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domenica 29 maggio 2016

SE VINCE IL BREXIT LA RISPOSTA UE SARÀ MILITARE: A RIVELARLO SONO IL TIMES E IL FINANCIAL TIMES


LONDRA – Pare incredibile, ma in Italia nessuno avvisa l’opinione pubblica che col Brexit cambierà radicalmente sia la Ue che le sue malridotte istituzioni e che in sede europea si stanno prendendo delle “contromisure” – segrete! – alla cui definizione partecipa anche l’italiana Federica Mogherini. Bisogna leggere la stampa estera, per scoprirlo, benchè sia escluso che il premier Renzi ne sia all’oscuro, e quindi è plausibile ipotizzare abbia preteso la censura totale. Ma a svelare la notizia con due clamorosi scoop ci hanno ha pensato stamattina due quotidiani britannici. “I leader europei – rivela in prima pagina il Financial Times – hanno avviato colloqui segreti sul futuro dell’Unione Europea senza Regno Unito, delineando un ‘piano B’ focalizzato non sull’economia ma su una più stretta cooperazione nella difesa e nella sicurezza. Nelle ultime settimane, tra Hannover, Roma e Bruxelles, ci sono stati diversi incontri segreti ad alto livello per discutere di una risposta comune all’eventuale Brexit, che rappresenterebbe la piu’ grave battuta d’arresto nella storia dell’Unione, iniziata quasi 60 anni fa”.

Già da queste poche righe si evidenzia l’enormità della cosa, tenuta ben celata dall’informazione italiana. “Sono soprattutto la cancelliera della Germania, Angela Merkel, e il presidente della Francia, Francois Holland – prosegue il Financial Times – a puntare sulla cooperazione nella difesa e nella sicurezza, piuttosto che sull’ulteriore integrazione dell’area dell’euro che viceversa ormai è data per persa”. “La prima sfida, comunque, – precisa il quotidiano finanziario londinese – sarebbe la gestione delle turbolenze finanziarie e politiche subito dopo il voto del 23 giugno, in caso di vittoria del “no”. Le prime dichiarazioni sarebbero mirate a rassicurare i mercati. Seguirebbe, quindi, una riunione straordinaria dei leader, senza quello britannico, e d’altra parte un vertice di tutti i 28 leader Ue è già in programma il 28 e 29 giugno”.
Lo scoop del Financial Times, che evidentemente ha attinto a una fonte diretta di altissimo livello informata perfino dei dettagli, prosegue così: “Tutti esprimeranno in quella riunione straordinaria il rammarico, ma diranno che bisogna andare avanti. Tuttavia, sul come non c’e’ un allineamento. Parigi teme il contagio ed è propensa a mandare a Londra il messaggio punitivo di un divorzio lungo e costoso. Berlino teme che ciò possa aggravare le divisioni, così Angela Merkel è propensa a scaricare i costi soprattutto sui privati, sui mercati. Mentre l’alto rappresentante per la Politica estera e di sicurezza, Federica Mogherini intanto sta lavorando da tempo e segretamente a un progetto titolato Global Strategy on Foreign and Security Policy, sostenuto dalla Germania e da altri paesi membri dell’Unione europea, che prevede lo sviluppo di nuove strutture militari e operative, incluso un quartier generale: il primo passo verso la creazione di un esercito dell’Ue”.
Il davvero clamoroso scoop del Financial Times viene affiancato da un altro articolo – ovviamente coordinato – sullo stesso tema pubblicato sempre oggi dal Times di Londra. Si legge: ” Circa il lavori riservati e al massimo livello della Ue per far nascere l’esercito Ue, che ora sarebbe una risposta un po’ vendicativa al Brexit, va detto che già da tempo circolava come proposta, e proprio su di essa il Regno Unito aveva posto il veto nel 2011. Adesso, segretamente preparato in questo periodo, il piano per l’esercito Ue sara’ sottoposto ai governi solo dopo il referendum britannico del 23 giugno. Fino ad allora solo una ristretta cerchia di diplomatici, privi di dispositivi elettronici ma autorizzati a prendere appunti a mano, potra’ accedere alle carte”.
E’ uno scoop dentro lo scoop del Financial Times, quello di The Times, ultra secolare quotidiano conservatore britannico, la cui autorevolezza è indiscussa a livello mondiale.  E The Times, che deve aver avuto accesso alle stesse fonti del Financial Times, conclude così: “Per Federica Mogherini serve un cambiamento urgente, considerate le sfide del nostro tempo, una bussola per navigare nelle acque di un mondo che cambia velocemente. Ma primo ministro del Regno Unito, David Cameron, ha piu’ volte respinto l’idea di un esercito europeo: “Non ne faremo mai parte”, ha detto un portavoce del ministero della Difesa, rivendicando il diritto di veto”. L’articolo finisce così, secco, senza commenti, in perfetto stile anglosassone: fatti, non opinioni.
http://www.stopeuro.org/vince-brexit-la-risposta-ue-sara-militare-rivelarlo-times-financial-times/

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