Considerati i dati nudi e crudi dal 2014 ad oggi il PD è calato dal 40,8% al 21% e rotti odierno (e probabilmente gonfiato immaginando le ripercussioni dello strappo con la minoranza).
Forza Italia ha continuato a navigare tra il 16 delle Europee 2014 al 11,5% del Giugno 2016 per tornare a un 15,2 odierno.
Evidentemente solo qualche travaso da Partitelli vari ma nessun segno evidente di "nuova vitalità".
Evidentemente solo qualche travaso da Partitelli vari ma nessun segno evidente di "nuova vitalità".
La Lega salvo il balzo dal disastro europeo al 6,2% al 14% del Giugno 2015, lì è rimasta salendo al massimo di pochi decimali ma soprattutto scendendo anche di un punto o due a seconda della marea.
Il Movimento 5 Stelle è passato da un 21% alle europee 2014 al 32% del Giugno 2015 assestandosi poi tra il 28 e il 30%.
Sono ormai evidentemente tre blocchi consolidati e uno in via di estinzione.
La differenza la faranno solo ed esclusivamente i numeri degli aventi diritto tra i non votanti abituali che questa volta invece voteranno.
Se non ci sarà affluenza non ci sarà Governo e, probabilmente, si lasceranno le mani libere a chi vuole continuare la dismissione del Paese nei tempi e nei modi sin'ora utilizzati.
Se ci sarà un Governo debole, fatto da alleati "incompatibili", l'Italia precipiterà in un lampo al livello della Grecia di Tsipras e Anel.
Prendere una posizione questa volta è un dovere, chiunque pensiate di votare.
A prescindere che chi tira i fili alla fine sia sempre lo stesso.
Non provarci nemmeno è molto peggio che perdere.
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PS:
Chi proprio non vuole dare il voto a nessuno almeno eserciti il suo diritto sancito dal Testo Unico delle Leggi Elettorali D.P.R. 30 marzo 1957, n 361 e successive modifiche TITOLO VII Disposizioni penali Art. 104. Comma 5 che offre la facoltà di recarsi al Seggio, farsi registrare, rifiutare la scheda elettorale verbalizzare il rifiuto e l’eventuale motivazione.
Chi proprio non vuole dare il voto a nessuno almeno eserciti il suo diritto sancito dal Testo Unico delle Leggi Elettorali D.P.R. 30 marzo 1957, n 361 e successive modifiche TITOLO VII Disposizioni penali Art. 104. Comma 5 che offre la facoltà di recarsi al Seggio, farsi registrare, rifiutare la scheda elettorale verbalizzare il rifiuto e l’eventuale motivazione.
Il segretario o il Presidente del Seggio sono tenuti ad ottemperare a questo articolo di legge. Chi si rifiuta di inserire nel processo verbale o di allegarvi le proteste o reclami di elettori che vogliono esercitare questo diritto, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa sino a 4.000 euro.
Almeno questa è una scossa che qualcosa sta cambiando.
Fare spallucce è infantile e codardo.
Stefano Davidson
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