martedì 9 maggio 2017

EUROPA: IL FASCISMO DE’ NOANTRI!

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Giu­sto per ri­ba­di­re due nu­me­ri, in mezzo alla festa po­po­la­re, al­l’en­tu­sia­smo col­let­ti­vo, come ri­por­ta Mike Shed­locK via Eu­roin­tel­li­gen­ce…
Em­ma­nuel Ma­cron è stato elet­to con il 66,06% ( tran­quil­li sono solo nu­me­ri e coin­ci­den­ze…  ;-) ) oltre il 33,94% per Ma­ri­ne Le Pen, se­con­do le ul­ti­me cifre.Con Ma­cron, i fran­ce­si scel­go­no l’an­ti-Trump: un gio­va­ne ri­for­ma­to­re pro-eu­ro­peo che non ha mai avuto par­te­ci­pa­to ad una ele­zio­ne nella sua vita. Ma­cron ha di­mo­stra­to l’im­pos­si­bi­le, e que­sto in sé sta ispi­ran­do. Il mes­sag­gio è una spe­ran­za e un se­gna­le di ot­ti­mi­smo, un  Ba­rack Obama Mo­ment per la Fran­cia.
Santo cielo, con tutti i media, plu­to­cra­zia, eli­tes, tec­no­cra­zia, ban­che e amici degli amici a fa­vo­re, ci man­che­reb­be che abbia di­mo­stra­to l’im­pos­si­bi­le, ma chia­ma­re in causa uno come Obama fran­ca­men­te fa sor­ri­de­re o … forse no!
Ma pro­se­guia­mo!
Come avevo scrit­to ieri in real­tà gli asten­sio­ni­sti, le sche­de bian­che e nulle, sono il se­con­do par­ti­to di Fran­cia, il dia­vo­lo di car­to­ne della LePen si è ac­car­toc­cia­to e in­cen­dia­to nello spa­zio di un istan­te. Tante delle cose che leg­ge­re­te qui sotto, sono già state scrit­te ieri ma è bene non di­men­ti­car­le.
E gli asten­sio­ni­sti? Jean-Luc Mé­len­chon ha detto ieri sera che la Le Pen de facto è ar­ri­va­to terza, dopo Ma­cron e co­lo­ro che hanno scel­to di non vo­ta­re.Guar­dan­do ai nu­me­ri, un re­cord di quasi 11m ha vo­ta­to per Le Pen. C’e­ra­no 4,2 mi­lio­ni di per­so­ne che sono an­da­te a vo­ta­re sche­da bian­ca, un altro re­cord. L’a­sten­sio­ne è stata anche forte con il 26%. Ora, Mé­len­chon conta sulla vit­to­ria di una mag­gio­ran­za nelle ele­zio­ni le­gi­sla­ti­ve. Mé­len­chon non è l’u­ni­co av­ver­sa­rio del nuovo mo­vi­men­to di Ma­cron, c’è François Ba­roin con i re­pub­bli­ca­ni e na­tu­ral­men­te il Front Na­tio­nal.
  • La mag­gio­ran­za degli elet­to­ri di Mé­len­chon (52%) ha vo­ta­to per Ma­cron alla fine, in­ve­ce di aste­ner­si (17%); Tra co­lo­ro che hanno vo­ta­to per Fil­lon nel primo turno, c’era an­co­ra il 20% che hanno scel­to Le Pen.
  • Il son­dag­gio mo­stra anche che una mag­gio­ran­za (61%) non vuole che Ma­cron vinca  nelle ele­zio­ni le­gi­sla­ti­ve.
  • Tra i mo­ti­vi per cui hanno vo­ta­to per Ma­cron, il 41% ha detto di im­pe­di­re a Le Pen, un terzo ha vo­ta­to per il rin­no­vo po­li­ti­co che rap­pre­sen­ta, il 16% per il suo pro­gram­ma e l’8% per la sua per­so­na­li­tà.
  • Quel­li che si asten­go­no, il 31% re­spin­ge en­tram­bi i can­di­da­ti, il 28% non si trova nelle loro idee e il 16% con­si­de­ra che il loro voto non cam­bia il fatto che Ma­cron stava vin­cen­do.
Quin­di tran­quil­li e se­re­ni che c’è an­co­ra un me­set­to prima della ve­ri­tà, un me­set­to che si pre­an­nun­cia dav­ve­ro in­te­res­san­te, non dire gatto se non ce l’hai nel sacco. Poi se vin­ce­rà anche le le­gi­sla­ti­ve pa­zien­za, la ne­me­si ar­ri­ve­rà da un’al­tra parte, Junc­ker sarà si­cu­ra­men­te in qual­che bar a fe­steg­gia­re e credo che farà notte fonda.
Come ben sa­pe­te, dalle no­stre parti non ab­bia­mo al­cu­na fret­ta, la­scia­mo alla pros­si­ma crisi eco­no­mi­ca, al tempo e alla sto­ria, alla scar­sa me­mo­ria del­l’uo­mo, alla sua avi­di­tà, fare il la­vo­ro spor­co. Men­tre mezzo mondo esul­ta per la vit­to­ria del ban­chie­re Ma­cron, noi fac­cia­mo un passo in­die­tro per leg­ge­re quel­lo che scri­ve­va uno che il fa­sci­smo e il na­zi­smo li ha dav­ve­ro vis­su­ti sulla sua pelle, un si­gno­re di nome Primo Levi…

