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venerdì 9 febbraio 2018

Magistrale lezione sui vaccini



Invito tutti a leggere questa magistrale lezione sui vaccini che un medico specializzato in oncologiaha inviato alla comune amica Sonia Zamparini
, la quale l’ha condivisa con me chiedendomi di divulgarla per aiutare
le persone inesperte a capire qualcosa in più sulle vaccinazioni.
Ecco qua un po’ di VERA informazione scientifica da parte di una persona c
he lavora in campo sanitario ed è anche padre. Soprattutto, però, Antonio è un professionista che AMA LE PERSONE. Tutte. E mai potrebbe vivere un solo secondo pensando di aver potuto nuocere alla loro salute.

Che cos’è una vaccinazione?

Una vaccinazione è la stimolazione ripetuta

ed intensa degli organi linfoidi.

Cosa accade?

Si introduce un antigene (proteina virale purificata), che provoca
l’attivazione del sistema complementare. Sono una ventina
di proteine circolanti e di membrana, essenziali nel meccanismo di difesa
umorale contro gli agenti infettivi. Questo comporta il reclutamento di varie
cellule immunocompetenti, monociti, macrofagi, polinucleati,
linfociti B e T. In seguito alla risposta immunitaria si formano anticorpi che si legano all’antigene relativo con formazione di immunocomplessi circolanti.
  1. Nasce già la prima domanda: Dove vanno?
  2. Seconda domanda: Conosco la codificazione genetica del sistema del
  3. complemento di quel bimbo?
Perché tutti dovrebbero sapere che le proteine del complemento C2 e C4
hanno a che fare con il Lupus, la C3 con infezioni fatali, la C5 e C6 con
la meningite, la C1 con l’edema angioneurotico.

Ovviamente non esiste nessuno screening di

cautela.

Secondo aspetto.

Queste proteine purificate da sole sono scarsamente immunogeniche. Vuol dire che da sole non bastano ad indurre una risposta immunitaria.

Allora che si fa?

Si sporca il vaccino. Quasi nessuno sa che al fine di avere una risposta immune è necessario un espediente che si chiama Adiuvante di Freund. Si mescola la proteina purificata con una emulsione di olio minerale e batteri della tubercolosi uccisi al calore, emulsionati con lanolina e formaldeide.

Perché questo è importante?

Perché un aggregato con tubercolina passa nel nucleo cellulare.
È questo che induce reazione antigene anticorpo e che produce alfa e gamma
globuline del siero. Si induce una enorme ossidazione dell’intero sistema
che è la coordinata principale del terreno canceroso e leucemico.

Mi sono interessato alle vaccinazioni per ovvie ragioni genitoriali visto che ho tre figli.

Dieci giorni dopo l’inoculazione del vaccino (trivalente, esavalente)
abbiamo una caduta della conta linfocitaria in tutti i bambini, una
riduzione della capacità fagocitante dei neutrofili e iperproduzione
di Ig E. Si forma nel sangue un aggregato di antigeni e proteine del
complemento circolanti per tutta la vita.
È interessante notare dal piano vaccinale che nei primi mesi vengono
somministrati solamente vaccini inattivi, per il fatto che il livello di anticorpi
naturali è ancora molto basso. Il massimo viene raggiunto a 14 anni.
Durante la gravidanza, nella placenta è presente una condizione
immunitaria di tipo 2 (il monossido di azoto non viene prodotto), vale a dire
che le cellule T nella placenta producono in grande parte citochine del tipo 2.

Perché?

Perché se in gravidanza si producessero prevalentemente citochine del tipo 1,
avremmo la morte precoce del feto (rigetto). I vaccini vivi, come MPR,
generano reazioni acute del tipo 1, vengono catturati dalle cellule dendritiche,
ma essendo il sistema tarato sul tipo 2 non è in grado di reagire e i virus insediati
all’interno delle cellule vengono congelati, soppressi temporaneamente.
Ricordo che il tipo 1 ci difende dai tumori, oltre che dai virus.

Questo è l’inizio del percorso verso la predisposizione alle malattie autoimmuni e al

cancro.

