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sabato 2 dicembre 2017

OLTRE DIO: GIORDANO BRUNO

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OLTRE DIO: GIORDANO BRUNO
Il 17 febbraio dell’ Anno Santo 1600 moriva sul rogo a Campo de’ Fiori, a Roma, il frate Domenicano Giordano Bruno, per non aver voluto abiurare alle sue teorie note in Italia e in Europa. Il fuoco uccide l’uomo ma non il suo pensiero, la sua concezione di una nuova filosofia non era né scientifica, né rigorosamente religiosa, in quanto si erigeva sulla magia naturale insita nel concetto di armonia universale .Bruno usa una specie di estensione trascendentale della nozione di magia ritenuta affine e contenuta nell’intelletto, persuaso che si possano demolire le barriere tra l’umano e il divino. La verità e la conoscenza sono gli strumenti per arrivare alla consapevolezza che l’Uomo, Dio e la Natura sono i diversi aspetti di una sola entità correlata. "tutte le cose sono nell’universo e l’universo è in tutte le cose…in questo modo tutte le cose si armonizzano in una perfetta armonia".Nel suo pensiero è insita un'innegabile forma di animismo per cui tra uomini , piante ed animali, la distinzione è per lui,solo di natura gerarchica, diverse entità di una singolare essenza universale. Una visione antropocentrica del mondo e dell’intero universo è per Bruno un grave errore, il filosofo si libera in tal modo dai vincoli dalla cultura occidentale cristiana ed il suo pensiero si allarga sino alle concezioni del “divino” buddista.
”L’umanità ha bisogno di persone che testimonino la possibilità della fratellanza , in nome della conoscenza e della ricerca. Sono realista, se volete pessimista per il presente, ciò non toglie che bisogna testimoniare e gettare i semi per piante che fruttifereranno nel futuro. Non è possibile dire quando. Ma è importante lasciare un segno, dire parole, formulare pensieri, vivere in una dimensione di segno opposto a quella dell’attuale imbecillità . E soprattutto non bisogna scoraggiarsi.”
Galileo abiura e salva se stesso in nome di una verità scientifica che prima o poi si sarebbe chiaramente palesata dandogli ragione, mentre il domenicano mago,ciarlatano ed eretico muore al rogo perché sa che è questo l’unico modo per far sopravvivere le sue idee,oltre il tempo, al di là del bene e del male , in questo o negli infiniti mondi governati dalla grande armonia di una diversa idea di Dio.
Ambrogio Giordano

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