Il fa­sci­smo non era sol­tan­to un mal­go­ver­no buf­fo­ne­sco e im­prov­vi­do, ma il ne­ga­to­re della giu­sti­zia; non aveva sol­tan­to tra­sci­na­to l’I­ta­lia in una guer­ra in­giu­sta ed in­fau­sta, ma era sorto e si era con­so­li­da­to come cu­sto­de di un or­di­ne e di una le­ga­li­tà de­te­sta­bi­li, fon­da­ti sulla co­stri­zio­ne di chi la­vo­ra, sul pro­fit­to in­con­trol­la­to di chi sfrut­ta il la­vo­ro al­trui, sul si­len­zio im­po­sto a chi pensa e non vuole es­se­re servo, sulla men­zo­gna si­ste­ma­ti­ca e cal­co­la­ta. (Primo Levi)

Giu­sto per far ca­pi­re agli in­ge­nui che oggi il peg­gior fa­sci­smo è quel­lo fi­nan­zia­rio, quel­lo delle eli­tes, quel­lo che aiuta le gran­di ban­che d’af­fa­ri a so­prav­vi­ve­re, so­cia­liz­zan­do le per­di­te e pri­va­tiz­zan­do i gua­da­gni, quel­lo del mal­go­ver­no buf­fo­ne­sco e im­prov­vi­do che sfrut­ta il la­vo­ro al­trui a fa­vo­re del pro­fit­to in­con­trol­la­to, sul si­len­zio si­ste­ma­ti­co im­po­sto a chi pensa e non vuole es­se­re servo, sulla men­zo­gna di stato, isti­tu­zio­na­le si­ste­ma­ti­ca e cal­co­la­ta.
Un si­gno­re con la S ma­iu­sco­la, uno gran­de uomo come Fe­de­ri­co Caffè … un eco­no­mi­sta il­lu­mi­na­to, amava ri­cor­da­re che…
«Da tempo sono con­vin­to che la so­vra­strut­tu­ra fi­nan­zia­rio-bor­si­sti­ca, con le ca­rat­te­ri­sti­che che pre­sen­ta nei paesi ca­pi­ta­li­sti­ca­men­te avan­za­ti, fa­vo­ri­sca non già il vi­go­re com­pe­ti­ti­vo, ma un gioco spre­giu­di­ca­to di tipo pre­da­to­rio che opera si­ste­ma­ti­ca­men­te a danno di ca­te­go­rie in­nu­me­re­vo­li e sprov­ve­du­te di ri­spa­mia­to­ri, in un qua­dro isti­tu­zio­na­le che, di fatto, con­sen­te e le­git­ti­ma la ri­cor­ren­te de­cur­ta­zio­ne o il pra­ti­co spos­ses­sa­men­to dei loro pe­cu­li. Esi­ste una evi­den­te in­coe­ren­za tra i con­di­zio­na­men­ti di ogni ge­ne­re – le­gi­sla­ti­vi, sin­da­ca­li, so­cia­li – che vin­co­la­no l’at­ti­vi­tà pro­dut­ti­va «reale» nei vari set­to­ri agri­co­lo, in­du­stria­le, di in­ter­me­dia­zio­ne com­mer­cia­le, e la con­cre­ta «li­cen­za di espro­pria­re l’al­trui ri­spar­mio» che esi­ste nei mer­ca­ti fi­nan­zia­ri».
Que­ste sono le no­ti­zie, che vi fanno sci­vo­la­re ad­dos­so, senza che nean­che ve ne ac­cor­ge­te…
