di Elena Quidello
Strano Destino quello dei
cittadini pugliesi che avvezzi al profumo e agli incanti della
tradizione, della cultura, di una sonnecchiante storia di cavalieri
templari ma anche di antiche civiltà che oggi ritornano
magicamente dal passato per mostrare al mondo le sue bellezze e il
suo antico splendore, di recente sono costretti a bere il vino amaro
del tradimento che il presidente Emiliano, distintosi in passato per
le sue battaglie ecologiche a favore del lungomare barese, ha
inflitto a tutti gli ambientalisti pugliesi che lo avevano eletto
paladino e custode delle coste di alcuni litorali oggi ancora
oggetto di dispute e di inganni. Cosa avrebbe
rotto l’incanto che aveva portato Emiliano ad assumere il ruolo
di “ Prottettore” di Bari è presto detto.
(foto Puglia da:
cosiminomyblog.it)
Da molti anni un deciso
gruppo di ambientalisti insieme al portavoce del Comitato “ per la
Tutela delle Coste” Donato Cippone, rilevando che le bellezze
ancora intatte di alcune parti della costa Pugliese, particolarmente
quelle che da Polignano si estendono verso Bari, dovessero mantenere
la loro originale bellezza, si sono organizzati in gruppi di lavoro
mettendo concretamente in campo una serie di petizioni e azioni per
preservare tale patrimonio dall’assalto della cementificazione. Lo
scopo ovviamente, nella mente degli ecologisti baresi e pugliesi
era ed è quello di offrire alle comunità del luogo ma anche e
soprattutto ai turisti che sempre più numerosi scoprono la Puglia
come territorio non ancora deturpato dalla violenza della modernità,
quella intima armonia che tocca l’anima quando il silenzio, il
suono del mare, un sole caldo e un trullo diroccato diventano
elementi inconsapevoli che favoriscono il benessere fisico,
psichico e spirituale di un qualsiasi essere in ascolto. Sono questi
pochi ingredienti che interagiscono con il turista quando questi,
lontano dagli schiamazzi, dal caos dei grandi alberghi tutti
doverosamente attrezzati con musiche assordanti, incontra finalmente
un oasi ecologica che ispira pace e serenità alla mente.
Fonte immagine : polignanOnline (costa Ripagnola)
Questa battaglia portata
avanti con rigore e passione dagli ambientalisti pugliesi è stata
appoggiata dallo stesso presidente Emiliano che in questi anni di
Governo della Regione, ha saputo unire, calcolata lungimiranza
politica finalizzata ai suoi interessi elettoralistici e vicinanza
ideale alle istanze, tutte socialmente lodevoli degli ambientalisti.
Ma il 10 luglio 2020 viene emanata notizia che: “la V Commissione
regionale ha finalmente approvato il disegno di legge relativo al
parco naturale Costa Ripagnola, rimasto nei cassetti da ben 20 anni.
Le Correzioni al testo a firma Pd appoggiate dal centrodestra,
tuttavia, hanno svuotato il provvedimento e la perimetrazione
iniziale stralciando vincoli e divieti su quattro aree dell’Oasi
naturale che il Comune di Polignano intende mantenere edificabili
lasciando intatte lottizzazioni di case, alberghi e ville… L’Ente
alla fine è stato accontentato ma la legge è ora appesa all’esame
del Consiglio Regionale dove i nodi tecnici controversi torneranno
al pettine”. La beffa è che sono stati introdotti e approvati
una trentina di nuovi emendamenti che hanno stravolto lo schema di
legge elaborato dal capo del dipartimento, Ing Barbara Valenzano
così come condiviso da tutti i soggetti portatori di interessi che
avevano partecipato alle varie conferenze di servizi per cui la
Regione Puglia aveva interpretato la comune volontà di tutti i
partecipanti alle suddette conferenze.
Come se ciò non bastasse
si parla di
riqualificazione del lungomare di Bari con la costruzione di
residence innovativi sulla Costa a Sud di Bari; una serie di
costruzioni immerse nel verde a pochi metri dal mare di cui si
esaltano le innovazioni energetiche, tecnologiche ed ecologiche
tutte unite da un comune denominatore che si chiama Comfort
ma anche ricchezza poiché di sicuro, con
la terribile crisi finanziaria che da nord a sud continua ad
impoverire tutto il territorio italiano, queste costruzioni non
sarebbero fruibili da modesti cittadini baresi a cui, comunque, si è
sottratta la vista mare. Quindi, i residence serviranno ad
incrementare le casse di imprese che con il PD sono riusciti a
marciare in sintonia. E se proprio volessimo dirla tutta la verità,
dovremmo porci delle domande che in questo caso sono doverose oltre
che dolorose. Perché Emiliano ha tenuto in caldo il progetto del
Parco naturale ‘Costa Ripagnola’ per così tanto tempo
aspettando che tutto si concludesse alla fine della legislatura e
prima delle nuove elezioni? Perché avrebbe fatto promesse da
marinaio ai tanti giovani che con immensi sacrifici hanno donato il
loro tempo gratuitamente per raccogliere infine solo emendamenti
modificati secondo gli interessi dei privati o del Comune di
Polignano …? Siamo certi che questi siano i veri interessi di ogni
pugliese in un momento di indotta crisi profonda ?
E che dire della politica
di ridimensionamento degli ospedali adottata sulla base del progetto
destabilizzante della UE sulla sanità?
Emiliano ha semplicemente
seguito le indicazioni della UE a cui il PD è strettamente legato.
