra le dieci minacce per la salute pubblica globale. Alla pari dell’HIV, del Dengue e delle pandemie, il non vaccinato rappresenta un rischio identico.

Ecco perché stanno cominciando a diffondersi i primi identikit, che non vengono più appesi sulla porta del saloon, ma vengono pubblicati sui giornali.

«Il profilo dello scettico italiano è il seguente: è uomo, ha un’età compresa tra i 35 e i 49 anni (17%), è disoccupato (26%); ha un livello educativo mediamente basso (30%); ha una salute molto buona (23%) e vive in aeree rurali (34%). Ma soprattutto si informa perlopiù tramite social media (31%): spazi virtuali che ben si prestano ad ospitare disinformazione e infodemia», spiega Repubblica dopo aver letto lo studio di Eurofound finanziato dall’Unione Europea.

Resta da chiarire che cosa significhi vivere nelle aree rurali, che detta così sa un po’ di snobismo newyorkese per quelli come Joe, l’idraulico del Kentucky. Ma l’identikit è anche un preciso monito a come ci si deve informare: banditi i social e le informazioni irregolari, il non vaccinato non legge i mezzi di informazione tradizionali, cioè non legge i grandi giornali né si abbevera alla fonte dell’informazione mainstream. È lì che si si devono veicolare tutti gli sforzi informativi. Bandite dunque tutte le iniziative per evitare obblighi e costrizioni. Libertà di cura e libertà di informazione cercansi.

Andrea Zambrano
www.lanuovabq.it
FONTE: https://lanuovabq.it/it/minacce-spauracchi-e-identikit-e-caccia-al-non-vaccinato


Scelto e pubblicato da Valentina Bennati – ComeDonChisciotte.org

https://comedonchisciotte.org/minacce-spauracchi-e-identikit-e-caccia-al-non-vaccinato/

mercoledì 26 maggio 2021

Il vaccino è la pandemia

 In retrospettiva, ora sembra ovvio : il virus è quasi innocuo , ma la proteina spike che trasporta è il "carico utile", la proteina spike è estremamente pericolosa.

Per innescare la pandemia, il vaccino probabilmente ha rilasciato particelle proteiche avanzate a New York City . E per perpetuare la pandemia, hanno introdotto particelle proteiche avanzate nei vaccini e ora stanno iniettando alle persone queste particelle mortali che causano coaguli di sangue e morte.

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L'industria dei vaccini ora utilizza il bioterrorismo come modello di business primario

I prossimi "colpi di richiamo" sono progettati per mantenere la proteina spike in circolazione, assicurando che le persone continuino ad ammalarsi in modo che le aziende di vaccini possano trarre maggiori benefici dalla malattia e dalla paura. Il loro intero modello di business ora richiede l'iniezione ripetuta di particelle proteiche che diffondono malattie e morte. Si dice che tutti quelli che muoiono siano morti "di covid", mentre tutti coloro che vivranno saranno descritti come "salvati dal vaccino".

Eppure il vaccino è la pandemia . Il vaccino contiene la proteina spike e questo fatto è apertamente ammesso anche dal governo del Connecticut, da tutti i produttori di vaccini e dai media ufficiali. Tutti confermano che i vaccini contengono la proteina spike:

(Vedi l'immagine a grandezza naturale qui.)

[...]

E quando le persone ricevono vaccini con mRNA, i loro corpi vengono trasformati in fabbriche di proteine ​​avanzate . Tutto questo è apertamente accettato dai produttori di vaccini a mRNA. Si vantano di come la loro tecnologia controlli il tuo corpo per produrre proteine ​​avanzate nel tuo sangue. È così che "funziona" il vaccino mRNA, dicono.

Quindi l'industria dei vaccini ha ora trasformato le vittime umane in fabbriche di armi biologiche ambulanti.

Se tu o io rilasciassimo un secchio di particelle proteiche avanzate in uno stadio di calcio, verremmo arrestati e accusati di bioterrorismo. Ma quando l'industria dei vaccini dirotta le cellule del tuo corpo e trasforma tutto il tuo corpo in una fabbrica di armi biologiche proteiche ad alta tecnologia, si chiama "scienza", non bioterrorismo.

