venerdì 16 ottobre 2015

“Così Napolitano ha ordito un intrigo internazionale”

“Così Napolitano ha ordito un intrigo internazionale”
“Il mio libro ha fatto incazzare, incavolare, Napolitano perché ho rivelato che lui e Mario Monti erano in combutta da sei mesi per la caduta di Berlusconi”.
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Ai microfoni della Zanzara Alan Friedman mette a tacere l’ex presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che dopo il via libera al ddl Boschi ha attaccato a testa bassa Silvio Berlusconi accusandolo di avere “ossessioni patologiche”. Un attacco affidato a una lettera inviata al presudente dei senatori azzurri Paolo Romani. “Dovrei querelarlo – arriva a dire il senatore a vita – se non volessi evitare di affidare ai magistrati giudizi storico-politici”.
Le accuse e le minacce di Napolitano cadono, però, nel vuoto davanti al resoconto di Friedman che, in questi giorni, ha affidato alle librerie un nuovo libro, My Way, Berlusconi si racconta a Friedman. Anche qui, come già in Ammazziamo il Gattopardo, il giornalista torna sulle manovre di potere che hanno portato alle dimissioni di Berlusconi e all’incoronazione di Monti. Manovre che nascondono un periodo buio della storia della nostra Repubblica. “Non sono un esperto – dice – ma Napolitano e Monti hanno strapazzato la Costituzione”. Per dirlo Friedman ha indagato alla Casa Bianca, a Bruxelles, a Berlino e a Madrid. Ha parlato con l’allora presidente della Commissione Ue José Manuel Durão Barroso e l’ex premier spagnolo José Luis Zapatero e raccolto documenti segreti. “C’è stato un intrigo internazionale per far cadere Berlusconi – denuncia senza mezzi termini – Napolitano fece parte di questo intrigo, anche se io non uso mai la parola golpe o complotto”.
“Napolitano – racconta Friedman – ha fatto una telefonata molto strana, molto particolare, a Barroso durante il vertice di Cannes e Barroso capisce che Berlusconi sarebbe stato sostituito”. Insieme a francesi e tedeschi chiedono aiuto alla Casa Bianca per far cadere Berlusconi. E anche Napolitano era al telefono con Angela Merkel, Barroso e Nicolas Sarkozy. “Napolitano era la sponda domestica di questo intrigo – conclude il giornalista – aveva già contattato Monti”.
Fonte: ilgiornale

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