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martedì 7 novembre 2017

IN VATICANO I DEMIURGHI CHE VOGLIONO RIDURCI





L’ultimo è  stato il principe Williams. Il primo novembre, invitato al “Gala Tusk” a Londra, si è  “commosso” (così  i media british)  quando ha parlato  di come l’umanità stia rovinando la fauna in Africa.  “Nel corso della mia vita  abbiamo visto la fauna mondiale  più che dimezzarsi – la popolazione umana è  in crescita rapida in Africa  e dovrebbe raddoppiare da qui  al 2050, un  aumento stupefacente di tre milioni e mezzo di  persone al mese.
“Rinoceronte, leone, pangolino e  altre specie   sono di fronte ad una minaccia esistenziale per il commercio illegale di selvatici”, ha detto mentre una lacrimagli scendeva sul viso  (ci sono le foto)
Il principe William.
“ Non c’è dubbio che questa crescita di popolazione  mette la fauna e l’habitat sotto enorme pressione … un impatto tremendo a  meno che non  cominciamo a pianificare e prendere misure da adesso”.
Il principe Williams e sua moglie Kate stanno per avere il terzo figlio fra pochi mesi, e Kate ha detto di volerne di più.  Siccome  esiste sempre qualcuno più malthusiano di te, una organizzazione di San Francisco chiamata   Having Kids,  ha esortato pubblicamente la coppia reale di “dare l’esempio”  rinunciando al terzo figlio.
Il lettore di  massa, che reagisce ad impulsi emozionali immediati, sarà indotto a dar ragione al principe, tanto più che  oggi siamo  inondati da clandestini africani equatoriali. Sarà utile ricordare che queste idee  sono nel bagaglio ideologico di persone potenti, che possono realizzare le “misure” auspicate dal principe.  E’ tipica ideologia delle elites globali la riduzione della popolazione,  un’ossessione storica. Qui sotto un breve elenco  delle misure che vogliono prendere:


Il principe Filippo d’Edimburgo, marito di Elisabetta, co- fondatore del Fondo Mondiale per la Natura:
“Se  potessi reincarnarmi, vorrei tornare come un virus mortale per aiutare a  risolvere la sovrappopolazione”.
David Rockefeller: “L’impatto negativo della crescita  demografica sull’insieme dei nostri ecosistemi planetari  sta divenendo qualcosa di tremendamente evidente” .
Ted Turner,  fondatore della CNN, vicepresidente della AOL Time Warner:
“Una popolazione mondiale compresa tra i 250 e i 300 milioni di persone, ossia un  calo del 95% in rapporto ai livelli attuali, sarebbe l’ideale”.
Ezekiel Emanuel
Ezekiel Emanuel,oncologo, consigliere sanitario del presidente Obama ed uno degli architetti del progetto di sanità pubblico-privata “Obamacare”. E’  anche il fratello di Rahm  Emanuel, sindaco di Chicago ed intimo amico di Obama (frequentavano lo stesso gay  club).
“La società starebbe molto meglio se la gente non cercasse di vivere al di là dei 75  anni.  La società e le famiglie starebbero meglio se la natura seguisse il proprio corso rapidamente e prontamente. E’ inefficace sprecare risorse mediche  per persone che non possono avere una buona qualità di vita”.
John P. Holdren, fisico, consigliere di Obama per le questioni tecnologiche e scientifiche:
“Un programma di sterilizzazione delle donne dopo il secondo o terzo figlio, anche se ciò si configura come più difficile dell’operazione di vasectomia, potrebbe essere  più  facile da attuare che provare a sterilizzare gli uomini.  Lo sviluppo d’una capsula di sterilizzazione e a lungo termine  che sarà impiantabile sottopelle e potrà essere ritirata quando la gravidanza è desiderata, offre possibilità supplementari per il controllo coercitivo della fertilità.  La capsula potrebbe essere impiantata nella pubertà ed essere amovibile, con un pernesso ufficiale, per un numero limitato di nascite”:

Eric R. Pianka, zoologo evoluzionista, esperto di lucertole,  università del Texas.
I carburanti fossili stanno finendo: sicchè dobbiamo tagliare la popolazione fino a due miliardi, un terzo di quella che c’è attualmente». “una qualche forma di pandemia è quel che ci vuole per uccidere rapidamente miliardi di personeL’Aids? Decisamente troppo lento.Ll’Ebola: è straordinariamente letale e uccide in giorni, non in anni. «Si diffonde per via aerea e ammazza il 90 % degli infettati. Pensateci».