Viviamo in un'epoca in cui "scienza" e "medicina" operano come organizzazioni bioterroriste, costruendo e rilasciando armi biologiche mortali mentre le iniettano nelle persone con il pretesto di "salute pubblica". È al di là della follia; è criminalmente dannoso. Le persone che stanno dietro a questo (Gates, Fauci, ecc.) Devono essere tutte arrestate, accusate di crimini contro l'umanità e sottoposte a processi penali in stile Norimberga.

fonte

Quando ho provato ad avvertirti,
mi hai chiamato cospiratore

 https://numidia-liberum.blogspot.com/2021/05/le-vaccin-est-la-pandemie.html

venerdì 21 maggio 2021

Come proteggersi dal contatto da persone che hanno ricevuto l'iniezione vaccinale.

 Come proteggersi dal contatto da persone che hanno ricevuto l'iniezione vaccinale.




A cura della volontaria Nicole per il restauro della natura 

  • Primo, distanza sociale, so che è strano farlo perché probabilmente non l'abbiamo fatto l'anno scorso, ma vogliamo mantenere una certa distanza e non permettere alle persone di respirare su di noi o abbracciare coloro che sappiamo aver ricevuto il colpo o potrebbe avere. Capisco che questo potrebbe non piacere o sembrare giusto per alcuni di voi, quindi scegliete quale di questi suggerimenti ti sembra giusto. Non c'è modo di non entrare in contatto con persone infette a meno che non usciamo mai di casa. Questo ha lo scopo di offrire alcune linee guida e soluzioni alla nostra situazione attuale.
  • Usare molto cautela su chi permetti a casa tua a causa della quantità di cellule della pelle che possono essere eliminate. Il tuo corpo si sbarazza di 30.000-40.000 cellule della pelle ogni giorno.
  • Un primo passo nella protezione che non è invasiva ma può causare disturbi gastrointestinali in alcuni è l'assunzione interna di borace o farina fossile1⁄8 di cucchiaino in 250 ml di acqua tiepida, bere metà al mattino e metà la sera. Io e mio marito ci siamo separati. Se ti causa disturbi gastrointestinali fermatio prendi una quantità minore.
  • Un'altra opzione che ho imparato che è un po più coinvolgente e intensa è il biossido di cloroPuoi acquistare un kit o puoi crearne uno tuo. Alexia Icenhower è ben informata su questo.
  • Il borace / farina fossile e il biossido di cloro uccidono i parassiti che vengono iniettati nel vaccino e poi trasmessi ad altri. Sembra che questi parassiti siano ciò che sta causando la coagulazione del sangueLa dottoressa Hulda Clark ha un'ottima pulizia dai parassiti della vecchia scuola che ho fatto per oltre 10 anni senza problemi.
  • C'è la possibilità di sviluppare calcoli, reni o fegato, se lo fai la dottoressa Hulda Clark ha un protocollo che ho usato o Alexia Icenhower suggerisce Chanca Piedra
  • Si consiglia anche una piccola quantità di aceto di mele nell'acqua potabile
  • Sono consigliati anche i sali di carbonio 60 e bio
  • Erba medica macinata in un bagno più caldo che puoi sopportare Ho imparato che può aiutare a rimuovere i nano, non conosco il rapporto.
  • La dottoressa Judy Mikovits ci assicura che hanno sempre un antidoto a ciò che creano e dice che Suramin è l'antidoto a questo. Ultimo e sicuramente non meno importante è la straordinaria intelligenza del tuo corpo e il potere della tua luce. Mangia sano, esci al sole, prega, medita, radica te stesso, cammina a piedi nudi, bevi buona acqua. Usa altre pratiche spirituali per mantenerti emotivamente e spiritualmente sano. Ce la faremo! * Se sei una donna incinta o che sta cercando di rimanere incinta, ti consiglio vivamente di seguire le linee guida per il distanziamento sociale e di controllare i suggerimenti supplementari e di fare le tue ricerche sull'aumento degli aborti spontanei.

    ** Non sono un medico, ma solo un cittadino preoccupato che opera nel campo della salute olistica da 20 anni. Queste non sono soluzioni prescritte ma solo alcuni suggerimenti. Stiamo tutti imparando mentre procediamo poiché questo livello di sperimentazione non è mai stato fatto prima. Segui sempre la tua guida interiore, sa meglio!

  • https://sadefenza.blogspot.com/2021/05/come-proteggersi-dal-contatto-con.html