sabato 17 ottobre 2015

Truppe e carri armati turchi sono entrati in territorio della Siria fino a 40 Km. da Aleppo

Truppe e carri armati turchi sono entrati in territorio della Siria fino a 40 Km. da Aleppo

Vari reparti di soldati turchi con alcuni carri armati e altri veicoli miltari sono entrati oggi in territorio siriano nelle vicinanze della città di Aleppo, nella zona di Atmeh , secondo le informazioni di una fonte locale.
Sembra che l’intenzione dei soldati turchi sia quella di costituire una muraglia nella frontiera fra Turchia e Sira. Infatti assieme ai mezzi blindati vi erano alcune macchine scavatrici.
Questo è avvenuto nelle vicinanze dove sorge un campo di rifugiati i quali hanno vivacemente protestato e sono stati oggetto di colpi di arma da fuoco da parte dei militari turchi al fine di disperderli. Il campo ospita circa 60.000 rifugiati ed i militari turchi hanno cercato di sgomberarlo, come avvenuto con altri campi, per indirizzare i profughi a viaggiare verso la Grecia ed addentrarsi in Europa.
Il paese di Atmeh è l principale punto di transito nella frontiera tra Turchia e Siria ed è la zona da dove passano i miliziani che vanno ad unirsi ai gruppi terroristi che operano in Siria e da dove transitano la maggior parte delle armi e dei rifornimenti destinati alle milizie jihadiste in Siria.
Tutta la zona è controllata dal gruppo dei miliziani di Al-Nusra, collegato ad Al-Qaeda, appoggiati ed armati da USA, Turchia ed Arabia Saudita. Esistono prove evidenti della complicità tra questo gruppo di terroristi e l’Esercito turco che ha sempre facilitato il passaggio dei miliziani ed il transito delle armi e dei rifornimenti a loro destinati.
Almeno in una occasione le forze aeree russe hanno effettuato attacchi su questo gruppo distruggendo un campo di addestramento e depositi di armi, suscitando le proteste dell’Amministrazione USA e dei suoi alleati europei che definiscono questo gruppo terrorista come “oppositori del regime di Assad”.
Offensiva dell’Esercito siriano ad Homs
Nel frattempo l’Esercito siriano, con l’appoggio aereo russo, ha iniziato una grande offensiva nella provincia di Homs.
L’operazione è iniziata all’alba di oggi e le forze dell’Esercito siriano, appoggiate dai reparti di Hezbollah libanesi, precedute da intenso fuoco di artiglieria, sono avanzate sul terreno e sono riuscite a liberare dai terroristi la località di Haldiye.
Offensiva esercito siriano
Vi sono stati attacchi aerei dell’aviazione russa e siriana sulle postazioni dei terorristi situate a nord di Homs, per facilitare l’avanzata dei reparti dell’Esercito siriano, ne ha informato anche la TV statale siriana.
Si tratta della terza offensiva effettuata dalle forze di Damasco in questo mese e segue quelle già effettuate nelle zone di Idlib e di Hama, nella zona nord occidentale ed attraverso le quali sono stati liberati vasti territori dalla presenza dei terroristi.
Il conflitto in Siria dura dal 2011 ed ha prodotto un alto numero di vittime(oltre 250.000 vittime), immani distruzioni e l’esodo forzato di circa 7/8 milioni di persone (il maggiore esodo dalla seconda guerra mondiale) ed è stato provocato dalla volontà delle grandi potenze di rovesciare il legittimo governo siriano e disgregare la Siria per porla sotto il dominio delle grandi potenze USA, Arabia Saudita, Qatar, Turchia.
Nel paese sono stati infiltrati decine di migliaia di mercenari jihadisti di varie nazionalità, armati ed addestrati da militari statunitensi e britannici, finanziati da Arabia Saudita e Qatar. Tutti questi elementi si sono macchiati di terribili atrocità nei confronti della popolazione civile che è fuggita quando ha potuto per sottrarsi alle dure regole della Jihad, imposte dai gruppi terorristi e dalle esecuzioni capitali con sgozzamenti e taglio della testa praticate dai terroristi.
L’intervento russo ha sconvolto i piani degli USA e dei loro alleati che volevano sottomettere e disgregare la Siria utilizzando il pretesto della “lotta contro lo Stato Islamico”, come ormai risultato evidente.
Il dittatore turco Erdogan aveva proclamato, già dal 2011, che voleva fare di Aleppo la 44a provincia turca, ma il suo progetto è stato abortito dalla resistenza dell’Escito siriano e dall’intervento della Russia.
Fonti: Hispan TV   Al Manar
Traduzione e sintesi: Luciano Lago
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