La vaccinazione di massa parte dal presupposto che la reazione di ogni bambino,
alla somministrazione del vaccino sia uguale per tutti perché nel periodo neonatale l’organismo è tollerante verso gli antigeni con i quali viene in contatto.
Peter Medawar, inglese, ebbe il premio Nobel nel 1960 per l’esperimento,
da cui il dogma, per cui se al neonato vengono inoculate delle cellule infettive
di una qualche malattia il sistema dovrebbe reagire con un rafforzamento del sistema immunitario, imparare cioè a riconoscere l’antigene o l’agente patogeno come
conseguenza della vaccinazione. Come l’organismo, di fronte a 55.000 proteine diverse riesca a fare questa distinzione è considerato un mistero.
Dal 1994 questo dogma è caduto!
Con una vaccinazione, si ha una iperstimolazione delle cellule dendritiche e delle cellule T citotossiche causando notevoli danni all’organismo.
In particolare, i vaccini vivi attenuati, hanno la capacità di penetrare
le cellule dendritiche e quindi stimolare le cellule T con eccessiva
produzione del gas Monossido di Azoto che darà origine a fenomeni
infiammatori, come per esempio la Meningite asettica.
Inoltre a causa della memoria immunitaria il sistema, nel corso della vita,
di fronte a qualsiasi virus risponderà con una iperstimolazione delle cellule T e diventerà perciò la causa diretta di Malattie Autoimmunitarie.
Le cellule dendritiche sono geneticamente espresse e sono decisive nel caso
dei trapianti. Questo, che si chiama MHC (maggior complesso di istocompatibilità),
è diverso da persona a persona, tranne che nei gemelli identici.
La reazione agli agenti esterni, siano esse tossine, organi trapiantati,
vaccinazioni, sono quindi individuali: nessuno avrà la stessa reazione a
delle sostanze estranee.
Cento anni fa solo il 10% della popolazione era affetta da tumori,
oggi siamo al 35% ed entro il 2030 saremo al 50%.

Stiamo violentando continuamente il nostro sistema immunitario.

Non ci siamo accorti, ma oggi lo sappiamo, che con le vaccinazioni
e gli antibiotici, abbiamo alterato la catena di respirazione mitocondriale,
la sede della produzione dell’energia, con una commutazione permanente
verso la forma di produzione fermentativa, senza cioè l’utilizzo di ossigeno.
Questo non significa altro che una cellula tumorale diventa un parassita
cellulare, perché ha bisogno di quantità enormi di glucosio.
I geni dei mitocondri non possiedono meccanismi di riparazione,
rispetto ai geni protetti all’interno del nucleo della cellula.
Questi geni mitocondriali danneggiati, oppure mutati, sono trasmessi
solo per via materna alle generazioni successive.

Fra tre generazioni il numero dei

geni danneggiati

sarà superiore ai geni intatti.

La mia risposta è una sola … o cambiamo… o moriamo.

Antonio Caccavaro
Tratto dal libro “La decodifica della realtà” (F.M. Bianchi)

Bill Gates ammette: «I vaccini servono per diminuire

la popolazione».

Si sa che fra i complottisti gira l’idea che esistano dei “mondialisti” cattivi cattivi
che, fra i loro scopi, hanno quello (udite udite!) di ridurre la popolazione mondiale.
E il motivo sarebbe semplice: questi cattivoni hanno tutto: denaro, potere, controllo dell’informazione, ecc, tranne una cosa: i numeri. Sono molto pochi, in confronto
agli altri, che sono enormemente di più. E allora? Allora l’idea sarebbe quella
di ridurre la popolazione mondiale, tramite guerre, carestie, terremoti,
inquinamento, vaccini (vaccini? Sì, vaccini!) pessima alimentazione, ecc.
Chissà se è vero. Però è divertente vedere Bill Gates (sì proprio lui, il sig.Windows)
che dice, testualmente, che per ridurre le emissioni di CO2 causato dall’uomo
bisogna agire sui fattori che lo producono:
  • numero di persone,
  • quantità di consumi che queste persone fanno,
  • energia unitaria per consumo.
Insomma, un approccio matematico. E analizzando le singole voci, partendo
dallaeccessiva presenza di esseri umani (questo bestiame ingombrante,
ma perchè sono così tanti?) dice testualmente: «Lavorando bene, con
i servizi sanitari, la contraccezione e i vaccini potremmo forse
ridurre la popolazione del 10-15%».
https://www.facebook.com/notes/loredana-paba/magistrale-lezione-sui-vaccini/1665058590229880/

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