Fa­sci­sti sono i go­ver­ni, i po­li­ti­ci che da dieci anni ten­go­no in piedi gli amici degli amici, am­mi­ni­stra­to­ri e azio­ni­sti di ban­che fal­li­te, cri­mi­na­li, ban­che che ma­ni­po­la­no il de­na­ro, che ma­ni­po­la­no i tassi, le va­lu­te, il cre­di­to. Fa­sci­sti sono i go­ver­ni che stan­no pro­van­do a can­cel­la­re la coo­pe­ra­zio­ne, il cre­di­to coo­pe­ra­ti­vo, fa­sci­sta è que­sta Eu­ro­pa dei ca­pi­ta­li e delle mo­ne­te, della man­can­za di so­li­da­rie­tà. Fa­sci­sta è la Ger­ma­nia, che non ri­spet­ta il patto di sta­bi­li­tà e lo in­fran­ge in­sie­me alla Fran­cia per prima, che de­va­sta il mer­ca­to del la­vo­ro con si­ste­ma­ti­co dum­ping so­cia­le,  che prima salva le sue ban­che, prin­ci­pa­li re­spon­sa­bi­li della crisi eu­ro­pea e poi im­po­ne al­l’Eu­ro­pa l’au­ste­ri­tà, che di­strug­ge piano, piano, len­ta­men­te ma ine­so­ra­bil­men­te la Gre­cia.
Hanno ap­pe­na messo su il loro ban­chie­re pre­fe­ri­to che su­bi­to la si­ni­stra che lo ha so­ste­nu­to scen­de in piaz­za a pro­te­sta­re e il di­ver­sa­men­te so­brio Junc­ker, lan­cia un mes­sag­gio …
Si lo so, lo avete letto tante volte ma se que­ste cose non le con­di­vi­de­te, non la­men­ta­te­vi poi se altri non com­pren­do­no, non sono con­sa­pe­vo­li…
La co­sid­det­ta “crisi” che stia­mo at­tra­ver­san­do – ma ciò che si chia­ma “crisi”, que­sto è ormai chia­ro, non è che il modo nor­ma­le in cui fun­zio­na il ca­pi­ta­li­smo del no­stro tempo – è co­min­cia­ta con una serie scon­si­de­ra­ta di ope­ra­zio­ni sul cre­di­to, su cre­di­ti che ve­ni­va­no scon­ta­ti e ri­ven­du­ti de­ci­ne di volte prima di poter es­se­re rea­liz­za­ti.
Ciò si­gni­fi­ca, in altre pa­ro­le, che il ca­pi­ta­li­smo fi­nan­zia­rio – e le ban­che che ne sono l´or­ga­no prin­ci­pa­le – fun­zio­na gio­can­do sul cre­di­to – cioè sulla fede – degli uo­mi­ni.
Ma ciò si­gni­fi­ca, anche, che l´ipo­te­si di Wal­ter Be­n­ja­min, se­con­do la quale il ca­pi­ta­li­smo è, in ve­ri­tà, una re­li­gio­ne e la più fe­ro­ce e im­pla­ca­bi­le che sia mai esi­sti­ta, per­ché non co­no­sce re­den­zio­ne né tre­gua, va presa alla let­te­ra. La Banca – coi suoi grigi fun­zio­na­ri ed esper­ti – ha preso il posto della Chie­sa e dei suoi preti e, go­ver­nan­do il cre­di­to, ma­ni­po­la e ge­sti­sce la fede – la scar­sa, in­cer­ta fi­du­cia – che il no­stro tempo ha an­co­ra in se stes­so.