Nina Fedoroff, biotecnologa,  consulente Scientifica per le Segretarie di Stato Usa Condoleezza Rice e Hillary Clinton.
“Dobbiamo continuare a ridurre il tasso di crescita della popolazione mondiale; il pianeta non può sopportare  molta più gente”.
Thomas Ferguson, politologo economista, consulente del Dipartimento di Stato:
“Dobbiamo ridurre il livello della popolazione. Tutti gli stati possono farlo  pulitamente come lo facciamo noi [in Usa] o rassegnarsi ad avere i problemi disastrosi che ci sono in posti come El Salvador, Iran o Beirut (sic)-  La popolazione èè  un problema politico. Una volta che la  popolazione  è fuori controllo, occorre un governo autoritario, anche fascista, per  ridurla”
Bill  Maher, scrittore, autore e presentatore televisivo, opinionista:
“Sono  a  favore dell’aborto, sono a favore del suicidio assistito, sono a favore del suicidio nornale…troppa gente, il pianeta è troppo ingombro  e noi dobbiamo promuovere la morte”.
Jacques Cousteau, esploratore e oceanografo  (scomparso nel 1997)
“Per stabilizzare la popolazione mondiale dobbiamo eliminare 350mila persone  al  giorno. E’ una cosa orribile a dirsi, ma è  altrettanto male non dirlo”.

Francesca Minerva e Alberto Giubilini, dell’università Monash di Melbourne, sul Journal of Medical Ethics:
Noi crediamo che quando  situazioni simili a quelle che giustificano l’aborto si realizzano dopo la nascita, si dovrebbe essere autorizzati a ciò che noi chiamiamo aborto post-natale. Proponiamo di chiamarlo aborto post-natale anziché “infanticidio”, per sottolineare che lo statuto  morale dellìindividuo ucciso è paragonabile a quello di un feto.  Quindi dire che l’eliminazione di  un neonato può essere eticamente accettabile nelle circostanze simili a quelle di un aborto. Queste circostanze comprendono il caso in cui il neonato ha la possibilità di avere una  vita  decente, ma il benessere della   famiglia è in pericolo”
 (After-birth abortion: why should the baby live?)
David Brower, ambientalista (scomparso nel 2000), direttore del Sierra Club:
“La gravidanza dovrebbe essere un crimine punibile contro la società, a meno che i genitori abbiano una licenza del governo. Tutti  i genitori potenziali dovrebbero essere tenuti ad usare dei contraccettivi chimici; degli antidoti sarebbero dati dallo Stato ai cittadini scelti per procreare”:
Paul Ehrlich, biologo, che col suo libro allarmista  “The Population Bomb” (1968)  indusse  molti governi ad attuare misure di limitazione delle nascite: “Nessuno, a mio avviso, ha il diritto di avere 12 bambini, o nemmeno  tre, a  meno  che la seconda  gravidanza non sia di gemelli”.

Siccome so già che molti lettori – ben “formati” dai   media ai nuovi paradigmi – sono tentati di dare ragione a  questi potenti  signori, è opportuno notare  che essi, come il principe Williams, progettano di ridurre i figli degli altri, i poveri, mai i  propri. Sono loro che hanno il potere, quindi decidono per gli inferiori.  Sono quelli che  trasferiscono in Cina il lavoro degli altri,   riducono i salari degli altri, peggiorano la vita degli altri, esigono l’austerità dagli altri, mai da loro.