Si veda : “State of Health in the EU: Italy. Country Health
Profile 2019”. Telenorba annunciò infatti: “Tagli
a 11 piccoli ospedali per recuperare le
risorse necessarie per la medicina territoriale e le assunzioni di
medici e infermieri”. ( foto da: www.scudit.net)
Emiliano che per 10 anni
ha governato la città di Bari come sindaco, che ha voluto apparire
come il salvatore dei pugliesi sostenendo, diversi anni fa, una
guerra giudiziaria contro alcune costruzioni su Punta Perotti, che
infine è riuscito a far demolire nell’aprile del 2006 perché
ubicate sul versante opposto del lungomare nonostante tutto fosse
stato costruito secondo il piano regolatore allora in vigore, bene,
questo signore che ha fatto il bello e il cattivo tempo nella vita
dei baresi, che ha tradito i pugliesi offrendo la Regione Puglia
come cavia per le sperimentazioni dell’ APP IMMUNI, (coronavirus)
nasconde ancora chissà quante bugie per arrivare là dove si è
proposto di arrivare fregandosene del popolo che nonostante sia
Sovrano secondo Costituzione, viene quotidianamente calpestato per
servire un potere più grande e più redditizio, quel potere
finanziario speculativo che in Italia ‘ Divide et Impera’
tramite il PD; quel PD a cui Napolitano è stato sempre fedele
sin da quando frequentava i Rockfeller e poi il Builderberg …. e
con loro progettava la distruzione economica e finanziaria
dell’Italia prima che l’Europa. Non servono le lauree per
abbellire il curriculum vitae di un politico. L’appartenenza ad
un partito che sin dagli anni 70, allora con nome diverso, si è
piegato alla volontà dei banchieri fino a ridurre il paese ad
un’ombra senza futuro, quel partito che oggi si chiama PD non
è garanzia di libertà, né di giustizia come
i recenti fatti sulla magistratura corrotta dimostrano, né di
rispetto in Puglia come altrove; il PD è
solo l’anticamera di un inferno che oggi il popolo italiano
sperimenta con tutte le diavolerie e le ubbidienze massoniche che
vedono il nostro paese sempre più in ginocchio,
preda di una dittatura sanitaria e politica, di una inarrestabile
immigrazione voluta e cercata da politici di questo governo che
senza coscienza né rispetto per gli italiani affamati, offre ai
migranti islamici di Puglia e del sud Italia ciò che ai nativi è
interdetto.
Questo il frutto del patto
degli anni 70 con cui i 9 rappresentati dell’allora Common Market,
firmarono gli accordi con la Lega Araba per cui tutto doveva essere
garantito allo straniero islamico secondo i dettami della CIA che
in Italia rappresentava e rappresenta i banchieri speculatori Usa. La
Puglia è oggi il prodotto di quella politica di depauperamento
voluto dall’alto con il concorso purtroppo di un solo partito: Il
PD. Vedasi i 30 mila lavoratori dell’ex ILVA che pendono dalle
decisioni di politici come Emiliano che tanto si diede da fare per la
chiusura dello stabilimento siderurgico anche se poi si volle dare ai
pugliesi l’impressione che tutto stava per riorganizzarsi. Sono
questi i grandi tradimenti contro il popolo costretto a subire le
decisioni di coloro che, una volta al potere non raccontano la verità
al popolo e agiscono per conto di Poteri oscuri lasciando lo stesso
popolo a languire nella miseria.
Chissà se Michele
Emiliano conosce questa parte della storia mai raccontata agli
italiani tanto meno ai pugliesi. Forse si, ma come tutti i bravi
politici del PD non osa parlarne perché il popolo davvero
scenderebbe in piazza con i bastoni. Intanto quando il tribunale di
Bari su richiesta della Corte Europea ingiunse allo stesso Emiliano
di restituire i terreni e i fabbricati da lui demoliti, a seguito di
inosservanza della sentenza, la
Corte Europea condannò lo Stato italiano a pagare 49 milioni di
euro quale risarcimento alle imprese danneggiate.
Fonte immagine:
Corrieredelmezzogiorno.corriereobjects.it
Nel
2013 i costruttori furono risarciti ed Emiliano ‘protettore dei
baresi’ tolse 49 milioni dalle tasche non solo dei pugliesi ma di
tutti gli italiani. Questo il vero
regalo di Emiliano al popolo italiano. Queste le leggi che non
puniscono l’onnipotenza dei politici quando sbagliano e a pagare è
sempre e solo il popolo. Ora in Puglia si respira la stessa aria
tesa che annuncia nuova elezioni regionali. Ben vengano i movimenti
di protesta e di resistenza. Come dare torto al generale Pappalardo
quando dice con euforica determinazione che siamo noi cittadini a
pagare i politici ed è a noi cittadini che i politici devono
rispondere delle loro decisioni e azioni?! Ma questo tipo di
democrazia non è mai stato applicato da alcun politico, né da alcun
partito, tanto meno oggi che siamo in una strana dittatura mondiale.
Pochi i politici coscienziosi e rispettosi del popolo. Quelli che
governavano secondo coscienza sono stati ammazzati. Ma noi Popolo,
siamo ancora e sempre noi che paghiamo gli errori e i tradimenti
dei politici, siamo noi che permettiamo che dei burattini come i
5stelle decidano di loro iniziativa di regalare milioni ad altri
paesi sottraendoli al popolo affamato. Ed è a questi che per
opportunismo elettorale, Emiliano chiede un accordo politico per
poter ancora una volta governare. Ma come già stabilito nelle alte
sfere, se Emiliano dovesse essere rieletto, non potrà che
continuare a distruggere quel poco che ancora rimane in puglia. Si
arrangino gli ambientalisti! Qui comanda Emiliano e Company. Il
Parco Costa Ripagnola ? Ah! Si. Al Prossimo e ultimo Consiglio si
vedrà!
Elena
Quidello
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