E lo fa nel modo più ir­re­spon­sa­bi­le e privo di scru­po­li, cer­can­do di lu­cra­re de­na­ro dalla fi­du­cia e dalle spe­ran­ze degli es­se­ri umani, sta­bi­len­do il cre­di­to di cui cia­scu­no può go­de­re e il prez­zo che deve pa­ga­re per esso (per­si­no il cre­di­to degli Stati, che hanno do­cil­men­te ab­di­ca­to alla loro so­vra­ni­tà). In que­sto modo, go­ver­nan­do il cre­di­to, go­ver­na non solo il mondo, ma anche il fu­tu­ro degli uo­mi­ni, un fu­tu­ro che la crisi fa sem­pre più corto e a sca­den­za.
E se oggi la po­li­ti­ca non sem­bra più pos­si­bi­le, ciò è per­ché il po­te­re fi­nan­zia­rio ha di fatto se­que­stra­to tutta la fede e tutto il fu­tu­ro, tutto il tempo e tutte le at­te­se.
Fin­ché dura que­sta si­tua­zio­ne, fin­ché la no­stra so­cie­tà che si crede laica re­ste­rà as­ser­vi­ta alla più oscu­ra e ir­ra­zio­na­le delle re­li­gio­ni, sarà bene che cia­scu­no si ri­pren­da il suo cre­di­to e il suo fu­tu­ro dalle mani di que­sti tetri, scre­di­ta­ti pseu­do­sa­cer­do­ti, ban­chie­ri, pro­fes­so­ri e fun­zio­na­ri delle varie agen­zie di ra­ting.
E forse la prima cosa da fare è di smet­te­re di guar­da­re sol­tan­to al fu­tu­ro, come essi esor­ta­no a fare, per ri­vol­ge­re in­ve­ce lo sguar­do al pas­sa­to.
Sol­tan­to com­pren­den­do che cosa è av­ve­nu­to e so­prat­tut­to cer­can­do di ca­pi­re come è po­tu­to av­ve­ni­re, sarà pos­si­bi­le, forse, ri­tro­va­re la pro­pria li­ber­tà. (…) LO STER­CO NEL GIAR­DI­NO DEL DIA­VO­LO!
Hei bel­lez­za, è il fa­sci­smo, non ti da le botte, fa finta di non pri­var­ti della li­ber­tà, ma è fa­sci­smo pure que­sto, lo di­ce­va uno che se ne in­ten­de­va, Primo Levi, ma si sa, il ban­chie­re Ma­cron è la spe­ran­za. Buona con­sa­pe­vo­lez­za, come sem­pre.
fonte http://icebergfinanza.finanza.com/2017/05/09/europa-il-fascismo-de-noantri/

1 commento:

  1. Una domanda sorge spontanea:
    ma è mai possibile che l'unico raffronto possibile in secoli di storia sia solo il fascismo (sono passati 70 anni)?
    Così, tanto per fare una considerazione, magari per approfondire le psicologie pseudo culturali, che escludono a priori, qualunque altro tipo di regime, che magari assomiglia, per alcuni versi, a ciò che oggi viene rappresentato come il male assoluto (non si sa perchè) e stiamo parlando di "fascismo", non di "nazismo", perchè nel caso è meglio essere chiari e magari rileggersi la storia di Levi, vittima del Nazismo e non trovate scuse che il fascismo qua e la, ecc, ecc., magari il comunismo ha le sue colpe, gli stati uniti, l'inghilterra, la francia, o no.
    Fate voi

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