La denatalità in Occidente è opera loro

Inoltre sono gli stessi gruppi d’elite globali che  un quarantennio fa   hanno promosso aborto e contraccezione per ridurre la natalità: hanno avuto successo, ma soprattutto in Europa e in Usa, dove hanno  cambiato le mentalità,  oltre che le leggi.
Anche in Cina il tasso di crescita comincerà a rallentare dal 2020, e nel 2030 scenderà in modo sostenuto, e  il grande paese  conoscerà i problemi che già noi europei conosciamo: riduzione della popolazione produttiva, peso eccessivo del sistema delle pensioni.
Adesso  lorsignori, che in Europa hanno avuto “troppo” successo,  sono gli stessi che promuovono    la  grande sostituzione con le ondate migratorie dall’Africa. Metà della popolazione del mondo vive oggi entro un tasso di natalità inferiore a 2 figli per donna, dunque  diretto all’estinzione.
Nello stesso tempo, i media   globalisti  diffondono l’idea che  la denatalità abbia lati positivi: “Meno bambini hanno bisogno di educazione primaria e secondaria, più risorse possono essere spese in istruzione di alta qualità e nel miglioramento dell’accesso alla scuola e alle università per adolescenti e giovani adulti”, si leggeva in un articolo del New York Times del 2014,: inoltre, “ bassi tassi di fecondità, sul medio periodo, portano a una maggiore stabilità sociale: nei paesi con alta natalità molti adulti faticano a trovare lavoro e a formarsi una famiglia “, (sic)”in un’era di cambiamenti climatici irreversibili e continue minacce di crisi nucleari  (sic) l’umanità ha molti problemi legittimi di cui preoccuparsi. Il calo della fertilità non è uno di quelli”.


Insomma, nonostante i danni probabilmente irreversibili che hanno prodotto , questi demiurghi  non ritengono di  dover rivedere in nulla la loro ideologia, e non rinunciano ad architettare le loro operazioni di ingegneria sociale più gelide.  Il  Gala Tusk  dove il principe Willliam ha pianto sul pangolino minacciato, non ha a che vedere con il  presidente della Commissione UE Donald Tusk;    “Tusk” è la zanna d’elefante in inglese, l’avorio,  per cui i bracconieri cacciano gli elefanti. C’è nell’ambientalismo  maltusiano l’antico riflesso aristocratico per cui l’aristocrazia si riservava  la caccia, e la vietava ai poveracci.  Oggi William e Kate si concedono tanti figli, e vogliono vietarli agli altri, ai bracconieri del mondo  che minacciano la fauna e gli rovinano le brughiere e  le foreste selvagge così preziose per la caccia alla volpe.  C’è il riscaldamento climatico, parbleu, per colpa dell’umanità! E c’è la crisi economica, le economie fragili non possono reggere troppi vecchi,  né dare l’istruzione primaria a troppi bambini.

“Le èlites non hanno più argomenti, perciò censurano”

Capite, spero, di cosa si tratta. L’economia è fragile in Occidente perché hanno applicato le loro teorie e ideologie globaliste, il “mercato” finanziario  come lo volevano loro; l’effetto è che  gli europei ne sono usciti  i grandi perdenti.
“Dopo il 2008 è diventato evidente che il “mercato libero” era un trucco, una ideologia zombi a causa della quale i lavoratori e le collettività sono state   devastate dai predatori  finanziari e  le ricchezze sono state concentrate verso l’alto, verso l’1%. Le guerre senza fine sono controproducenti per gli interessi nazionali. La de-industrializzazione e i programmi d’austerità hanno  impoverito la classe operaia, distrutto la borghesia,  e ferito a morte l’economia”, scrive  l’economista Chris Hedges, che conclude: : “Le elites al potere capiscono che la loro ideologia da padroni  del mondo non ha più credibilità né morale né intellettuale.  E come reagiscono?  Con l’intimidazione e la censura, perché non hanno più argomenti plausibili”.
C’è di peggio.  Se rileggete i  propositi dei  ricchissimi  globalisti-ecologisti sopra citati, e dei loro  intellettuali del Principe,  vedete che non si ritraggono  dal  pensare a programmi coercitivi di Stato, all’eliminazione o sterilizzazione forzata, persino all’ “aborto post-natale”.
E’ la mentalità che hanno acquisito; ormai sentono l’umanità inferiore come un allevamento da trattare con metodi zootecnici: il governo zootecnico globale, con le sue censure, intimidazioni,  eliminazioni eutanasiche delle bocche inutili  e  degli improduttivi, rimpiazzi di popolazioni per “rinnovare la razza”,   vaccinazioni di massa, tutto sta realizzandosi sotto i nostri occhi – per lo più ignari.  Temo che quell’abitudine, gliel’abbiano data noi, collettivamente, con la nostra passività e ignoranza.

Bergoglio allineato col progetto zootecnino globale

Il punto più triste  è vedere che il Vaticano di Francesco si sta attivamente affiancando alle i progetti anti-natalisti (o semplicemente anti-umani) del nuovo governo zootecnico globale.  In questi giorni  si tiene nella Casina Pio IV nei giardini vaticani, una conferenza mondiale dal tema che tanto piace ai Soros , ai Rockefeller, ai Turner CNN: “Health of the People, Health of the Planet and our responsibility: Climate Change, air pollution, and health”  suona il titolo in inglese (ovviamente).  Che si traduce: Salute della gente, salute del pianeta e nostra responsabilità: cambiamento climatico, inquinamento atmosferico e salute”.  Insomma tutto il repertorio della neolingua. Non stupisce sapere che sono stati invitati notevoli personalità anti-nataliste e  globalisti feroci. C’è l’economista Jeffrey Sachs,  vicino a Soros,  che come consulente di Eltsin consigliò – ed applicò – il passaggio “immediato” della Russia sovietica all’economia di mercato. La sua ricetta, chiamata shock therapy, consisté nell’improvvisa  liberalizzazione dei  prezzi e abolizione del controllo sui cambi, taglio totale dei sussidi di stato, immediata liberalizzaizone, privatizzazione di tutti i beni pubblici….la mortalità della popolazione russa aumentò, in quei mesi, del13 per cento. La povertà più che decuplicò. Le grandi aziende e cespiti  furono comprati per un boccone di pane dai capitali esteri – fino al giorno che Putin bloccò il gran saccheggio.

Alla conferenza in Vaticano,  a cui è stato invitato d’onore, Sachs è apparso in veste di ecologista, fautore dell’Accordo di Parigi sul Clima  e  dello “sviluppo sostenibile” (alla russa?).  Altro ospite d’onore  – anzi, è membro della Pontificia Accademia delle Scienze  il professor Ram Ramanathan, di Madurai India, esperto di gas serra; un altro,  Partha Dasgupta, università di Cambridge.  Anche lui membro della Pontificia Accademia, è autore di  di libri su economia e ambiente . In un articolo  “The Population Problem: Theory and Evidence.”, Dasgupta suggerisce vari mezzi per  “ridurre il desiderio delle coppie di avere figli” nel Terzo Mondo.
Tutti a favore dell’aborto; no anzi, ha tenuto a precisare infuriato Sachs al giornalista John-Henry Westen del cattolico ProLife Site News, non abortista, ma “pro-choice”, per la libera scelta.  Che è poi la stessa cosa. Il giornalista ha chiesto a Dasgupta , in quanto membro della Pontificia Accademia,  come i tanti invitati, tutti promotori vocali della  limitazione delle nascite  e dell’aborto, conciliassero queste loro  vedute con   quelle del Vaticano. “Non saprei risponderle”, ha detto il professore, “perché non sono esperto di Vaticano”.  Ecco chi fa accademici delle sue accademie il nuovo Papa.
Dasgupta –  istruttiva  la  scelta delle parole  –  ha  lamentato che in paesi come le Filippine la pianificazione familiare (tradotto dalla neolingua: il controllo delle nascite) “non è un libero mercato”, perché “è appesantito da leggi restrittive, mancanza di informazione, regole  non basate sulla scienza” (ossia religiose)  – insomma  bisogna  tagliare tutti questi lacci e lacciuoli per lasciar trionfare ”il libero mercato” anche lì.
Jeffrey Sachs, il distruttore della Russia, oggi alla Pontificia Accademia.
 https://www.maurizioblondet.it/vaticano-signori-considerano-gli-esseri-umani-piaga/

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